La Costituzione e le adozioni |
Tutti hanno
diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo
scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o
censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto
motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge
sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme
che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia
possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro
della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria,
che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia
all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore
successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere
generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli
e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce
provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
Alessandro Freschi - Gossolengo (PC)
Questo, per me, è l'articolo più importante e
che mi sta più a cuore, perché è seriamente il principio base di una
DEMOCRAZIA. Quando viene tolta questa libertà, come è successo, la democrazia
cessa di esistere. Biagi, Santoro, Luttazzi e tutti gli altri LIBERI!!!
Carmine Di Stefano
Perché la libertà di pensiero e di
manifestare sia sempre libera da ogni condizionamento esterno.
Marioluca Bariona - Collegno (TO)
Adotto l'articolo 21 perché la libertà di
pensiero prescinde dalla libertà di informazione.
Aldo Maiorano - Cologno Monzese (MI)
Dopo Sciuscià di Santoro hanno dato un taglio
anche a Il Fatto di Biagi, a Luttazzi e a Travaglio.
Il popolo italiano ha preso proprio un abbaglio!
Altro che casa delle libertà! Qui c'è uno sbaglio!
Urge ribattezzarla casa delle censure e del bavaglio!
Barbara Gallo - Casalvolone (NO)
Adotto l'articolo 21 contro le censure, evidenti e
"occulte", cui l'informazione e il libero pensiero di noi cittadini
vengono sottoposti. Credo nella nostra Costituzione e sono del parere che sia
meravigliosa: è stato difficile adottare un solo articolo!
Sara Nocentini - Arezzo
Perché BLOB (e non solo) abbia il diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero...
Italo Marsicovetere - Sansepolcro (AR)
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Luca Pontani - Bergamo
Sono un promotore finanziario e ritengo indispensabile la
libertà di pensiero. Per assurdo, viviamo una situazione dove anche le rubriche
di cucina ci dispensano consigli sugli investimenti da fare, ma non esiste un’informazione
generale laica, democratica, non soggetta a censure.
Aurora Garra - Castelvolturno (CE)
La Costituzione è di tutti, quindi anche mia e la voglio
difendere come difendo i miei figli naturali e quelli degli altri. Liberi i
pensieri e libere le voci: liberi di ascoltare e liberi di parlare; rifiuto e
combatto l'idea di non poter ascoltare ciò che voglio soltanto perché dà
fastidio a qualcuno. Voglio essere libera di scegliere le voci e le persone che
danno voce ai loro pensieri.
Isa Bergamini - Bari
La libertà dell'informazione e la pluralità delle idee sono la
democrazia. La democrazia è una creatura fragile, da proteggere con
determinazione e forza. La nostra Costituzione lo prevede ed è nostro preciso
dovere difenderla nella sua totalità e in particolare l'art. 21, in questo
momento in cui in Italia e nel mondo, compresi gli Stati Uniti, c'è un attacco
alla libertà d'informazione e alla libera circolazione delle idee. La censura e
soprattutto la vendita, cioè la privatizzazione, dell'etere sono progetti che
con la presidenza Bush negli Usa e in Europa in alcuni Stati (vedi l'Italia)
sono in via di realizzazione. Di questa temibile eventualità non se ne parla
affatto. La circolazione delle idee e il controllo su chi pensa potrà essere
totale e questo vorrà dire il silenzio di molti e l'impossibilità di accesso
alle nuove tecnologie per chi ancora non ne è in possesso in modo diffuso come
nei paesi africani. Invito tutti a informarsi leggendo su “Internazionale”
dell'11 maggio 2001 l'articolo di Jeremy Rifkin del “Guardian” dal titolo Il
cielo privato, in cui parla di questa che è stata indicata fra le notizie
cadute nel silenzio o più censurate dell'anno. Potrete reperire l'articolo o
dal sito di “Internazionale” o direttamente da me.
Alessia Rocco - Pozzuoli (NA)
Adotto l'articolo 21 che difende la libertà di espressione,
perché oggi mi pare quanto mai opportuno lottare strenuamente perché ci sia
assicurata un'informazione libera e non asservita al volere della maggioranza
di governo che ci ritroviamo e che indegnamente cerca di mettere il bavaglio
alle voci "scomode" (per loro!!) del giornalismo e della satira, come
accadeva nelle peggiori dittature del Sud America!
Rita Labruna - Montefalcione (AV)
Adotto questo articolo perché penso che oggi questo governo stia compromettendo la libertà di espressione di ogni singolo! Per me libertà di pensiero significa anche esprimere una critica in merito a qualcosa, denunciare un abuso chiunque sia l'oggetto della critica o dell'abuso, esprimere una contraddizione rispetto all'opinione del proprio interlocutore, ma nello stesso tempo accettare tutto questo, non pretenderlo solo dagli altri...
Daniele Colombo - Castelmarte (CO)
Perché le speranze di democrazia e di libertà che i SAGGI
costituzionalisti promossero non vengano oscurate da questa ottusa visione di
regime (caso Biagi-Santoro).
Massimiliano Ferrara - Milano
Io adotto questo articolo perché può anche non interessarmi cosa hanno da dire Biagi, Santoro e Luttazzi; ma nessuno ha il diritto di escluderli dal palinsesto.
Piero
Borelli – Sassari
Per ricordare al legislatore della legge 62/01 l'art 21 della
Costituzione.
