Minerva Angiologica Vol.17,Suppl.3, n.2- aprile/giugno 1992, p. 160

COMPORTAMENTO DELLA FLEBODINAMOMETRIA DOPO CURA CHIVA

M. Ballo, F. Spinelli*, C. Nasso **, S, Mandolesi**

Cattedra di Angiologia, Università di Palermo
(titolare: Prof. M. Ballo)
Cattedra di Chirurgia Vascolare, Università di Messina
(Titolare: Prof. F, Spinelli)*
Fondazione Internazionale di Angiologia (I.F.A.), Roma**


La cura CHIVA (Conservatrice et Hemodynamique de l'Insuffisance
Veineuse en Ambulatoire) è una nuova cura delle: varici degli
arti inferiori che  si basa sui seguenti presupposti emodinamici:
- frazionamento della pressione idrostatica nel sistema venoso
superficiale incontinente;
- interruzione  degli  shunts  veno-venosi (reflussi ad alta
portata);
- rispetto delle perforanti di "rientro" nel sistema venoso
profondo.
Scopo del  lavoro è quello  di  valutare  le  modificazioni
della  pressione  venosa  ambulatoria  (A.V.P.),  misurata  con
metodica diretta dopo cura CHIVA,
E'  stato  studiato  un  gruppo  selezionato  di   30  pazienti
affetti  da  varici  degli  arti  inferiori  con  incontinenza
della safene interna.  La pressione venosa è stata misurata,
prima e subito dopo CHIVA,  incannulando  la  safena  interna
al  dorso  del  piede  e  raccordando  l'ago ad un manometro  ad
acqua. So procedeva al rilievo prima della pressione ortostatica
e quindi della ortodinamica (facendo deambulare  il paziente
in loco).
In tutti i  soggetti esaminati si è osservata  una significativa
ed  immediata riduzione della  A.V.P. dopo  cura  CHIVA,
in media intorno a  30  cm  di  acqua,  unitamente  ad  un  aumento
del tempo di recupero (refilling time - RT).
Tali  dati  confermano,  a  nostro  avviso, il miglioramento
della disfunzione venosa ottenuto con la CHIVA e giustificano
i  buoni  e precoci risultati clinici.