La Costituzione e le adozioni

 

Principi fondamentali

Parte Prima

Parte Seconda

Disposizioni

transitorie e finali

 

IO ADOTTO L’ARTICOLO 21

 

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

 

Alessandro Freschi - Gossolengo (PC)

Questo, per me, è l'articolo più importante e che mi sta più a cuore, perché è seriamente il principio base di una DEMOCRAZIA. Quando viene tolta questa libertà, come è successo, la democrazia cessa di esistere. Biagi, Santoro, Luttazzi e tutti gli altri LIBERI!!!

 

 

Carmine Di Stefano

Perché la libertà di pensiero e di manifestare sia sempre libera da ogni condizionamento esterno.

 

 

Marioluca Bariona - Collegno (TO)

Adotto l'articolo 21 perché la libertà di pensiero prescinde dalla libertà di informazione.

 

 

Aldo Maiorano - Cologno Monzese (MI)

Dopo Sciuscià di Santoro hanno dato un taglio

anche a Il Fatto di Biagi, a Luttazzi e a Travaglio.

Il popolo italiano ha preso proprio un abbaglio!

Altro che casa delle libertà! Qui c'è uno sbaglio!

Urge ribattezzarla casa delle censure e del bavaglio!

 

 

Barbara Gallo - Casalvolone (NO)

Adotto l'articolo 21 contro le censure, evidenti e "occulte", cui l'informazione e il libero pensiero di noi cittadini vengono sottoposti. Credo nella nostra Costituzione e sono del parere che sia meravigliosa: è stato difficile adottare un solo articolo!

 

 

Sara Nocentini - Arezzo

Perché BLOB (e non solo) abbia il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero...

 

 

Italo Marsicovetere - Sansepolcro (AR)

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

 

 

Luca Pontani - Bergamo

Sono un promotore finanziario e ritengo indispensabile la libertà di pensiero. Per assurdo, viviamo una situazione dove anche le rubriche di cucina ci dispensano consigli sugli investimenti da fare, ma non esiste un’informazione generale laica, democratica, non soggetta a censure.

 

 

Aurora Garra - Castelvolturno (CE)

La Costituzione è di tutti, quindi anche mia e la voglio difendere come difendo i miei figli naturali e quelli degli altri. Liberi i pensieri e libere le voci: liberi di ascoltare e liberi di parlare; rifiuto e combatto l'idea di non poter ascoltare ciò che voglio soltanto perché dà fastidio a qualcuno. Voglio essere libera di scegliere le voci e le persone che danno voce ai loro pensieri.

 

 

Isa Bergamini - Bari

La libertà dell'informazione e la pluralità delle idee sono la democrazia. La democrazia è una creatura fragile, da proteggere con determinazione e forza. La nostra Costituzione lo prevede ed è nostro preciso dovere difenderla nella sua totalità e in particolare l'art. 21, in questo momento in cui in Italia e nel mondo, compresi gli Stati Uniti, c'è un attacco alla libertà d'informazione e alla libera circolazione delle idee. La censura e soprattutto la vendita, cioè la privatizzazione, dell'etere sono progetti che con la presidenza Bush negli Usa e in Europa in alcuni Stati (vedi l'Italia) sono in via di realizzazione. Di questa temibile eventualità non se ne parla affatto. La circolazione delle idee e il controllo su chi pensa potrà essere totale e questo vorrà dire il silenzio di molti e l'impossibilità di accesso alle nuove tecnologie per chi ancora non ne è in possesso in modo diffuso come nei paesi africani. Invito tutti a informarsi leggendo su “Internazionale” dell'11 maggio 2001 l'articolo di Jeremy Rifkin del “Guardian” dal titolo Il cielo privato, in cui parla di questa che è stata indicata fra le notizie cadute nel silenzio o più censurate dell'anno. Potrete reperire l'articolo o dal sito di “Internazionale” o direttamente da me.

 

 

Alessia Rocco - Pozzuoli (NA)

Adotto l'articolo 21 che difende la libertà di espressione, perché oggi mi pare quanto mai opportuno lottare strenuamente perché ci sia assicurata un'informazione libera e non asservita al volere della maggioranza di governo che ci ritroviamo e che indegnamente cerca di mettere il bavaglio alle voci "scomode" (per loro!!) del giornalismo e della satira, come accadeva nelle peggiori dittature del Sud America!

 

 

Rita Labruna - Montefalcione (AV)

Adotto questo articolo perché penso che oggi questo governo stia compromettendo la libertà di espressione di ogni singolo! Per me libertà di pensiero significa anche esprimere una critica in merito a qualcosa, denunciare un abuso chiunque sia l'oggetto della critica o dell'abuso, esprimere una contraddizione rispetto all'opinione del proprio interlocutore, ma nello stesso tempo accettare tutto questo, non pretenderlo solo dagli altri...

 

 

Daniele Colombo - Castelmarte (CO)

Perché le speranze di democrazia e di libertà che i SAGGI costituzionalisti promossero non vengano oscurate da questa ottusa visione di regime (caso Biagi-Santoro).

 

 

Massimiliano Ferrara - Milano

Io adotto questo articolo perché può anche non interessarmi cosa hanno da dire Biagi, Santoro e Luttazzi; ma nessuno ha il diritto di escluderli dal palinsesto.

 

 

Piero Borelli – Sassari

Per ricordare al legislatore della legge 62/01 l'art 21 della Costituzione.

 

 

Maria Concetta Sangrigoli – Randazzo (CT)

Adotto l'Art. 21 contro la paura della forte repressione in atto verso un'informazione libera.
Coraggio! a tutti quelli che lottano per informare, persone come Peppino Impastato o Giuseppe Fava sono morte "solo" per
questo, è nostro dovere continuare a preservare questo bene.

