Fare un progetto educativo didattico convincendo un
gruppo di studenti italiani e spagnoli a percorrere a piedi le antiche vie di
pellegrinaggio del "Camino di Santiago di Compostela"
e della "Via Francigena", sembrava unidea
assurda e ambiziosa.
Invece è quello che ha fatto la classe 2° D del Liceo
Scientifico Statale "Federigo Enriques" di Ostia (Roma) e un gruppo di studenti
dellInstituto De Bacharelato "Monelos" di La Coruña (Spagna) su un
progetto coordinato dal prof. Gianni Ferrara, docente di lettere del liceo ostiense.
Lidea di trasformare un gruppo di studenti del 2000 in
pellegrini, come nel medioevo dellanno 1000, è risultata affascinante, intrigante e
culturalmente stimolante.
Non è stato facile convincere dei ragazzi poco abituati a
camminare e i loro genitori ansiosi e preoccupati per i rischi e le fatiche di un lungo
viaggio a piedi. Ma è stata proprio lidea del viaggio, come percorso
interiore, come "Cammin di nostra vita" (Dante), come prova di sé, come simbolo
ed esperienza esistenziale a fornire potenti stimoli culturali.
Abbiamo studiato e riscoperto il pellegrinaggio come evento
storico, come realtà religiosa, come rete di strade lungo le quali si sono mossi uomini,
merci, eserciti, idee, in uno scambio intenso di lingue e culture.
Percorrere il "Camino di Santiago" e la "Via
Francigena" significava ripercorrere la strada che ha portato alla costruzione
dellEuropa.
La Scuola è stato il luogo dove è maturato il progetto,
lUnione Europea ha rappresentato il punto di riferimento e ha fornito il sostegno
finanziario per la sua realizzazione tramite il programma "Socrates".
La vigilia del 3° millennio, lattesa del grande Giubileo
del 2000 hanno costituito il clima ideale per proporre il tema del pellegrinaggio in
termini concreti, lontano da emozioni millenaristiche, da atteggiamenti superstiziosi, da
mistificazioni e strumentalizzazioni.
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