Transponder
(XPNDR) = questo
sconosciuto
di Sandro Viti Utilizzeremo questo
spazio per approfondire la conoscenza su questo piccolo ma utilissimo
strumento ormai onnipresente (se non obbligatorio) nei cockpit dei più
disparati aeromobili. Per iniziare è necessaria una
premessa di fondamentale importanza, che riguarda luso di questo strumento. Il transponder è uno strumento
che, come dice il nome stesso, risponde ad ogni
interrogazione provenga da un centro radar dotato di radar secondario o SSR
, Secondary Surveillance Radar (Milano, Roma, ecc.).Il nome infatti ricorda il
pappagallo, che ripete esattamente quello che sente nello spazio circostante. Nei primi anni di utilizzo del radar, nei centri di controllo radar (RCC) esisteva un solo radar, chiamato primario, che permetteva di rilevare qualunque traccia si muovesse nello spazio aereo compreso nella copertura del radar stesso. Il sistema captava le onde radio riflesse dai corpi in movimento nello spazio aereo ed era quindi in grado di rilevare indistintamente aeromobili, volatili e affini Negli ultimi anni questo tipo di
rilevamento non era più accettabile e così si progettò un radar cosiddetto di
supporto, che rilevasse non più la presenza o meno di un corpo in movimento
bensì la presenza a bordo di un particolare strumento, appunto il transponder. Da qui la prima conseguenza
appare evidente: un aeromobile senza transponder che si muove in uno spazio
aereo dotato esclusivamente di radar secondario, non può essere rilevato da
nessuno, a meno che non venga intercettato dai caccia della difesa aerea sempre
in allerta proprio per questo motivo
(N.d.R.
Non provateci, non è per niente piacevole avere un caccia alle calcagna !!!). Ovviamente nessun centro radar
ha destituito il radar primario, e lo usa in aggiunta al secondario per una
maggiore precisione dellintero sistema. Come detto precedentemente, il
transponder risponde ad una interrogazione proveniente da una stazione radar,
cioè il radar rileva se nello strumento (che per ovvie ragioni deve essere
attivo e non in Stand-By
) è inserito un qualsiasi codice che spaziano da
0000 a 7777. Sul monitor delloperatore
radar verrà allora visualizzato il codice e solo a questo punto anche
linformazione relativa alla sua posizione. Una considerazione a parte va
fatta riguardo alluso improprio dello strumento ove non sia specificatamente
richiesto. A bordo dei moderni liner esiste uno strumento denominato TCAS
o Traffic Collision Avoidance System che rileva la presenza di altri
aeromobili nelle vicinanze, rilevando la presenza di un transponder
attivato. Ciò significa che, ponendo di essere allineati per un finale 30 alla
pista turistica di Bergamo (LIME) con il transponder lasciato acceso su 7000 in
modo A (esempio: al ritorno da Garda Approach..),e supponendo che un liner si
trova allineato sul localizzatore della pista 29 sempre di Bergamo, quest
ultimo avrà il TCAS che suona allimpazzata con conseguente rapporto per
mancata collisione verso di noi!!! da parte del comandante. Ma vediamo finalmente come
funziona questo transponder. Un qualsiasi centro radar ci
chiede di inserire un determinato codice sullo strumento (Squawk) e di attivarlo
in modo A (cioè abilitando solo linformazione di posizione).
Selezioneremo il codice, attiveremo il transponder commutando il comando da
stand by a ON e vedremo
che la finestrella in basso a sinistra si illuminerà ad intermittenza: ciò
significa che lantenna del radar ci sta irradiando col suo fascio e
loperatore ci vede sul suo schermo. A questo punto l'operatore radar
conferma, o ci richiede conferma, della posizione al fine di evitare confusione
con altre tracce (peraltro cosa molto difficile se agli aeromobili sono
assegnati codici diversi). Riporterà posizione e distanza rispetto ad un punto
noto, ad esempio: I-ABCD radar contact, 6 miles on radial 270 from ORI Vor,
report leaving etc etc... Nel momento in cui si seleziona
un codice e si attiva lo strumento, questo risponde alle interrogazioni del
fascio radar che lo investe con un treno di impulsi, cioè una radio onda di
forma quadra contenente l'informazione di codice. La stazione radar, ad ogni
risposta da parte di un transponder, dedica circa 25 msec e,
"contando" quanti impulsi sono contenuti in questo lasso di tempo,
risale al codice visualizzandolo sullo schermo radar. La posizione sullo schermo radar
viene dedotta mediante calcoli empirici elaborati dal computer che asserve il
radar vero e proprio, tenendo conto della posizione dell'antenna (azimuth),
della quota del velivolo, e altri fattori. Una cosa da notare è che col
radar secondario di ogni traccia di cui si abbiano due posizioni consecutive
note, ad intervalli di tempo noti, il computer può calcolare la velocità
riferita al suolo, ossia la Ground Speed. Riguardo alla velocità, il computer può discriminare delle tracce che ritiene non valide; per esempio le tracce troppo lente o quelle che variano da troppo veloci a troppo lente o addirittura quelle troppo veloci. Proprio per questo motivo se si supponesse una visita da parte di oggetti estranei tipo UFO o simili, probabilmente, date le velocità spropositate e le rotte più o meno scoordinate che seguono tali ipotetici mezzi, le tracce verrebbero cancellate dal computer che gestisce lo schermo radar di qualunque stazione! Per quanto concerne il funzionamento in modo C, cioè con il riporto di quota, basti sapere che oltre al codice viene spedito anche un treno di impulsi che codifica la quota letta dall'altimetro di bordo. Da qui è facile intuire che un errato settaggio dell'altimetro, comparirà anche sullo schermo radar del controllore, il quale probabilmente, a meno di errori dello strumento, vi farà fare una brutta figura... Riassumendo, il transponder
è uno strumento che in casi estremi può trarci fuori dai guai, quindi
usatelo in caso di necessità tipo ritrovo della posizione, ma evitate di farne
un uso improprio, lasciando spazio a chi magari ne ha più bisogno di noi, visto
che la capacità di un radar è quasi illimitata ma la capacità di un
controllore di vettorare aeromobili contemporaneamente è decisamente minore... Per concludere ricordiamo che il cambio del codice deve essere effettuato ponendo il selettore del transponder nella posizione Stand By (STBY), impostando la sequenza di numeri richiesta dalloperatore e, infine, ricommutando il selettore su ON. I codici di interesse generale, riconosciuti in tutto il mondo e che vale la pena di ricordare sono: 7 7 0 0 : Mayday (emergenza a bordo). 7 6 0 0 : Avaria radio. 7 5 0 0 : Atti di pirateria a bordo. In Italia è stato attribuito il codice 7 0 0 0 al generico volo VFR. Buoni voli e Squawk 7000 a
tutti... |
aeroclub@aecbg.it Data ultimo aggiornamento: 12/17/00 |