 

 

Albero Sartorato - Padova

Perché, in questo periodo, sembra che chi esprime il proprio pensiero "fuori dal coro" sia un "terrorista". Allora io sono un "terrorista".

 

 

Giuliana Grison - Pisa

La libertà di manifestare il proprio pensiero è un diritto inviolabile, ma altrettanto inviolabile è il diritto alla conoscenza dei requisiti morali che le persone cui abbiamo affidato il compito di guidare questo Paese possiedono. A tutt'oggi ai cittadini italiani non è dato di sapere se personaggi come Previti, Dell'Utri abbiano i requisiti per svolgere l'onorevole ruolo di parlamentari! Per manifestare liberamente il proprio pensiero è necessaria la libertà di pensare che mi sembra in pericolo...

 

 

Alberto Ricci – Milano

Per sentirsi liberi di manifestare il proprio pensiero bisogna prima di tutto sentirsi liberi di confrontarsi con gli altri e avere libero accesso a tutte le informazioni che servono per poter valutare in piena autonomia.

 Una comunità sana ed illuminata ha il preciso dovere di mettere ogni cittadino nelle condizioni di esercitare un siffatto diritto.......non è soltanto una questione di leggi: è soprattutto una sfida culturale!

 

 

Angelo Rindone – Milano

La libera manifestazione del pensiero e la sua libera diffusione sono oggi gravemente a rischio.
Occorre senz'altro proteggere questo diritto fondamentale della democrazia e del civile convivere.
Senza la libertà di divulgare il nostro pensiero saremmo come schiavi, asserviti al pensiero e all'interesse del potere, nostro signore e sovrano.

 

 

Daniele Riso - Bologna

Credo che il problema della libertà di informazione sia centrale nella nostra democrazia, soprattutto con riguardo alle tutele delle libertà dei singoli rispetto ai nuovi strumenti di acquisizione del consenso e di diffusione delle informazioni.

 

 

Fabio Fazio

Credo che noi oggi dobbiamo ringraziare chi si è sacrificato per dare vita alla nostra Costituzione. La cosa che più mi addolora, nell’attuale situazione, è che ci ritroviamo, tra l’altro, a perdere tempo. Noi perdiamo tempo e siamo costretti a difendere diritti che dovrebbero essere acquisiti per sempre. Perdiamo quel tempo che potremmo impiegare meglio per crescere, per progredire, per sognare, per immaginarci migliori di come siamo. Impieghiamo  il nostro tempo tutti i giorni per difendere diritti acquisiti da tutti noi grazie alle generazioni che ci hanno preceduti. E tutto questo non possiamo dimenticarlo.

 

 

Liceo Ginnasio Statale Giuseppe Parini - Milano

Il Consiglio d'Istituto del Liceo Ginnasio Statale "Giuseppe Parini" di Milano adotta l'articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana poiché ritiene la libertà di manifestazione del pensiero un pilastro fondamentale degli ordinamenti democratici, garanzia del pluralismo ideologico, diritto che la storia ci consegna come sacro: è significativo, infatti, che la libertà maggiormente repressa dai regimi autoritari e totalitari sia proprio la libertà di manifestazione del pensiero, che viene compressa soprattutto attraverso la censura politica e il soffocamento della stampa, radio e televisione che sono tradizionalmente i mezzi più diffusi ed efficaci per diffondere il pensiero.

 

La libertà di manifestazione del pensiero, quindi, assume un'importanza particolare in un'istituzione come la scuola che per genesi stessa deve accettare e garantire tutte le opinioni, favorendo il confronto tra quelle diverse.

 

Fondamento di una democrazia è anche la libertà di stampa, che i deputati costituenti vollero assicurare, per garantire il mondo della stampa dalle pressioni del potere politico. Infatti la sua natura peculiare è questa: che mentre essa rappresenta un fondamentale diritto dell'individuo, costituisce in pari tempo la maggiore guarentigia politica di tutte le altre libertà. Vittorio Emanuele Orlando giunse a considerarla come uno dei mezzi di resistenza collettiva: "In primo luogo essa fa si che la notizia dell'abuso, effetto di una sorveglianza continua sugli atti del governo, sia prontamente e quasi contemporaneamente conosciuta dall'universale, in modo che contemporaneo e unico è lo scoppio della riprovazione popolare". Ma anche più efficace è la sua azione in un altro senso, aggiunge l'Orlando : perché la resistenza dei cittadini è tanto più energica e viva quanto più essi si sentono numerosi, tanto più fiacca quanto più essi si sentono isolati. La stampa, dando coscienza della universalità della riprovazione, li incoraggia a resistere con maggiore impegno all'arbitrio dei governi. In realtà infiniti sono i benefici che tutte le società ricevono dall'esercizio di questo diritto di libertà: e se non ci fermiamo a lungo su di essi è perché preferiamo che vengano apprezzati non già attraverso le nostre parole, ma attraverso quelle di grandi scrittori d'ogni tempo. L'elogio della libertà di stampa è tanto più opportuno quanto più spesso una società sia incline a parlare dei suoi abusi.

 

Altra garanzia prevista dall'articolo 21 è la pubblicità dei mezzi di finanziamento della stampa periodica, intesa non come norma limitatrice di libertà, ma chiarificatrice e d'utilità per l'opinione pubblica che meglio apprezzerà gli orientamenti e le notizie dei quotidiani conoscendo la sorgente dei mezzi finanziari che sorreggono le loro costosissime attrezzature. Il rischio, oggi come allora, è che i detentori di capitali possano "concentrare le testate" per imporre all'opinione pubblica un certo modo di valutare gli eventi e i fatti politici ed economici. Tanto più è grave questo modo di agire se compiuto da chi ha incarichi politici o di governo.

