La Costituzione e le adozioni |
Tutti i cittadini
hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana
e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.
Paolo Rinco – Basiglio (MI)
Da omosessuale mi viene urgente di adottare
questo articolo! Soprattutto a seguito della 'libera'
interpretazione del nostro attuale governo circa le disposizioni europee
sulle discriminazioni di razza e sesso. Infatti, personalmente con la disposizione
approvata in questi giorni, potrei risultare 'non idoneo' a svolgere
l'attuale mio lavoro e quindi passibile di licenziamento assieme a centinaia di
migliaia d'altri miei concittadini.
Spero che il Signor Ciampi ritenga
opportuno non far passare questa infamia. Se questo succederà valuterò
seriamente di lasciare questo paese che sta lentamente ri-scivolando verso la
dittatura. Mi sorprende come la maggior parte dei nostri concittadini non
sembra reagire a quello che giorno per giorno ci viene tolto in materia di
diritti. Probabilmente gli Italiani debbono bere tutto il 'sangue' della
destra per capire che e' il caso di reagire e finalmente votare
diversamente la prossima volta.
Alessandro Freschi - Gossolengo (PC)
La legge è uguale per tutti, senza se, senza
ma e senza Previti (e Berlusconi)!
Luciana Gramegna
Sono stata tentata di adottare l'intero Titolo
I della Costituzione, ma l'art. 3 è quello è quello che mi sembra maggiormente
in pericolo in questo momento. I principi ivi enunciati potrebbero
apparire culturalmente acquisiti e scontati in una società evoluta come la
nostra, ma purtroppo così non è, considerato il riflusso reazionario che vi
serpeggia. L'aria che tira per i cittadini non omologati, per
i diversi, non è delle migliori.
I nostri governanti dovrebbero ricordare più
spesso che i cittadini non sono numeri, utili solo a determinare gli
esiti dei sondaggi, ma sono persone così come descritti e tutelati
nell'art. 3 della nostra Costituzione.
Masssimo Nocentini - Prato
Adotto questo articolo perché le parole,i
concetti che esprime ("tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge
senza distinzione........") sono di una bellezza sconfinata, perché a
pensarci bene la Costituzione potrebbe essere formata da questo solo articolo
che secondo me racchiude tutto,la pace, l' uguaglianza, il rispetto per gli
altri; esprime tutto quello che una persona,un stato, dovrebbero sempre tenere
presente prima di tutto.
Giuseppe Fecondo - Bari
Adotto l'art. 3, perché è quello dalle
implicazioni più profonde sempre o quasi sempre disconosciute ed è il
presupposto di tutto l'ordinamento. Se non siamo uguali nel limite del
possibile, e almeno in linea di diritto, non c'è neanche motivo di stare
insieme.
Margherita Moles
Desidero aggiungere il mio nome all'appello in
difesa di un’affermazione che ci vincola a una società umana.
Maria Francesca Dore - Roma
Adotto l'articolo 3 e difendo la scuola pubblica che è garanzia di istruzione
con pari opportunità per tutti i giovani, senza distinzione di sesso, razza,
religione, opinioni politiche, di condizioni economiche e sociali.
Massimo Niro - Impruneta (FI)
Sono Massimo Niro, magistrato a Firenze
( magistrato di sorveglianza ), residente a Impruneta ( FI).
Per un magistrato la fedeltà alla Costituzione
è (dovrebbe essere) dovere primario e metro fondamentale di valutazione : ma in
questi tempi tutto è messo in discussione e nulla può considerarsi scontato...
Pertanto, accolgo ben volentieri la proposta,
dal forte valore simbolico, di adottare uno o più articoli della nostra legge
fondamentale: e la mia preferenza va agli articoli 2 e 3, pilastro del sistema
democratico e dell'architettura istituzionale, articoli di una ricchezza
e potenzialità davvero straordinarie. I diritti inviolabili della
persona umana, i doveri di solidarietà, l'eguaglianza formale e sostanziale dei
cittadini, sono valori irrinunciabili e insostituibili, per i quali vale
la pena impegnarsi e battersi, ognuno per quanto gli compete.
La giustizia, senza queste stelle polari, è inevitabilmente miope e insufficiente.
Sandra Rocchi
Adotto l'articolo 11, perché nell'attuale
contesto è urgente e prioritario richiamare tutti al suo rispetto e anche
l'art.3: le guerre nascono anche perché non si attuano i principi espressi dal
citato articolo.
Silvana Rizzo - Messina
La vocazione interventista dello Stato e degli altri pubblici poteri è congeniale al ridimensionamento del divario - economico e sociale - tra i consociati. Adottare il principio di eguaglianza sostanziale significa invocare con forza la tutela dei diritti sociali contemplati dalla Carta costituzionale, il cui esercizio è fondamentale ai fini dell'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. E questa adozione appare ancor più necessaria in un frangente storico contrassegnato da esasperate iniziative di arretramento delle pubbliche istituzioni in contesti cruciali della vita di ognuno di noi (sanità, istruzione, lavoro, previdenza sociale). Proteggere la forza innovativa del principio di eguaglianza sostanziale significa, quindi, garantire a tutti la possibilità di aspirare a un pieno e consapevole svolgimento della propria personalità.
Piera Mascetti – Padova
Adotto l'articolo 3 della Costituzione
italiana perché ritengo che l'uguaglianza sia uno dei nostri beni
primari da conservare, difendere ed a cui tendere, dato che tutti i
cittadini devono essere messi nelle migliori ed uguali condizioni
per poter realizzare la loro PERSONA.
Adotto anche l'articolo 11 perché tutti ricordino che l'Italia HA GIA' SCELTO DI RIPUDIARE la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Gisella Trincas - Quartu S.Elena (CA)
Voglio adottare l'articolo 3 perchè credo sia uno dei principi
fondamentali della Costituzione fortemente disatteso e violato. Il rispetto
della dignità della persona prima di tutto e in ogni luogo, per un Paese che si
vuole considerare civile.
Lucia Geri - San Marcello Pistoiese (PT)
L'uguaglianza "di fatto" è una grande enunciazione
all'interno di una grande Costituzione scritta da grandi persone. Eppure pochi
piccoli uomini ce la stanno rompendo in modo spudorato. C'è qualcosa che non
torna...
Riccardo Spadotto - Chieri (TO)
Stato di diritto e Stato sociale legati in questo articolo,
canone interpretativo dell'intero sistema costituzionale della Repubblica.
Adalberto Geradini - Milano
"...la pari dignità... il compito di rimuovere ogni
ostacolo...": semplicità e sintesi sono
"la costituzione" della saggezza; quando vengono disattesi, è
tempo di rimetterli in auge.
Bandabardò Fan Club (BbFC) - Civitella Paganico (GR)
L'uguaglianza davanti alla legge, il diritto alla dignità umana e al rispetto dei diritti essenziali è l'unico modo per garantire pace e armonia.
Marilena Angerame - Milano
Cosa si può aggiungere oltre a "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge"?
Silvia Pagliarini - Verona
Probabilmente la sceglierei tutta, la Costituzione... Come segno
di civiltà, scelgo l'articolo 3, forse, a mio modo, il meno rispettato dal popolo
italiano, che sicuramente non capisce a pieno il significato di una
Costituzione che rispetti i diritti di tutti gli uomini... indistintamente!!!
Sergio Capra - Monza (MI)
Adotto l'articolo 3 della nostra Costituzione perché nella sua
prima parte esprime i principi fondamentali a cui una umanità degna di
chiamarsi tale dovrebbe ispirarsi. E la seconda parte tanto inapplicata e
disattesa dovrebbe stimolare le menti libere del nostro parlamento a
realizzarne nella pratica i suddetti principi, non l'esatto contrario.
Maria Pia Sequi - Roma
Adotto l'art.3 perché amo la libertà. Anche quella degli
altri...
Tiziana Coccia - Roma
È l'articolo che rispecchia maggiormente il mio modo di pensare.
Margot Lorenzini - Roma
Basterebbe l'applicazione piena di questo unico articolo per
vivere tutti in maniera più civile.
Giuseppe Ascolese - Lamezia Terme (CZ)
La speranza è che si realizzi pienamente il desiderio dei padri
costituenti.
Rosa Anna Favia - Bitritto (BA)
NO ALLA CIRAMI! Presidente Ciampi, non firmi!
Salvatore Caretto - Desio (MI)
Siamo tutti uguali di fronte alla legge, cosa che purtroppo non
succede nel nostro sistema, governato dalla ricchezza e dal potere politico
corrotto!
Laura
Mormii - Pieve Santo Stefano (AR)
Vorrei adottare gli articoli 3 e 11 della nostra Costituzione. Grazie e complimenti per l'iniziativa davvero grandiosa.
Mauro Cuomo – Fivizzano (MS)
I valori relativi ai diritti fondamentali di tutti mi sembrano
la cosa più importante per iniziare a migliorare.
Ada Civitani - Milano
Perché esprime in modo semplice e a prova di qualsiasi
fraintendimento quello che dovrebbe essere lo scopo primo e reale, oltre che la
vera ragion d'essere, di ogni autorità politica chiamata a governare questo paese.
Manuela Rosenthal - Milano
Adotto l'articolo 3 perché non esistano MAI PIÙ esseri umani che "puliscono" i sedili dei treni dove si sono seduti degli immigrati.
Guido Allegrezza - Roma
Adotto l'art. 3 perché non vi sia mai necessità di scrivere questo
epitaffio:
JUS FUIT
Già debilitato, in una terra di antica storia e di scarsa
memoria, il Diritto ha vagato senza fissa dimora sostenuto solo da pochi
individui già amici di Etica e Rispetto. Sulle sue gesta sono stati scritti
codici e libri. Nel suo nome sono state emesse sentenze, si sono rovesciati
regimi e instaurate democrazie. Ha fatto nascere l'Idea di convivenza tra
diversi. Scavando nell'ignoranza, ha tentato di portare il Principio di civiltà
e soprattutto di uguaglianza tra tutti i componenti di una società altrimenti
votata al conflitto e alla sopraffazione.
