La Costituzione e le adozioni |
L’Italia ripudia la guerra come
strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione
delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli
altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che
assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le
organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
EMERGENCY aderisce all'iniziativa che ai cittadini e alle
associazioni propone, con la conoscenza della Costituzione della Repubblica
Italiana, una pratica connessione tra un suo articolo e la specificità
individuale o associata di ognuno.
Soggetti diversi possono sentirsi, ciascuno nell'ambito proprio e in
connessione con tutti, attori dell'attuazione della Costituzione e osservatori
del rispetto che tutti, le istituzioni in primo luogo, debbono averne.
EMERGENCY, secondo i suoi scopi e le sue specifiche caratteristiche,
"adotta" l'art. 11 e invita i propri sostenitori a manifestare la
loro adesione "adottando" un articolo in relazione alla loro
attività, alla loro sensibilità, alle loro convinzioni.
Paolo Mora – Noceto
(PR)
Salve a tutti,
Mi chiamo Paolo
Mora, ho 20 anni e sono uno studente di
Scienze Politiche.
Ho deciso di
adottare qualche articolo della Costituzione, perché mai come in questi ultimi
mesi, la nostra Legge Fondamentale è diventata un "pezzo di carta" da
calpestare per coloro che invece dovrebbero averne un rispetto esemplare.
Perché ho adottato questi articoli? C'è una
spiegazione per tutto:
l'art.1 è per me
l'articolo "per eccellenza", il vero pilastro della nostra
democrazia, il simbolo della democrazia italiana. Ritengo abbia un valore
inestimabile perché in poche righe riassume principi e ideali per i quali è
stato versato tanto sangue e sono state combattute battaglie per decenni.
L'art. 11, perché il
nostro Primo Ministro e il nostro Ministro della difesa hanno preferito gestire
una drammatica crisi , quale quella irakena, puntando più sulle loro amicizie
"made in u.s.a" che non al rispetto della nostra Costituzione. Non mi
reputo un anti-americano né intendo entrare nella polemica relativa alla
giustezza o meno del conflitto, ma vorrei solamente ricordare che il nostro
Paese ha certe regole che , in quanto tali, vanno rispettate ed applicate.
L'art.12 perché mi sconvolge l'idea di avere come Ministro
della Repubblica Italiana proprio colui che vedeva nel nostro vessillo un
"surrogato della carta igienica" . Sono fiero del mio Tricolore,
della mia italianità e da buon cittadino conservo una bandiera in casa mia. E'
così emozionante, specialmente quando sei all'estero, vedere la tua bandiera
nazionale.
Vorrei riaffermare
l'importanza di un simbolo come questo anche davanti ad alcuni atteggiamenti
che mi fanno pensare "Quando sostituiranno il Tricolore con la bandiera a
stelle e strisce??"
Infine gli articoli
131 e 132, perché il Ministro Bossi ed altri esponenti della maggioranza,
facendo leva su un campanilismo che per il nostro Paese costituisce ormai un
vero limite, hanno presentato in Parlamento ben 23 proposte di legge per
l'istituzione di altrettante province ed un numero imprecisato di leggi per la
costituzione di nuovi Regioni. E tutto questo infischiandosene di questi
articoli, così come della legge 241/90 che pone certi limiti e regole precise
per la costituzione di nuove province. Abito in una Regione, l'Emilia Romagna,
che questo Governo intende cancellare dalla cartina amministrativa del Paese,
creando la Regione Romagna, la Regione Emilia e la Regione Lunezia. Io amo la
mia Regione e mi oppongo ad un progetto simile. Sono nato emiliano-romagnolo,
sono emiliano-romagnolo ed intendo rimanere tale. Ritengo che come me lo
pensino milioni di cittadini di questa Regione, da Piacenza a Rimini. Con buona
pace di chi vuole dividerci.
Alessandro Freschi - Gossolengo (PC)
Dice
gia tutto. No War!!
Alessandro
Moradei - Firenze
L'Italia
ripudia la guerra ecc. ecc.
Rosa Pedersoli - Breno
(BS)
Adotto l'art. 11: condivido
la proposta di Alex Zanotelli di fare della guerra un tabù. Penso che il
termine "ripudia" contenga forte questo messaggio. Chi ha combattuto
per riconquistare i diritti fondamentali sapeva il peso della guerra anche se
giusta e operava perché la guerra fosse bandita. Di certo, guerra preventiva è
guerra di aggressione e chi, come il nostro Governo, la sostiene è totalmente
fuori dalla Costituzione.
Sandra Rocchi
Adotto l'articolo 11, perché nell'attuale contesto
è urgente e prioritario richiamare tutti al suo rispetto e anche l'art.3: le
guerre nascono anche perché non si attuano i principi espressi dal citato
articolo.
Maria Marzapane
L’Italia dovrebbe ripudiare la guerra come
strumento di offesa…
Enzo Jon - Mandello del Lario (LC)
Ho già adottato l'Articolo 12, ma nel contesto degli ultimi tempi credo che l'Articolo 11 sia il meno rispettato e purtroppo questo non rispetto potrebbe segnare l'avvento di anni bui nella storia contemporanea.
Fermiamo la guerra,
FIRMIAMO la pace.
Paolo Mason -
Camposampiero - Padova
Come si può pensare di riuscire a fare la pace con la guerra? Come si può
chiedere a un popolo il disarmo quando NOI (occidentali in genere) siamo armati
fino ai denti??? Come si può far piangere un bambino??? Sono interrogativi che
dentro di me devono ancora avere una risposta… penso non l'avranno mai!
Piera Mascetti – Padova
Adotto l'articolo 3 della Costituzione
italiana perché ritengo che l'uguaglianza sia uno dei nostri beni
primari da conservare, difendere ed a cui tendere, dato che tutti i
cittadini devono essere messi nelle migliori ed uguali condizioni
per poter realizzare la loro PERSONA.
Irak, Afghanistan, Kurdistan, Libia, Libano, Palestina, Serbia, Montenegro,
Kosovo, Albania, Iran, Cecenia eccetera, eccetera, eccetera...
Mercedes Ortiz Cespedes - Legnano (MI)
Perché la pace e il rispetto tra gli uomini e le donne di
diversa cultura è l'unica possibilità di salvezza e progresso per questo nostro
pianeta offeso e per l'umanità tutta
Sono contro tutte le guerre, in qualsiasi parte del mondo e per
qualsiasi ragione esse siano fatte. Credo profondamente nella fratellanza e
nella convivenza e vorrei che tutti i popoli potessero vivere in pace, al di là
di credo e religioni.
Anna Maria Nenci - Bagno a Ripoli (FI)
L'art.11 della nostra Costituzione NON VA TOCCATO DA NESSUNO. La
guerra è sempre stata INCIVILTÀ adesso più che mai, prece le maggiori vittime
sono poveri civili indifesi. A 8 anni ho vissuto l'orrore della Seconda guerra
mondiale e dopo 60 anni ho ancora nitide le immagini di rappresaglie verso
civili innocenti, cecchini sui tetti, aerei che sganciavano bombe sulle nostre
abitazioni, morti e macerie. Coloro che oggi hanno l'arroganza di professarsi
POLITICI dovrebbero prendere esempi da i VERI POLITICI che hanno sottoscritto
la COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA.
Bandabardò Fan Club (BbFC) - Civitella Paganico (GR)
La guerra non può mai essere strumento di pace. Nulla si ottiene con la violenza e anche la "libertà" ottenuta con la forza, non che illusoria. La pace e il rispetto sono i valori più importanti del vivere civile.
Giancarlo Volpe - Pavia
Facciamo che davvero si cominci a rispettare questo principio.
Diffondiamo la cultura della PACE PREVENTIVA.
Perché chi muore per una guerra non gode nessun privilegio.
Perché chi va in guerra non è colui che si appropria dei
profitti di essa.
Perché l'uomo è molto più vecchio dell'invenzione della guerra,
e questo ci insegna che ne può fare a meno.