 

La legislazione ordinaria deve, quindi, intervenire per contenere o eliminare questo fenomeno socialmente pericoloso e garantire il pluralismo dei mezzi di comunicazione e informazione per consentire a tutti di venire a conoscenza anche delle opinioni del dissenso e di quelle non gradite ai detentori del potere, alle lobbies economiche, ai gruppi dominanti.

 

 

Carmen Covito (scrittrice) - Milano

In questo momento credo che adottare l'articolo 21 sia un preciso dovere di chiunque lavori con le parole e con le idee, e io con le parole e con le idee lavoro, quindi la mia scelta è d'obbligo: difendiamo l'articolo 21!

Ma io gli articoli della Costituzione italiana li adotterei tutti. Anzi,li ho adottati da sempre, e non ho nessuna intenzione di disadottarne mai nemmeno uno.

 

 

Loredana Zanellati - Ferrara

Per le libertà di pensiero e di stampa. Difendiamole.

 

 

Sara Sanavio - Perugia

Perché nessuna voce possa essere mai fatta tacere per quello che dice. Biagi., Santoro e tutti gli altri che vengono giudicati “criminosi” quanto fanno, fortunatamente, bene il proprio dovere!

 

 

Scuola elementare “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino", classi III, Albignasego (PD)

Le classi III con le loro insegnanti adottano l'articolo 21 perché credono che in una democrazia sia indispensabile garantire il libero pensiero e la libera parola a tutti e che sia giusto dare a tutti pari opportunità di espressione all'interno dei mass media.

 

 

Claudio Gaetani - Civitanova Marche (MC)

Adotto l’articolo 21. Mi preoccupano moltissimo l'omologazione dei media, gli attacchi a taluni giornalisti, l'invasione di tutte le TV, ma anche di Radio Rai, da parte del Presidente del consiglio.

 

 

Gianluca Solera - Bruxelles

Io adotto l'art. 21 sulla libertà di espressione perché sono stanco di essere considerato un comunista, un estremista o antidemocratico tutte le volte che non condivido il Berlusconi-pensiero. Vorrei anche adottare l'art. sulla conservazione del patrimonio ambientale e culturale italiano. Salviamo il Belpaese dall'ossessione cementificatoria!

 

 

Paolo Polimeni - Roma

Adotto l’articolo 21, e ci aggiungerei il "diritto di informare e di essere imparzialmente e pluralmente informati".

 

 

Bruno Zannoni - Ferrara

Adotto l'art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana con l'intento di difendere, in particolare, la libertà di informazione. Oggi, il diritto di "manifestare liberamente il proprio pensiero..." (come recita lo stesso articolo) è messo duramente in discussione da un governo-padrone che, da un lato, intende censurare le voci critiche; dall'altro, punta alla omologazione del pensiero e della parola con l'appropriazione dei principali mezzi di informazione del Paese.

 

 

Giovanni Fugazza - Paullo (MI)

Ogni commento è superfluo di fronte alla minaccia della limitazione della libertà di parola che è la prima forma di politica sociale e civile.

 

 

Raffaella Lanzillo

Ho puntato sull'art.21 perché la libertà di informazione (non solo di stampa) è oggi quella che a me sembra la più minacciata: e non dallo Stato – secondo la concezione che ha ispirato i costituenti – bensì dal gigantismo dei poteri economici privati (Per cui l'adozione della norma non escluderebbe il pensare anche a una qualche riforma, per aggiornarla ai problemi di oggi). La libertà di pensiero e di informazione mi interessano, sia quali premesse essenziali per l'effettivo rispetto e la crescita dei diritti dell'uomo (da qui il collegamento con l'art.2), sia quali articolazioni delle libertà economiche (da qui il collegamento con l'art.41), ove pure la restrizione della concorrenza e l'evolvere dei mercati verso concentrazioni sempre più vistose di poteri e di ricchezze, e verso posizioni sempre più disuguali fra gli operatori, mette a mio avviso seriamente a rischio l'effettivo rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo. Il problema è ristabilire la gerarchia – voluta dai costituenti – fra diritti economici e diritti della persona, per cui i primi sono strumentali agli altri (mentre oggi sembra avvenga il contrario), tramite l'uso più libero e pluralista possibile dei mezzi di comunicazione (che fra l'altro formano anche cultura...).

 

 

Matteo Rizzolli - Ginevra

Beh... di questi tempi  l'articolo 21 mi sembra più che mai un cucciolo abbandonato e bisognoso delle nostre attenzioni.

 

 

Paola Pennestre - Milano

Fra tutti, vorrei adottare l'art. 21 e l'art. 34.

Il primo perché ritengo che libertà di opinione e di stampa facciano parte dei diritti fondamentali della democrazia. Il secondo perché attraverso l'esercizio del diritto/dovere allo studio si possono acquisire gli strumenti culturali per capire se effettivamente godiamo di queste libertà.

 

 

Silvana Mangione - New York

Sono consigliere eletta per gli USA al Consiglio Generale degli Italiani all'Estero. Non si può non adottare l'art.21 in questo momento politico italiano. Ma bisogna anche adottare l'art. 1, comma 2 "La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione"; l'art. 2: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo..." e l'art. 3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale...". L'esercizio attivo della democrazia è un dovere di ogni cittadino ed è l'unica condizione alla quale possiamo garantire a noi stessi il continuato godimento della democrazia come diritto. Plaudo quindi alla vostra iniziativa.