MA L'ULTIMO ANNO GLI È STATO FATALE. Una classe politica bramosa di potere sorretta da un voto qualunquista ha assestato una serie di colpi di maggioranza che hanno fatto vacillare e infine cadere stremato il Senso del Diritto. Tra l'indifferenza di molti, Noi cittadine e cittadini italiani che l'avemmo tra le cose più care quand'era in vita, lo piangiamo auspicando che uno spirito nuovo, scavalcando ogni fazione, lo riporti tra noi.
Antonella Anzalone - Roma
Adotto l'articolo 3 perché credo che il principio di uguaglianza – formale e sostanziale – debba essere alla base di ogni democrazia. Inutile ricordare come questo principio si concretizzi anche nell'uguaglianza di tutti i cittadini – governanti e governati – davanti alla legge e ai diritti e agli obblighi che da questa nascono. Adotto anche, di conseguenza, l'articolo 25 e tutte le norme che ne conseguono.
Daniela Salaris - Sassari
Adotto gli articoli 2 e 3, ma mi piacerebbe adottare tutti i
principi fondamentali nei quali riconosco i valori di giustizia, libertà e
non-discriminazione, pochi ma chiari e basilari concetti alla base di qualsiasi
vero sistema democratico. Con la speranza di non dover anche noi passare
nuovamente attraverso gli orrori per ricordarci di dell'importanza di questi
principi.
Fabio Venga - Roma
Intendo adottare l'articolo 3 della Costituzione della
Repubblica Italiana perché in esso sono impliciti i sentimenti di tante persone
con un senso di giustizia "umano, non di convenienza", le quali
comprendono a fondo le lotte che sono state fatte per arrivare ad esso, e
l'allontanamento, sempre più incoraggiato, da certi valori fondamentali di uno
stato che si vuole definire democratico.
Luisa Baccani - Milano
Insegnavo alle medie e ho sempre fatto imparare a memoria tutti
i principi fondamentali. Anche se tecnicamente è impossibile vorrei che
l'articolo 3 riguardasse - almeno in parte - tutti gli uomini e non solo i
cittadini.
Luciana Murino - Foggia
Perché non se ne può più!!!
Andrea Bruni - Milano
Solo con l'eguaglianza e pari dignità si potrà sperare nel
futuro.
Costanza Tantillo - Roma
Perché l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge è
fondamentale per la democrazia.
Mauro Bertolotto – Torino
La legge è uguale per tutti. Vorrei che questo principio non si
riducesse a un sogno, ma diventasse realtà.
Giuliano Caprini – Mestre (VE)
Esprime nel suo complesso le responsabilità del cittadino e
dello Stato.
Paolo Stefanini – Rosignano Solvay (LI)
E' l'essenza della democrazia, tutto quello che serve è lì.
Cecilia Benzoni – San Pietro in Vincoli (RA)
Adotto questo articolo perché contiene il fondamento di
qualsiasi e soprattutto della nostra democrazia: la conciliazione di uguaglianza
e diversità.
Sergio Betti – Donoratico (LI)
Nell'articolo 3 sono affermati i diritti dei cittadini, la
giustizia uguale per tutti, la stessa creatività della persona umana. Di
fatto con questo articolo se applicato pienamente si può difendere l'amore e la
vita, un sogno da condividere insieme a tanta gente.
Grazie per l'iniziativa, e per aver aperto la possibilità di essere in sintonia con tanti altri cittadini italiani.
Emilia Rostilli - Villafranca (VR)
Quest'anno vado in pensione,dopo quarant'anni d'insegnamento.Per
anni ho fatto imparare a memoria l'art.3 della Costituzione:mi auguro che serva
a qualche ex-alunno a capire la democrazia.
Rita Caravita – Lugo (RA)
Perché fa parte del nucleo forte della Costituzione, in cui sono
racchiusi i principi fondamentali dello stato democratico.
Puccio Speroni – Copenaghen (Danimarca)
Perché ho la sensazione che solo un'esigua minoranza di coloro
che oggi hanno avuto il mandato di governare l'Italia lo abbia mai letto.
Franco Bomprezzi - Milano
Sono giornalista e sono una persona disabile. L'articolo 3
riassume i motivi per i quali potrei sentirmi a mio agio, come cittadino
italiano, senza bisogno, ogni volta, di dichiarare il mio status, il mio stigma
di persona disabile. La Costituzione dichiara senza usare troppe parole che non
è ammissibile una distinzione basata sulla discriminazione sociale o di
situazione personale. Tutti sappiamo che nella pratica quotidiana non è così.
Basterebbe applicare l'articolo 3 per evitare i contrassegni gialli o blu, i
certificati da esibire per ogni operazione della vita, la stella di David che
come persona disabile di fatto devo accettare di mostrare in pubblico perché si
compia il paradosso per cui, attraverso l'evidenziazione della mia diversità,
lo Stato provveda a ridurre gli ostacoli che mi impediscono la piena
partecipazione alla vita sociale e lavorativa. Io ho vinto personalmente la mia
battaglia di emancipazione sociale e culturale, ma so bene quante famiglie
vivono ancora l'handicap come una palese differenza che comporta una
cittadinanza meno piena. Fra poco è il 2003, anno europeo delle persone
disabili. L'articolo 3 della nostra Costituzione potrebbe essere il modello per
una dichiarazione dei diritti umani che non ha bisogno di sottolineare le singole
diversità.
Laura Gobbo - Roma
È indegno di un paese civile applicare discriminazioni nei
confronti degli immigrati e nel nostro caso anche irrispettoso della nostra
storia di emigranti.
Fabio Pisani – Arzignano (VI)
Questo, in particolar
modo, è da ritenere un articolo ancora da sviluppare.
Ciro Nesta – Brescia
Temo che oggi, in
Italia, possa essere modificato
Claudia Di Stefano - Sesto San Giovanni (MI)
Il Centro Falcone e Borsellino adotta l’Articolo 3 della
Costituzione.
Il principio di Uguaglianza costituisce uno dei passaggi
fondamentali dello sviluppo della civiltà giuridica europea. A partire dalla
Rivoluzione Francese, tutte le democrazie hanno come riferimento essenziale
l’uguaglianza: si spezzano le differenze giuridiche e sociali collegate alle
disparità di ceto e di origine che avevano caratterizzato lo sviluppo nei
secoli precedenti.
Nell’articolo 3, inoltre, è ben chiara l’apertura all’uguaglianza come pari dignità sociale: il principio di uguaglianza è interpretato non solo come un criterio giuridico che vincola il legislatore all’ordinamento statuale, ma soprattutto come un obiettivo da raggiungere. Ci sembra, quindi, che contenga l’insieme di valori di riferimento che più di altri corrono il rischio di essere avviliti dall’attività legislativa dell’attuale maggioranza che, stravolgendo il principio che la legge è uguale per tutti, crea invece leggi speciali per cittadini speciali.
Adotto l'articolo n° 3 perché, nonostante dovrebbe essere così,
purtroppo gli uomini né nel mondo né in Italia sono tutti eguali.
Le discriminazioni e le intolleranze sono all'ordine del giorno,
ed è proprio l'attuale governo che ne commette molte. Ultimo l'emendamento con
il quale tutti i cittadini extracomunitari devono avere sulla carta d'identità
la propria impronta digitale per salvaguardare la sicurezza dei cittadini.
E dove sta la dignità dell'extracomunitario? L'emendamento
sarebbe legittimo se fosse esteso a TUTTI i cittadini, ma in questo modo io in
prima persona mi sento discriminata in un paese dove sono cresciuta e che amo
profondamente.
Bisogna adottare la Costituzione per difenderla. Se ognuno
impara a memoria un articolo, come gli interpreti di Fahrenheit 451
facevano con i libri per salvarli dalla distruzione, sarà più difficile
attaccarne i valori. Invitate con maggior forza tutti i cittadini a imparare a
memoria il proprio articolo.
Paola Amigoni - Vercurago (LE)
L'articolo 3, almeno nel primo comma, rappresenta a mio parere
l'essenza stessa della democrazia
moderna, dando pari dignità, diritti e doveri a tutti ugualmente i cittadini, e
rifiutando discriminazioni di qualsiasi specie.
A me sembra che il succo dello Costituzione democratica sia in questo articolo, perché dalla formulazione ne discende logicamente il potere come espressione di tutti i cittadini, e l'uguaglianza di essi nei fondamentali diritti civili(e in maniera sottintesa l'uguaglianza nei doveri).
Questo articolo è
propedeutico a tutti gli altri poiché definisce chi, da qui in poi, è
considerato "cittadino".
Paola Carmignola -
Carbonera (TV)
Adotto l'art. 3
perché vivo e lavoro in una città (Treviso) con un sindaco e un presidente
della provincia (appena rieletto con il 70% dei voti) che tolgono le panchine
affinché gli immigrati non si siedano, che propongono i vagoni piombati per gli
avversari politici, che organizzano le ronde notturne e i vigilantes, che non
permettono l'accesso alle case popolari ai "terroni".
Fabrizia Ruggio - Novoli (LE)
L'articolo 3 senza dubbio rappresenta una delle garanzie
costituzionali più forti e significative per il nostro ordinamento che sancisce
non solo un'eguaglianza formale di tutti i cittadini, ma altresì un'eguaglianza
sostanziale che oltretutto fonda e dà significato alla definizione di Stato
sociale che oggi sembra volersi distruggere...e poi è uno strumento per la
piena realizzazione della dignità umana che è valore guida che ispira l'intero
nostro ordinamento assieme alla solidarietà.
Ho scelto questo articolo perché fa riferimento alla dignità
delle persone, che è alla base della civiltà di un popolo.
Mi sento di adottare l'art.3 che è sicuramente
il più complesso e alla base di tutto - nel rispetto e nella dignità non ci
sarebbero più guerre, e anche la salute che è un diritto è legge assoluta.
Credo che questo
articolo enunci i tre principi fondamentali della libertà, uguaglianza e
fraternità, che già furono della Rivoluzione francese. In essi è racchiuso, per
me, il significato del vivere sociale. L’articolo richiama tutti noi a un
impegno civile e sociale diretto a rendere operanti nella vita di tutti i
giorni quegli enunciati che non devono rimanere principi vuoti e astratti.