Paolo Novaria - Crodo (VB)
È scritto nella Costituzione. Perché continuare a seguire la
linea americana verso la guerra?
Francesca
Minchiotti - Cimbro (VA)
Mi sembra che ultimamente ce ne stiamo dimenticando.
Valentina Turchi - Montespertoli (FI)
L'articolo 11 parla da solo, molti intellettuali e quasi tutti i
politici dovrebbero impararlo a memoria come si faceva alle medie, perché non
c'è nulla di più triste di un Paese che va contro le proprie leggi insultando
così non solo il comune senso morale, ma anche ogni singolo cittadino.
Aldo Maiorano - Cologno Monzese (MI)
L'Italia ripudia la guerra quale mezzo di offesa e di
risoluzione di ogni internazionale contesa.
Promuove e favorisce le organizzazioni sovranazionali, rifiuta,
quindi, le guerre preventive e unilaterali.
Così recita l'art. 11 della nostra bella Costituzione per
assicurare la pace e la giustizia tra ogni nazione.
Ora vorrebbero ridurre questo articolo a carta straccia: hanno davvero, come il sedere, anche la faccia!
Laura Mormii - Pieve Santo Stefano (AR)
Vorrei adottare gli articoli 3 e 11 della nostra Costituzione.
Grazie e complimenti per l'iniziativa davvero grandiosa.
Adotto l'articolo 11 perché la guerra mi fa orrore e mi sento confortata dalla mia Costituzione che la ripudia, senza mezzi-termini e sfumature. Perché non esistono guerre opportune, giuste o necessarie. Sono sempre scelte che arricchiscono pochi e portano sofferenza e dolore per tante persone che ne subiscono le conseguenze.
Adotto l'articolo 11 perché il ripudio della guerra, principio
netto e radicalmente chiaro, deve essere con più forza riaffermato e soprattutto
praticato nella società e anche nella sinistra italiana.
Chiara Moschini - Sasso Marconi (BO)
Le guerre portano solamente morte e distruzione provocando
vittime innocenti che finiscono quasi sempre nel dimenticatoio generale (i
volti stravolti dalla sofferenza e dalla miseria si dimenticano con incredibile
facilità e non avranno mai una foto e un nome pubblicati sui giornali e nemmeno
un anniversario per piangerli). Come si fa a sopportare oltre questo peso sulla
coscienza? Per questo oggi che i deliri di guerra hanno superato ogni misura,
voglio adottare l'articolo 11 della nostra civilissima Costituzione.
Andrea Bianchi - Bellaria (RN)
Per quanto riguarda le motivazioni vi rimando alla consultazione
del sito di Emergency.
... Parla da sé.
Tommaso Nannetti - Tavarnelle Val Di Pesa (FI)
Il momento che stiamo vivendo..non può essere sottovalutato.
Vanna Mignoli - Virgilio (MN)
Perché il verbo "ripudiare" è senza sfumature e senza
appello.
Gaetano Perrotta - Frattamaggiore (NA)
Adotto questo articolo perché ultimamente c'é troppa gente (e ci
sono anche troppi Stati a noi alleati) che ritiene legittimi e pienamente
giustificati gli attacchi militari. Come afferma l'art.11 della nostra
Costituzione, l'Italia “ripudia la guerra come strumento di offesa”.
Adotto l'articolo 11 perché solo la pace può
permettere il rispetto degli altri articoli. Il mio impegno sarà quello di
aprire la mente alla mediazione dei conflitti ricercando sempre il dialogo anche
per tutte le guerre che nel quotidiano noi sosteniamo e alimentiamo certi di
essere dalla parte della ragione.
Sabrina Cattarinussi Rovatti - Besana Brianza (MI)
Non sono mai esistite, non esistono e mai esisteranno guerre
giuste e necessarie se non a chi produce e vende armi. Credo nella pace. Ma la
pace è qualcosa che si costruisce quotidianamente tra le persone, con il
rispetto per l'altrui diversità e la capacità di imparare da essa.
Claudia Di Stefano - Sesto San Giovanni (MI)
Peccato che molti uomini di governo dimenticano quanto scritto e
condiviso sulla guerra dall'art. 11 della nostra Costituzione. Che nel suo
insieme rende civile un popolo! Peccato che di questo passo la mutazione sarà
legata all'inciviltà, alla disumanità, e, sopratutto all'indifferenza.
Maurizio Priore - Cinisello Balsamo (MI)
Sperando che venga sempre applicato nella sua totalità di testo
e non come purtroppo dimenticato!
Antonio Rignanese - Manfredonia (FG)
Gli alunni dell'Istituto hanno individuato nell'art.11 quello
che è più rispondente alle loro aspettative e nel quale riconoscono i valori
della convivenza umana e civile fra i popoli.
Decido di adottare l'art. 11 della Costituzione "L'Italia
ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e
come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" perché credo fermamente
nella pace, credo che la guerra non risolva, ma dissolva. La condanna di ogni
forma di guerra è un principio che dovrebbe essere ben saldo nell'educazione di
ciascun cittadino, dovrebbe essere promossa dallo Stato e non essere aleatoria
e semplicemente scritta in una Carta Costituzionale mai applicata che dimostra
ancor di più la sua inadeguatezza se si pensa che proprio in occasione
dell'ultimo conflitto ai danni dell'Afghanistan ha votato a favore la quasi
totalità del nostro Parlamento. Svegliamoci tutti e combattiamo, naturalmente
una pacifica battaglia!
Elisa Flora Bezze - Missaglia (LC)
Non c'è giustizia vera senza pace vera, e i nostri
nonni/genitori/coetanei che hanno creato questa Costituzione lo avevano capito;
io, che ho 23 anni, adotto questo articolo sperando che anche gli italiani di
oggi e del futuro lo comprendano.
"Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per
coloro che fanno opera di pace"(Gc 3, 18).
Giovanni Zampieri -
Barzanò (LC)
La pace è condizione
necessaria e preliminare a ogni progresso umano e sociale, a sua volta
impossibile senza giustizia. Per questo ho sottoscritto e propongo di aderire
al PATTO TRA I CITTADINI DEL MONDO, per la pace, i diritti umani e uno sviluppo
equo e sostenibile.
Ero una bambina a
Milano durante la Seconda guerra mondiale, quando sono uscita dal rifugio dopo
un bombardamento non c'era più la nostra casa e con essa tutto ciò che
possedevamo! Voglio che questo non accada più a nessuno! Non esistono guerre
giuste!
Bambina Berta -
Rodano (MI)
Adotto questo
articolo perché ho 71 anni sono una mamma e una nonna, e so cosa vuol dire
"guerra," perché l'ho vissuta personalmente e mai vorrei che i miei
figli e i miei nipoti vivessero quelle cose. Spero veramente che l'Italia e gli
Italiani si impegnino con tutte le forze a cercare di far tornare la pace nel
mondo.
Se l'Italia
"ripudia la guerra" qualcuno dovrà pur spiegare, un giorno, in nome
di chi i governi che si sono succeduti, in questi anni, hanno contribuito a
uccidere popoli inermi, sono impegnati ancora a farlo e si preparano a
continuare. Di fronte a questa immensa ipocrisia, che giunge fino al punto di
trasformare la "Festa della Repubblica" in "parata
militare", la difesa in tutti i modi di questo articolo della Costituzione
a me sembra essenziale. È come decidere di adottare un figlio che ha subito
violenze dal suo genitore.
Renato Pascuzzi -
Cassano d'Adda (MI)
Perché tutti hanno
diritto a scappare dalla guerra ed essere bene accolti in Italia.
Giulia Zani -
Bollate (MI)
La guerra non risolve i problemi ma aggiunge
violenza, crudeltà, sofferenza ecc. tra le persone e nel loro cuore.
Renato Pascuzzi - Cassano d'Adda (MI)
Adotto l’articolo
11. Come cittadina italiana non voglio che il pianeta Terra faccia la fine
preannunciata da Svevo nell'ultima pagina della Coscienza di Zeno.