Maria
Concetta Sangrigoli – Randazzo (CT)
Adotto l'Art. 21 contro la paura della forte repressione in atto
verso un'informazione libera.
Coraggio! a tutti quelli che lottano per informare, persone come Peppino
Impastato o Giuseppe Fava sono morte "solo" per
questo, è nostro dovere continuare a preservare questo bene.
Albero
Sartorato - Padova
Perché,
in questo periodo, sembra che chi esprime il proprio pensiero "fuori dal
coro" sia un "terrorista". Allora io sono un
"terrorista".
Giuliana
Grison - Pisa
La libertà di manifestare il proprio pensiero è un diritto inviolabile, ma altrettanto inviolabile è il diritto alla conoscenza dei requisiti morali che le persone cui abbiamo affidato il compito di guidare questo Paese possiedono. A tutt'oggi ai cittadini italiani non è dato di sapere se personaggi come Previti, Dell'Utri abbiano i requisiti per svolgere l'onorevole ruolo di parlamentari! Per manifestare liberamente il proprio pensiero è necessaria la libertà di pensare che mi sembra in pericolo...
Alberto Ricci – Milano
Per
sentirsi liberi di manifestare il proprio
pensiero bisogna prima di tutto sentirsi liberi di confrontarsi con gli altri e
avere libero accesso a tutte le informazioni che servono per poter valutare in
piena autonomia.
Una comunità sana ed illuminata ha il preciso dovere di mettere ogni cittadino nelle condizioni di esercitare un siffatto diritto.......non è soltanto una questione di leggi: è soprattutto una sfida culturale!
La libera manifestazione del pensiero e la sua libera diffusione
sono oggi gravemente a rischio.
Occorre senz'altro proteggere questo diritto fondamentale della democrazia e
del civile convivere.
Senza la libertà di divulgare il nostro pensiero saremmo come schiavi,
asserviti al pensiero e all'interesse del potere, nostro signore e sovrano.
Il Consiglio
d'Istituto del Liceo Ginnasio Statale "Giuseppe Parini" di Milano
adotta l'articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana poiché
ritiene la libertà di manifestazione del pensiero un pilastro fondamentale
degli ordinamenti democratici, garanzia del pluralismo ideologico, diritto che
la storia ci consegna come sacro: è significativo, infatti, che la libertà
maggiormente repressa dai regimi autoritari e totalitari sia proprio la libertà
di manifestazione del pensiero, che viene compressa soprattutto attraverso la
censura politica e il soffocamento della stampa, radio e televisione che sono
tradizionalmente i mezzi più diffusi ed efficaci per diffondere il pensiero.
La libertà di
manifestazione del pensiero, quindi, assume un'importanza particolare in
un'istituzione come la scuola che per genesi stessa deve accettare e garantire
tutte le opinioni, favorendo il confronto tra quelle diverse.
Fondamento di una
democrazia è anche la libertà di stampa, che i deputati costituenti vollero
assicurare, per garantire il mondo della stampa dalle pressioni del potere
politico. Infatti la sua natura peculiare è questa: che mentre essa rappresenta
un fondamentale diritto dell'individuo, costituisce in pari tempo la maggiore
guarentigia politica di tutte le altre libertà. Vittorio Emanuele Orlando
giunse a considerarla come uno dei mezzi di resistenza collettiva: "In
primo luogo essa fa si che la notizia dell'abuso, effetto di una sorveglianza
continua sugli atti del governo, sia prontamente e quasi contemporaneamente
conosciuta dall'universale, in modo che contemporaneo e unico è lo scoppio della
riprovazione popolare". Ma anche più efficace è la sua azione in un altro
senso, aggiunge l'Orlando : perché la resistenza dei cittadini è tanto più
energica e viva quanto più essi si sentono numerosi, tanto più fiacca quanto
più essi si sentono isolati. La stampa, dando coscienza della universalità
della riprovazione, li incoraggia a resistere con maggiore impegno all'arbitrio
dei governi. In realtà infiniti sono i benefici che tutte le società ricevono
dall'esercizio di questo diritto di libertà: e se non ci fermiamo a lungo su di
essi è perché preferiamo che vengano apprezzati non già attraverso le nostre
parole, ma attraverso quelle di grandi scrittori d'ogni tempo. L'elogio della
libertà di stampa è tanto più opportuno quanto più spesso una società sia incline
a parlare dei suoi abusi.
Altra garanzia
prevista dall'articolo 21 è la pubblicità dei mezzi di finanziamento della
stampa periodica, intesa non come norma limitatrice di libertà, ma
chiarificatrice e d'utilità per l'opinione pubblica che meglio apprezzerà gli
orientamenti e le notizie dei quotidiani conoscendo la sorgente dei mezzi
finanziari che sorreggono le loro costosissime attrezzature. Il rischio, oggi
come allora, è che i detentori di capitali possano "concentrare le
testate" per imporre all'opinione pubblica un certo modo di valutare gli
eventi e i fatti politici ed economici. Tanto più è grave questo modo di agire
se compiuto da chi ha incarichi politici o di governo.
La legislazione
ordinaria deve, quindi, intervenire per contenere o eliminare questo fenomeno
socialmente pericoloso e garantire il pluralismo dei mezzi di comunicazione e
informazione per consentire a tutti di venire a conoscenza anche delle opinioni
del dissenso e di quelle non gradite ai detentori del potere, alle lobbies economiche,
ai gruppi dominanti.