 

 

Menotti Pergoli

Gli articoli della Costituzione sono tutti da adottare. la Costituzione italiana è bellissima, la sua perfezione è tale non solo perché nasce da lotte di un popolo stremato dalle sofferenze, ma anche perché contiene sacri principi di religiosità laica, di uguaglianza per un mondo a misura d'individuo. Voglio comunque adottare l'art.21 perché io credo che la cosa più importante che l'uomo possiede veramente è il " pensiero". La libertà di usarlo e di manifestarlo è inviolabile. Oggi questa libertà è in pericolo, perché persone che si spacciano per difensori dell'Italia sono solamente piazzisti o burattinai e manovrano i fili dall'alto, posizione in cui per madornale errore sono stati posti. Ma il nostro Presidente del consiglio e i suoi burattini, alla fine, non sanno nemmeno cosa sia il pensiero, perché le loro frasi sono così tutte uguali, ingannevoli, false che non hanno bisogno di essere pensate. Difendiamo la libertà di pensiero prima che il lavaggio del cervello produca effetti irreversibili.

 

 

Michaela Colucci - Vicenza

Sono una giurista del Consiglio regionale del Veneto. Aderisco entusiasticamente all'iniziativa, tanto da avvertire il bisogno di adottare più di un articolo della Costituzione. I "miei" articoli sono dunque i seguenti: XII disposizione transitoria e finale (comma primo); articolo 21; articolo 33 (in particolare il comma terzo. Sarò forse all'antica...); articolo 35. Credo non sia necessario, con i tempi che corrono, dover fornire motivazioni di sorta per la mia scelta.

Adotto anche l’articolo 117, quarto comma. Suggerirei all'onorevole Lunardi, a proposito della sua "legge obiettivo", di farsi spiegare da qualche paziente funzionario parlamentare perché, a proposito di opere pubbliche, sarebbe importante da parte sua adottare l'articolo 117, quarto comma della Costituzione.

 

 

Clara Fonti - Milano

Desidero adottare l'articolo 21. Ho scelto questo articolo perché amo gli animali. Per questo ho attaccato alla mia porta d'ingresso le etichette e i simboli delle associazioni animaliste che sostengo. Il condominio mi ha accusato di imbrattare le parti comuni. Io ho ribattuto che grazie all'articolo 21 della nostra Costituzione ho diritto di manifestare liberamente il mio pensiero: non sono più stata importunata. Sono grata all'articolo 21. Buffo? Per me no.

 

 

CoRe, COnsumo REsponsabile

Adottiamo l'articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, per difenderlo dai ripetuti attacchi che subisce da parte dei poteri economici e politici che fanno a capo alla persona di Silvio Berlusconi. La nostra azione è totalmente spesa per obbligare Berlusconi, attraverso delle pressioni economiche derivanti da un modo responsabile di esercitare gli acquisti, a dare soluzione al suo conflitto di interessi nel campo dell'informazione. Invitiamo tutti a collaborare con la nostra azione.

 

 

Lino Quartara – Alassio (SV)

I diritti e i doveri della Carta costituzionale non sono solo memoria, ma vita quotidiana, lotta attuale per un futuro in una società civile e moderna. Occorre parlarne ancora, per questo adotto l'articolo 21: la democrazia si basa sulla libertà e il rispetto di tale libertà.

 

 

Lucrezia Nepoti

Adotto l'articolo 21 che si riferisce alla libera manifestazione delle proprie idee. Io ho deciso di adottare questo articolo perché in passato molte persone non potevano esprimere le proprie idee e la stampa veniva sottoposta a una ferrea censura. Adesso per fortuna questo metodo non viene più utilizzato e, secondo me, la Costituzione italiana contenendo un articolo di questo genere porta onore a se stessa e ai cittadini d'Italia perché poter esprimere liberamente le proprie idee è bello, ma non sempre possibile.

 

 

Alessandra Mauri - Milano

Adotto l'articolo 21 della Costituzione Italiana. Libertà di stampa e di espressione, come veri e fondamentali veicoli di formazione e di informazione in un paese che si vuol dire democratico. Non c'è democrazia senza libertà di stampa.

 

 

Francesco Napoli - Milano

L'iniziativa è valida e forte. Io adotto l'articolo 21 perché ho sempre più timore che le nostre capacità di critica siano a repentaglio per uno strisciante condizionamento degli organi di informazione.

 

 

Marco Pezzini – Viareggio (LU)

La Libertà non è la semplice possibilità di fare quello che vogliamo fare e divertirci. La Libertà non può essere vista solo da un punto di vista personale, perché perseguendo egoisticamente i nostri desideri, irriteremo altre persone. La Libertà è libertà da servitù e sfruttamento. È uno stato nel quale possiamo crescere e imparare, essere nutriti, e nel quale possiamo sviluppare i nostri talenti, esplorare la vita e il mondo, nelle sue innumerevoli dimensioni. Questo è ciò che vogliamo per noi stessi, per le nostre famiglie, per i nostri amici e vicini, per il nostro paese e per il mondo. Il mondo conta sul nostro massimo sforzo.

 

 

Agostino Morgillo - Santa Maria a Vico (CE)

Sto per laurearmi in Economia (manca solo l'ultimo capitolo della tesi). Desidererei tanto adottare l'articolo 21 della nostra Costituzione e, visti i mala tempora che currunt, non credo che ci sia il bisogno di spiegare il perché.

 

 

Marco Angelotti - Massa (MS)

Sono un medico e anche uno scrittore. Ho scelto di adottare l’articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana. Ritengo che la libertà di pensiero e d’espressione e la relativa tolleranza nei confronti di chi ha un pensiero diverso o addirittura opposto siano la reale misura della civiltà di un popolo. La libertà d’espressione e di divulgazione delle proprie idee, esercitata attraverso stampa, sofisticati mezzi multimediali o semplicemente con la parola, è quanto di più inalienabile del patrimonio intrinseco dell’umanità. Il confronto civile tra idee difformi o contrarie è l’unica vera strada verso il progresso sociale e culturale non solo della nostra nazione, ma di tutto il pianeta. Io voglio poter ascoltare chi la pensa come me e anche chi non condivide le mie idee. Con la stessa libertà.

