La Costituzione e le adozioni |
La Repubblica riconosce i diritti
della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica
dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità
familiare.
Manuel Affilastro -
Milano
Ho tredici anni e frequento la scuola media milanese Locatelli -
Oriani, II D. Vorrei adottare l'articolo 29 della Costituzione che recita: la
repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul
matrimonio. Adotto questo articolo perché prima o poi anch’io mi dovrò sposare
e dovranno riconoscere i diritti miei e della mia famiglia e ho sempre
constatato che i coniugi hanno gli stessi diritti perché i miei antenati e
sopratutto le mie antenate hanno dovuto subire pene che gli uomini non
subivano.
Io adotto questo articolo
perché ritengo che la famiglia sia il luogo degli affretti, della protezione,
della crescita, della solidarietà. In particolare per la nostra cultura
mediterranea, la famiglia è veramente società naturale come recita l’articolo
29.
Credo che la famiglia
talvolta addirittura integri e sostituisca l’intervento dello stato, come ad
esempio quando si verificano situazioni di difficoltà e bisogno dei cittadini.
E tuttavia credo che
mai come nei rapporti sociali sia importante leggere la costituzione in una
chiave evolutiva. Il costituente della fine degli anni 40 che si riferisce al
matrimonio intendeva davvero discriminare le famiglie sulla base del vincolo
matrimoniale o si limitava a leggere la realtà dei propri tempi? In altre
parole ritengo che la costituzione intendesse tutelare la famiglia come quel
nucleo basato sull’amore, il rispetto e il sostegno reciproci.
Dal mio punto di
vista la costituzione nel suo impianto generale non è mai un documento di
esclusione o di discriminazione: per questo ritengo che tutti i tipi di
famiglie, alla luce delle modifiche della nostra società degli ultimi cinquanta
anni, debbano trovare tutela in questo stesso articolo.
Non è necessario
imporre il matrimonio a chi non vuole o non può contrarlo, ma è indispensabile
che anche il Italia come nella maggioranza dei paesi europei si riconosca
protezione, tutela e sostegno da parte dello Stato anche a quelle famiglie che
pur non regolarmente sposate sono pur sempre basate sull’amore, il rispetto e
il reciproco sostegno.