Scuola media istituto comprensivo "Don
Carlo Frigo", classe III C - Cogollo del Cengio (VI)
Adottiamo l'articolo 11 perché a 14 anni non
si può non amare la PACE. Senza pace non ci sarebbe più nessun altro diritto:
anche la Costituzione sarebbe inutile!!! Per questo l'articolo 11 è quello che
ci piace di più. Siamo proprio contenti che la nostra Costituzione rifiuti la
guerra come mezzo di soluzione dei problemi. W LA PACE!!!
Amina Ferri - Cassina de' Pecchi (MI)
Con la guerra è
perduto tutto, con la pace tutto è salvo!
Salvatore Vicinzino
- Olgiate Comasco (CO)
Ho scelto l'articolo
12 perchè è molto importante avere una bandiera per una nazione, che manifesti
l'unità del popolo in una nazione.
Adottiamo l’articolo
11. Crediamo che questa enunciazione sia la base dalla quale discendono tutti
gli altri comportamenti di rispetto e diritto degli uomini - di "tutti gli
uomini, in tutto il mondo"- e che sono sanciti anche negli altri articoli
della Costituzione italiana: il riconoscimento dei diritti inviolabili dell'uono
(art.2), la pari dignità sociale senza distinzione di razza e religione
(art.3), il rispetto dell’inviolabilità della libertà personale (art.13), tanto
per citarne alcuni. Significa riconoscere anche altri diritti, forse meno
evidenti, ma ugualmente strettamente connessi, cioè diritti che la guerra non
permette che siano esercitati: il diritto al lavoro (art.4), il diritto
all'istruzione (art.34), fino ad arrivare alla violazione dell'art. 9 che
promuove la tutela del paesaggio e del patrimonio storico.
Marcella Cavagnera, Raffaella Poldelmengo, Piera Oddonetto,
Antonino Lo Gioco, M.Pia Schutzmann, Simonetta Zandonà, Graziella Pedroni -
Lille
Siamo un gruppo di docenti italiani distaccati dal MPI per il
Ministero Affari Esteri, per la promozione culturale della nostra lingua,
lavoriamo a Lille in Francia. Dalla Circoscrizione consolare di Lille (Francia)
vi mandiamo la nostra"adozione" che abbiamo inserito ieri come punto
fondamentale dell'ordine del giorno della nostra assemblea sindacale CGILscuola-estero.
Gli articoli che abbiamo adottato e l'iniziativa importante che avete lanciato
non hanno bisogno di commenti, ma di essere accuditi e sostenuti. Ogni giorno,
ben oltre il 2 giugno! L'iniziativa ci ha anche permesso di riprendere in mano
il testo della Costituzione e riflettere insieme su molte cose che si danno per
scontate e che scontate non sono. Ecco gli articoli che abbiamo adottato,
ritenendo che fra di essi vi fosse un filo saldo e unificante che ben potevamo
"accudire": art. 2, art. 4, art.11, art.33, art. 34.
“Sono stato in America, in Cina,
in Scozia, Svezia ed Argentina,
tra i sovieti ed i polacchi,
francesi, tedeschi, sloveni,
slovacchi, ho parlato con gli eschimesi
gli ottentotti ed i siamesi
vengo dal Cile, dall'India e dal Congo...
e sai che porto? una sola notizia!
Il fatto è sensazionale,
merita un titolo cubitale:
tutti popoli della terra
han dichiarato guerra alla guerra.” (Gianni Rodari)
Perché parlare di pace non è da illusi.
Franco Pozzoli - Mariano Comense (CO)
Ripudiare la guerra poiché viene riconosciuta principalmente
come un’OFFESA alla libertà in generale, ritengo sia strutturale per una
civiltà umana che si rispetti e che rispetti l'umanità. Fare guerra equivale a
tentare di costringere, schiacciare, opprimere, zittire annullare gli altri. In
altre parole guerra significa l'espressione massima della violenza,
dell'intolleranza più totale. Trovo anch'io come tutti coloro che hanno scritto
con questo inchiostro virtuale su queste pagine virtuali i loro pensieri reali
che la legge costituzionale della repubblica italiana sia semplicemente
splendida, ricca di valori e sempre attuale. È quindi difficile
"adottare" un articolo! Ma se devo dirne una...voglio "urlare"...NO
ALLA GUERRA, NO ALL'OFFESA DELLA LIBERTÀ DEGLI ALTRI POPOLI!
Adotto l’articolo 11.
"Every thoughtful,
well-meaning and conscientious human being should assume in time of peace,the
solemn and unconditional obligation not to participate in any war, for any
reason or to lend support of any kind, whether direct or indirect." (Albert Einstein)
Ritengo che l'art.11spesso venga dimenticato o ammorbidito
dall'interpretazione dei nostri politici.
Paolo Bernacchioni - Fano (PS)
Adotto l'articolo 11, sperando che le parole tornino ad avere il
loro significato, chiamando pace la guerra come oggi avviene nel nostro mondo.
Stefano Ferrario – Samarate (VA)
Lascio il mio commento a don Lorenzo Milani, con cui mi unisco
nelle parole:
(dai documenti del processo a don Lorenzo Milani, L'obbedienza
non è più una virtù, Firenze, LEF, 1965)
"Dovevo ben insegnare come il cittadino reagisce
all'ingiustizia. Come ha libertà di parola e di stampa. come il cristiano
reagisce anche al sacerdote e al Vescovo che erra. Come ognuno deve sentirsi
responsabile di tutto. Su una parete delle nostra scuola c'è scritto ‘I care’.
‘Me ne importa, mi sta a cuore’. È il contrario esatto del motto fascista ‘Me
ne frego’.” (p.34)
“Posso solo dire che essi dovranno tenere in tale onore le leggi
degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del
debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando sanzionano il
sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate. E quando è
l'ora non c'è scuola più grande che l'obiezione di coscienza. Cioè violare la
legge di cui si ha coscienza che è cattiva e accettare la pena che essa
prevede. Chi paga di persona testimonia che vuole la legge migliore, cioè che
ama la legge più degli altri.” (p.38)
“Il cristiano deve obiettare anche a costo della vita. Io
aggiungerei che mi pare coerente dire che a una guerra il cristiano non potrà
partecipare nemmeno come cuciniere.” (p. 60) priore Lorenzo Milani.
Lella Costa - Milano
Ebbene sì, ADOTTO L ARTICOLO 11!
Perché dice che l'Italia ripudia la guerra, e mi pare cosa buone bella e giusta
nella sostanza - soprattutto - ma financo nella forma. Per via di quel verbo
-"ripudiare"- che rammenta cose non belle e neanche tanto antiche e
comunque assai maschili(ste), ma che rende perfettamente l'idea della rinuncia
a qualcosa che si è scelto, e magari perfino amato, in passato, ma che si è
dimostrato indegno, ignobile, indifendibile. Voglio - lo voglio ostinatamente -
che il mio paese continui - cominci? – a ripudiare davvero la guerra, in ogni
sua forma e accezione, e che arrivi ad applicare in pieno questo principio
bellissimo. Ciò è sufficiente a fare di me una genitrice affidabile?
Andrea Biglietti –
Modigliana (FC)
(Pattuglia
Internazionale AGESCI – Referente per l’Area Africa)
Innanzitutto desidero ringraziarvi per questa splendida
iniziativa. Conosco ed amo la nostra Costituzione e il vostro sito mi ha
offerto l'occasione di leggerla una volta di più e, una volta di più, di
trovarla bella, attuale,al passo con i tempi, ancora in tanta parte da
realizzare... Se la paragono ad altri documenti della mia esperienza, mi
verrebbe da definirla"un sogno condiviso" ma credo che per giustizia
verso i nostri Padri Costituzionali sia più corretto parlare di "Progetto
Condiviso": un qualcosa che si sa non essere ancora completamente
realizzato, ma per la cui piena e definitiva realizzazione si lavora con metodo
e determinazione.