Questo articolo è stato una conquista della lotta di liberazione del nostro
paese dall’oppressione nazifascista e tocca a noi oggi farci carico e fare
nostre queste istanze di libertà e democrazia.
Scelgo di adottare l'articolo 3 perché rappresenta lo
"spirito democratico" che ispirò tutta la Costituzione. Inoltre è
quello che si lega meglio ai principi fondamentali di ogni paese democratico:
libertà, fratellanza, uguaglianza.
Angela Di Marzio - Cappelle sul Tavo (PE)
Costituzione americana e quella francese già nel Settecento
prevedevano l'uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge ma la nostra fa un
passo avanti: infatti afferma che questa uguaglianza è al di sopra di ogni
condizione personale e sociale e che non vi sono differenze tra chi appartiene
a razza, religione, lingua, opinione, sesso diversi. In questo momento storico,
a mio avviso diventa molto importante riflettere e tenere a mente il contenuto
dell'articolo 3, premessa fondamentale alla salvaguardia della libertà degli
uomini di tutto il mondo.
Per la libertà dello
spirito, la libera critica e la tolleranza religiosa.
Adotto l'art.3
perché in esso sono sintetizzati i principi base necessari per una convivenza
pacifica tra persone e popoli. Affinché non ci siano rivalità e incomprensioni
bisogna partire dal presupposto che si è tutti uguali. Ritengo sia importante
che l'eguaglianza non sia tutelata solo dall'art.3; bisogna che tutti se ne
ricordino nella loro quotidianità e si pongano nei confronti degli altri in
modo paritario, senza discriminazione alcuna.
Adotto l'articolo 2
e l'articolo 3 perché alla loro base si può leggere il principio di
non-discriminazione, unica garanzia di giustizia.
Bello come la luce
del sole, fondamentale come l'aria che respiriamo... una di quelle poche cose
per cui vale la pena lottare sia nella vita pubblica, sia nella nostra vita
personale di ogni giorno.
È l'essenza della
democrazia, in particolare la seconda parte.
Scelgo l'articolo 3
perché l'uguaglianza di fronte alla legge è un principio dal quale dipende la
applicazione di tutti gli altri e di tutte le leggi civili e penali del nostro paese.
La legge uguale per tutti, difende sopratutto chi non ha mezzi propri per
difendersi, chi non è potente di suo, chi non ha avvocati miliardari a
difenderlo. Il principio dell’uguaglianza di fronte alla legge ci permette di
convivere senza scannarci l'un l'altro e senza bisogno di giustizieri
mascherati.
In questo periodo di
progressivo imbarbarimento dei rapporti politici e sociali sarebbe sufficiente
riferirsi a questo articolo come a un emblema e un obiettivo da parte di qualsiasi
formazione politica per promuovere qualcosa di fondamentale per tutti i
cittadini.
Patrizio Esposito -
Perugia (PG)
Voglio adottare
questo articolo perché me lo chiede con insistenza; non so, forse si sente un
po’ negletto...
Adotto l’articolo 3
perché è molto appropriato attualmente.
Adotto l’articolo 3
perché tutti siamo uguali nel mondo, e soprattutto di fronte alla legge.
Adottiamo l’articolo
3 perché tutti siamo cittadini dello stesso mondo.
Se siamo uguali,
perché le impronte solo per qualcuno?
Adotto l'articolo 3
della Costituzione Italiana perché siamo tutti uguali, sia per quanto riguarda
la razza, sia per la religione, il sesso e l'ideologia politica e poi finiamola
con questa discriminazione e vilipendio della dignità umana.
Enrico Cerri -
Casciago (VA)
Adotto l’articolo 3.
Articolo fondamentale che dovrebbe rappresentare nel nostro paese la garanzia
formale per la convivenza civile nella diversità: pari dignità sociale e
uguaglianza dinanzi alla legge senza discriminazioni di razza, opinione
politica, religione – come dice Moni Ovadia – impariamocelo a memoria -
dovrebbe ritornarci utile visti i tempi che corrono.
Sonia Soncin -
Eraclea (VE)
Adotto l'art. 3
perché è un articolo che mi commuove ogni volta che lo leggo. Parla di
uguaglianza, di rispetto ma, sopratutto, di solidarietà.
Visto quello che sta
succedendo in Italia in questo periodo, vorrei adottare l'articolo 3...!!!
Il principio della
pari dignità in diritti e doveri è al cuore di ogni Paese democratico e di ogni
sua base costitutiva. È perciò ripreso anche dalla Carta dei diritti
fondamentali dell'Unione europea, che assieme alle consimili carte del
Consiglio dell'Europa, apre a una estensione ultranazionale di questo
principio. È la sua quotidiana
concretizzazione, naturalmente, il vero punto... Per questo serve ricordarcelo
sempre un po' di più, proprio quando la fiducia è messa a dura prova da atti
non corrispondenti da parte di un qualche "palazzo".
Adotto l’articolo 3. Credo che se riuscissimo ad applicare alla
lettera anche solo questo articolo della nostra bella Costituzione il nostro
Paese sarebbe realmente e concretamente diverso. Sino ad ora è rimasto in gran
parte lettera morta, purtroppo!
Io
adotto l'articolo 3 perché è il più significativo in quanto decreta
l'uguaglianza delle persone senza alcuna distinzione: seguendo l'indicazione
dell'art. 3 molti se non tutti gli altri principi sanciti dalla Costituzione
sono conseguenti, infatti se si è tutti uguali non si discrimina e quindi non
si fanno guerre, non si allontana o respinge nessuno ecc... Grande importanza
ha la seconda parte dell'art.3 che impegna le istituzioni della repubblica a
rimuovere gli ostacoli che di fatto rendono diseguali: è la sanzione
dell'obbligo di dare a tutti pari opportunità. L'applicazione dell'art. 3
sarebbe la vera rivoluzione.
Adotto l'articolo 3: vorrei che fosse alla base della nostra
convivenza sociale e civile.
Chiara Brandolini - Barbianello (PV)
L'Associazione Coordinamento
Solidarietà e Cooperazione da anni si occupa di educazione alla pace, allo
sviluppo, all'intercultura; dal 1996, poi, ha dato vita al progetto Diamo un
futuro alla memoria che propone, soprattutto ai giovani, la memoria della
deportazione politica e razziale.
Aderiamo, perciò,
con convinzione all'iniziativa da voi proposta.
Adottiamo in special
modo gli articoli 2, 3 e 11 perché che in essi troviamo il senso più alto della
libertà e della dignità conquistate, con sangue e dolore, il 25 aprile del
1945. Crediamo debba essere dovere irrinunciabile di tutti adottare, ma più di
ogni altra cosa, vivere ogni giorno in prima persona, la Costituzione perché
diritti e certezze vanno sempre vigilati e difesi, specie oggi che sembrano
sempre di più in discussione.
Rino Marotto - Taino
(VA)
Adotto l’articolo 3.
“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale che... impediscono il pieno sviluppo della persona umana...” Il secondo
comma dell'articolo tre è il pilastro su cui si basa il concetto di Stato
sociale, di intervento dello Stato, ripeto di intervento dello Stato nel
sistema economico. Il mercato non risolve i problemi... lo Stato ha il compito
di fare in modo che si superino le differenze create dal mercato.
Davide Beraldo -
Lurate Caccivio (CO)
Adotto l’articolo 3.
Preferisco questo articolo perché stabilisce il fondamentale diritto
all'uguaglianza, non limitandosi alle semplici formalità, ma precisando
l'impegno dello Stato nella costruzione dell'uguaglianza sostanziale, affinché
tutti i lavoratori possano partecipare alla vita del paese (gradisco
particolarmente anche l'espressione "lavoratori", che conferisce un
accento socialista all'articolo...). Credo infatti che la reale uguaglianza di
tutti i cittadini sia il principio fondamentale di una società civile.
Sono consigliere
eletta per gli USA al Consiglio Generale degli Italiani all'Estero. Non si può
non adottare l'art.21 in questo momento politico italiano. Ma bisogna anche
adottare l'art. 1, comma 2 "La sovranità appartiene al popolo che la
esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione"; l'art. 2: "La
Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo..." e
l'art. 3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale...".
L'esercizio attivo della democrazia è un dovere di ogni cittadino ed è l'unica
condizione alla quale possiamo garantire a noi stessi il continuato godimento
della democrazia come diritto. Plaudo quindi alla vostra iniziativa.
Abbiamo scelto
l’articolo 3, perché riteniamo che la cosa più importante sia che in ogni
luogo, e in qualsiasi situazione, tutti debbano avere pari diritti e doveri,
senza alcuna discriminazione razziale, quindi contro ogni razzismo, e che
vengano rispettate le idee, le convinzioni, le religioni di tutti, nessuno
escluso. Ci è sembrato anche significativo sottolineare che in questo articolo
si dica forte che la Repubblica deve intervenire con ogni strumento per
eliminare tutti quegli elementi che impediscono alle persone di crescere e di
maturare pienamente, e di partecipare alla vita del Paese.
Alessio Mezzenzana -
Assago (MI)
Adotto l’articolo 3.
Orwell nelle ultime pagine della Fattoria degli animali fa scrivere il
nuovo comandamento "TUTTI GLI ANIMALI SONO EGUALI, MA ALCUNI ANIMALI SONO
PIÙ EGUALI DEGLI ALTRI". Quando ho letto per la prima volta il libro a 13
anni ho riso, pensando che fosse uno scherzo, un divertente gioco di parole.
Oggi sono sicuro che non è così. Forse solo i più razzisti osano parlarne
apertamente, ma sempre più spesso il pensiero comune ci porta a pensare di
essere superiori, migliori, più giusti, più forti... Ma di chi? Un bianco di un
nero? Un cattolico di un musulmano? Un occidentale di un orientale? Non basta
più condannare chi odia gli ebrei e chi crede nella razza ariana per non
sentirsi razzisti. Guardiamoci intorno! Leggiamo anche la seconda frase di
questo articolo. Non basta scrivere che siamo uguali. Dobbiamo impegnarci tutti
i giorni per esserlo, non invidiando chi è più avanti, ma difendendo tutti
quelli che non sono ancora liberi come noi.