 

 

Arianna Bianchi - Milano

Adotto l' articolo 21 perché ho diciotto anni e voglio ancora poter credere di avere il diritto di dire come la penso in qualsiasi momento e con qualsiasi mezzo.

 

 

Maria Grazia Argenti - Bologna

Scelgo di adottare l'art. 21. La libertà dei media mi sta particolarmente a cuore, perché la manipolazione degli stessi può ingenerare, e di fatto spesso ingenera, grave disinformazione. Spesso la gente non ha il tempo, gli strumenti, per individuare anche i fenomeni più eclatanti. Spesso il pregiudizio e l'errore nascono dall'ignoranza, dalla non-conoscenza che oggi può coincidere con la non-informazione. Il mio sogno proibito, che tale resterà, è che vengano diffuse sui media "istruzioni per l'uso" dei medesimi. Sono un’ex impiegata, prepensionata, quando guardo la televisione mi capita molto spesso di arrabbiarmi o deprimermi.

 

 

Valeria Romano

Mai come in questo momento mi sembra giusto difendere la libertà di pensiero in tutte le sue manifestazioni. Mi sembra singolare infatti che, delle notizie di reati che riguardano familiari del on. Presidente del consiglio, non parli quasi più nessuno, se non un libero settimanale come “Avvenimenti”, che guarda caso non è proprietà di nessuno, se non dei giornalisti che vi lavorano e dei suoi lettori! Ricordiamoci che cosa voleva dire sancire questa libertà alla fine di un ventennio di regime, e teniamo presente che, sotto altre forme, un pericolo di controllo dell'informazione può essere fortemente presente anche adesso.

 

 

Lucia Romanelli- Padova

Sono una ragazza di quattordici anni, sto studiando la Costituzione Italiana: è ritenuta una delle migliori d'Europa e desidero difenderla affinché nulla di ciò che sta scritto sia cambiato. Adotto l'art.21 che ritengo essere uno dei più importanti articoli per la salvaguardia dei diritti per la libertà.

 

 

Giorgio Romanelli - Padova

Come in fisica, più sono i punti di osservazione e più precisa diventa la localizzazione di un oggetto, così più voci ci sono maggiore è la possibilità di captare la verità, cogliere l'essenzialità delle cose, perché tutti i pensieri concorrono l'uno senza ostacolare l'altro. Per questo adotto l'articolo 21.

 

 

Giancarlo Beltrame - Verona

Come giornalista, da tempo allarmato per la compressione della libertà di informazione, adotto l'articolo 21, che dice che "la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure".

 

 

Maria Grazia Bova - Padova

Adotto l’articolo 21 perché sono spaventata per le sorti dell’informazione. Ultimamente i telegiornali, in prima serata, dedicano molto tempo a notizie quali compleanni di personaggi illustri, lunghi collegamenti con spettacoli di varietà. Ed è solo l’inizio! Recentemente, in una trasmissione di Radio 3, il conduttore ringraziava il suo precedente direttore per “aver sempre garantito loro libertà nell’espressione del pensiero”.Questa frase, un po’ sibillina, mi ha preoccupata: che cosa voleva dire? che non sarà più così?

 

 

Ciro Sgrano

In un'epoca in cui non si è liberi di manifestare se non al prezzo di randellate impunite sul cranio; dove si mette in discussione l'ultimo baluardo della serietà e della correttezza nell'informazione, Enzo Biagi, mi preme ricordare l'articolo 21 1° e 2° comma, tanto per citarne uno.

 

 

Barbara Costalunga - Padova

GRAZIE della possibilità che mi offrite di adottare un articolo della nostra cara Costituzione. Non l'ho mai amata tanto come in questi ultimi tempi : sento l'urgenza di difenderla con ogni mezzo democratico che ho a disposizione e di ricordare a più persone possibili quanti diritti, che giudicavamo scontati, non lo siano più!

Proprio l'altro ieri ho saputo che la redazione del giornale Avvenimenti ha subito un'irruzione intimidatoria : hanno rubato i dossier su G8 di Genova, P2, Napoli...sono ritornate le squadre punitive! Ora agiscono con ritrovata vitalità! 

I provvedimenti contro Biagi, Santoro, Luttazzi...sono solo gli effetti macroscopici di una nuova politica che ha tutta l'intenzione di  spegnere la 'parola e il pensiero' di chi non è funzionale al sistema e di annebbiare le coscienze con programmi TV spazzatura per esercitare potere sulle persone, senza aiutarle a ragionare e senza fornire loro un'informazione più conforme alla realtà degli avvenimenti.

LIBERTA' DI PENSIERO, DI PAROLA : ACCENDIAMO LA NOSTRA COSCIENZA !

 

 

Maria Pia Fontani

Aderisco alla campagna di adozione della Costituzione, con un occhio di riguardo per gli articoli 11, 13 e 21, ma più in generale direi che la nostra Costituzione è da adottare tutta.

 

 

Agnese Palma - Roma

Mai come in questo momento la nostra Costituzione, purtroppo poco conosciuta e insegnata nelle scuole, è da ribadire e salvaguardare.

Ho scelto 3 articoli che ora mi sembrano pericolosamente poco rispettati: 11, 21, 33.

Prima di tutto la guerra: non esistono guerre "giuste" o legittime e nessuna si è mai rivelata utile a risolvere le controversie tra i popoli ma solo a stabilire un dominatore.

La libertà di stampa, oggi da intendersi come pluralismo dell'informazione. Tutti sappiamo dell'aberrazione italiana di questo momento, non servono commenti.

La scuola pubblica: un valore che va tutelato e migliorato. I privati sono liberi di istituire le loro scuole, senza oneri per lo Stato.

 

 

Fabrizio Marchetti - Milano

La libertà di parola e di espressione sono le basi di un paese "civile", qualsiasi intervento volto a limitare questi diritti lede profondamente la nostra dignità.