Vorrei adottarla tutta, perché solo nella sua interezza io mi
posso riconoscere Cittadino Italiano, solo avendola in mente tutta intera posso
dirmi fiero di essere Italiano e questo fatto mitiga un po' la vergogna che
provo nell'essere OGGI italiano, davanti allo scempio, non solo della
Costituzione ma anche delle leggi ordinarie, delle regole della convivenza
civile e perfino delle semplici regole di buona educazione che viene
quotidianamente perpetrato da felloni che stracciano e calpestano gli articoli
54, 67, 97, 98, 101, 104 etc.
Dovendo sceglierne uno solo, scelgo, per il momento l'articolo 11, perché è
platealmente violato (come molti altri, del resto) ma la sua violazione è fonte
di indicibili lutti e sofferenze per altri popoli prima ancora che per il
popolo italiano. La sua violazione pertanto non è solo un attentato alla
Costituzione, ma anche una grave violazione dei Diritti Umani e reca offesa
alla onorabilità del nostro paese fra le altre nazioni. Avendolo adottato mi
impegno (e del resto già lo facevo) a conformare la mia vita a comportamenti
coerenti che testimonino il ripudio della guerra e della violenza in ogni
circostanza.
Mi piace sottolineare la formulazione dell'articolo 11 perché le parole sono
come pietre miliari! Di tanti termini che potevano essere usati è stato scelto
"ripudia": è un termine pesantissimo! Si poteva dire"rinuncia",
si poteva dire "non ammette", si poteva dire "rifiuta" e,
ad un giudizio sommario, il significato non sarebbe cambiato poi molto.
Ma con tutti e tre i termini la guerra sarebbe stata
identificata come una opzione possibile: si può rinunciare, non ammettere,
rifiutare solo ciò che è disponibile, ammissibile, accettabile!
E' stato scelto "ripudia... Non voglio giocare a fare
l'esperto di lingua italiana che non sono, mi limito ad osservare che il
termine "ripudio" è associato nella Bibbia alla rottura del
matrimonio nell'Antico Testamento: colei che col matrimonio era
inscindibilmente legata a me ("i due saranno una sola carne") col
ripudio viene separata, ritorna totalmente altra da me e non potrà mai più
tornare a legarsi...
Si potrebbero fare ulteriori accostamenti con l'uso biblico del
termine, ma già così mi pare che nessun'altra parola potrebbe segnare meglio un
cesura, un confine invalicabile fra l'Italia e la guerra come strumento di
risoluzione delle controversie fra i popoli!
Certamente l'articolo 11 decreta una condanna definitiva e senza appello del
comportamento dell'Italia con la partecipazione alle guerre del Golfo, nella ex
Yugoslavia e, ora, con l'aggressione all'Afghanistan. Né è possibile invocare
la parte restante dell'articolo 11 per richiamare ad una limitazione di
sovranità che autorizzi la nostra partecipazione a tali guerre. Anche solo un
sommario esame della lettera dell'articolo stesso è sufficiente a capire che la
limitazione di sovranità ivi indicata ha fini e caratteristiche ben diverse da
quelle indicate nell'art. 5 del cosiddetto"Patto Atlantico".
Di nuovo Vi ringrazio per l'iniziativa alla quale cercherò di dare la più ampia
risonanza fra i miei conoscenti.
Adotto l’articolo11.
"L'Italia ripudia la guerra... come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali"...e la Nato si rafforza...a Roma!
Desidero adottare
l'art. 11, uno dei più disattesi della Costituzione, perché chi ci governa è
sordo e cieco alla lezione che ci arriva dalla storia: mai e in nessun paese un
intervento militare è riuscito a diventare un elemento pacificatore.
Mario Giuseppe
Iannacone - San Marco in Lamis (FG)
Adotto l'art.11 della Costituzione italiana,
per tutti quelli che come me credono ancora, nonostante gli ultimi avvenimenti,
nella pace.
Auschwitz
Son morto con altri cento, son morto ch'ero
bambino:
passato per il camino, e adesso sono nel
vento.
Ad Auschwitz c'era la neve: il fumo saliva
lento
nel freddo giorno d'inverno e adesso sono nel
vento.
Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande
silenzio;
è strano: non riesco ancora a sorridere qui
nel vento.
Io chiedo come può l'uomo uccidere un suo
fratello,
eppure siamo a milioni in polvere qui nel
vento.
Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana, e ancora ci porta il
vento.
Io chiedo quando sarà che l'uomo potrà
imparare
a vivere senza ammazzare, e il vento si
poserà.
L'Associazione
Coordinamento Solidarietà e Cooperazione da anni si occupa di educazione alla
pace, allo sviluppo, all'intercultura; dal 1996, poi, ha dato vita al progetto
Diamo un futuro alla memoria che propone, soprattutto ai giovani, la memoria
della deportazione politica e razziale.
Aderiamo, perciò,
con convinzione all'iniziativa da voi proposta.
Adottiamo in special
modo gli articoli 2, 3 e 11 perché che in essi troviamo il senso più alto della
libertà e della dignità conquistate, con sangue e dolore, il 25 aprile del
1945. Crediamo debba essere dovere irrinunciabile di tutti adottare, ma più di
ogni altra cosa, vivere ogni giorno in prima persona, la Costituzione perché
diritti e certezze vanno sempre vigilati e difesi, specie oggi che sembrano
sempre di più in discussione.
Adotto l’articolo
11. Ritengo che sia importante che qualsiasi Stato ripudi la guerra per
soffocare la libertà degli uomini, per evitare così che si ripetano tragedie
come quelle delle guerre mondiali.
Maria Angonese -
Cogollo del Cengio (VI)
Adotto l’articolo
11. Sono una bambina pacifista.
Patrizia Fasoli - Milano
Adotterei tutti gli articoli della
Costituzione perché difendono la libertà e la dignità di noi tutti. Scelgo l'articolo
11 perché la pace è una necessità per ogni uomo libero.
Letizia Santoni - Sesto
Fiorentino (FI)
Innanzitutto GRAZIE perché la Costituzione è
figlia nostra e noi siamo figli della Costituzione. Da troppo tempo abbiamo
reso orfana questa nostra figlia senza renderci conto che il nostro abbandono
ci ha resi orfani di noi stessi. Proprio per questo motivo vorrei adottare la
Costituzione nel suo insieme ma dovendo scegliere soltanto un articolo scelgo
quello che moralmente più mi rappresenta: l'articolo 11 perché il primo diritto
dell'uomo è quello alla VITA e la guerra, la storia lo DOVREBBE aver insegnato,
non solo non risolve le controversie internazionali ma le acuisce imbarbarendo
l'umanità intera perché la priva della sua "Umanità" ma soprattutto
perché è la negazione della vita stessa.
".........
perché lì dentro, sotto ciò che vedono i piloti super-tecnologici e
super-intelligenti, ci sono carne, muscoli, ossa, roba che noi chiamiamo Esseri
Umani.” 27 settembre 2001 - Da un'intervista di Gino Strada in Afghanistan.
"In piena facoltà egregio presidente le
scrivo la presente che spero leggerà.
La cartolina qui mi dice terra terra di andare
a far la guerra quest'altro lunedì.
Ma io non sono qui egregio presidente per
ammazzar la gente più o meno come me.
Io non ce l'ho con lei sia detto per inciso ma
sento che ho deciso e che diserterò.
Ho avuto solo guai da quando sono nato i figli
che ho allevato han pianto insieme a me.
Mia mamma e mio papà ormai son sotto terra e a
loro della guerra non gliene fregherà.
Quand'ero in prigionia qualcuno mi ha rubato
mia moglie e il mio passato la mia migliore età.
Domani mi alzerò e chiuderò la porta alla
stagione morta e mi incamminerò.
Vivrò di carità sulle strade di Spagna di
Francia e di Bretagna e a tutti griderò.
Di non partire più e di non obbedire per
andare a morire per non importa chi.
Per cui se servirà del sangue ad ogni costo
andate a dare il vostro se vi divertirà.
E dica pure ai suoi se vengono a cercarmi che
possono spararmi IO ARMI NON NE HO."