Lina Cicalese -
Napoli
Voglio adottare l'art. 3 della Costituzione perché in questo
momento sono molto frastornata. È ancora vero quanto viene citato dalla
Costituzione? Ho qualche dubbio. La mia vita mi appare come una lotta senza
fine per affermare quello che la Costituzione dovrebbe garantirmi in quanto
cittadino italiano. Lotto, lotto, lotto... e comincio ad avvertire stanchezza.
Mi auguro che questa "spedizione" serva a quei cittadini che, come
me, avvertono, anche nel quotidiano, la sopraffazione della dignità del
singolo.
Antonella e
Riccardo Agostini
Aderendo all'iniziativa in oggetto comunichiamo di adottare gli
artt. 2, 3, 38 della Costituzione perché rimarcano i diritti di cittadinanza,
il principio dell'universalismo delle politiche sociali.
Patrizia Gorrara
Adotto l'art.3 della Costituzione perché in questo momento mi
sembra sia stato dimenticato il valore profondo dell'uguaglianza tra i popoli.
Elisa Baronessa -
Perugia
Adotto l'art. 3 perché mi sembra raccogliere idealmente tutte le
libertà e i valori difesi dalla nostra Costituzione.
Elena Lamanuzzi -
Milano
Sono una studentessa e adotto l'articolo 3 perché ripudio il
razzismo e qualsiasi altra forma di discriminazione. Credo nell'uguaglianza
delle persone e nella parità dei diritti umani. Penso che tutti gli Stati, e in
particolar modo il nostro, debbano impegnarsi per questo.
Maria Elena
Bernardini - Eraclea (Ve)
Adotto l'articolo 3 perché garantisce il principio di "non
discriminazione", difende la pari dignità sociale e promuove il completo
sviluppo della persona.
Gianni Venditti -
Milano
Adotto l’articolo 3. L'uguaglianza è la base di ogni convivenza.
Uguaglianza formale (co. 1) e uguaglianza sostanziale (co. 2), per un mondo che
va invece verso la direzione opposta, quella dell'ampliamento delle
disuguaglianze e delle ingiustizie (e quindi verso il proliferare delle
guerre). Avrei potuto scegliere anche l'art. 11, ma credo che il 3 ne sia la
precondizione.
Domenico Bergamini
- Rozzano (MI)
Adotto gli articoli 3, 8, 11, 19 perché finalmente si capisca che
siamo tutti esseri umani uguali. con la speranza che diventi una cosa ovvia.
Luisa Benatti -
Casalpusterlengo (LO)
Adotto l’articolo3: mi commuovo ogni volta che lo leggo, e oggi
tremo (e chi lo vuol toccare temo).
Maurizio Tacchetti
- Milano
“In questa Costituzione c'è dentro tutta la nostra storia: tutto
il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie,
sono tutti sfociati qui, in questi articoli. E a sapere intendere dietro questi
articoli, ci si sentono delle voci lontane" (P. Calamandrei). Per il
rispetto di tutte, indistintamente, queste voci lontane io adotto l'articolo 3.
Cinzia Imbriaco -
Milano
Adotto l’articolo3. Afferma dei principi che dovrebbero essere
scontati ma, purtroppo, così non è. Lo adotto anche perché ho un bambino
piccolo a cui voglio trasmettere il grande valore dell'uguaglianza.
Walter Bonatti
In difesa della Carta Costituzionale, al fine di recuperare il
senso civico nel nostro Paese, desidero adottare, in particolare, l'articolo 3
dei Principi Fondamentali della nostra Costituzione.
Massimo Bianchini -
Torino
Lavoro
presso le Ferrovie dello Stato. Per me è difficilissimo adottare un articolo
piuttosto che un altro perché metterei su livelli diversi i principi di libertà
e uguaglianza sanciti dalla Costituzione. Adotto l'articolo 3 perché trovo
insopportabile e meschino, oltre che pericoloso, il razzismo. Ma idealmente
vorrei adottare tutta la carta costituzionale.
Alberto Verri
Sono un imprenditore italiano residente in Canada. Desidero
adottare l' articolo 3 della nostra Costituzione, in quanto garante di diritti
civili che oggi vengono più volte dimenticati.
Valeria Scavazza -
Milano
Desidero adottare tutti gli articoli dei principi fondamentali,
della prima parte e delle disposizioni transitorie (anche la seconda parte mi
va bene, ma non l'ho approfondita). In particolare adotto l'art. 3 "tutti
i cittadini sono uguali .....", che sembra venir spesso dimenticato nei
modi e nei fatti, e la XII disposizione transitoria sul divieto di
ricostituzione del partito fascista.
Laura Di Giovanna -
Padova
Adotto l’articolo 3 nell'attesa che un giorno esita una
Costituzione in cui non ci sarà più bisogno di dover affermare che tutti gli
uomini sono uguali perché sarà finalmente una cosa ovvia!
Ivana Pisola -
Cagliari
Io
adotterei tutta la nostra carta costituzionale che afferma dei valori
indispensabili per una convivenza civile e pacifica, ma, data l'attuale
situazione politica e il degrado del modo di operare anche nel
quotidiano, adotto l'art. 3 Cost., e quindi il principio di eguaglianza
formale e sostanziale.
Giovanni Lobina -
Civitanova Marche (MC)
Sentirsi parte di una comunità significa accettare le diversità
e garantire la libertà di espressione a tutti i livelli. Un uomo può sentirsi
tale solo se i suoi pensieri, le sue azioni, i suoi credi non hanno barriere.
Mariella Zanetti -
Milano
Adotto l’articolo 3. Viva la Costituzione, nata dalla
Resistenza!
Pietro Costantino
Per farla breve, l'art. 3 della Costituzione della Repubblica
basterebbe da solo a giustificare l'esistenza di uno Stato, se questo davvero
si attenesse al testo che ha cristallizzato una così sublime idea in una norma
apertissima e globale. Il nostro Paese versa, invece, in una condizione di
disperata rassegnazione alla non corrispondenza tra idea e realtà. Per
dimostrare ai nostri signori che sono le idee a plasmare il mondo, e non solo
il denaro, io mi impegno alla difesa e all'attuazione dei principi esposti
nell'art. 3 della Costituzione della Repubblica.
Piero Cocconi -
Milano
Adotto
l'art.3 e la XII disposizione transitoria. L'art.3 perché enuncia il principio
di uguaglianza, sul quale si fonda qualsiasi vero sistema democratico. Ancorché
difficile da realizzare compiutamente, occorre tendere fortemente a questo,
senza farsi scoraggiare.
La XII
disposizione transitoria perché ho un vivo ricordo della tirannia fascista,
sotto la quale ho vissuto i primi 15 anni della mia vita. Il fascismo è anche
la violazione del principio di uguaglianza: è l'istituzionalizzazione del
privilegio e della prepotenza. Credo che in questi tempi sia importante
ricordarsi che questo articolo della Costituzione esiste e va difeso, sia dagli
uomini politici che dai giudici che da tutti i cittadini. Le fotografie che si
sono viste recentemente sui giornali, così come certi fatti di cui abbiamo
avuto notizia, sembrano decisamente rivoltanti.
Adriano Meneghini - Genova
Adotto l'articolo
3 perché è la base di una convivenza civile.
Marco Maschietto -
Meolo (VE)
Sono uno studente e scelgo l’articolo 3 per una e una sola
motivazione: dobbiamo essere tutti UGUALI!
Daniela Murillo -
Bruxelles
Sono una funzionaria della Commissione europea. Mi sembra che in
questo momento sia fondamentale riaffermare la necessità di uguaglianza e
parità di trattamento.
Lucetta Dallaglio -
Milano
Adotto
l'articolo 3 e l'articolo 39. Possono sembrare scontati e ovvi, ma oggi più che
mai ne abbiamo un gran bisogno.
Anna Maria Carbone
Sono un
dirigente scolastico, nessuna riforma della scuola può ignorare o elencare solo
formalmente alcuni principi fondamentali della Costituzione. In particolare
adotto gli articoli 2 e 3: diritti inviolabili e doveri inderogabili/libertà e
eguaglianza per tutti e per ciascuno!!!
Valeria Giussani - Milano
Adotto l’art. 3 perché è una scelta che costa poco e vale molto
e perché, come dice Emergency, i diritti o sono di tutti o sono privilegi.
Germana Axerio - Milano
Vorrei adottare l'articolo 3 perché, a mio avviso, contiene il
principio fondamentale che sta alla base della società civile. Soltanto riconoscendo ai cittadini pari
dignità e uguaglianza si potrà garantire giustizia sociale. Questo articolo va
difeso sempre, ma soprattutto in questo momento in cui "gli ostacoli di
ordine economico e sociale" non solo non vengono rimossi, ma al contrario
vengono creati.
Maria Letizia
Signorini - Milano
Adotto l'art.3 perché credo che il rispetto per gli esseri umani
in genere e per le loro differenze, DEBBA essere alla base di qualsiasi società
che intenda definirsi civile. In un momento come questo, inoltre, mi sembra che
si tenda a limitare in modo sempre più pericoloso il nostro diritto di
cittadini a partecipare in piena libertà "all'organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.".
Annalisa Venturelli - Fiorano (MO)
Adotto l'art. 3 perché dobbiamo essere davvero tutti uguali! Non
dobbiamo smettere di avere un'opinione diversa per paura che ci sbattano
fuori!!!!
Tiziana Passarini -
Bologna
Sono un’insegnante, impegnata anche nel volontariato ARCI.
Desidero adottare l'articolo 3
Beatrice Tauro -
Roma
Complimenti per l'iniziativa, di questi tempi ce n'è veramente
bisogno. Adotto l'art. 3 della nostra Costituzione perché credo che la dignità
umana sia il primo valore su cui si deve fondare qualsiasi società civile. È
dal rispetto della dignità che scaturisce la vera libertà e l'uguaglianza di
tutti i cittadini che si riconoscono in un contesto sociale. Anche se ho paura
di quello che ci potrebbe riservare il futuro, mi auguro che la forza civile
del popolo Italiano riesca a porre limiti e freni all'avanzata di un potere
sordido che sta cercando di mettere a repentaglio i più importanti e
fondamentali principi garantiti dalla nostra Costituzione.