 

 

Carla Chiolini – Alassio

La libertà di informazione è il cuore della democrazia. La società si evolve con il confronto libero e democratico del pensiero, non con la censura o il monopolio dell'informazione.

 

 

Eleonora Marcati - L’Aquila

Adotto l’articolo 21!!! Ho quasi 20 anni e sono innamoratissima. Sogno di diventare un gran medico, con un cuore enorme e due spalle fortissime; sogno di essere una di quelle persone che al mondo servono. Sono una ragazza che diventa donna e che cerca di realizzare i suoi sogni e il più grande è quello di sposare Andrea, l'uomo che amo, e creare con lui una famiglia stupenda. Ho PAURA. In che mondo vivranno i miei figli? Ho massima fiducia nell'intelligenza delle persone e, anche quando il risultato è per me tragico, rispetto al massimo la scelta libera e democratica di ogni cittadino. Ma oggi ci hanno rubato la libertà di scegliere, di criticare l'una o l'altra parte, di sapere e potere filtrare le informazioni che ci vengono date. Dicono che il giornalista bravo è quello che racconta il fatto senza una propria opinione: NON SONO D'ACCORDO. Il giornalista bravo è quello che racconta la propria opinione su una realtà che lo colpisce, immergendosi in essa e vivendola in prima persona; facendo una cronaca, ma colma di stati d'animo, di pensieri e idee. Perché il compito del giornalista della buona informazione è quello di pensare e scrivere e non quello di descrivere un'oggettività irreale. Vorrei che la mente di ogni persona potesse giostrarsi nella scelta politica, sociale, economica...ma purtroppo ormai alla stazione Tiburtina di Roma ci sono i manifesti di Mussolini, nella mia città la piscina è intitolata al gerarca fascista Adelchi Serena e in un palazzo storico della città viene commemorata la X M.a.s.  In che mondo vivranno i miei figli? A quanti anni dovrò iniziare a insegnare loro che vivranno in un mondo da ricostruire??? A quanti anni dovrò insegnare loro che i valori fondanti sono quelli che portano dentro e che, anche quando si troveranno a essere i soli a possederli ancora, dovranno continuare a essere coscienti della loro giustezza??? A quanti anni potrò sorridere con Andrea e con i miei figli per la bellezza del mondo in cui vivo???

 

 

Pasquale Paciello - Carinaro (CE)

Adotto l'articolo 21 sulla libertà d'espressione, in questo periodo così triste per la democrazia italiana. Non è possibile stare al gioco del cavaliere Berlusconi. La logica del "chi non è con me è contro di me" è da condannare tenacemente. Stiamo ritornando al periodo del "fascio". Ed è senz'altro da condividere il pensiero del maestro di giornalismo Enzo Biagi, quando paragona la maggioranza attuale alla "Casa Nostra".

 

 

Giuliana Conchi - Schio (VI)

Adotto gli articoli 3 e 21 poiché li considero presupposti imprescindibili al diritto allo studio e alla creazione di un cittadino consapevole in una società democratica e progressivamente multietnica come sta diventando la nostra. In qualità di insegnante, di persona e di donna, credo fondamentale, oggi più che mai, rivendicare proprio quei diritti, la cui semplice enunciazione sembra ormai un' ovvia e assodata realtà. Ma proprio poiché sono convinta che "nulla è per sempre" e che qualsiasi diritto vada vissuto e riconquistato giorno per giorno, voglio ribadire con questa adozione il mio impegno quotidiano a far vivere ai miei alunni esperienze reali di educazione civica e di vera presa di coscienza del valore fondante della nostra Costituzione. Un grazie per l'iniziativa!

 

 

Luigi Campi

In un paese come il nostro, dove chi detiene o comunque controlla il 90% delle televisioni e del mercato pubblicitario televisivo oltre a case editrici, giornali, periodici e con questo condiziona l'informazione tutta, essendo contemporaneamente il capo del governo che rilascia dichiarazioni facendo liste di proscrizione di stimati professionisti dell'informazione stessa, credo che l'articolo 21 sia senz'altro quello che più che mai ha bisogno di essere adottato.

 

 

Pietro Campoli

Fino al 1994 ero poco sensibile all'importanza del rispetto del diritto tutelato dall'art. 21 della Costituzione nonostante fin da giovane mi sia interessato per le tematiche politiche e sociali. Nel 1994, come documento nella pagine web http://members.xoom.it/pcampoli, le molteplici esperienze personali fatte per diffondere presso la pubblica opinione la conoscenza della esistenza a carico di Silvio Berlusconi di una sentenza in giudicato per falsa testimonianza censurata dai mezzi di informazione e anche dai "finti avversari" politici del Berlusconi stesso, mi hanno fatto capire quanto il diritto tutelato dall'art. 21 della Costituzione sia realmente uno dei diritti fondamentali della persona. L’attuale emergenza democratica che vive il Paese a  causa della legittimazione politica di un personaggio come Silvio Berlusconi evidenzia ancor più come il mancato rispetto del diritto tutelato dall'art.21 della Costituzione sia esiziale per la vita democratica e per il rispetto della legalità in un Paese che voglia essere civile e democratico. Il lavoro fatto dal 1994 nell'impegno civico documentato in parte nelle pagine web indicate sopra mi ha permesso di acquisire prove concrete della sistematica violazione del diritto tutelato dall'art. 21 della Costituzione a opera sia della maggioranza del mondo dell'informazione che di gran parte del mondo politico; per la mancata tutela dell'art. 21 della Costituzione nel 1997-1998 ho denunciato alla Corte di Giustizia di Strasburgo l'Ufficio di Presidenza della Repubblica Italiana a cui mi sono appellato più volte. Nell'agosto 1998 è stata dichiarata irricevibile la denuncia, ma poiché ritengo sempre valida la denuncia fatta nel 1997-98, ed essendo in possesso di fatti nuovi accaduti dal 1998 a oggi, sto lavorando per ripresentare una nuova denuncia più documentata e sottoscritta da altri cittadini. Grazie all'esperienza fatta ho potuto conseguire quella sensibilità che mi permette di avvertire quante menzogne e falsificazioni quotidianamente siano diffuse da tutti i mezzi di informazioni per ingannare l’opinione pubblica. Per i motivi che ho cercato di sintetizzare adotto da ora e per sempre questo articolo della Costituzione; a difesa di tale articolo sempre mi batterò per chiederne ed esigerne la tutela.

