La radiazione
proveniente dal sole è assorbita in scarsa misura dall'atmosfera.
L'aria non si riscalda per questa via in maniera apprezzabile; la temperatura
degli strati atmosferici dipende essenzialmente dal calore ceduto dalla
superficie terrestre (irraggiamento termico).
Il suolo è quindi
l'elemento principale attraverso il quale l'energia emessa dal sole
riscalda l'aria. Aumentando l'altezza del sole sull'orizzonte si ha
un aumento dell'intensità della radiazione incidente al suolo;
aumenta cioè il riscaldamento della superficie investita e di
conseguenza aumenta anche il calore emesso dalla superficie stessa
riscaldata.
Finche il calore ricevuto
supera quello emesso, la temperatura del suolo e quindi dell'aria è
in continuo aumento; allorquando il calore emesso supera quello ricevuto,
la temperatura dell'aria va decrescendo.
La temperatura dell'aria
in prossimità del suolo presenta quindi un minimo, intorno all'alba,
ed un massimo due o tre ore dopo il passaggio del sole al meridiano.
La differenza tra la
temperatura massima e la temperatura minima si chiama "escursione termica
diurna".
L'ampiezza dell'escursione
è notevolmente ridotta in caso di presenza di nubi, particolarmente
in presenza di una copertura totale. Le linee che congiungono, sulle
carte meteorologiche località con la medesima temperatura sono
chiamate ISOTERME.