Concetta Centonze - San
Donà di Piave (VE)
Adotto l'articolo 11 nella speranza che i
nostri figli non debbano mai conoscere la guerra.
Chiara
Di Gennaro - Cologno Monzese (MI)
Adotto
l'art.11 della Costituzione italiana perché credo nella Pace e non nella guerra
che alimenta l'oppressione nel mondo e arricchisce solo le nazioni più potenti.
Adotto anche gli artt. 1, 3, 13, 24, 32.
Alessandra
Giammò - Magenta (MI)
Adotto l’articolo
11. Volevo porre attenzione sul verbo ''ripudiare'', purtroppo molti governi, e
in questo caso l'Italia, se ne dimenticano troppo spesso quando si siedono al
tavolo delle organizzazioni internazionali. Sono inoltre vicina a tutte quelle
organizzazioni che,a livello mondiale, combattono per la pace, in particolare a
Emergency.
Domenico
Bergamini - Rozzano (MI)
Adotto
gli articolo 3, 8, 11, 19 perché finalmente si capisca che siamo tutti esseri
umani uguali. con la speranza che diventi una cosa ovvia.
Antonia Maggioni - Usmate
Velate (MI)
La Costituzione italiana va difesa, la
Costituzione italiana non va toccata. Di essa adotto in particolare l'articolo
11, perché la pace, come base di ogni trattativa e rapporto umano, è condizione
prioritaria su ogni altro principio di vita. Amare la pace è il primo valore da
trasmettere, perché, anche nei rapporti fra persone, è concetto vitale.
Giulio
Pietra - Sesto San Giovanni (MI)
Adotto
l’articolo 11. Risulta difficile scegliere un solo articolo, mi piace pensare
alla Costituzione nel suo insieme, nei valori di democrazia, pluralità e
libertà che essa esprime. Uno degli articoli al quale mi sento più vicino e che
forse necessiterebbe di maggiore considerazione e rispetto, è l'articolo 11.
Ripudiare la guerra "come strumento di offesa alla libertà degli altri
popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" vuol
dire non prendere mai in considerazione l'eventualità di giustificarla, o di
farne direttamente o indirettamente uso, poiché se ne conosce già il dolore,
l'ingiustizia e la sofferenza che essa genera. Il ripudio non lascia spazio a
libere interpretazioni. È il rigetto totale e incondizionato di una situazione
di cui già si conoscono gli effetti. Basterebbe questo per capire che non si
possono accettare guerre "giuste" o operazioni
"inevitabili", come qualcuno ipocritamente si ostina a chiamare
persino i bombardamenti su popolazioni inermi.
Come si potrebbe in questo momento non adottare l'art.11? Vorrei
seguirne il cammino con la cura e l'impegno che la parola “adozione” implica.
Vorrei davvero che il nostro paese ripudiasse questo “strumento di offesa”,
perché guardando avanti – per il nostro futuro e quello dei nostri figli, e di
tutti i figli del mondo – non vedo altra via possibile.
Nella mia adozione aggiungo l'art.2 perché ritengo la
“solidarietà politica, economica e sociale” requisito indispensabile per una
pacifica convivenza.
Dopo l'art. 40 voglio adottare anche l'art. 11 per il suo valore altamente simbolico e perché è uno dei più disattesi.
Adotto l'art.11 della nostra Costituzione, con
la speranza che negli anni che verranno i rapporti umani si risolvano senza
l'uso delle armi.
Anna D’Elia
Ho sempre creduto nella pace e nonostante le guerre continuino
ci crederò sempre. Questo è uno dei valori che vorrò trasmettere a mio figlio
di un anno, insieme a tanti altri.
Roberto
Montagner San Donà di Piave (VE)
Io adotto l’articolo 11 della Costituzione italiana. Perché???
E c’è da chiederlo? Con la guerra non si va da nessuna parte! La guerra
giova a pochi e sicuramente è sempre stata voluta da pochi, ma continua a
essere un mezzo politico ancora molto usato… quando la finiranno? Quando
capiranno che si può anche discutere? E spero che ai miei governanti non passi
per la testa di fare qualche guerra…
Daniela Giacon - Padova
Adotto l'articolo 11 della Costituzione italiana. La scelta è
dettata dalla condivisione dei principi a cui si sono ispirati sia Gesù Cristo
che il mahatma Gandhi (e tanti altri...).
Ho deciso di adottare l'art. 1 e l'art. 11 della Costituzione
Italiana. L’art.1 perché dà forza alla Costituzione stessa come strumento di
regolazione dei diritti dei cittadini e l'11 perché è un articolo che promuove
la pace e il dialogo come strumento di risoluzione delle controversie
internazionali, articolo violato ormai troppe volte dai paesi così detti
"democratici"!!!
Anna Rita Fusco e Maria Antonietta Achille -
Bari
Adottiamo l'articolo 11 della Costituzione italiana,in sostegno
alle iniziative di Emergency.
Pierluigi Consorti - Pisa
Desidero adottare gli articoli 11 e 52 della Costituzione. Il primo,
oltre a ripudiare la guerra, afferma che l'Italia è disposta a subire
limitazioni di sovranità per assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni.
Sicché mi pare che affermi la pace come valore supremo. L'altro assume la
difesa della patria (e non è solo il "suolo patrio", ma sono i valori
stessi della Costituzione) come dovere di ogni cittadino, subordinando lo
svolgimento del servizio militare all'impero della legge e dello spirito
democratico. Mi pare che possiamo andare fieri di queste norme costituzionali.
Federico Romagnolo
Ho scelto questo articolo, l’11, perché vorrei che le tante
belle cose scritte su questo articolo venissero adottate anche nel mondo in cui
oggi noi viviamo.Sono uno studente della provincia di Milano e ho 12 anni. Grazie
a tutti per questa iniziativa.
Cristina
Dicesare - Torino
Io adotto l’articolo 11, sperando che un giorno venga
seriamente preso in considerazione e rispettato.
Roberto Benvenuti - Firenze
Penso che vista la situazione politica attuale TUTTI gli
articoli della nostra Costituzione siano da adottare e da difendere. Dovendone
scegliere solo uno voglio adottare l'articolo 11 che mi sembra il più
misconosciuto dalla maggioranza dei nostri parlamentari.
Laura Belloni - Varese
Adotto l'art.11, perché ho visto le conseguenze della guerra, la
Seconda guerra mondiale, sui miei familiari. Sono certa che imporre la pace con
la guerra non è un buon modo di raggiungere gli obiettivi. Piuttosto,
investiamo in educazione alla pace, spieghiamo ai giovani le ragioni di troppi
conflitti. La guerra porta con sé solo dolore. rancori e distruzioni. Inoltre,
sono una disabile grave e non sopporto che si debbano creare altri mutilati,
invalidi, persone che perdono l'equilibrio psichico, PER SEMPRE!
Giancarlo Belloni - Varese
Ho 83 anni. Giovanissimo, mi hanno chiamato in guerra, la
Seconda guerra mondiale. Mi hanno mandato a combattere contro popoli che non mi
avevano fatto nulla di male e per ragioni che mi erano del tutto oscure. Sono
finito prigioniero in Germania: ho dato 6 anni della mia vita; non ho imparato
niente che poi mi sia servito. Avrei preferito spendere quegli anni, per
conoscere meglio i popoli che mi hanno mandato a combattere. Ancora adesso, mi
capita di sognare di essere rinchiuso. La guerra non serve a niente, non è né
santa, né giusta.
Gisella Belloni - Varese
Ho 78 anni. Durante la seconda guerra mondiale abitavo a Milano.
Mio fratello era stato chiamato a combattere. Per anni non ne abbiamo saputo
più nulla. Ricordo il dolore dei miei genitori, i bombardamenti su Milano, la
fame, perché in città si soffriva di più che in campagna. Alla fine della
guerra, un giorno è tornato mio fratello. L'ho riconosciuto dagli occhi. Tutta
la sua giovinezza era sparita di colpo. La guerra... PER FAVORE, CERCHIAMO
STRADE DIVERSE. LA GUERRA è SOLO LUTTO, LUTTO, LUTTO.