Carmen
Covito (scrittrice) - Milano
In questo momento credo che adottare l'articolo 21 sia un preciso dovere di chiunque lavori con le parole e con le idee, e io con le parole e con le idee lavoro, quindi la mia scelta è d'obbligo: difendiamo l'articolo 21!
Ma io gli articoli della Costituzione italiana li
adotterei tutti. Anzi,li ho adottati da sempre, e non ho nessuna intenzione di
disadottarne mai nemmeno uno.
Loredana Zanellati - Ferrara
Perché nessuna voce possa essere mai fatta tacere per quello che dice.
Biagi., Santoro e tutti gli altri che vengono giudicati “criminosi” quanto fanno,
fortunatamente, bene il proprio dovere!
Scuola elementare “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino", classi
III, Albignasego (PD)
Le classi III con le
loro insegnanti adottano l'articolo 21 perché credono che in una democrazia sia
indispensabile garantire il libero pensiero e la libera parola a tutti e che
sia giusto dare a tutti pari opportunità di espressione all'interno dei mass
media.
Claudio Gaetani - Civitanova Marche (MC)
Adotto l’articolo 21, e ci aggiungerei il "diritto di
informare e di essere imparzialmente e pluralmente informati".
Bruno
Zannoni - Ferrara
Adotto
l'art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana con l'intento di
difendere, in particolare, la libertà di informazione. Oggi, il diritto di
"manifestare liberamente il proprio pensiero..." (come recita lo
stesso articolo) è messo duramente in discussione da un governo-padrone che, da
un lato, intende censurare le voci critiche; dall'altro, punta alla
omologazione del pensiero e della parola con l'appropriazione dei principali
mezzi di informazione del Paese.
Giovanni
Fugazza - Paullo (MI)
Ho puntato
sull'art.21 perché la libertà di informazione (non solo di stampa) è oggi
quella che a me sembra la più minacciata: e non dallo Stato – secondo la
concezione che ha ispirato i costituenti – bensì dal gigantismo dei poteri
economici privati (Per cui l'adozione della norma non escluderebbe il pensare
anche a una qualche riforma, per aggiornarla ai problemi di oggi). La libertà di pensiero
e di informazione mi interessano, sia quali premesse essenziali per l'effettivo
rispetto e la crescita dei diritti dell'uomo (da qui il collegamento con
l'art.2), sia quali articolazioni delle libertà economiche (da qui il
collegamento con l'art.41), ove pure la restrizione della concorrenza e
l'evolvere dei mercati verso concentrazioni sempre più vistose di poteri e di
ricchezze, e verso posizioni sempre più disuguali fra gli operatori, mette a
mio avviso seriamente a rischio l'effettivo rispetto dei diritti inviolabili
dell'uomo. Il problema è ristabilire la gerarchia – voluta dai costituenti –
fra diritti economici e diritti della persona, per cui i primi sono strumentali
agli altri (mentre oggi sembra avvenga il contrario), tramite l'uso più libero
e pluralista possibile dei mezzi di comunicazione (che fra l'altro formano
anche cultura...).
Fra tutti, vorrei adottare l'art. 21 e l'art.
34.
Il primo perché ritengo che libertà di
opinione e di stampa facciano parte dei diritti fondamentali della democrazia.
Il
secondo perché attraverso l'esercizio del diritto/dovere allo studio si possono
acquisire gli strumenti culturali per capire se effettivamente godiamo di
queste libertà.
Sono consigliere
eletta per gli USA al Consiglio Generale degli Italiani all'Estero. Non si può
non adottare l'art.21 in questo momento politico italiano. Ma bisogna anche
adottare l'art. 1, comma 2 "La sovranità appartiene al popolo che la
esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione"; l'art. 2: "La
Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo..." e
l'art. 3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale...".
L'esercizio attivo della democrazia è un dovere di ogni cittadino ed è l'unica
condizione alla quale possiamo garantire a noi stessi il continuato godimento
della democrazia come diritto. Plaudo quindi alla vostra iniziativa.
Sono una giurista del Consiglio regionale del Veneto. Aderisco
entusiasticamente all'iniziativa, tanto da avvertire il bisogno di adottare più
di un articolo della Costituzione. I "miei" articoli sono dunque i
seguenti: XII disposizione transitoria e finale (comma primo); articolo 21;
articolo 33 (in particolare il comma terzo. Sarò forse all'antica...); articolo
35. Credo non sia necessario, con i tempi che corrono, dover fornire motivazioni
di sorta per la mia scelta.
Adotto anche l’articolo 117, quarto comma. Suggerirei
all'onorevole Lunardi, a proposito della sua "legge obiettivo", di
farsi spiegare da qualche paziente funzionario parlamentare perché, a proposito
di opere pubbliche, sarebbe importante da parte sua adottare l'articolo 117,
quarto comma della Costituzione.
Desidero adottare l'articolo 21. Ho scelto questo articolo
perché amo gli animali. Per questo ho attaccato alla mia porta d'ingresso le
etichette e i simboli delle associazioni animaliste che sostengo. Il condominio
mi ha accusato di imbrattare le parti comuni. Io ho ribattuto che grazie
all'articolo 21 della nostra Costituzione ho diritto di manifestare liberamente
il mio pensiero: non sono più stata importunata. Sono grata all'articolo 21.
Buffo? Per me no.