 

 

Agnese Palumbo - Napoli

Io adotto l'articolo 21. A mio avviso la tutela della libertà passa attraverso la conoscenza...e una corretta informazione.

 

 

Maria Grazia Rasi e Aniello Langella - Genova

Adottiamo l'art.21 della nostra Costituzione perché pensiamo che mai come in questo momento sia importante difendere la nostra libertà di pensiero e parola.

 

 

Alessandro Palmerino – Catanzaro

Mai come in questo momento è necessario difendere e diffondere la nostra costituzione, l'art. 21 è un valore immutabile,

alla negazione di tale valore seguirebbe la disumanizzazione della società.

 

 

Elio Oggioni – Milano

Intendo adottare l'articolo 21 della Costituzione affinché tutti abbiano diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e qualsiasi altro mezzo di diffusione, mezzi determinanti di una società democratica che anche oggi va saldamente salvaguardata.

 

 

Maria Nene Garotta – Milano

mi associo alla proposta di Carmen Covito perché la condovido: IO ADOTTO L'ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE

 

 

Gabriella Rastelli, Pietro Carini, Paola Carini, Carmen Rastelli – Castelvetro Piacentino (PC)

Siamo una famiglia di quattro persone e aderiamo al vostro appello. Ognuno di noi ha scelto un articolo il cui contenuto traduce in diritto ciò che rende gli esseri umani liberi e uguali: artt. 3, 13, 21, 34.

Sono alcuni dei principi fondamentali della nostra democrazia, nata grazie al coraggio e al sacrificio di chi partecipò alla Resistenza e liberò il paese. Noi abbiamo il vizio della memoria, e intendiamo con questa adozione ricordarli a chi non lo ha.

 

 

Maria Ricciardi Giannoni

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero...

L’attacco a Biagi, Santoro e Luttazzi  si commenta da solo! Senza contare poi il monopolio dell’informazione a carico del premier che ci sta portando verso il pensiero unico dei   mezzi di informazione.

 

 

Antonio Capalbi - Nizza

Adotto l'articolo 21, naturalmente.

Sono d'accordo con quanto dice Carmen Covito. Ogni cittadino dovrebbe recitarsi ogni giorno almeno 10 articoli della Costituzione. Come fosse un rosario.

 

 

Laura Andreoli - Novara

Adotto l'articolo 21 perché credo che la libertà di pensiero e la libertà di espressione del proprio pensiero, in qualunque forma ed attraverso qualunque mezzo, sia la libertà fondamentale, padre e madre di tutte le altre libertà...

Adotto l'articolo 21 perché credo che l'esercizio del pensiero sia la forma più alta di espressione della nostra umanità e della nostra civiltà...

Adotto l'articolo 21 perché, oggi più che mai, il Grande Fratello sta lavorando affinché, al pensiero, il cittadino-telespettatore ricorra sempre meno...

Adotto l'articolo 21 perché anche nella nostra civilissima Italia c'è ormai un Grande Fratello che discrimina tra pensieri meritevoli di essere manifestati e pensieri che non solo devono essere taciuti, ma, addirittura, "non pensati"...

ADOTTO L'ARTICOLO 21 PERCHE' NON VOGLIO DOVER MAI DIRE "MI CONSENTA"...

Adotto l'articolo 21 perché voglio che si cominci a parlare di più dell'articolo 21 che non dell'articolo 18!

Adotto l'articolo 21 ... PRIMA CHE IL GRANDE FRATELLO ME LO IMPEDISCA!

 

 

Maria Luisa Bonacchi – Milano

Adotto l'articolo 21.

Non ci può essere democrazia se non ci sono una libera circolazione delle idee e una libera possibilità di critica. Il primo passo verso il regime è il bavaglio ai giornalisti. E non vi sembra che qualcuno ci stia già pesantemente provando?

Grazie per quanto fate!

 

 

Raffaele Facciola

Perché il 21? perché la libertà di espressione è insopprimibile, è un'esigenza naturalissima. Eppure da secoli e secoli c'è una lotta continua per toglierla dai piedi perché da fastidio, allo stesso modo in cui il sig. Berlusconi e gli altri dirigenti del suo governo ritengono fastidiosa l'azione della magistratura perché non fa i "cazzi suoi". Eppure sembra che in Italia le lezioni della recentissima storia non abbiano sortito effetto, se non "ma questa non è una dittatura peggiore di quell'altra?" Insomma l'articolo 21 è indispensabile a mantenere chiarezza tra i cittadini, spiegando in piena libertà che cosa succede, anche sbagliando. Io scrivo anche via Internet e poiché intendo continuare a farlo senza problemi e senza essere spiato, firmo l'articolo 21.

 

 

Daniela Trenti

Il diritto ad esprimere la propria opinione è la radice di tutti i diritti: senza questo diritto nessun altro può attecchire.

 

 

Tonino Nocera – Reggio Calabria

Condivido in pieno la vostra iniziativa. Adotto l'articolo 21. Collaboro al periodico "Il nostro tempo" e ritengo che l'art. 21 sia essenziale per una società democratica.

 

 

Giorgia Gianni – www.sophia.it

Come giornalista non posso che adottare l'articolo che sta alla base ed è al contempo punto di arrivo della mia professione.

