La Costituzione e le adozioni

 

Principi fondamentali

Parte Prima

Parte Seconda

Disposizioni

transitorie e finali

 

IO ADOTTO L’ARTICOLO 54

 

Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

 

Enrico Impallomeni - Trofarello (TO)

Mi sembra che l'art. 54 sia uno dei più "sanguinanti", e su cui bisognerebbe più insistere.
.... in primo luogo rifiutandoci, come cittadini, di usare l'appellativo "Onorevole", se non dove chiaramente giustificato....

 

Teresa De Michele - Monza

Intendo far parte degli adottanti la Costituzione, in particolare intendo adottare l'art. 54.

 

 

Flavio Mantovani - San Donato Milanese (MI)

In un paese, chi comanda è il primo specchio dei cittadini!

 

 

Igor Suran – Milano

Adottare un articolo della Costituzione è forse il privilegio di chi - essendo cittadino italiano - può considerare un suo diritto inalienabile l'intera Carta Costituzionale. Siamo invece in molti noi - "non appartenenti alla Repubblica" - che per motivi di scelta o di necessità ci siamo trovati in questo Paese.

Cerchiamo di contribuire al suo sviluppo economico ed alla crescita del suo e nostro benessere. Ci auguriamo che - mentre viviamo nel profondo rispetto dell'immensa cultura del popolo che ci ospita - anche noi possiamo in qualche minimo modo arricchire questa cultura dandole l'opportunità di contatto e di confronto con realtà talvolta molto diverse.

Abbiamo imparato ad amare questo Paese e lo sentiamo nostro così come per sempre sentiremo nostra la terra da cui ciascuno di noi è venuto.

Non siamo cittadini italiani per legge, anche se spesso lo siamo di fatto: nei nostri doveri e obblighi, modi di lavorare, vivere, sognare, soffrire, amare.

La Costituzione italiana garantisce ai suoi cittadini dei diritti che sono senza pari al mondo. Il poco che chiede in cambio è che i cittadini osservino la Costituzione e le leggi della Repubblica, come si legge nell'articolo 54.

Il mio dovere di osservare la Costituzione e le leggi non è esplicitamente espresso nella Costituzione. E invece io godo di molti diritti, garantiti dalla Costituzione ai cittadini. Desidero quindi esprimere il mio riconoscimento in questo modo simbolico e unico che mi è possibile: adottando, abbracciando, facendo mio l'articolo 54.

 

 

Gianfranco Litrenta - Cosenza

Io adotto l'articolo 54. Perché sono un pubblico dipendente, come si dice nel gergo burocratichese, un funzionario. E ho prestato giuramento alla Repubblica. Perché, secondo me, mettersi al servizio della Repubblica, ma soprattutto di chi compone la nostra Repubblica, cioè i suoi cittadini, è fondamentale e necessario. Senza distinzioni di sesso,  di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, come la nostra Costituzione recita. Troppo spesso dimenticato da chi invece di mettersi al servizio della Repubblica, mette la Repubblica al servizio dei propri fini o peggio ha usato il suo ruolo per arricchirsi e avere potere sia politico sia economico. Perché il concetto di disciplina e onore mi è stato insegnato prima che dai libri, da mio padre e come lui porto avanti ogni giorno, ogni santo giorno le mie funzioni con disponibilità e rispetto. Rispetto di tutti coloro che si accostano per vari motivi, al mio ufficio e al mio operato. Perché si può non condividere le direttive del proprio dirigente, perché a volte l'impegno può anche calare. Non siamo dei supereroi, per fortuna; ma bisogna sempre svolgere i propri compiti considerando che l'attesa dell'altro nei confronti del risultato del nostro lavoro è vitale per lui. Vitale per lavorare, vitale per vivere a volte anche. Perché bisogna avere la forza di arrabbiarsi quando certe cose, certi comportamenti buttano fango su tutto il tuo lavoro e sul lavoro dei tuoi colleghi. Perché sono dell'opinione che la logica, il buon senso, la tolleranza e il rispetto degli altri possono far crescere la nostra Repubblica e creare un bel posto dove far crescere le nostre generazioni future.

 

 

Barbara Innocenti – Firenze

Sono un’imprenditrice nel settore pubblicitario e della comunicazione e sono fiera di essere fiera della nostra Costituzione. L'appartenenza della nostra Costituzione ai fondamenti etici di ognuno di noi non dovrebbe avere bisogno di spiegazione: abbiamo avuto la fortuna di nascere in un paese libero, purtroppo spesso minato da boicottaggi di interesse privato. Anche solo per festeggiare e ringraziare coloro che ci hanno reso padroni e custodi questo dono, nel rispetto e nella stima che si meritano tutti quelli che hanno lottato con i propri cuori e con le menti avverse al fine di poter renderci persone libere e forti di una simile patria, dovremmo portare nei nostri credo quotidiani le parole della nostra costituzione e alzarci contro chi non la rispetta o non la tutela in ogni parte. Benché mi senta sostenitrice di ogni sua parte, adotto in particolare l'articolo 54 e chiedo a tutti di rileggere la propria Costituzione per ricordare i diritti e doveri di ogni cittadino e controllare se effettivamente i funzionari della nostra patria portano avanti i loro doveri fedeli alla Costituzione su cui hanno giurato. Grazie.