Adottiamo l'articolo 21 della Costituzione della Repubblica
Italiana, per difenderlo dai ripetuti attacchi che subisce da parte dei poteri
economici e politici che fanno a capo alla persona di Silvio Berlusconi. La
nostra azione è totalmente spesa per obbligare Berlusconi, attraverso delle
pressioni economiche derivanti da un modo responsabile di esercitare gli
acquisti, a dare soluzione al suo conflitto di interessi nel campo
dell'informazione. Invitiamo tutti a collaborare con la nostra azione.
Lino Quartara – Alassio (SV)
I diritti e i doveri della Carta costituzionale non sono solo
memoria, ma vita quotidiana, lotta attuale per un futuro in una società civile
e moderna. Occorre parlarne ancora, per questo adotto l'articolo 21: la
democrazia si basa sulla libertà e il rispetto di tale libertà.
Adotto l'articolo 21 che si riferisce alla libera manifestazione
delle proprie idee. Io ho deciso di adottare questo articolo perché in passato
molte persone non potevano esprimere le proprie idee e la stampa veniva
sottoposta a una ferrea censura. Adesso per fortuna questo metodo non viene più
utilizzato e, secondo me, la Costituzione italiana contenendo un articolo di
questo genere porta onore a se stessa e ai cittadini d'Italia perché poter
esprimere liberamente le proprie idee è bello, ma non sempre possibile.
Alessandra
Mauri - Milano
Adotto l'articolo 21 della Costituzione Italiana. Libertà di
stampa e di espressione, come veri e fondamentali veicoli di formazione e di
informazione in un paese che si vuol dire democratico. Non c'è democrazia senza
libertà di stampa.
L'iniziativa è valida e forte. Io adotto l'articolo 21 perché ho sempre più timore che le nostre capacità di critica siano a repentaglio per uno strisciante condizionamento degli organi di informazione.
Marco
Pezzini – Viareggio (LU)
La Libertà non è la semplice possibilità di fare quello che
vogliamo fare e divertirci. La Libertà non può essere vista solo da un punto di
vista personale, perché perseguendo egoisticamente i nostri desideri,
irriteremo altre persone. La Libertà è libertà da servitù e sfruttamento. È uno
stato nel quale possiamo crescere e imparare, essere nutriti, e nel quale
possiamo sviluppare i nostri talenti, esplorare la vita e il mondo, nelle sue
innumerevoli dimensioni. Questo è ciò che vogliamo per noi stessi, per le
nostre famiglie, per i nostri amici e vicini, per il nostro paese e per il
mondo. Il mondo conta sul nostro massimo sforzo.
Agostino
Morgillo - Santa Maria a Vico (CE)
Sto per laurearmi in Economia (manca solo l'ultimo capitolo
della tesi). Desidererei tanto adottare l'articolo 21 della nostra Costituzione
e, visti i mala tempora che currunt, non credo che ci sia il
bisogno di spiegare il perché.
Marco Angelotti - Massa (MS)
Sono un medico e anche uno scrittore. Ho scelto di adottare l’articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana. Ritengo che la libertà di pensiero e d’espressione e la relativa tolleranza nei confronti di chi ha un pensiero diverso o addirittura opposto siano la reale misura della civiltà di un popolo. La libertà d’espressione e di divulgazione delle proprie idee, esercitata attraverso stampa, sofisticati mezzi multimediali o semplicemente con la parola, è quanto di più inalienabile del patrimonio intrinseco dell’umanità. Il confronto civile tra idee difformi o contrarie è l’unica vera strada verso il progresso sociale e culturale non solo della nostra nazione, ma di tutto il pianeta. Io voglio poter ascoltare chi la pensa come me e anche chi non condivide le mie idee. Con la stessa libertà.
Adotto l' articolo 21 perché ho diciotto anni e voglio ancora
poter credere di avere il diritto di dire come la penso in qualsiasi momento e
con qualsiasi mezzo.
Maria Grazia
Argenti - Bologna
Scelgo di adottare l'art. 21. La libertà dei media mi sta
particolarmente a cuore, perché la manipolazione degli stessi può ingenerare, e
di fatto spesso ingenera, grave disinformazione. Spesso la gente non ha il
tempo, gli strumenti, per individuare anche i fenomeni più eclatanti. Spesso il
pregiudizio e l'errore nascono dall'ignoranza, dalla non-conoscenza che oggi
può coincidere con la non-informazione. Il mio sogno proibito, che tale
resterà, è che vengano diffuse sui media "istruzioni per l'uso" dei
medesimi. Sono un’ex impiegata, prepensionata, quando guardo la televisione
mi capita molto spesso di arrabbiarmi o deprimermi.
Valeria Romano
Mai come in questo momento mi sembra giusto difendere la libertà
di pensiero in tutte le sue manifestazioni. Mi sembra singolare infatti che,
delle notizie di reati che riguardano familiari del on. Presidente del
consiglio, non parli quasi più nessuno, se non un libero settimanale come
“Avvenimenti”, che guarda caso non è proprietà di nessuno, se non dei
giornalisti che vi lavorano e dei suoi lettori! Ricordiamoci che cosa voleva dire
sancire questa libertà alla fine di un ventennio di regime, e teniamo presente
che, sotto altre forme, un pericolo di controllo dell'informazione può essere
fortemente presente anche adesso.
Lucia Romanelli-
Padova
Sono
una ragazza di quattordici anni, sto studiando la Costituzione Italiana: è
ritenuta una delle migliori d'Europa e desidero difenderla affinché nulla di
ciò che sta scritto sia cambiato. Adotto l'art.21 che ritengo essere uno dei
più importanti articoli per la salvaguardia dei diritti per la libertà.
