Aero Club
Bergamo
La portata visiva di pista (Runway Visual Range)
Capitolo 3
I TRASMISSOMETRI
3.1 Descrizione generale
Il trasmissometro comprende essenzialmente un proiettore di grande potenza, che
dirige un fascio di luce intensa verso un ricevitore fotosensibile, situato all'altra
estremità della linea di base, la cui lunghezza, nei sistemi di portata visiva di pista,
può arrivare fino a 150 metri. Il fattore di trasmissione dell'atmosfera, sulla linea
base ad un dato istante, è misurato comparando il flusso luminoso che penetra nel
ricevitore con quello che è ricevuto attraverso un'atmosfera perfettamente chiara. A
partire dal fattore di trasmissione, si può calcolare la portata visiva delle luci di
pista, di intensità nota, se si conosce la sensibilità dell'occhio (soglia visiva).
Il proiettore ed il ricevitore debbono essere
rigorosamente orientati l'uno verso l'altro. Questo allo scopo, da una parte di ottenere
il migliore rapporto segnale/disturbo nel ricevitore, dall'altra di evitare errori
eccessivi provocati dalla luce che penetra nel ricevitore dopo essere stata dispersa dalle
particelle in sospensione ai lati del fascio, che aumentano il flusso luminoso ricevuto
direttamente dal proiettore.
Affinché i due apparecchi restino rigorosamente orientati
l'uno verso l'altro, devono essere utilizzati elementi molto rigidi, montati su fondamenta
solide, poiché piccole modifiche dell'allineamento potrebbero provocare grandi
cambiamenti nell'uscita del ricevitore, che potrebbero, a loro volta, essere interpretati,
a torto, come modifiche del fattore di trasmissione.
Per le stesse ragioni occorre che la sorgente luminosa sia
di grande stabilità, o meglio che sia dotata di un sistema destinato a compensare le
fluttuazioni di intensità. Un metodo di compensazione consiste nell'utilizzare una fibra
ottica, che permette di confrontare il flusso luminoso attraverso l'atmosfera con quello
diretto, sullo stesso dispositivo fotosensibile, tenendo conto automaticamente delle
fluttuazioni di intensità della sorgente.
3.2 Lunghezza della linea di base
La lunghezza della linea di base impone un limite alla gamma di portate visive che
possono essere misurate. La linea di 150 metri fornisce una precisione soddisfacente fino
ad un limite inferiore, che può variare da 200 a 300 metri di notte (e
approssimativamente la metà di questi valori di giorno), a seconda delle caratteristiche
delle luci di pista e del trasmissometro utilizzato, particolarmente secondo la potenza
delle luci di pista e del proiettore. Il limite inferiore può essere ridotto, se
necessario, utilizzando una linea di base più corta. Questo però comporta certe
restrizioni nell'estremità superiore della scala, specialmente per giorni brillanti
quando, con la maggior parte delle luci di pista e dei trasmissometri, non si può
misurare la RVR con una precisione ragionevole, se non fino ad una distanza da 15 a 20
volte la linea base.
3.3 Calcolo della portata visiva utilizzando il segnale
di uscita del trasmissometro
La portata visiva di pista viene calcolata, a partire dalle misure del trasmissometro,
utilizzando la legge di Allard o la legge di Koschmieder, secondo che il
pilota avrà la guida a vista principalmente dalle luci di pista o dalla pista o dai
relativi contrassegni.
In altri termini, l'RVR è fondata sulla portata visiva
delle luci di pista o della pista e dei suoi contrassegni, secondo il caso. In pratica, le
luci di pista possono essere viste a più grande distanza, salvo quando si verifica una
combinazione di visibilità relativamente buona con una forte illuminazione ambiente
oppure con una debole intensità delle luci, o entrambe.
3.4 Calcolo basato sulle luci di pista
L'utilizzazione della legge di Allard è fondata sul fatto che, ai fini
pratici, le luci di pista sono viste dal pilota sotto forma di sorgenti puntiformi. Per il
calcolo dell'RVR a partire dalle misure del trasmissometro, la legge di Allard può essere
presentata nella forma:
dove:
T è il fattore di trasmissione dell'atmosfera
sulla linea di base D del trasmissometro;
Et è la
sensibilità degli occhi del pilota, espressa attraverso la soglia visiva di
illuminazione;
R è la portata visiva di pista;
I è l'intensità della sorgente luminosa, nella
direzione del pilota.
La conversione del segnale d'uscita del trasmissometro in
portata visiva di pista si esegue abitualmente in modo automatico, mediante un dispositivo
di trattamento elettronico dei dati nel quale si inseriscono i valori attuali delle due
variabili T ed Et.
Il calcolatore tiene conto del valore appropriato di I,
compreso il livello di intensità al quale la torre di controllo di aeroporto ha regolato
l'insieme del sistema di luci di pista. Esso inoltre arrotonda ogni valore della portata
visiva al grado più vicino sulla scala di presentazione.
3.5 Soglia di illuminazione da utilizzare nei calcoli
Tra la notte ed il giorno pieno, la soglia di illuminazione Et
varia di un fattore 1000, in funzione della luminanza del fondo. Nei calcoli dell'RVR, il
valore utilizzato dovrà essere quello appropriato, per le sorgenti puntiformi, nelle
condizioni dominanti di illuminazione ambiente.
Allo scopo di realizzare un certo grado di
normalizzazione tra i dati dei differenti aeroporti, si riportano le indicazioni per la
scelta della soglia di illuminazione:
Le quattro soglie di illuminazione sono ugualmente
spaziate e sono comode per la conversione dei valori del fattore di trasmissione in
portata visiva di pista. Tuttavia, altri valori per il periodo intermedio e per il giorno
normale possono essere utilizzati per le soglie, a condizione che essi diano per la
portata visiva di pista dei valori più prudenti (cioè più bassi), che si siano
dimostrati accettabili operativamente.
3.6 Intensità delle luci di pista da utilizzare nei
calcoli
L'intensità luminosa da utilizzare nei calcoli dell'RVR è quella che è diretta verso
il pilota dalle luci più lontane che egli percepisce, nel sistema di luci di pista che
egli utilizza come guida.
Si assume che gli occhi del pilota siano ad un'altezza di
5 metri, direttamente sopra l'asse pista, conformemente alla definizione dell'RVR. Si può
dimostrare che, per delle portate visive di pista sulle quali le luci di bordo pista
assicurano normalmente una guida significativa, gli occhi del pilota, quando sono situati
più in alto, percepiscono un'intensità maggiore e, in conseguenza, beneficiano di una
portata visiva leggermente più grande.
Se il pilota si trova spostato lateralmente rispetto
all'asse, l'intensità diretta verso di lui cambia ugualmente. Con RVR superiori a 400
metri, l'effetto delle luci di bordo pista e delle luci assiali, sulla portata visiva, è
debole. Con delle portate visive di pista minori, grandi spostamenti verso i bordi pista
comportano una diminuzione notevole della portata visiva delle luci assiali, ma, in questo
caso, le luci di bordo pista situate dalla parte dello spostamento forniscono una portata
visiva sensibilmente più grande. La portata visiva, nel suo insieme, non è dunque
probabilmente influenzata in modo sensibile da uno spostamento laterale all'interno dei
limiti della pista propriamente detta, particolarmente se sono disponibili le luci della
zona di impatto; per cui, in pratica, non si tiene conto dello scarto laterale nei valori
di RVR che sono comunicati.