 

 

Paola Salinetti - Roma

Scelgo di adottare l'articolo 54 perché ritengo che, adottando questo, si adottino di fatto tutti gli articoli della nostra Costituzione.

 

 

Marco Vitali

Sono un avvocato penalista e voglio adottare l'art. 54 perché credo che sia una meravigliosa esemplificazione di come dei concetti etici e, per questo spesso imprecisi, possano diventare giuridici e per questo puntuali e vincolanti. Allo stesso tempo, l'art. 54 è una meravigliosa espressione di come un  precetto giuridico, lontano dalla coscienza dei cittadini, cominci a essere disatteso nella prassi quotidiana.

 

 

Gabriella Mongardi - Mondovì (CN)

Adotto l'articolo 54, perché ritengo una cosa "sacra" il rispetto delle leggi e della Legge Fondamentale

 

 

Ivan Scalfarotto - Milano

Ho deciso di adottare l'art. 54 della Costituzione. E' un articolo breve, messo lì, né all'inizio né alla fine della Carta. Eppure mi pare un articolo di fondamentale importanza che sintetizza bene anche i motivi, lo spirito e i traguardi per i quali "Adottiamo La Costituzione" è nata.

L'articolo 54 dice che "Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le Leggi".

Molto semplice.

Siamo cittadini di questo Paese e possiamo pensare di vivere in un paese civile solo se tutti sottoscriviamo lo stesso patto e se ne rispettiamo le regole.

Dovrebbe trattarsi di un dato di partenza, di qualcosa di scontato, eppure non è così. La nostra Costituzione e le nostre leggi sono spesso violate, dimenticate, stuprate e vissute solo come burocratici lacci e lacciuoli che impediscono a questo o a quello di poter fare un po' - come dicevano quelli dell'ottavo nano - quel cazzo che ci pare.

E c'è un'altra cosa che il mio articolo (bello poter dire il "mio" articolo!) aggiunge: "I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge".

I politici, i magistrati, l'alta burocrazia, la nostra classe dirigente è fatta - ricordiamolo - di "cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche".

Quello che mi piace della Costituzione è che è scritta in un italiano bellissimo: l'espressione "cittadini cui sono affidate" intende due cose.

La prima è che "loro" sono cittadini, proprio come "noi". Cittadini cui sono "affidate" funzioni pubbliche. La cosa pubblica non è donata, concessa, regalata, abbandonata, dimenticata, delegata a chi la esercita. La cosa pubblica è loro affidata: un verbo che indica un legame che permane tra chi affida e la cosa affidata, un verbo che ha dentro una forte carica di amore. "Ti affido mia figlia..." direbbe un padre allo sposo davanti alla chiesa (o al comune!).

E poi affidare e fidarsi e fiducia non vengono tutti dalla stessa radice? La cosa pubblica la si dà - e non per sempre, e senza perderne la titolarità - a qualcuno di cui ci si fida!

E chi prende la cosa pubblica in affido cosa deve fare? Il mio articolo lo dice chiaro: comportarsi con "disciplina ed onore". Due parole antiche, un po' da cadetti dell'accademia, ma parole di grande dignità e di rigore morale. Pensate alla nostra classe politica, ai mariuoli che fecero nascere Mani Pulite e che ancora oggi campeggiano nella cronaca politica e giudiziaria: li avreste mai associati a concetti quali la disciplina e l'onore?

Ecco: l'articolo 54 dipinge con precisione la politica come me la immagino io. Fatta di gente disciplinata ed onorabile (no, non ho detto onorevole) cui affidare questo nostro stanco e liso paese.

Io lotto per questo ed è per questo che adotto l'articolo 54.

 

 

Laura Parolo - Montagna in Valtellina (SO)

Apprezzando sin dal principio la vostra iniziativa, pervenutami tramite Radio Popolare, ho riletto la Nostra Costituzione e, conseguentemente, ho deciso di adottare l'articolo 54 perché riassume in poche righe l'importanza della Costituzione e di tutte le altre leggi dell'Ordinamento italiano.

 

 

ALTRE ADOZIONI

 

Pietro Brandolini - Barbianello (PV)