Giorgio Romanelli -
Padova
Come in
fisica, più sono i punti di osservazione e più precisa diventa la
localizzazione di un oggetto, così più voci ci sono maggiore è la possibilità di
captare la verità, cogliere l'essenzialità delle cose, perché tutti i pensieri
concorrono l'uno senza ostacolare l'altro. Per questo adotto l'articolo 21.
Giancarlo Beltrame
- Verona
Come giornalista, da tempo allarmato per la compressione della
libertà di informazione, adotto l'articolo 21, che dice che "la stampa non
può essere soggetta ad autorizzazioni o censure".
Maria Grazia Bova -
Padova
Adotto l’articolo 21 perché sono spaventata per le sorti
dell’informazione. Ultimamente i telegiornali, in prima serata, dedicano molto
tempo a notizie quali compleanni di personaggi illustri, lunghi collegamenti
con spettacoli di varietà. Ed è solo l’inizio! Recentemente, in una
trasmissione di Radio 3, il conduttore ringraziava il suo precedente direttore
per “aver sempre garantito loro libertà nell’espressione del pensiero”.Questa
frase, un po’ sibillina, mi ha preoccupata: che cosa voleva dire? che non sarà
più così?
Ciro Sgrano
In un'epoca in cui non si è liberi di manifestare se non
al prezzo di randellate impunite sul cranio; dove si mette in discussione
l'ultimo baluardo della serietà e della correttezza nell'informazione, Enzo
Biagi, mi preme ricordare l'articolo 21 1° e 2° comma, tanto per citarne uno.
Barbara Costalunga - Padova
GRAZIE della possibilità che mi offrite di adottare un articolo
della nostra cara Costituzione. Non l'ho mai amata tanto come in questi ultimi
tempi : sento l'urgenza di difenderla con ogni mezzo democratico che ho a
disposizione e di ricordare a più persone possibili quanti diritti, che
giudicavamo scontati, non lo siano più!
Proprio l'altro ieri ho saputo che la redazione del giornale
Avvenimenti ha subito un'irruzione intimidatoria : hanno rubato i dossier su G8
di Genova, P2, Napoli...sono ritornate le squadre punitive! Ora agiscono con
ritrovata vitalità!
I provvedimenti contro Biagi, Santoro, Luttazzi...sono solo gli
effetti macroscopici di una nuova politica che ha tutta l'intenzione di
spegnere la 'parola e il pensiero' di chi non è funzionale al sistema e di
annebbiare le coscienze con programmi TV spazzatura per esercitare potere sulle
persone, senza aiutarle a ragionare e senza fornire loro un'informazione più
conforme alla realtà degli avvenimenti.
LIBERTA' DI PENSIERO, DI PAROLA : ACCENDIAMO LA NOSTRA COSCIENZA
!
Maria Pia Fontani
Aderisco
alla campagna di adozione della Costituzione, con un occhio di riguardo per gli
articoli 11, 13 e 21, ma più in generale direi che la nostra Costituzione è da
adottare tutta.
Agnese Palma - Roma
Mai come
in questo momento la nostra Costituzione, purtroppo poco conosciuta e insegnata
nelle scuole, è da ribadire e salvaguardare.
Ho
scelto 3 articoli che ora mi sembrano pericolosamente poco rispettati: 11, 21,
33.
Prima
di tutto la guerra: non esistono guerre "giuste" o legittime e
nessuna si è mai rivelata utile a risolvere le controversie tra i popoli ma
solo a stabilire un dominatore.
La
libertà di stampa, oggi da intendersi come pluralismo dell'informazione. Tutti
sappiamo dell'aberrazione italiana di questo momento, non servono commenti.
La
scuola pubblica: un valore che va tutelato e migliorato. I privati sono liberi
di istituire le loro scuole, senza oneri per lo Stato.
Fabrizio Marchetti
- Milano
La libertà di parola e di espressione sono le basi di un paese
"civile", qualsiasi intervento volto a limitare questi diritti lede
profondamente la nostra dignità.
Carla Chiolini –
Alassio
La libertà di informazione è il cuore della democrazia. La
società si evolve con il confronto libero e democratico del pensiero, non con
la censura o il monopolio dell'informazione.
Adotto l’articolo 21!!! Ho quasi 20 anni e sono innamoratissima.
Sogno di diventare un gran medico, con un cuore enorme e due spalle fortissime;
sogno di essere una di quelle persone che al mondo servono. Sono una ragazza
che diventa donna e che cerca di realizzare i suoi sogni e il più grande è
quello di sposare Andrea, l'uomo che amo, e creare con lui una famiglia
stupenda. Ho PAURA. In che mondo vivranno i miei figli? Ho massima fiducia
nell'intelligenza delle persone e, anche quando il risultato è per me tragico,
rispetto al massimo la scelta libera e democratica di ogni cittadino. Ma oggi
ci hanno rubato la libertà di scegliere, di criticare l'una o l'altra parte, di
sapere e potere filtrare le informazioni che ci vengono date. Dicono che il
giornalista bravo è quello che racconta il fatto senza una propria opinione:
NON SONO D'ACCORDO. Il giornalista bravo è quello che racconta la propria
opinione su una realtà che lo colpisce, immergendosi in essa e vivendola in
prima persona; facendo una cronaca, ma colma di stati d'animo, di pensieri e
idee. Perché il compito del giornalista della buona informazione è quello di
pensare e scrivere e non quello di descrivere un'oggettività irreale. Vorrei
che la mente di ogni persona potesse giostrarsi nella scelta politica, sociale,
economica...ma purtroppo ormai alla stazione Tiburtina di Roma ci sono i
manifesti di Mussolini, nella mia città la piscina è intitolata al gerarca
fascista Adelchi Serena e in un palazzo storico della città viene commemorata
la X M.a.s. In che mondo vivranno i
miei figli? A quanti anni dovrò iniziare a insegnare loro che vivranno in un
mondo da ricostruire??? A quanti anni dovrò insegnare loro che i valori
fondanti sono quelli che portano dentro e che, anche quando si troveranno a
essere i soli a possederli ancora, dovranno continuare a essere coscienti della
loro giustezza??? A quanti anni potrò sorridere con Andrea e con i miei figli
per la bellezza del mondo in cui vivo???