Chiara Marchini - Milano
Voglio adottare l'articolo 11 della Costituzione. Non ho mai
creduto, non credo, non crederò mai nella guerra... lo straccio di pace sulla
mia borsa ne è la prova.
Barbara Carretti
Io ho scelto di adottare l'articolo 9 e l'articolo 11 della Costituzione perché penso che la prosperità e la civiltà di un paese passino soprattutto attraverso la promozione della cultura e della pace.
Nicoletta Porcu - Cagliari
Dato che credo nella "pace con mezzi pacifici"
(scusate la citazione da J. Galtung) adotto l'articolo 11.
Stefano
Annichiarico – Sant’Agata Bolognese
Desidero adottare l'articolo 11, perché credo fermamente
e liberamente che la guerra sia una scelta sbagliata. Credo che noi abbiamo, o
quanto meno dovremmo avere il vantaggio di poter sfruttare la memoria storica
di due millenni di storia che, ancora più ed oltre le nostre personali
convinzioni, dovrebbero farci capire quanto la guerra non sia mai stata la soluzione
di conflitti tra popoli, ma al più soltanto la soluzione tra conflitti di
interessi.
Non credo alla guerra giusta, non credo alla guerra intelligente, credo solo a
ciò che semplicemente la guerra è: dolore, morte, distruzione. E se non
bastasse, la guerra è anche odio, odio che rimane sepolto anche per anni sotto
le lacerazioni dei popoli, e che non può che alimentare altro odio.
La guerra è il vuoto, è cioè che questa società sopita e indifferente oggi
sembra potersi e volersi permettersi, tra il torpore di una memoria fragile e
sfuocata, e la sazietà di una vita grigia.
Paolo Massa –
Alessandria
Voglio adottarlo perché i parlamentari italiani non possono far finta di non capire l'italiano! L'articolo 11 è di una chiarezza cristallina e non dà adito ad altre interpretazioni che la seguente: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"
Stefania Zacco -
Milano
Sono
una dirigente d'azienda e vorrei adottare l'articolo 11 perché mi sembra
importante, anzi più che importante, ricordarlo. Infatti rileggendolo grazie a
questa iniziativa, mi sono accorta che non ricordavo che fosse parte della
nostra Costituzione, pur non avendo ovviamente dimenticato la sua essenza.
Biancastella Croce – Firenze
La Costituzione dovrebbe sempre rappresentare le salde
colonne della democrazia di uno Stato. La nostra, troppo spesso, recita verità
che poi vengono disattese dall'evidenza del comportamento del nostro Governo.
Come donna, come cittadina italiana, come essere umano, mi sento di appartenere
ad un unico pianeta, senza suddivisioni in classi e razze. Per questo ripudio
la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti. Per questo voglio
adottare l'articolo 11 della Costituzione Italiana, per una Italia che mi
assomigli di più e perciò scrivo:
PRIMAVERA
DI GUERRA
Fu un
essere umano
quella
carne straziata
umiliata
senza
più futuro che i vermi
occhi
perduti
affogati
nella
violenza di uno strappo
Adesso è
grotta
scossa
dai venti
quella
bocca
un
abisso senza suono
da cui
fuggì
l'ultimo
ricordo
Un
corpo che è stato unico
nei
disegni del tempo
scrigno
di affetti
febbrili
desideri
urgenza
di vivere
Liliana Refforzo - Borgo San Dalmazzo (CN)
Aderisco
alla campagna di adozione delle Costituzione Italiana appoggiata da Emergency
adottandone l'art.11, perché la guerra non può e non deve essere un mezzo con
cui tentare di risolvere le controversie, di qualsiasi genere esse siano.
Grazia Settembri -
Verona
Aderisco
con molto piacere all'iniziativa e adotto l'articolo 11 della Costituzione
italiana.
Maria Rosaria
Gavina - Assisi
Adotto l'art 11 perché l'Italia ripudi tutte le guerre (giuste!?
o ingiuste) e diventi un luogo e un punto di riferimento di pace.
Elisabetta Volpato
- Milano
Adotto
gli articoli 11 e 32 della Costituzione perché sono un’infermiera professionale
e li sento come i due articoli più legati al mio Codice Deontologico.
Vittorio Zenith - Arona (NO)
Io sottoscritto adotto l'articolo 11 della
Costituzione Italiana identificando le mie convinzioni e le mie certezze sui
temi trattati lì, con i programmi teorici e sopratutto pratici di Emergency.
Michele Scalzo -
Milano
Adotto
l'articolo n 11... Strano il fatto che abbiamo una delle Costituzioni più belle
e meno seguite... E se anche il nostro governo adottasse la Costituzione?Non
sarebbe un Italia migliore?
Anna Caroleo
Adotto
l'art. 11 della Costituzione, perché la guerra è la negazione della civiltà,
dell'umanità e della società.
Laura
Mazzucchelli - Busto Garolfo (MI)
Adotto
l'articolo 11. Sono un'insegnante e questa sera partirò, con altri uomini e
donne, da Milano per partecipare alla marcia straordinaria Perugia-Assisi per
la pace in Medio Oriente. Grazie
per aver proposto questa iniziativa.
Agnese Palma - Roma
Mai
come in questo momento la nostra Costituzione, purtroppo poco conosciuta e
insegnata nelle scuole, è da ribadire e salvaguardare.
Ho
scelto 3 articoli che ora mi sembrano pericolosamente poco rispettati: 11, 21,
33.
Prima
di tutto la guerra: non esistono guerre "giuste" o legittime e
nessuna si è mai rivelata utile a risolvere le controversie tra i popoli ma
solo a stabilire un dominatore.
La
libertà di stampa, oggi da intendersi come pluralismo dell'informazione. Tutti
sappiamo dell'aberrazione italiana di questo momento, non servono commenti.
La
scuola pubblica: un valore che va tutelato e migliorato. I privati sono liberi
di istituire le loro scuole, senza oneri per lo Stato.
Maria Pia Fontani
Aderisco
alla campagna di adozione della Costituzione, con un occhio di riguardo per gli
articoli 11, 13 e 21, ma più in generale direi che la nostra Costituzione è da
adottare tutta.
Laura
Badino - Pinerolo (TO)
Sono un'insegnante
della scuola elementare. Sono una sostenitrice di Emergency e credo che sia
importantissimo educare i bambini alla pace fin da piccolissimi. La mia adozione , soprattutto ora, è per l'articolo 11.
Giulio Airoldi - Milano
Vi ho conosciuto tramite la news-letter di
Emergency. Anche
per questo decido di adottare l'art.11, anche se altri sono importanti. In
questo momento sono convinto che la lotta alla guerra sia prioritaria.
Paolo Scartozzi – Porto
San Giorgio (AP)
Sono un medico e adotto l'art. 11 della
Costituzione e tutti gli altri articoli della stessa da voi elencati.
Vanessa Niri - Genova
Sono una studentessa e credo che nella PACE si
racchiudano tutte le libertà: di opinione, di pensiero, di stampa, di unione,
di espressione... Credo quindi che adottare l'articolo 11, sia come adottare
l'intera Costituzione e con essa tutti i principi di democrazia, libertà e
antifascismo sulla quale si fonda.
Gli stessi principi che devono rimanere i
capisaldi del nostro vivere quotidiano.
Sara Laguni - Firenze
Adotto molto volentieri l'art. 11 della
Costituzione, per affermare il mio ripudio più totale verso la guerra di
qualsiasi tipo!!
Giandomenico Crespi -
Busto Arsizio (VA )
Desidero adottare l'articolo 11 della Costituzione
italiana. Intendo con ciò manifestare tutto il mio dissenso contro ogni forma
di guerra, qualunque ne siano le motivazioni.
Lilly, Michele, Francesco, Tiziana, Maurizio
Savalli
Adottiamo
gli articoli 3 e 11. Se riusciamo a far valere, promuovere,difendere e
soprattutto RISPETTARE questi e gli altri articoli della Costituzione
sicuramente avremo fatto un passo avanti verso l'UMANITÀ.