 

 

Ruben Ugualan

Mi sembra di ricordare che l’art.21 riguardi la libertà di parola senza discriminazioni varie e la libertà di pensiero. Se è così vorrei spiegarvi perché amo la Costituzione e in particolare questo articolo. Durante le scuole medie studiammo la Costituzione e ci imposero di imparare a memoria alcuni articoli più salienti. Mi ricordo che questo faceva proprio al caso mio.Io sono un protestante e in un piccolo paese di provincia qualunque diversità non è vista di buon occhio, ci stavo proprio male e sognavo una città dove tutti fossero uguali e la "maggioranza" non si comportasse da despota, ma con rispetto di qualunque altra idea. Qualcuno disse :"Non sono d'accordo con le tue idee, ma darò la vita affinché tu le possa esporre". Non posso dire tutto quello che vorrei sul governo e sul gregge Italia, altrimenti sarei censurato, ma finché ognuno di noi non si prende la briga di informarsi di persona, sui fatti che ci riguardano. Potranno raccontarci tutto e il contrario di tutto.

 

 

Lucia Sorrentino - Milano

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure......

Inizia così l'articolo 21 e mai come in questo momento mi sembra necessario adottarlo e difenderlo: per l'intollerabile attacco a Enzo Biagi, Santoro,Luttazzi, per le verità nascoste o dimezzate imposte a chi vuole continuare a lavorare, per l'arroganza e la prepotenza di questo governo-padrone di una parte rilevante dei mezzi di comunicazione.

 

 

Roberto Arcangeli - Viterbo

Ho deciso di adottare l'articolo 21 in nome di tutti quei personaggi che, in modo anche coraggioso, ci mettono al corrente di quello che quotidianamente accade nel mondo.Il mio pensiero è rivolto anche a chi fa la satira, una forma intelligente di interpretare la notizia (a volte drammaticamente reale) in modo pungente ma al tempo stesso intelligente. Mi sembra che con il governo attuale la gente stia gradualmente dimenticando l'importanza della libertà di pensiero e di stampa in favore di una spregiudicata censura che ricorda terribilmente gli anni del regime fascista. La libertà è un diritto del cittadino e come tale va difesa in tutte le sue forme ed entro i suoi limiti (la legge giustamente dovrebbe punire chi fa della stampa un proprio mezzo di propaganda). Purtroppo ancora una volta mi accorgo di come la cecità di troppi cittadini impedisca loro di vedere e accorgersi di come alcuni personaggi siano proprietari di reti televisive, testate giornalistiche e editori non potendo così garantire, in quanto rappresentanti del popolo e quindi (assurdo ma vero) garanti della giustizia, una libertà di stampa eguale e onesta che non risponda agli interessi personali. Difendiamo l'art. 21!

 

 

Vincenzo Polenta - Roma

Sarei veramente fiero di poter adottare l'art 21 della nostra Costituzione, in quanto tutela la libertà di pensiero che personalmente ritengo la base per una società libera e pluralista,come la nostra.

Ps: sono lieto e felice di questa iniziativa.

 

 

Saverio Fortunato – (direttore di criminologia.it)

Ho deciso di adottare l'art 21 della Costituzione. A me sembra la libertà delle libertà: poter parlare liberamente, in un paese dove persino i comici vengono intimiditi e offesi e (tragico nel tragico-comico) poi si fa passare la contestazione di impedire di esercitare il diritto della parola e aggiungo anche della risata... come "normale". Però, vedo anche degli eccessi in senso opposto che preoccupano: il diffondersi di professionalità esaltati dalla ricerca disperata dell'apparire, anziché dell'essere. Politici attori, attori politici, pubblici ministero fotomodelli o soubrettes, giornalisti comici e comici giornalisti... In questa terra di nessuno dilaga la ricerca insaziabile per lo scoop, per la notizia a tutti i costi, catturata e data in pasto ai media per apparire e spettacolarizzare il proprio agire professionale (o peggio ancora privato) a scapito altrui. Ormai sulle disgrazie dell'uomo o della donna della strada c'è chi costruisce la propria carriera: e non parlo tanto degli avvocati o di trasmissioni tv-spazzatura.

 

 

Paola Mannucci - Sesto San Giovanni (MI)

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.Vorrei, se possibile limitarmi a proporre un citazione:

" Mani in alto fuori di qua

non resteremo più prigionieri

ma evaderemo come Steve Mc Queen

o come il grande Clint in fuga da Alcatraz.

SENZA TRATTARE NIENTE CON CHI

HA GIA' FISSATO IL PREZZO AL MERCATO

NEI NOSTRI SOGNI E DENTRO AI NOSTRI GIORNI E PER LA NOSTRA VITA
Liberi tutti

Liberi tutti

Liberi, liberi, liberi tutti

DAI VIRUS DELLA MEDIOCRITÀ

DAI DOGMI E DALLE TELEVISIONI

DALLE BUGIE, DAI DEBITI, DA GERARCHIE, DAGLI OBBLIGHI E DAI PULPITI

SQUAGLIAMOCELA.

NEI VUOTI D'ARIA DELLA REALTÀ

TRACCIAMO TRAIETTORIE MIGLIORI

LASCIANDO LE GALERE SENZA PASSARE PIÙ DALLA CASSA

Liberi tutti

Liberi tutti

Liberi, liberi, liberi tutti

DA CIÒ CHE UCCIDE TE E TUTTO CIÒ CHE HAI INTORNO

DALL'UOMO CHE NON È PADRONE DEL SUO GIORNO

DA TUTTI QUELLI CHE INQUINANO IL MIO CAMPO

IO MI LIBERERÒ PERCHÉ ORA SONO STANCO"

Liberi tutti, Subsonica

 

Grazie e ... in bocca al lupo!!!

 

 

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