Barbara Facchini -
Bari
Adotto l'articolo 3 della Costituzione. Perché è principio
ispiratore di come guardare tutto ciò che ci circonda.
Gaya Bettoni -
Bergamo
Vorrei adottare l'articolo 3 della Costituzione... Semplicemente
perché mi riconosco in esso. Grazie a tutti per questa bellissima iniziativa.
Fabio
Marcelli - Mandello del Lario (LC)
L'art.3
contiene tutta la voglia di una società profondamente democratica e basata
sulla giustizia sociale che animava la costituente. Non lasciamo cancellare la
memoria e con essa tutte le conquiste democratiche!
Maria
Giovanna Stabile - Cusago
(MI)
Medico
pediatra, lavoro in un ospedale pubblico
Adotto l'articolo
3 perché lavoro tutti i giorni con bambini e genitori di ogni colore,
religione, nazionalità. nessuno di loro mi ha mai fatto del male, anzi, molti
mi hanno insegnato il rispetto per i valori fondamentali dell'esistenza.
Maurizio Cecconi
Io adotto l'art.3. per la tutela delle differenze. Si può
migliorare, aggiungendo la tutela dell'orientamento sessuale e delle identità
di genere. Meglio di nulla.
Associazione Politica Insieme - Grosseto
L'Associazione "Politica Insieme" ha fatto affiggere
dal 25 Gennaio 2002 nelle principali località della Provincia grossetana un
manifesto riproducente il testo dell'art. 3, 1° comma, della Costituzione, che
sancisce il principio dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla
legge.
Sul manifesto non compare altra indicazione se non l'anno (1948)
di entrata in vigore della Costituzione.
Ciò perché l'Associazione ha ritenuto che la solennità e
pregnanza delle parole scolpite dai Costituenti abbiano in sé la forza, con la
semplice riflessione che la lettura impone, di risvegliare l'interesse per un
valore fondamentale della convivenza democratica che sempre più rischia di
essere vulnerato da tanti, troppi comportamenti, dichiarazioni, azioni ed omissioni
di personaggi, politici e non, di vario genere.
L'art. 3 della Costituzione (che CALAMANDREI definì "il più
importante ed il più impegnativo") non si limita a sancire una eguaglianza
di natura astratta e formale ma, aspetto questo particolarmente significativo e
tipico della Costituzione dell'Italia repubblicana, nel secondo comma impegna
la Repubblica a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che,
limitando la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, economica e sociale del paese.
E', questa, la cosiddetta uguaglianza di fatto.
L'obbligo del rispetto di tale principio non è imposto solo al
Parlamento ed alla Magistratura, ma ad ogni singolo Cittadino ed anche alla
Pubblica Amministrazione la quale, in base all'art. 97 Costituzione, deve
organizzarsi in modo da assicurare la "imparzialità".
Atti e provvedimenti, di natura legislativa ed amministrativa,
recentemente adottati, sembrano in rotta di collisione con tali prescrizioni.
Le ampie e diffuse critiche, il costituirsi o ricostituirsi in
tutto il Paese di associazioni e movimenti, anche estranei ai partiti, che
pongono al centro della loro azione e preoccupazione un tema, come quello della
uguaglianza, che sembrava definitivamente radicato nella mentalità e coscienza
civica (anche se, purtroppo, mai del tutto attuato) evidentemente costituiscono
il sintomo di una incombente minaccia a quel principio.
La nostra Associazione si è prefissa, tra le altre iniziative,
di organizzare a breve termine conferenze e dibattiti sui vari aspetti del
principio di uguaglianza e si rende disponibile ad accogliere, su questo ed
altri argomenti, critiche, discussioni, proposte operative (da sostenere e
diffondere con tutti i mezzi possibili) che possano risvegliare e rilanciare
quella dialettica e quel confronto, troppo a lungo "troncati e
sopiti" e che costituiscono il vero terreno di coltura di una sana
democrazia e l'antidoto alla rottamazione, che molti vorrebbero, della
coscienza critica.
Vittorio Ruggieri – Francavilla al mare (CH)
Vorrei adottare l'art. 3 della nostra carta costituzionale. Il
tanto vituperato art. 3, infatti, quello che nel secondo comma avrebbe dovuto sancire
il passaggio dallo stato etico allo stato sociale e che di fatto oggi, sullla
spinte delle politiche liberiste (si fa per dire) sta diventando una chimera,
rappresenta, forse, l'ultimo baluardo a difesa della civiltà e della democrazia
nel nostro paese.
Daniela Beatrici - Frascati (Roma)
Scelgo l'art.3 per una società civile di tutti e per tutti!
Lucia Ricciardi -
Bari
Lo
sponsorizzo come un'accorata preghiera, affinché si sistemi davvero la
bilancia, che da troppo tempo pende a favore di pochi privilegiati, i quali si
nascondono dietro incarichi politici e sociali per manipolare la MIA legge per
il LORO tornaconto. Per un'Italia che la smetta di favorire i gravi crimini e
accanirsi contro i più deboli, colpevoli solo di non essere nelle grazie di
qualche “pezzo grosso”.
E che
finalmente gli italiani aprano gli occhi...
Francesca Farina -
Milano
Adotto l'articolo 3, e vorrei che tutti, soprattutto gli uomini
del governo lo tenessero bene in mente.
Giovanni Grossi -
Assisi
Adotto l'art. 3 che ritengo fondamentale per una convivenza
civile e democratica e un baluardo ai razzismi e agli autoritarismi.
Michela
Vittori – Firenze
Proteggiamo questo fondamento della nostra Costituzione dai
propositi discriminatori, razzisti e antidemocratici della nostra attuale
classe dirigente!!!
Loredana Lantieri –
Firenze
Io vorrei adottare l 'articolo 3 della nostra Costituzione.
Basterebbe che ciascuno di noi senza fare grandi cose, tutte le mattine ne
recitasse le prime righe: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e
sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali", e si comportasse secondo questi semplici, ma fondamentali dettami,
per vivere veramente secondo principi di fratellanza e solidarietà.
Silvia Lippi –
Bologna
Voglio adottare l'art.3 perché, tra i tanti articoli che
riguardano la dignità umana, mi sembra uno di quelli che in questo momento
vanno più che mai difesi. Sarà scontato dirlo, ma l'uguaglianza davanti alla
legge non viene sempre applicata (ma c'è mai stata veramente?) soffocata da
interessi privatistici e da questioni di potere (inutili i riferimenti
attuali????). Io voglio un mondo migliore per mio figlio, lasciatemelo
sognare...
Palmira Fausone –
La Spezia
Adotto
l'art. 3 della Costituzione in quanto in esso è presente quello che viene
enunciato nella prefazione al testo originario da Calamandrei: leggi giuste che
superano l'idea secondo cui basta la regolarità formale del procedimento
legislativo per decretare la democraticità e la giustizia.
Laura Belloni
Voglio
adottare l'art.3 della Costituzione. Sono una disabile grave di 46 anni. Nella mia vita ho conosciuto
tante persone come me, che hanno lottato duramente per vivere, curarsi e
studiare. Molto resta ancora da fare, per esempio nell'ambito del diritto a una
vita indipendente, nella propria casa. Temo che tutto quanto il conquistato sia
minacciato.
Valerio Dalle Grave – Cosio Valtellino (SO)
Aderisco
all'invito, e con piacere, per adottare gli articoli: 2, 3, 4, 17, 32.
Ho
ritenuto di adottare gli articoli soprarichiamati perché credo che la nostra
Costituzione meriti nel suo insieme il più alto rispetto da parte di tutti i
cittadini Italiani. Vigiliamo contro ogni tentativo di svuotare di valore la
nostra Carta!!! Vigiliamo contro ogni tentativo di bypassarne i contenuti col
pretesto dell'aggiornamento!!! Vigiliamo e denunciamo ogni prevaricazione
esponendoci in prima persona!!! Vigiliamo, vigiliamo!!!!!!!!!
Lucilla Piccari -
Roma
Complimenti per l'idea! Vorrei adottare l'articolo 3 perché
secondo me è forse il più importante e irrinunciabile pilastro di una
democrazia. In realtà ci sono tanti altri articoli che mi sembrano degni di
un'adozione (1, 2, 4,11, 101) ma se ne devo scegliere uno solo, questo mi
sembra il principio che dovremmo tutti tenere a mente.
Valeria
Neri - San Donato Milanese (MI)
Vorrei
adottare l'articolo 3 della Costituzione.
Monica Gualandris -
Bergamo
Adotto molto volentieri l'articolo 3! Nel concetto rimozione
degli ostacoli di ordine economico e sociale ritrovo un Principio proprio
Fondamentale da perseguire sempre e ovunque!!!
Piergiorgio Biroli - Vigasio (VR)
Adotto l'art.3 della Costituzione, perché non viene applicato,
anzi mi sembra che venga spesso aggirato da furbastri che non conoscono le
regole democratiche.
Rita Oliva - Pisa
Vorrei
adottare l'articolo 3, perché lo Stato si impegnasse veramente a eliminare ogni
ostacolo economico e sociale che impedisce la piena realizzazione degli
individui.
Andrea Bertello - Bra (CN)
Adotto l'art. 3 sottolineandone, la prima frase: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti
alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." Con il seguente riferimento. Quest'anno si
sono commemorati i 10 anni dalla fine di Tangentopoli, come se
fosse un lontano ricordo, perso nel passato, la cui attività ha spazzato
via un cattivo "modo di fare" gli affari e, come se ora quel
"modo" sia davvero cambiato. Io vivo in una famiglia di piccoli
imprenditori, la cui attività è legata al settore dei servizi (riscaldamento,
global service), che da 15 anni a questa parte, seguendo una crescita
lenta e faticosa, ha dovuto avere a che fare con innumerevoli appalti pubblici.
