La Costituzione e le adozioni

 

Principi fondamentali

Parte Prima

Parte Seconda

Disposizioni

transitorie e finali

 

IO ADOTTO L’ARTICOLO 135

 

La Corte costituzionale è composta di quindici giudici nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative.
I giudici della Corte costituzionale sono scelti tra i magistrati anche a riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrative, i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni d’esercizio.
I giudici della Corte costituzionale sono nominati per nove anni, decorrenti per ciascuno di essi dal giorno del giuramento, e non possono essere nuovamente nominati.
Alla scadenza del termine il giudice costituzionale cessa dalla carica e dall’esercizio delle funzioni.
La Corte elegge tra i suoi componenti, secondo le norme stabilite dalla legge, il Presidente, che rimane in carica per un triennio, ed è rieleggibile, fermi in ogni caso i termini di scadenza dall’ufficio di giudice.
L’ufficio di giudice della Corte è incompatibile con quello di membro del Parlamento, di un Consiglio regionale, con l’esercizio della professione di avvocato e con ogni carica ed ufficio indicati dalla legge.
Nei giudizi d’accusa contro il Presidente della Repubblica, intervengono, oltre i giudici ordinari della Corte, sedici membri tratti a sorte da un elenco di cittadini aventi i requisiti per l’eleggibilità a senatore, che il Parlamento compila ogni nove anni mediante elezione con le stesse modalità stabilite per la nomina dei giudici ordinari.

 

Maurizio Mauriello - Foggia

Sono in atto tentativi di stravolgimento dello spirito fondante della nostra Carta Costituzionale, da parte sia della destra che della sinistra politica. A mio parere la Carta va difesa con forza in quanto è stata una mediazione ad alto livello di diverse visioni del mondo e della vita e di interessi diversi. I cambiamenti sociali intervenuti dal 1946 a oggi non giustificano cambiamenti pseudoriformisti che invece hanno il solo scopo di comprimere e ridurre gli interessi rappresentati nella Carta e i diritti e le libertà da essa tutelati.

 

 

Beatrice Angelini - Roma

Desidero adottare l'art. 135 perché è ai 15 giudici della Corte costituzionale che spetta di legiferare in materia di legittimità costituzionale e di difenderne le regole e l'autorità per tutti noi. Vorrei ricordare che da parecchi mesi i 15 giudici sunnominati sono soltanto 13. L'incompletezza del quorum della Corte costituzionale le impedisce di riunirsi ed emettere sentenza sulla legittimità delle leggi proposte. Non credo che occorra aggiungere altro per arrivare alle debite conclusioni.