La Costituzione e le adozioni |
La Corte
costituzionale è composta di quindici giudici nominati per un terzo dal
Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune e per
un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative.
I giudici della Corte costituzionale sono scelti tra i
magistrati anche a riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria ed
amministrative, i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli
avvocati dopo venti anni d’esercizio.
I giudici della Corte costituzionale sono nominati per
nove anni, decorrenti per ciascuno di essi dal giorno del giuramento, e non
possono essere nuovamente nominati.
Alla scadenza del termine il giudice costituzionale
cessa dalla carica e dall’esercizio delle funzioni.
La Corte elegge tra i suoi componenti, secondo le
norme stabilite dalla legge, il Presidente, che rimane in carica per un
triennio, ed è rieleggibile, fermi in ogni caso i termini di scadenza
dall’ufficio di giudice.
L’ufficio di giudice della Corte è incompatibile con
quello di membro del Parlamento, di un Consiglio regionale, con l’esercizio
della professione di avvocato e con ogni carica ed ufficio indicati dalla
legge.
Nei giudizi d’accusa contro il Presidente della
Repubblica, intervengono, oltre i giudici ordinari della Corte, sedici membri
tratti a sorte da un elenco di cittadini aventi i requisiti per l’eleggibilità
a senatore, che il Parlamento compila ogni nove anni mediante elezione con le
stesse modalità stabilite per la nomina dei giudici ordinari.
Sono in atto tentativi di stravolgimento dello spirito fondante
della nostra Carta Costituzionale, da parte sia della destra che della sinistra
politica. A mio parere la Carta va difesa con forza in quanto è stata una
mediazione ad alto livello di diverse visioni del mondo e della vita e di
interessi diversi. I cambiamenti sociali intervenuti dal 1946 a oggi non
giustificano cambiamenti pseudoriformisti che invece hanno il solo scopo di
comprimere e ridurre gli interessi rappresentati nella Carta e i diritti e le
libertà da essa tutelati.
Beatrice Angelini - Roma
Desidero adottare l'art. 135 perché è ai 15 giudici della Corte
costituzionale che spetta di legiferare in materia di legittimità
costituzionale e di difenderne le regole e l'autorità per tutti noi. Vorrei
ricordare che da parecchi mesi i 15 giudici sunnominati sono soltanto 13.
L'incompletezza del quorum della Corte costituzionale le impedisce di riunirsi
ed emettere sentenza sulla legittimità delle leggi proposte. Non credo che
occorra aggiungere altro per arrivare alle debite conclusioni.