Bruno Taviani - Cuneo
Sono un
funzionario statale. Mi unisco anch'io al gruppo di coloro che hanno adottato l'art.
11 della nostra Costituzione. Certamente sarebbero da adottare tutti visto il
rischio che corre la nostra Carta di essere stravolta, ma ora come non mai mi
sembra ci sia il bisogno di difendere l'art. 11 sempre più volutamente
dimenticato. Sarebbe auspicabile che tutti coloro che decidono circa gli
interventi di guerra o le missioni di pace capissero una volta per tutte che
anche solo un essere umano morto significa una guerra PERSA o una missione di
pace FALLITA!
Riccardo Aprile - Genova
Sono un
volontario del gruppo genovese di Emergency, sono incazzato perché quasi tutto
il parlamento italiano ha votato per la guerra in Afghanistan, e adotto
l'articolo 11, sul quale feci anche un tema nel mio esame di maturità. No alla
guerra!
Dario Berra - Torino
Dopo
l'articolo 9 desidero adottare anche l'art.11, un articolo così disatteso negli
ultimi anni; RIPUDIARE è un termine che dà l'idea di un qualcosa di definitivo
e che non dovrebbe lasciare adito a interpretazioni; troppe logiche di guerra e
di potere si stanno diffondendo ultimamente sul nostro pianeta, dai Balcani
all'Iraq, dalla Palestina all'Afghanistan, per non parlare delle centinaia di
piccole guerre di cui magari non siamo neanche a conoscenza; la nostra
Costituzione, dalle esperienze passate che non avevano portato altro che
dolore, distruzioni ed odi anche fratricidi aveva deciso con la stesura di
questo articolo di dire BASTA a qualunque forma di guerra: che bello fosse
applicato, come sarei orgoglioso di essere italiano
Roberto
Santoro - Colonna (Roma)
Sono un
impiegato nei trasporti e voglio adottare l'art.11 della Costituzione.
Marco Sconfienza
Da che mondo è mondo la guerra non ha mai creato nulla di
positivo, se non l'arricchimento di alcuni e lo sfruttamento di molti,ha
lasciato solo ferite sia morali che materiali,per tutto questo e molto altro,io
grido abbasso la guerra e viva l'amicizia fra le persone!!!
Paola Recchia-
Rieti
Scelgo l'articolo 11 perché enuncia tra i principi fondamentali,
il principio pacifista che, insieme a quello
solidaristico, alimenta la speranza che un altro mondo sia possibile anche
grazie al nostro paese. Ma soprattutto lo scelgo perché è la disposizione
"europeista" della nostra Costituzione, quella su cui la Corte
costituzionale ha fondato l'apertura del nostro ordinamento nei confronti di
quello comunitario. L'articolo 11 ci ha offerto e ci offre la possibilità di
divenire cittadini di un'Unione Europea sempre più democratica, sempre più
"politica", sempre più attenta ai diritti umani... Insomma l'articolo
11 ci ha offerto e ci offre la possibilità di divenire cittadini europei.
Giuliana Brega -
Ancona
Bello
il concetto di adottare in parte o tutta la Costituzione; fa venire in mente
due cose : la prima che la costituzione è figlia della nostra gente e di ognuno
di noi individualmente ed è bene che ce lo ricordiamo anche noi che non abbiamo
vissuto in prima persona l'evento della sua nascita; la seconda è che questa
figlia (mi piace pensare che sia una donna, un po' di politica di parte...) è
rimasta temporaneamente senza genitori; troppo distratti, troppo impegnati in
altro, troppo occupati a “guardare avanti” per vedere soluzioni semplici che
stavano sotto il proprio naso... e quindi va adottata e coccolata per
riportarla a essere presente e sicura di sé... E venendo all'articolo 11... come non adottare questo articolo
tanto amato, tanto ignorato negli ultimi anni e che tanto mi fa sentire
orgogliosa di appartenere all'idea di Italia che avevo nel cuore, alla sua
cultura, alle sue radici?
Dico all'idea perché mi trovo d'accordo con
l'indignazione di Gino Strada e di tutti quelli che la pensano come lui quando
dice: "Ho in tasca un passaporto di un paese che fa la guerra"... Io per
lavoro mi occupo di bambini, di fiabe e di cultura: ebbene i bambini sanno ben
distinguere, finché sono bambini, la differenza tra la violenza simbolica delle
fiabe antiche e quello che la realtà rappresenta... Gli adulti un po'
meno...Adotto l'articolo 11 e mi impegno a farlo conoscere con parole adeguate
a tutti i bambini che incontrerò nel mio cammino... e forse così anche il cuore degli adulti che li
accompagnano ascolterà.
Mariuccia Minelli -
Cremona
Faccio parte dell'associazione cremonese di Emergency e
condivido le finalità sia di Emergency che del vostro gruppo e intendo adottare
l'art.11 della Costituzione che esprime inequivocabilmente il ripudio della
guerra (anche quella cosiddetta umanitaria).
Maria Previtali -
Fiesole
Adotto
l'articolo 11 perché in realtà mi vergogno di essere stata tutta la vita a
pensare "che vergogna" senza mai agire in prima persona.
Giovanni Grazzini –
Empoli
Mi chiamo Giovanni Grazzini, impiegato del comune di Empoli e
chiedo di adottare gli articoli 1 e 11 della Costituzione italiana. Grazie.
Marco Peccenati
Vorrei
adottare l'articolo 11 della Costituzione, perché penso che sia uno dei più
belli e lungimiranti.
Piero Ambrosio
(direttore
Istituto
per la storia della Resistenza e della società contemporanea, province di
Biella e Vercelli)
Aderisco alla vostra meritoria campagna. Adotto l'articolo 11. (Ma anche il 3, il 4, il 16, la XII e XIII disposizione finale, ecc.)
Joanne Maria Pini - Milano
Insegno al Conservatorio G. Verdi di Milano - l'adozione degli articoli in questione (11 e 33) non necessita di commento, se non il rimarcare la saggezza ed equità dei nostri padri costituenti in confronto alla scelleratezza e alle corte vedute dei governanti ultimi e penultimi, tanto simili da confondersi.
Luigi
Quadri – Cremona
Ho deciso di adottare l'art. 11 perché ritengo
sia uno dei più disattesi: non basta infatti chiamare operazione di polizia
internazionale una guerra per rispettarlo.
Chiara
Cipriani – Roma
Desidero adottare l'articolo 11 dei principi fondamentali della Costituzione Italiana perché sempre più serva da deterrente contro la logica di guerra che attualmente dilaga a livello mondiale
Luigi
Farrauto – Rozzano (MI)
Mi sento di adottare l'articolo 11 della
Costituzione per protestare contro le logiche di guerra che imperversano nel
nuovo mondo e che, dall'Afghanistan alla Palestina passando per i Balcani,
crocifiggono giornalmente troppi innocenti.
La guerra è uno strumento, ma non funziona. Io
la ripudio
Daniela
Stoccoro – Roma
"L'Italia ripudia la guerra" anche
se sembra che il termine "ripudiare" sia sconosciuto ai governanti
italiani che si sono succeduti nel tempo.
A scuola ho appeso sul muro del corridoio una
grande scritta "Facciamo scoppiare la pace" e sotto continuo ad
allineare i manifesti prodotti dai ragazzi contro le guerre .... tutte le
guerre. Credo di avere bisogno, a questo punto, di una scuola più lunga... o di
una umanità migliore.
Maria
Serena Palieri - Roma
Adotto
l'articolo 11. Perché quello che sta succedendo da noi, in Italia, è un
capitolo - certo cruciale e inedito - di qualcosa di enorme che sta succedendo
nel mondo: il ristrutturarsi su scala planetaria delle criminalità organizzate,
e un nuovo ordine per pochi sardanapali e miliardi di morti di fame. Adotto
l'articolo 11 perché non mi va di dimenticarmi che c'è ancora una guerra in
Afghanistan, della quale abbiamo ormai dimenticato i motivi ma della quale per
un bel pezzo ancora non conosceremo tutti gli orrori.