Beh, quello che (forse) tutti sanno e che io vorrei testimoniare è che: (1) nel
contesto degli appalti pubblici, la legge non è uguale per tutti purtroppo; (2)
il "modo di fare gli affari" non è affatto cambiato, anzi, tangenti e
appalti truccati dalle aziende che "devono vincere" sono diventate
gradualmente sempre più numerosi; (3) non c'è la minima volontà politica e
giuridica di andare in fondo alle questioni fondamentali emerse negli ultimi
anni (per es. settore della sanità) e sembra esserci un vero e proprio scudo
politico-economico-sociale-giuridico per preservare l'attività malata del sistema.
Il problema è di tutti perché si tratta di ingenti somme sperperate ogni anno
dall'amministrazione pubblica.
Danilo Timelli -
Brescia
Adotto l'articolo 3. Bello, da non credere nemmeno che esista,
tanto è disatteso!
Silvia
Morelli - Busto Arsizio (VA)
Adotto l’articolo 3 della nostra Costituzione poiché
enuncia un fondamentale principio di democrazia che viene sempre,
consapevolmente, umiliato da chi ci governa da circa un anno. Ma quel diritto è
mio e io mi sento umiliata, derisa, offesa. Nessuna ha il diritto di mettere
sotto i piedi la dignità degli altri, di nessun altro.
Giuliana
Conchi - Schio
(VI)
Adotto
gli articoli 3 e 21 poiché li considero presupposti imprescindibili al diritto
allo studio e alla creazione di un cittadino consapevole in una società
democratica e progressivamente multietnica come sta diventando la nostra. In
qualità di insegnante, di persona e di donna, credo fondamentale, oggi più che
mai, rivendicare proprio quei diritti, la cui semplice enunciazione sembra
ormai un' ovvia e assodata realtà. Ma proprio poiché sono convinta che
"nulla è per sempre" e che qualsiasi diritto vada vissuto e
riconquistato giorno per giorno, voglio ribadire con questa adozione il mio
impegno quotidiano a far vivere ai miei alunni esperienze reali di educazione
civica e di vera presa di coscienza del valore fondante della nostra
Costituzione. Un grazie per l'iniziativa!
Chiara Longobardi - Arenzano (GE)
Scelgo l'articolo 3. Devo dire che avevo un po' l'imbarazzo
della scelta (per esempio l'articolo 9 sul patrimonio artistico e culturale
visto che studio Beni Culturali all'Università), ma il n.3 racchiude davvero
una serie di principi che valgono per tutte le persone di tutto il mondo, oggi
spesso dimenticati (penso alla xenofobia che sta dilagando per esempio....).
Noi viviamo di rendita, bella la libertà eh? Però siamo davvero capaci di
gestirla e difenderla? Ricordiamo sempre la Costituzione, è bellissima!!!
Alessandro
Giusti - Porcari (LU)
Adotto
l'articolo 3 che è il vero cardine della nostra Costituzione. Lo è nel primo comma (quante volte in questi mesi è stato
aggredito!) lo è nel secondo: non esiste una democrazia se i più deboli non
sono messi in grado di ridurre il loro svantaggio.
Chiara Fastame
Voglio adottare l'articolo 3 perché mi sembra che l'attuale
Governo ne ignori il contenuto.Sono convinta che dovremmo rivalutare certi
valori quali quelli del rispetto delle minoranze, della parità dei sessi, della
libertà di opinione. Elementi alla base della civiltà che, ahimè non credo che
siano sostenuti dall'attuale Governo (vedi Bossi e i suoi bordelli autorizzati
o la messa al bando di Santoro e Biagi
in RAI, solo per citare alcuni esempi eclatanti).
Andrea Bernardo
Io adotto gli articoli 2 e 3 della Costituzione, non vorrei
sembrarvi superficiale, ma ritengo che, se tutte le norme rispettassero i
principi di solidarietà ed uguaglianza, sarebbero sicuramente poste
nell'interesse di tutti i cittadini.
Maria Francesca Marino - Bastia Umbra (PG)
Adotto gli articoli 2 e 3 perché riconoscono e tutelano la
dignità dell'uomo e del cittadino.
Classe III A della
scuola media Bellini di Novara
Adottiamo
l'articolo 3 perché crediamo che al mondo ci devono essere pari diritti e
dignità per tutti. Abbiamo
studiato che nel mondo ci sono ancora troppe guerre e ingiustizie, per questo
vogliamo che qualcosa cambi.
Pompea Paladino - Amendolara (CS)
Adotto l'articolo 3 della Costituzione perché oltre a essere il
fondamento dello Stato sociale, lo considero un'arma molto potente per la
difesa della dignità dell'essere umano di ogni razza, religione, colore
politico ecc. In una società multietnica dove è imperante il razzismo,
l'intolleranza, le ingiustizie, penso che sia fondamentale per il bene della
società, un richiamo ai valori.
Manuela Tommasini - Venezia
Io
voglio adottare l'articolo 3 perché mai come ora è stato necessario difendere i
principi che, dall'Illuminismo a oggi, sono stati la conquista e il segno dell'
evolversi della società civile. Mai come ora tali principi vengono
quotidianamente calpestati da una classe dirigente arrogante che mira
prevalentemente a favorire se stessa. Una classe dirigente che da se medesima
contraddice e rinnega questo articolo della Costituzione in quanto i curricoli
giudiziari e le pendenze in corso di molti tra coloro che siedono al governo
dimostrano chiaramente come la legge non sia uguale per tutti i cittadini.
Lucia Carenini - Milano
Vorrei adottare l'articolo 3, e sbandierarlo al mondo. Penso che
lo scriverò su una maglietta; ci sono quelle con i pensieri dei filosofi, non
vedo perché non ci possano stare gli articoli della Costituzione.
Bruna Del Bono -
Parma
Adotto
anch'io l'art.3 della Costituzione, perché lo ritengo fondamentale per la
difesa dei diritti e di conseguenza della dignità dell'uomo. In
questo periodo di mal governo, questo articolo va difeso fino alla fine.
Vanda Cimolin
Intendo adottare l'articolo 3 della Costituzione affinché le donne
possano continuare sulla strada della loro liberazione trovando nel dettato
costituzionale la forza per far avanzare le loro aspirazioni anche le più
nuove.
Maria Serena
Piccioni – Milano
Vorrei adottare l'articolo 3.
Rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che
limitano l'uguaglianza e la libertà dei cittadini...
Io vivo una situazione particolare: lavoro per Gay.tv
Non è semplice. Perché sebbene la nostra società sia arrivata ad
un livello di civiltà molto alto, tuttavia gay, lesbiche, trans e quant'altro
non hanno ancora veramente pari dignità, e noi tutti aspettiamo con ansia
l'inizio delle trasmissioni, che coinciderà con molta probabilità con l'inizio
delle manifestazioni di intolleranza.
Questo è un pensiero triste, ma purtroppo reale.
Viva l'articolo 3.
Rosetta Ferigni –
Telese Terme (BN)
Adotto l'art. 3, che considero un caposaldo della società
civile. Lo considero una conquista irrinunciabile della persona umana, un'arma
pacifica e potente a difesa della dignità delle persone, intendo di tutte le
persone. Quando lo leggo non posso ignorare i sacrifici che è costato, ed ecco,
allora, che la storia me lo restituisce privo di enfasi ma ricco di un
significato concreto ed attuale.
Grazie a chi ci ha creduto prima di me.
Adotto l'articolo 3. Anzi l'ho adottato da
anni, facendone l'architrave della mia lettura della scuola e della professione
docente. Vi compaiono, come compito da attuare, i valori della persona, del
cittadino e del lavoratore, emblemi degli orientamenti dei cattolici, dei
liberaldemocratici e dei social comunisti, che si sono dati reciproca garanzia
della rilevanza costituzionale dei valori di riferimento dei prorpi
partners-rivali. Il pieno sviluppo della persona umana e la partecipazione di
tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del paese
sono le ragioni e le condizioni dello stare insieme e dell'educare, anche nella
scuola, che dunque concorre a produrre persone, cittadini, lavoratori e
repubblica.
Da sottosegretario col ministro Lombardi e da
vicepresidente del CNPI ho presieduto una commissione che ha elaborato la
direttiva 8-2-1996 n. 58, che presenta il documento "Nuove dimensioni
formative, educazione civica e cultura costituzionale". La commissione ha
elaborato un curricolo continuo di educazione civica dalla materna alla
secondaria superiore. finora è rimasto nei cassetti, o meglio non se n'è fatto
nulla. documentazione relativa si trova nel volume Educazione civica e cultura
costituzionale. La via italiana alla cittadinanza europea, Il Mulino, Bologna
1999, curato dal sottoscritto Luciano Corradini (Università di Roma3) e dal
prof. Giuseppe Refrigeri (Università di Cassino).
Ignazio Juan
Patrone
Io la
Costituzione l'ho adottata tutta quando ho iniziato a studiare giurisprudenza e
ho poi deciso di fare il magistrato; passati molti anni, devo dire che l'art. 3
continua a emozionarmi; quella eguaglianza effettiva e non formale continua ad
apparirmi come il frutto più prezioso della Costituente e della lotta di
liberazione.
Maria Ricciardi
Giannoni – Parma
Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge...
Il premier e le forze di Polizia pensano di essere più uguali
degli altri
Kiki Primatesta e Simone
Chevallard - Milano
Adottiamo amorosamente l'articolo 3 in cui ci riconosciamo.
Siamo una mamma e una figlia in ricerca di progetti per creare un mondo nuovo,
più giusto e degno di essere vissuto da tutti gli uomini e le donne della
terra.
Paola Carini,
Pietro Carini, Gabriella Rastelli, Carmen Rastelli – Castelvetro Piacentino
(PC)
Siamo una famiglia di quattro persone e aderiamo al vostro
appello. Ognuno di noi ha scelto un articolo il cui contenuto traduce in
diritto ciò che rende gli esseri umani liberi e uguali: artt. 3, 13, 21, 34.
Sono alcuni dei principi fondamentali della nostra democrazia,
nata grazie al coraggio e al sacrificio di chi partecipò alla Resistenza e
liberò il paese. Noi abbiamo il vizio della memoria, e intendiamo con questa
adozione ricordarli a chi non lo ha.
