Minerva Angiologica Vol.16:365, n.1-1991

FPVR versus CHIVA cure

Confronto di due metodiche terapeutiche ambulatoriali anti-stripping che mettono al primo posto il ripristino dell'emodinamica venosa dell'arto inferiore

M. GERACI

Il FPVR (functional plastic venous recovery),ideato dall'A.
e praticato sin dal 1982 sembra avere, a parere dell'A. stesso,
notevoli vantaggi anche rispetto al metodo CHIVA ideato da
Claude Franceschi (Francia).
Il FPVR si propone di rinforzare la vena debole dilatata e
sottile in tutti i suoi tratti creando dei contrafforti perivenosi
esterni o degli anelli perivenosi in funzione di valvole non più esistenti.
Il rinforzo della parete e la presenza degli anelli riporta la sezione
del vaso ad un calibro leggermente inferiore alla norma cosi che
si ha un incremento della velocità del sangue e una diminuzione
della pressione laterale venosa.
Il  metodo CHIVA (cure "conservatrice et hemodynamique de l'insuffisance
veineuse en ambulatoire") è anch'esso radicalmente differente dai
tradizionali metodi per il trattamento delle vene varicose; esso
è totalmente conservativo piuttosto che distruttivo.
Anche questo metodo, come il FPVR, si propone di correggere le
anormalità anatomiche e funzionali (aborrendo sia lo stripping
sia la sclerosi) creando nuove e più favorevoli condizioni emodinamiche
per il ritorno venoso.
Ma mentre la "CHIVA cure", sacrifica tratti di vena il FPVR, a parere dell'A.,
recupera tutte le vene dilatate e sottili e, poiché può modellare
la sezione del vaso, può creare condizioni emodinamiche nettamente
favorevoli al ritorno venoso.
Inoltre il FPVR (recupero venoso)è una tecnica incruenta.