PROFILI ALARI
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Nei capitoli precedenti abbiamo visto che le lastre piane e curve possono sviluppare, se opportunatamente orientate, delle forze portanti in grado di sostenere determinati pesi.

Eppure ne la lastra piana ne quella curva vengono usate in aeronautica per costruire ali.

La causa va ricercata nel loro piccolo spessore, che non è tale da assicurare un'adeguata resistenza meccanica, inoltre nel fatto che alcuni solidi di buona penetrazione, opportunatamente adattati, sviluppano forze sostentatrici notevolmente maggiori e posseggono spessori che consentono le realizzazioni pratiche.

La ricerca della migliore forma da adottare per le ali ha portato a disegnare, agli albori dell'Aviazione, corpi aventi sezioni molto prossime a quelle delle ali degli uccelli ed ai corpi dei pesci (Fig.1).

Fig.1

Le sezioni prendono il nome di "profili" e si ottengono tagliando un'ala con un piano parallelo alla direzione del vento e normale alla dimensione trasversale dell'ala (Fig2).

Fig.2

La nomenclatura di un profilo è piuttosto semplice; osserviamone uno posto nella condizione normale di volo(Fig.3).

Fig.3

In esso si definisce "corda" il diametro del minimo cerchio circoscrivibile al profilo o, il che è lo stesso, il segmento che ne unisce i due punti più lontani.

Gli estremi della corda sono rispettivamente, nel senso del moto, il "bordo di entrata" e il  "bordo di uscita".

La porzione di perimetro che va dal bordo d'entrata a quello di uscita, al di sopra della corda, si dice "dorso", mentre l'altra parte di perimetro si dice "ventre".

Lo spessore del profilo non viene mai dato come valore assoluto, ma come rapporto fra questo e la corda. Il risultato si definisce "spessore relativo", ed è un elemento importante per le caratteristiche del profilo.

Se dividiamo a metà vari spessori assoluti di un profilo e poi uniamo i punti trovati, otteniamo una linea che va dal bordo di entrata a quello di uscita, ad essa viene dato il nome di "linea media del profilo" e la sua distanza dalla corda da un'idea della curvatura del profilo stesso.

La grande importanza che ha la geometria di un profilo, per quanto riguarda le caratteristiche sostentatrici, ha portato l'aerodinamica sperimentale al tracciamento ed allo studio di centinaia di tali forme, tanto da rendere necessaria una suddivisione delle stesse.

La più importante è quella che classifica i profili in base alla loro forma geometrica, citandone prima l'aspetto del ventre e poi quello del dorso.

Abbiamo allora: (Fig.4)

profili concavo-convessi

profili piano-convessi

profili biconvessi

All'ultima categoria appartengono anche i profili "biconvessi-simmetrici", che hanno identica curvatura del dorso e del ventre.

Fig.4

 

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