In esso si definisce
"corda" il diametro del minimo cerchio circoscrivibile al
profilo o, il che è lo stesso, il segmento che ne unisce i due punti più
lontani.
Gli estremi della corda
sono rispettivamente, nel senso del moto, il "bordo di entrata"
e il "bordo di uscita".
La porzione di perimetro
che va dal bordo d'entrata a quello di uscita, al di sopra della corda, si
dice "dorso", mentre l'altra parte di perimetro si dice
"ventre".
Lo spessore del profilo
non viene mai dato come valore assoluto, ma come rapporto fra questo e la
corda. Il risultato si definisce "spessore relativo", ed è un
elemento importante per le caratteristiche del profilo.
Se dividiamo a metà vari
spessori assoluti di un profilo e poi uniamo i punti trovati, otteniamo
una linea che va dal bordo di entrata a quello di uscita, ad essa viene
dato il nome di "linea media del profilo" e la sua distanza
dalla corda da un'idea della curvatura del profilo stesso.
La grande importanza che
ha la geometria di un profilo, per quanto riguarda le caratteristiche
sostentatrici, ha portato l'aerodinamica sperimentale al tracciamento ed
allo studio di centinaia di tali forme, tanto da rendere necessaria una
suddivisione delle stesse.
La più importante è
quella che classifica i profili in base alla loro forma geometrica,
citandone prima l'aspetto del ventre e poi quello del dorso.
Abbiamo allora: (Fig.4)