Maria
Pia Simonetti
Adotto
l'articolo 11 perché mi sembra il più fragile, quello messo più spesso in
pericolo, quello a cui nessuno bada, né a destra né a sinistra. Se i padri
costituenti l'hanno scritto alla fine di una guerra lunga e terribile è perché avevano chiarissimo che
la Seconda guerra mondiale era figlia della Prima, che in quella stavano le sue
ragioni e le sue radici, cioè che da guerra nasce guerra. Lo adotto anche per
ricordare a me stessa che la nonviolenza non è un atteggiamento passivo, ma una
pratica attiva (e faticosissima) di comprensione dei punti di vista altri, di
difesa dei propri valori e di contrasto quotidiano alla degenerazione violenta
dei conflitti.
Alessandra
de Carneri - Milano
Desidero adottare l'art.11 della Costituzione
perché sono convinta che la guerra è
non solo il modo più primordiale di risolvere i problemi di equilibrio e
convivenza tra i popoli, modo non più accettabile oggi, ma è anche il modo più
sicuro di rafforzare il sottosviluppo e l'emarginazione di molte popolazione.
Penso che l' Italia dovrebbe intraprendere una politica attiva e concreta non
solo gridata per le strade ma discussa,decisa e fatta avanzare in Parlamento.
Per il lavoro che faccio ogni giorno penso che il modo più concreto per evitare
le guerre sia quello di intensificare la collaborazione e il sostegno alle
popolazioni povere.
Adalberto
Fornario - Milano
Luglio 1973. Esami di
maturità.
Fra le tracce del tema
di italiano scelgo quella che titola: "L'articolo 11 della Costituzione
recita L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli
altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;
consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di
sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra
le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a
tale scopo...."
Ne uscì un tema di otto pagine che non
riuscii a ricopiare in bella copia.
Cercai, sulla scia
degli insegnamenti di don Milani, di Capitini, di Gandhi, di mostrare e
dimostrare che l'Italia, dall'Unità ai giorni recenti, non si era mai mostrato
un paese con anima antimilitarista (le truppe piemontesi, la Prima Guerra
Mondiale, la folle impresa in Libia, l'alleanza con la Germania, fino ad
arrivare ai giorni nostri, aggiungerei oggi).
Ero antimilitarista
(come oggi, ma con più disillusioni, purtroppo) ed avevo deciso di obiettare al
servizio militare, cosa che ho fatto tre anni dopo.
Ecco, probabilmente
oggi sceglierei ancora di 'adottare' questo articolo della nostra vituperata
costituzione, proprio in un momento in cui il Presidente del Consiglio si vanta
(Ahinoi!) di inviare truppe italiane a difendere l'Occidente "moderno e cristiano".
'Si vis pacem, para
pacem!', bisognerebbe urlare oggi. Ed è tutto!
Carla
Castelli - Milano
È dal marzo 1999,
dall'inizio dei bombardamenti sulla Yugoslavia, che ho appeso nel mio ufficio
(in Regione Lombardia) un foglio con scritto a grandi lettere:
"L'Italia ripudia
la guerra.....ecc.", art 11 Costituzione Italiana
Quel foglio è ancora
lì, altre guerre ci sono state e ci sono, cui partecipa l'Italia senza neanche
il voto del Parlamento.
Quel foglio è lì e ci rimarrà,
con tutta la forza del suo "ripudia".
Alessandro
Paganini - Genova
La guerra nel Golfo, la guerra nei Balcani, la guerra in Afghanistan, innumerevoli anni di guerra in Palestina, e taglio corto; i "cattivi" vivi e vegeti, ben pasciuti e spesso ancora al potere dimostrano che la guerra non è la soluzione. Calpestare la Costituzione, i diritti umani, commettere crimini di guerra, milioni di civili sulla coscienza, non assicurano i "cattivi" alla giustizia. La guerra serve solo agli industriali della guerra.
Enrica
Parmigiani - Cremona
Quando rispetto
all'art.11, sento dissertare con sottili distinguo e ingannevoli necessità di
difendere i sacri principi di libertà e democrazia, bandiere sventolate spesso per difendere interessi
economici, potere e privilegi, mi viene da pensare che la parola chiave
"ripudia", sia considerata una retorica premessa.In questo modo,
sempre di più saranno nel mondo le situazioni necessitanti e giustificate di un
intervento armato. Se si entra sul piano di questa logica, la prima parte
dell'art. 11, potrebbe essere soppressa,con buona pace del principio e più
cinica verità. Forse una poesia di un grande Ungaretti, potrebbe evocare negli
uomini sensazioni e immagini di ciò che significa guerra tradotto su un piano
di realtà di vita.
“Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello
di muro.
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure
tanto.
Ma nel cuore
nessuna croce manca
È il mio cuore
il paese più
straziato.”
È per questo che
voglio adottare l'art.11 nella sua interezza.
Grazie per
l'iniziativa !
ALTRE
ADOZIONI:
Sabina
Mazzucchelli – Busto Garolfo (MI)
Graziano Cipriano - Quincinetto (TO)
Marilla
Bolzonella - Padova
Carla
Besozzi - Milano
Silvia Moretti - Buccinasco (MI)
Emanuela
Ferraresi – Milano
Paola
Monticelli – Genova
Antonio
Giacalone – Genova
Ettore
Masina - Roma
Donatella D'Angelo – Roma
Riccardo
Guberti
Bruno Fulvio Pavanel - San Donà di Piave (VE)
Cristina
Viani
Sottocoperta
(sito non profit per la promozione della pace e delle
culture dei diversi popoli della terra)
Mariella
Cantoni – Milano
Guido Toso -
San Donà di Piave (VE)
Ketty
Agnesani - Milano
Laura
Rigo – Padova
Luciana
Boccalatte – Milano
Salvatore Bua - San Vero Milis (OR)
Laura
Pantucci
Simonetta
Massaia Lamberti – Milano
Tiziana
Guarneri - Milano
Ivano Campana – Brescia
Lorenzo Paganini - Toirano (SV)
Tommaso Fattori - Firenze
Chiara De Luca - New York
Teresa Becchetti - Schio (VI)
Maria Palma Giorgetti - Foligno (PG)
Paola Deandrea - Novara
Anna Pascot - Segrate (MI)
Francesca Riva - Locate Varesino (VA)
Chiara Rivolta – Novara
Marco
Parisi - Roma
Paola
Fadi - Segrate (MI)
Michele Ceddia - San Marco in Lamis (FG)
Alberto
Armando – Torino
Selena
Romagnoli – Forlì
Ilaria
Petrarca - Fiumicino (RM)
Luisa
Serroni - Porto San Giorgio (AP)
Remigio Mantoan - Tradate
(VA)
Pasqualina Mollica -
Milano
Cinzia Valenti -
Milano
Donatella Giunta -
Milano
Sergio Introini -
Canzo (CO)
Alessandra
Scolari - Milano
Agata
Trintinaglia - Bollate (MI)
Veronica
Pitea - Milano
Paola
Mura – Padova
Simona Baldaccini - Spezzano (MO)
Giacomo Sassetti - Poggibonsi (SI)
Patrick Centofanti - Capezzano Pianore (LU)
Nico Imboccioli - Sossano (VI)
Federico Somigli - Tavarnelle Val di Pesa (FI)
Marco Moscetti – Orvieto (TR)
Michela Mariani – Milano
Luca Bresciani - Porto Mantovano (MN)
Maria Luisa Mazzoni - Roma
Manuela Fogliati - Milano
Deanna Fogliati - Milano
Elisabetta Masciadri - Milano
Marta Kesoi - San Donà di Piave (VE)
Alessia Todeschini - Milano
Simona Rosato – Livorno
Elisabetta Carena – Milano
Michael
Merlini (www.web.tiscali.it/michy2003) - Cogoleto (GE)
Renata
Toppan – Mestre (VE)
Luigi
Fagnani – Trivento (CB)
Paolo
Canale - Milano