Pasquale
Paciello - Carinaro (CE)
Adotto
l'articolo 21 sulla libertà d'espressione, in questo periodo così triste per la
democrazia italiana. Non è possibile stare al gioco del cavaliere Berlusconi.
La logica del "chi non è con me è contro di me" è da condannare
tenacemente. Stiamo ritornando al periodo del "fascio". Ed è
senz'altro da condividere il pensiero del maestro di giornalismo Enzo Biagi,
quando paragona la maggioranza attuale alla "Casa Nostra".
Giuliana
Conchi - Schio
(VI)
Adotto
gli articoli 3 e 21 poiché li considero presupposti imprescindibili al diritto
allo studio e alla creazione di un cittadino consapevole in una società
democratica e progressivamente multietnica come sta diventando la nostra. In
qualità di insegnante, di persona e di donna, credo fondamentale, oggi più che
mai, rivendicare proprio quei diritti, la cui semplice enunciazione sembra
ormai un' ovvia e assodata realtà. Ma proprio poiché sono convinta che
"nulla è per sempre" e che qualsiasi diritto vada vissuto e
riconquistato giorno per giorno, voglio ribadire con questa adozione il mio
impegno quotidiano a far vivere ai miei alunni esperienze reali di educazione
civica e di vera presa di coscienza del valore fondante della nostra
Costituzione. Un grazie per l'iniziativa!
Luigi Campi
In un paese come il nostro, dove chi detiene o comunque
controlla il 90% delle televisioni e del mercato pubblicitario televisivo oltre
a case editrici, giornali, periodici e con questo condiziona l'informazione tutta,
essendo contemporaneamente il capo del governo che rilascia dichiarazioni
facendo liste di proscrizione di stimati professionisti dell'informazione
stessa, credo che l'articolo 21
sia senz'altro quello che più che mai ha bisogno di essere adottato.
Pietro Campoli
Fino al 1994 ero poco sensibile all'importanza del rispetto del
diritto tutelato dall'art. 21 della Costituzione nonostante fin da giovane mi
sia interessato per le tematiche politiche e sociali. Nel 1994, come documento
nella pagine web http://members.xoom.it/pcampoli, le molteplici
esperienze personali fatte per diffondere presso la pubblica opinione la
conoscenza della esistenza a carico di Silvio Berlusconi di una sentenza in giudicato
per falsa testimonianza censurata dai mezzi di informazione e anche dai
"finti avversari" politici del Berlusconi stesso, mi hanno fatto
capire quanto il diritto tutelato dall'art. 21 della Costituzione sia realmente
uno dei diritti fondamentali della persona. L’attuale emergenza democratica che
vive il Paese a causa della
legittimazione politica di un personaggio come Silvio Berlusconi evidenzia
ancor più come il mancato rispetto del diritto tutelato dall'art.21 della
Costituzione sia esiziale per la vita democratica e per il rispetto della
legalità in un Paese che voglia essere civile e democratico. Il lavoro fatto
dal 1994 nell'impegno civico documentato in parte nelle pagine web indicate
sopra mi ha permesso di acquisire prove concrete della sistematica violazione
del diritto tutelato dall'art. 21 della Costituzione a opera sia della
maggioranza del mondo dell'informazione che di gran parte del mondo politico;
per la mancata tutela dell'art. 21 della Costituzione nel 1997-1998 ho
denunciato alla Corte di Giustizia di Strasburgo l'Ufficio di Presidenza della
Repubblica Italiana a cui mi sono appellato più volte. Nell'agosto 1998 è stata
dichiarata irricevibile la denuncia, ma poiché ritengo sempre valida la
denuncia fatta nel 1997-98, ed essendo in possesso di fatti nuovi accaduti dal
1998 a oggi, sto lavorando per ripresentare una nuova denuncia più documentata
e sottoscritta da altri cittadini. Grazie all'esperienza fatta ho potuto
conseguire quella sensibilità che mi permette di avvertire quante menzogne e
falsificazioni quotidianamente siano diffuse da tutti i mezzi di informazioni
per ingannare l’opinione pubblica. Per i motivi che ho cercato di sintetizzare
adotto da ora e per sempre questo articolo della Costituzione; a difesa di tale
articolo sempre mi batterò per chiederne ed esigerne la tutela.
Agnese Palumbo -
Napoli
Io
adotto l'articolo 21. A mio avviso la tutela della libertà passa attraverso la
conoscenza...e una corretta informazione.
