La Costituzione e le adozioni

 

Principi fondamentali

Parte Prima

Parte Seconda

Disposizioni

transitorie e finali

 

IO ADOTTO L’ARTICOLO 17

 

I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi.
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.

 

Marisa Laforgia - Barletta (BA)

Perché è nelle piazze che è possibile gridare "con la forza della tranquillità": <<Ora che ci siamo ritrovati, non perdiamoci di vista>>.

 

 

Maria Clivia Losana - Cantalupa (TO)

Adotto l’articolo 17: sono così belle le piazze piene di gente!

 

 

Antonella Scopesi

Ho scelto l'articolo 17 e la XII disposizione perché ultimamente ho assistito a violazioni del diritto di manifestare da una parte e a concessioni di manifestazioni che sono nettamente in contrasto con la XII disposizione che vieta la riorganizzazione del partito fascista

 

 

Davide Gabrini - Torino

Ho scelto di adottare l'art. 17, e non certo a caso. Perché nelle parole "I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi" c'è (o almeno ci sarebbe) la chiave risolutiva di molte attuali controversie. Perché quel "senz'armi" riassume la differenza tra una moltitudine che pratica civilmente il proprio dissenso e una sparuta minoranza che invece riesce a ribaltare il significato della protesta. L'art.17 ha la lungimiranza di non cadere nell'irragionevole tendenza ad assimilare due realtà contrapposte. Al tempo stesso, difende (o difenderebbe) i cittadini dalla repressione, sancendo il loro sacrosanto diritto al dissenso.

 

 

Valerio Dalle Grave – Cosio Valtellino (SO)

Aderisco all'invito, e con piacere, per adottare gli articoli: 2, 3, 4, 17, 32.

Ho ritenuto di adottare gli articoli soprarichiamati perché credo che la nostra Costituzione meriti nel suo insieme il più alto rispetto da parte di tutti i cittadini Italiani. Vigiliamo contro ogni tentativo di svuotare di valore la nostra Carta!!! Vigiliamo contro ogni tentativo di bypassarne i contenuti col pretesto dell'aggiornamento!!! Vigiliamo e denunciamo ogni prevaricazione esponendoci in prima persona!!! Vigiliamo, vigiliamo!!!!!!!!!

 

 

Leonardo Savelli - Varese

E' un articolo che parla di libertà, che mai può essere esercitata senza vincoli: in questo caso il vincolo è l'incolumità pubblica e la sicurezza, concetti ben diversi da quello di "ordine pubblico".

Credo che ritrovarsi in una piazza sia comportamento democratico e costruttivo: la nostra cultura è nata nelle Polis dell'antica Grecia.

Che tristezza i reiterati tentativi di assimilare manifestanti pacifici a teppisti violenti: questi ultimi siano individuati e puniti come prescritto dalla legge, anche e soprattutto a tutela di chi si ritrova pacificamente.

 

 

Roberto Caselli- pubblicitario - Milano

È molto difficile scegliere un articolo, dico un solo articolo, da adottare nella nostra Costituzione. Sono decine quelli che mi fanno riflettere, che vorrei difendere e diffondere, o che semplicemente vorrei conoscere e capire meglio. Mi sembra, però, che anche in questo stia il valore di un'adozione, una singola: perché ci costringe a un atto, a una fatica, forse a una violenza su noi stessi: e quindi a un atto politico vero. Perché cos'è un atto politico se non qualcosa che ci costringe a limitare il campo e a misurarci con le possibilità del "fare" (politica non viene da "poieo")?

Allora, uscendo dal velleitarismo che mi ha reso difficile scegliere finora, scelgo di adottare l'articolo 17. Perché in questo momento si sta cercando di criminalizzare la protesta, di far credere, a chi sta seduto davanti a una televisione, che chi scende in piazza per dire "non ci sto" non farebbe altro che nutrire il terrorismo.

E allora mi impegno a favore di questo articolo: mi impegno a ricordare ai teleutenti che la Costituzione sancisce e difende il diritto di riunirsi pacificamente e manifestare anche il proprio dissenso; e che anzi questo è vitale per la nostra democrazia. E sottolinea "senz'armi", con quello splendido e antico apostrofo che ne fa una parola sola. Che ricorda ai potenti che esiste il popolo dei "senz'armi" (che non ha nemmeno quelle dei controllo dei mezzi d'informazione) e che questo popolo possiede una grande forza che non si può rimuovere, criminalizzare, screditare senza intaccare le fondamenta stesse della nostra democrazia.

(Ma attenzione: ricorda anche a tutti noi che non è giusto mescolare protesta e violenza se si vogliono accettare queste meravigliose regole del gioco. E ci invita a vigilare affinché nei nostri cortei, nei luoghi pubblici, nelle assemblee, nei girotondi e nelle manifestazioni no-global e nelle più diverse forme di protesta si sia veramente tutti e solo il popolo dei "senz'armi".)