Aderendo all'iniziativa di "adozione" vorrei adottare
i seguenti articoli della nostra Costituzione:
l'art. 3: poiché introduce con chiarezza e precisione nel nostro
ordinamento giuridico, dandogli pratica attuazione, il principio di tolleranza
e lo pone a fondamento della vita civile e dell'azione di tutte le sue
Istituzioni, dalla più piccola alla più grande, nessuna esclusa, impegnadole ad
attuarlo . E' un presidio di civiltà che pone la Repubblica Italiana fra le
nazioni progredite e civile e gli estensori delle sue costituzioni nel novero
delle persone giuste e probe.
l'art. 53: poiché fissando il principio che il sistema delle
imposizioni fiscali deve essere progressivo (e non proporzionale o addirittura
regressivo) riconosce che solo e soltanto tale progressività può portare a una
parità di sacrificio dei cittadini nel concorso alle spese pubbliche, e
sancisce che nessuno dei cittadini può sottrarsi a tale equa ripartizione dei
sacrifici.
Adotto l'articolo 3 poiché ritengo che la sua
integrale applicazione porrebbe l'essere umano al centro della nostra società
senza pregiudizi e discriminazioni di alcun genere.
Melania Beretta -
Milano
Adotto l'articolo 3 della Costituzione Italiana. "Non
pensavamo che i fondamenti della ns. nazione potessero essere messi in
discussione. Pensavamo che la democrazia vivesse di vita
propria. Ci sbagliavamo! Difendiamo la ns. identità ed il futuro di un paese
antifascista e democratico."
Monica Ponzini -
Milano
Adotto l'articolo 3, che ho trascritto e appeso fuori dalla
porta nel periodo natalizio, quando era stato "richiesto" a tutti
coloro che NON desiderassero la "tradizionale" benedizione della casa
di farne esplicita nota. Ogni giorno lo vedo disatteso e ignorato: lo adotto,
aspettando il momento in cui non sarà più una norma, ma un valore insito in
ognuno...
L'Italia è parte integrante e qualificata della comunità civile
e culturale dell’Europa e quindi del Mondo.
L'Italia deve essere parte attiva di un processo di
INTERNAZIONALIZZAZIONE delle culture e delle 'professionalità' .
Ovvero deve essere parte diligente sia nel processo di
formazione dei suoi cittadini per far permeare in loro la multi-culturailità,
multi-religiosità e multi-razzialità del Contesto Internazionale in cui i
giovani crescono, che nella messa a disposizione della propria 'intelligenza'
(=saper fare che non vuol dire solo l'expertise ad es. nel ICT, ma anche nel
saper costruire con le mani una casa, ...) sia ai propri concittadini, di
qualsiasi razza e religione presenti sia sul territorio italiano che agli
stessi presenti nei terriritori di provenienza (= ovvero VOLONTARIO diffuso e
continuativo).
Manuela Garavaglia
- Legnano
Adotto l'Art.3 della Costituzione e lo faccio mio perché non lo
vedo quasi MAI (MAI !) messo in pratica. Lo adotto perché mi occupo dei
migranti che abitano nella mia città e so che non ne hanno mai goduto e alcuni
non sanno nemmeno che esiste. Lo adotto perché l'attuale governo, ogni giorno,
lo minaccia pesantemente e tende a svuotarlo di significato. Lo adotto perché
voglio cullarlo come un bimbo e voglio vederlo crescere sano, bello e robusto.
Lo adotto perché non voglio più vedere discriminazioni razziali. Lo adotto
perché ho 2 figli e VOGLIO che vivano nella consapevolezza, nel pieno rispetto
e nel godimento di quanto questo fondamentale Articolo contiene.
Michelangelo
Gigante - Milano
Io adotto l'art.3 della costituzione. E' il fondamento di una
società giusta, fondata sui valori di giustizia e uguaglianza senza distinzione
alcuna di sesso, razza, etc etc.
Volendone dare una interpretazione piena e coerente con lo
spirito del legislatore costituente, tale articolo è il fondamento dello stato
sociale, è vuole essere il motore primo di un azione legislativa che non solo
intervenga nell'immediato per smussare le ingiustizie e le ineguaglianze, ma
operi nell'architettura sociale, in tutti i campi (sanità, lavoro, previdenza, scuola)
per assicurare almeno l'uguaglianza delle posizioni di partenza nella nostra
società.
Va da sé che una società meritocratica è una società che
conserva al suo interno le energie per cambiare e migliorare; è una società
dove le speranze dei padri vivono con i figli, dove la sana competizione
sociale ha delle esternalità positive per tutti, dove le generazioni non
competono tra di loro ma collaborano ad un ordinato e sano sviluppo.
Gabriella Bruschi -
Milano
Devo confessare che non ricordavo più il testo della
Costituzione, che pure aveva avuto una qualche
parte nei miei studi. E soprattutto non ricordavo più l'attenta e
misurata cura con cui è stato scelto ogni termine, nell'evidente intento, che
ho piacevolmente riscoperto e ammirato, di tener conto sia del particolare sia
del generale, del privato e del pubblico, del singolo e del gruppo. Perché è di
questo che stiamo parlando quando si parla di un paese, no? a differenza di
quando si parla dell'azienda di famiglia tutta protesa al proprio utile e
...peggio per gli altri se noi siamo più furbi. E questo articolo 3 mi è
sembrato, tra gli altri, un gioiellino in questo senso, per come è strutturato
e per il suo messaggio, moderno e semplice, stimolante e addirittura
imbarazzante per il modo in cui scopre concetti elementari di democrazia che
spesso vengono violati o nascosti o ignorati. Si parte da una dichiarazione che
suona come un imperativo sulla
necessità di una pari dignità, che viene ancora prima dell'uguaglianza sociale:
cioè, tu sei degno di attenzione anche se non sei uguale a me! Si prosegue col
contemplare tutti i casi della vita in cui un individuo gli può capitare di
trovarsi per il solo fatto di essere nato o per una sua scelta successiva: una
vasta gamma di casi che fanno un puzzle completo dell'umanità, atteggiamento
quanto mai moderno! E poi la parte che mi è piaciuta di più, perché propositiva
e attiva, il che è già di per se un valore: la Repubblica, cioè noi abbiamo il
compito di spianare la strada che va verso la libertà dei singoli, la loro
realizzazione personale e la loro possibilità di intervenire nei fatti
pubblici. Della serie: guarda bene! perché, anche volendo fare un discorso
egoistico e utilitaristico (visto che è diventato questo uno dei più diffusi
valori della società oppure il vero sport nazionale), se facciamo in modo che
gli altri stiano meglio, anche noi staremo meglio. Se l'obiettivo è solo la
soddisfazione di un singolo o di una parte, si crea divisione e contrasto e
alla fine non si sta bene nessuno e quindi nemmeno io. E mi sono chiesta, dov'è
il mio posto dentro a questo articolo 3? Trovo che ci sia molto da riflettere.
E anche da vergognarsi. Ma per fortuna risvegliarsi serve.
Piero Angelo
Pardini - Milano
Ho deciso di adottare l'art.3 perché si richiama ai valori di
libertà e uguaglianza pronunciati oltre 2 secoli addietro dagli illuministi e
che hanno caratterizzato la nascita dello Stato di diritto, istituzione oggi
messa sempre più in discussione dallo strapotere di organizzazioni
transnazionali non sottoposte al giudizio delle collettività. Inoltre credo sia
da sottolineare l'importanza del conferimento alle istituzioni repubblicane del
compito di rimuovere gli ostacoli che si frappongono al pieno sviluppo della
dignità umana. Credo che in tempi di imperante egoismo sociale e individualismo
a 360 gradi, il richiamo a questi valori sia urgente e decisivo. Oltre questo
c'è solo la barbarie.
Dario Bezzanti -
Milano
Adotto l'articolo 3, che stabilisce la continuità con i valori nati
dalla Rivoluzione Francese e ripara i mali operati dal regime fascista e
dall'autoritarismo del passato nella storia d'Italia.
Vanessa Scalfarotto
- Milano
Adotto questo articolo perché più si avvicina al mio pensiero.
Sono tante le emozioni che mi nascono dentro leggendolo.
Non ho mai considerato nessuno "diverso" e non tollero
chi ha l'abitudine di farlo.
È meraviglioso pensare che nella nostra Costituzione ci sia un
punto fondamentale che protegga l'essere uomo.
Grazie per avermi dato modo di soffermarmi sulla nostra
costituzione: è veramente bella!
Sandro Rossi -
Gorizia
L'articolo che intendo proteggere è il terzo. A mio avviso
questo è il centro, l'essenza dell'intera Costituzione ed è visibile al suo
interno lo spirito costituente, o meglio gli spiriti delle tre grandi
componenti della costituente. La prima frase definisce il principio di
uguaglianza delle persone, e questo è comune a tutte le costituzioni liberali,
ma la parte incredibilmente originale, singolare, nuova a straordinariamente attuale
è la seconda frase dell'articolo. Quel "è compito .. rimuovere gli
ostacoli...” obbliga a una visione dello Stato non passiva davanti alla realtà.
Si obbliga lo Stato a non star fuori "dal destino della gente" in
quanto "il pieno sviluppo della persona umana" è possibile garantirlo
solo da una visione solidale dello società. Volevo inoltre ringraziarvi per
l'iniziativa, ho trasmesso il vostro sito a tutti i miei amici. Farò il
possibile per farlo conoscere. Difendere questa Costituzione è possibile ed è
un dovere per tutti. Grazie ancora.
Barbara Gattobigio
Adotto l'art.3 perché credo nell'inviolabilità assoluta della
dignità umana. Mi sono opposta, mi oppongo e mi opporrò sempre a chi
incivilmente vuol sotterrare il valore e il diritto di esprimere il pieno
sviluppo della persona umana. Grazie
Luca Parlamenti -
Roma
Adotto questo articolo, perché, a mio parere, la piena
applicazione del principio in esso contenuto è ancora lontana dal venire. Quel giorno, saremo un "paese
modello".
Marco Deriu
Ho deciso di adottare l'articolo 3 della Costituzione nella sua
interezza, con una sottolineatura specifica dell'affermazione in esso contenuta
che «tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e SONO UGUALI DAVANTI ALLA
LEGGE, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». La certezza del
diritto, a tutela di ciascun singolo cittadino e della collettività intera, è
un cardine fondamentale e un principio irrinunciabile per la vita democratica.