Maria
Grazia Rasi e Aniello Langella - Genova
Adottiamo
l'art.21 della nostra Costituzione perché pensiamo che mai come in questo
momento sia importante difendere la nostra libertà di pensiero e parola.
Alessandro
Palmerino – Catanzaro
Mai come in questo momento è necessario difendere e diffondere
la nostra costituzione, l'art. 21 è un valore immutabile,
alla negazione di tale valore seguirebbe la disumanizzazione
della società.
Elio Oggioni –
Milano
Intendo adottare l'articolo 21 della Costituzione affinché tutti
abbiano diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,
lo scritto e qualsiasi altro mezzo di diffusione, mezzi determinanti di una
società democratica che anche oggi va saldamente salvaguardata.
Maria Nene Garotta
– Milano
mi associo alla proposta di Carmen Covito perché la condovido:
IO ADOTTO L'ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE
Gabriella Rastelli,
Pietro Carini, Paola Carini, Carmen Rastelli – Castelvetro Piacentino (PC)
Siamo una famiglia di quattro persone e aderiamo al vostro appello.
Ognuno di noi ha scelto un articolo il cui contenuto traduce in diritto ciò che
rende gli esseri umani liberi e uguali: artt. 3, 13, 21, 34.
Sono alcuni dei principi fondamentali della nostra democrazia,
nata grazie al coraggio e al sacrificio di chi partecipò alla Resistenza e
liberò il paese. Noi abbiamo il vizio della memoria, e intendiamo con questa
adozione ricordarli a chi non lo ha.
Maria Ricciardi Giannoni
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio
pensiero...
L’attacco a Biagi, Santoro e Luttazzi si commenta da solo! Senza contare poi il monopolio
dell’informazione a carico del premier che ci sta portando verso il pensiero
unico dei mezzi di informazione.
Antonio Capalbi - Nizza
Adotto l'articolo 21, naturalmente.
Sono d'accordo con quanto dice Carmen Covito. Ogni cittadino dovrebbe recitarsi ogni giorno almeno 10 articoli della Costituzione. Come fosse un rosario.
Laura Andreoli - Novara
Adotto l'articolo 21 perché credo che la libertà di pensiero e
la libertà di espressione del proprio pensiero, in qualunque forma ed
attraverso qualunque mezzo, sia la libertà fondamentale, padre e madre di tutte
le altre libertà...
Adotto l'articolo 21 perché credo che l'esercizio del pensiero
sia la forma più alta di espressione della nostra umanità e della nostra
civiltà...
Adotto l'articolo 21 perché, oggi più che mai, il Grande
Fratello sta lavorando affinché, al pensiero, il cittadino-telespettatore
ricorra sempre meno...
Adotto l'articolo 21 perché anche nella nostra civilissima
Italia c'è ormai un Grande Fratello che discrimina tra pensieri meritevoli di
essere manifestati e pensieri che non solo devono essere taciuti, ma,
addirittura, "non pensati"...
ADOTTO L'ARTICOLO 21 PERCHE' NON VOGLIO DOVER MAI DIRE "MI
CONSENTA"...
Adotto l'articolo 21 perché voglio che si cominci a parlare di
più dell'articolo 21 che non dell'articolo 18!
Adotto l'articolo 21 ... PRIMA CHE IL GRANDE FRATELLO ME LO
IMPEDISCA!
Maria Luisa Bonacchi – Milano
Adotto l'articolo 21.
Non ci può essere democrazia se non ci sono una libera
circolazione delle idee e una libera possibilità di critica. Il primo passo
verso il regime è il bavaglio ai giornalisti. E non vi sembra che qualcuno ci
stia già pesantemente provando?
Grazie per quanto fate!
Raffaele Facciola
Perché il 21? perché la libertà di espressione è insopprimibile,
è un'esigenza naturalissima. Eppure da secoli e secoli c'è una lotta continua
per toglierla dai piedi perché da fastidio, allo stesso modo in cui il sig.
Berlusconi e gli altri dirigenti del suo governo ritengono fastidiosa l'azione
della magistratura perché non fa i "cazzi suoi". Eppure sembra che in
Italia le lezioni della recentissima storia non abbiano sortito effetto, se non
"ma questa non è una dittatura peggiore di quell'altra?" Insomma
l'articolo 21 è indispensabile a mantenere chiarezza tra i cittadini, spiegando
in piena libertà che cosa succede, anche sbagliando. Io scrivo anche via
Internet e poiché intendo continuare a farlo senza problemi e senza essere
spiato, firmo l'articolo 21.
Daniela Trenti
Il diritto ad esprimere la propria opinione è la radice di tutti
i diritti: senza questo diritto nessun altro può attecchire.
Condivido in pieno la vostra iniziativa. Adotto l'articolo 21. Collaboro al periodico "Il nostro tempo" e ritengo che l'art. 21 sia essenziale per una società democratica.
Giorgia Gianni – www.sophia.it
Come giornalista non posso che adottare l'articolo che
sta alla base ed è al contempo punto di arrivo della mia professione.
Ruben Ugualan
Mi sembra di ricordare che l’art.21 riguardi la libertà di parola senza discriminazioni varie e la libertà di pensiero. Se è così vorrei spiegarvi perché amo la Costituzione e in particolare questo articolo. Durante le scuole medie studiammo la Costituzione e ci imposero di imparare a memoria alcuni articoli più salienti. Mi ricordo che questo faceva proprio al caso mio.Io sono un protestante e in un piccolo paese di provincia qualunque diversità non è vista di buon occhio, ci stavo proprio male e sognavo una città dove tutti fossero uguali e la "maggioranza" non si comportasse da despota, ma con rispetto di qualunque altra idea. Qualcuno disse :"Non sono d'accordo con le tue idee, ma darò la vita affinché tu le possa esporre". Non posso dire tutto quello che vorrei sul governo e sul gregge Italia, altrimenti sarei censurato, ma finché ognuno di noi non si prende la briga di informarsi di persona, sui fatti che ci riguardano. Potranno raccontarci tutto e il contrario di tutto.
Lucia Sorrentino -
Milano
Tutti
hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo
scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La
stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure......
Inizia così l'articolo 21 e mai come in questo momento mi
sembra necessario adottarlo e difenderlo: per l'intollerabile attacco a Enzo
Biagi, Santoro,Luttazzi, per le verità nascoste o dimezzate imposte a chi vuole
continuare a lavorare, per l'arroganza e la prepotenza di questo
governo-padrone di una parte rilevante dei mezzi di comunicazione.
Ho deciso di adottare l'articolo 21 in nome di tutti quei personaggi
che, in modo anche coraggioso, ci mettono al corrente di quello che
quotidianamente accade nel mondo.Il mio pensiero è rivolto anche a chi fa la
satira, una forma intelligente di interpretare la notizia (a volte
drammaticamente reale) in modo pungente ma al tempo stesso intelligente. Mi
sembra che con il governo attuale la gente stia gradualmente dimenticando
l'importanza della libertà di pensiero e di stampa in favore di una
spregiudicata censura che ricorda terribilmente gli anni del regime fascista.
La libertà è un diritto del cittadino e come tale va difesa in tutte le sue
forme ed entro i suoi limiti (la legge giustamente dovrebbe punire chi fa della
stampa un proprio mezzo di propaganda). Purtroppo ancora una volta mi accorgo
di come la cecità di troppi cittadini impedisca loro di vedere e accorgersi di
come alcuni personaggi siano proprietari di reti televisive, testate
giornalistiche e editori non potendo così garantire, in quanto rappresentanti
del popolo e quindi (assurdo ma vero) garanti della giustizia, una libertà di
stampa eguale e onesta che non risponda agli interessi personali. Difendiamo
l'art. 21!
Sarei veramente fiero di poter adottare l'art 21 della nostra
Costituzione, in quanto tutela la libertà di pensiero che personalmente ritengo
la base per una società libera e pluralista,come la nostra.
Ps: sono lieto e felice di questa iniziativa.
Saverio Fortunato – (direttore di criminologia.it)
Ho deciso di adottare l'art 21 della
Costituzione. A me sembra la libertà delle libertà: poter parlare liberamente,
in un paese dove persino i comici vengono intimiditi e offesi e (tragico nel
tragico-comico) poi si fa passare la contestazione di impedire di esercitare il
diritto della parola e aggiungo anche della risata... come "normale".
Però, vedo anche degli eccessi in senso opposto che preoccupano: il diffondersi
di professionalità esaltati dalla ricerca disperata dell'apparire, anziché
dell'essere. Politici attori, attori politici, pubblici ministero fotomodelli o
soubrettes, giornalisti comici e comici giornalisti... In questa terra di
nessuno dilaga la ricerca insaziabile per lo scoop, per la notizia a tutti i
costi, catturata e data in pasto ai media per apparire e spettacolarizzare il
proprio agire professionale (o peggio ancora privato) a scapito altrui. Ormai
sulle disgrazie dell'uomo o della donna della strada c'è chi costruisce la
propria carriera: e non parlo tanto degli avvocati o di trasmissioni
tv-spazzatura.
Paola Mannucci -
Sesto San Giovanni (MI)
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente
il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione.Vorrei, se possibile limitarmi a proporre un citazione:
" Mani in alto fuori di qua
non resteremo più prigionieri
ma evaderemo come Steve Mc Queen
o come il grande Clint in fuga da Alcatraz.
SENZA TRATTARE NIENTE CON CHI
HA GIA' FISSATO IL PREZZO AL MERCATO
NEI NOSTRI SOGNI E DENTRO AI NOSTRI GIORNI E
PER LA NOSTRA VITA
Liberi tutti
Liberi tutti
Liberi, liberi, liberi tutti
DAI VIRUS DELLA MEDIOCRITÀ
DAI DOGMI E DALLE TELEVISIONI
DALLE BUGIE, DAI DEBITI, DA GERARCHIE, DAGLI
OBBLIGHI E DAI PULPITI
SQUAGLIAMOCELA.
NEI VUOTI D'ARIA DELLA REALTÀ
TRACCIAMO TRAIETTORIE MIGLIORI
LASCIANDO LE GALERE SENZA PASSARE PIÙ DALLA
CASSA
Liberi tutti
Liberi tutti
Liberi, liberi, liberi tutti
DA CIÒ CHE UCCIDE TE E TUTTO CIÒ CHE HAI
INTORNO
DALL'UOMO CHE NON È PADRONE DEL SUO GIORNO
DA TUTTI QUELLI CHE INQUINANO IL MIO CAMPO
IO MI LIBERERÒ PERCHÉ ORA SONO STANCO"
Liberi tutti, Subsonica
Grazie e ... in bocca al lupo!!!
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Prato
Alessandro Bicci – Prato
Raul Bartoli – Prato Laura Avataneo -
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