Credo che il principio qui enunciato sia oggi fortemente compromesso da un
governo che, per salvare alcuni imputati eccellenti stravolge i principi di
base dell'ordinamento giudiziario cercando di tutelare esclusivamente gli
interessi di chi ha potere politico ed economico. Se non è anticostituzionale
questo...
Andrea Marietti -
Milano
Ho cercato il “mio” articolo percorrendo avanti e indietro il
testo della Costituzione, con l’idea di trovare qualcosa che richiamasse in
forma esplicita il principio di laicità.
Il bisogno nasceva non solo dalla mia formazione, ma anche dalla
constatazione, confermata dagli avvenimenti dell’ultimo anno (Palestina,
Afganistan e tutto quello che ne è ricaduto come “schianto culturale”, anche
dalle nostre parti) che, mescolare concezione dello stato e religione non sia
salutare.
Debbo però constatare che, (leggi e rileggi) si ha la sensazione
che questo testo sia uno straordinario amalgama di culture differenti, che
hanno trovato un momento di coniugazione in quell’attimo magico che era
l’uscita dalla guerra e dal fascismo, ma che ad una lettura ripetuta tali
culture finiscono con lo spuntare in punti diversi attraversando in maniera
discontinua il testo.
Così ho finito per recuperare tra gli articoli dei ‘principi fondamentali’
quello che mi sembra più di ogni altro esprimere, nella sua pragmaticità,
l’applicazione concreta di un obiettivo sociale laico dello stato.
L’Art. 3 che, dopo la definizione di Repubblica e delle garanzie
riconosciute, richiama il valore fondante a cui devono aspirare le istituzioni
nel loro operare, nella ragione delle leggi e nel loro scopo.
Nel primo comma si definiscono nel modo più alto i principi di
dignità ed eguaglianza; (!) l’ordine è proprio questo, prima dignità e poi
eguaglianza. E le ragioni che potrebbero condizionare o limitare questi due
valori sono, in ordine, "sesso, razza, lingua, religione, opinioni
politiche, condizioni personali e sociali”. Attenzione, siamo nel 1946 e i
valori culturali, individuali ed umani sono messi davanti a quelli politici ed
economici, con straordinaria modernità nel sottolineare la dignità e
l’uguaglianza dell’individuo singolo in tutte le sue relazioni individuali
ancor prima che verso le istituzioni. E’ da qui che traspira un sapore di
grande laicità.
Nel secondo comma si definisce il compito della Repubblica, ed
anche qui l’uso delle parole e l’ordine di importanza con cui sono enumerate è
non solo straordinario per l’altezza dei valori, ma rasenta il sorprendente.
Badate bene, il compito non è (ad esempio) difendere i cittadini
o renderli più ricchi, ma è “rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto
l’unità e l’eguaglianza”; l’obiettivo a cui tendere “ il pieno sviluppo della
persona umana…, l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori (udite udite,
non i cittadini ma i lavoratori) all’organizzazione del Paese”.
Se quindi nell’intero testo sorgono in modo discontinuo evidenze
di diverse culture, credo che in questo articolo la parte più laica
dell’Assemblea Costituente ha sopravanzato altre istanze ed espresso un punto
di congiunzione tra l’espressione alta dei valori fondanti e la loro traduzione
in impegno sociale e politico, nonché in suggerimento per l’operare quotidiano
di ogni cittadino.
Francesco Molinari
Adotto l'articolo 3 perché avvicina la gente e la fa sentire
parte di un tutto di comune interesse.
Ebe Frattini
Scelgo di adottare questo articolo:
- perché ritengo che in esso siano contenuti i princìpi
fondamentali della nostra Costituzione;
- perché oggi si tenta di affossarli per disonestà, faziosità,
razzismo, intolleranza, megalomania paranoide, ignoranza;
- perché nessuno deve infangare i princìpi democratici che esso
sancisce e che sono nati dal sacrificio di tanti Italiani.
Un poco alla volta stanno cercando di privarci dei nostri
diritti fondamentali, ma ricordiamoci sempre che nessuno, mai, potrà privarci
delle nostre idee, quindi battiamoci per esse, per la libertà e per la
democrazia.
Perché non portare questa iniziativa di adozione nelle piazze,
organizzando una raccolta di firme con oggetto: «Giù le mani dalla
Costituzione» anche nell'ottica di un referendum di iniziativa popolare?
Daniel Vogelmann -
Firenze
Tutto sommato adotterei l'art. 3, perché in quanto ebreo non posso
che desiderare per me e per tutti pari dignità (e cioè mai più leggi razziali
et similia).
Rocco
Lucente - Senago (MI)
Sono felice di questa iniziativa.
Io vorrei adottare tutti gli articoli della
Costituzione perché secondo me sono tutti pieni di contenuti. di valori e di
democrazia. Comunque, se dovessi sceglierne uno, io adotto l’art. 3, perché
ritengo che con il governo delle destre questo articolo vada letto e riletto in
quanto loro si fanno le leggi per loro uso, vorrebbero mettere il bavaglio alla
magistratura, ci vogliono smantellare tutti i servizi sociali, sono contro
quelle persone che non sono della stessa razza o religione e tante altre cose.
Vi saluto e grazie di questa iniziativa.
Leo
Gallo - Milano
Ho adottato l’articolo 3 della costituzione
perché il Paese che si intuisce dietro questo articolo, se realizzato
pienamente, è così gioioso e civile da commuovere.
Un Paese che riconosce l’eguaglianza davanti
alla legge e la tutela.
Un Paese dove la dignità sociale è garantita
come proprietà inalienabile di ognuno e non come appannaggio di chi, grazie al
proprio denaro, se la vede riconosciuta.
Un Paese i cui governanti lavorano con la
consapevolezza che loro compito imprescindibile è fornire a tutti i mezzi per
svilupparsi, crescere, essere nelle condizioni economiche e culturali per avere
la piena consapevolezza della propria dignità sociale e, quindi, in ultima
analisi, di essere liberi.
Liberi di partecipare, di dire la propria
opinione e di vederla presa in considerazione, di agire nella cosa pubblica e
per la cosa pubblica ognuno con la sua storia, la sua fede, la sua diversità.
Ilde
Pagano
Vorrei adottare l'articolo n.3 della
Costituzione, sono una operatrice della sanità.
ALTRE
ADOZIONI:
Deo
Fogliazza - Cremona
Renato Zanatta – Milano
Fabio
Sardella – Roma
Paolo
Sanvito – Vedano al Lambro (MI)
Simonetta
Cosentino – Torino
Viki
Borsieri – Milano
Anna Myriam Roccatello - UNMIK Kosovo (Department
of Justice, Former Municipal Court Building) Pristina
Aldo Galbiati - Ruino (PV)
Sergio
Sestagalli - Milano
Agostino
De Robbio - Teano(CE)
Renato
Circosta - Milano
Silvia Moretti - Buccinasco (MI)
Carla
Besozzi – Milano
Adelina Aletti – Milano
Annabella Galleni - Rho (MI)
Luciana Lotti – Sesto S.Giovanni (MI)
Mariella
Cantoni – Milano
Cecilia Vesprini - Rapagnano (AP)
Chiara
Di Gennaro - Cologno Monzese (MI)
Tommaso Fattori – Firenze
Francesca Brandolini - Barbianello (PV)
Elena Silvestri - Montichiari (BS)
Daniele Rapino - Firenze
Ilaria Bassi - Milano
Luisa Verdi - Barbianello (PV)
Francesca Brandolini - Barbianello (PV)
Maria Palma Giorgetti – Foligno (PG)
Rita
Cerini - Faenza (RA)
Cristina
Sebastiani - Milano
Edi
Rabini – Bolzano
Gioia
Marchetti - Roma
Monica
Giustarini - Donoratico (LI)
Giorgia
Santambrogio - Milano
Giuseppa
Manzo - Brescia
Amelia
Marongiu - Brescia
Silvana
Pietta - Gussago (BS)
Elisabetta
Pavesi - Brescia
Shouilet
Nohmai - Brescia
Aslam
Tamraiz - Brescia
Sara
Alberghini - Bologna
Cristina
Pinti – Roma
Concetta
Centonze San Donà di Piave (VE)
Giuseppe
di Giovanna - San Donà di Piave (VE)
Silvia
Angelini - Pieve di Cento (BO)
Paola
Saoncella - San Giorgio di Piano (BO)
Luciano
Gauli - Volta Mantovana (MN)
Gaetano
Di Meo - Milano
Franca
Puliatti – Milano
Davide
Ceolin - Eraclea (VE)
Ilicia
Di Ienno - Firenze
Agata
Trintinaglia - Bollate (MI)
Patrizia
Cianetti - Bologna
Chiara
Provasi - Milano
Anna Menicucci - Perugia
Lucia Marras
Maria Rosa Franchi - Ferrara
Erika
Finessi - Berra (FE)
Fabrizia Amati - Milano
Pier
Paolo Cento - Roma
Angiola
Oddi – Roma
Elettra
De Simone – Cernusco sul Naviglio (MI)
Piera
Albertini – Milano
Alessandro
Bianchini – Venezia
Silvana
Perotti – Napoli
Susanna
Melis – Oristano
Alessandro
Calabrese – Palermo
Roberto
Iacovacci – Terracina (LT)
Annonaria
Cavallaro - Palermo
Leda Donadich - Ne (GE)
Francesca Tibo – Firenze
Giacomo Sassetti - Poggibonsi (SI)
Patrick Centofanti - Capezzano Pianore (LU)
Nico Imboccioli - Sossano (VI)
Oliviero Lorenzini - San Donato Milanese (MI)
Giuseppe Ferrario - Magnago (MI)
Patrizia Molina – Roma
Marcelline Bergweiler - Bologna
Jessica Giusti - Pisa
Manuela Fogliati - Milano
Deanna Fogliati - Milano
Mauro Carpico - Roma
Carmelo Del Monte - Milano
Matilde Madrid - Bologna
Mauro Carpico - Roma
Daniela Bombelli - Roma
Gabriella Meloni - Catania
Elisabetta Masciadri - Milano