L' ARCO DELLA SAFENA ESTERNA E LE SUE VARIANTI
L' anatomia della Crosse della Safena Esterna (SE) è caratterizzata
da una grande variabilità. (FIG. 1)
Lo sbocco in poplitea non è costante per posizione e puó
realizzarsi sopra, a livello o al di sotto della rima articolare del ginocchio.
Per ognuna di queste varianti puó essere fornita una frequenza percentuale,
ampiamente riportata nei trattati di anatomia, anatomiachirurgica e radiologia vascolare.
Esistono altri caratteri della morfologia della crosse in genere sottovalutati.
In particolare, la presenza di confluenti dell' arco della SE, con numerose varianti anatomiche
fino allo sbocco indipendente in poplitea.
(vena femoro-poplitea, vena del Giacomini, vene gemellari, vene del soleo) (FIG. 2a e
FIG. 2b)
La duplicità della vena poplitea non è da segnalare come patologia, ma come una frequente
variante anatomica. Molto variabile è poi anche il livello topografico al quale avviene
la duplicazione, generalmente al cavo popliteo. (FIG. 3 e 4)
La vena SE puó quindi confluire in poplitea unica o in una sola delle due vene
poplitee (FIG. 5), mentre l' altra puó ricevere le gemellari e non la SE.
Talvolta manca lo sbocco in poplitea. Nel senso che la SE si porta verso l' alto, nella
regione posteriore di coscia, in stretta continuazione con la vena femoro-poplitea, che
giunge fino alla porzione piú alta della coscia o piú in alto ancora in regione glutea.
Altra possibilità è l' inosculamento a pieno volume con la vena del Giacomini.
Se all' arco la SE è molto variabile, inversamente ha un andamento molto costante alle radici,
dove abbiamo in genere una divisione della SE in due tronchi, l' uno mediale e l' altro laterale
al tendine di Achille. Per cui l' origine cosiddetta normale della SE, posteriormente al malleolo
esterno, è spesso soltanto una delle radici del vaso. In un' alta percentuale dei casi esiste
anche un tronco mediale nei pressi del malleolo interno, in tutta corrispondenza del punto dove
si trova la tibiale posteriore.
Questa osservazione ha importanza nella valutazione pre-stripping della SE, in quanto la
manovra potrebbe lasciare in sede un tronco mediale indenne, cosí come avviene nello stripping
della safena interna (SI) duplice, quando dopo l' asportazione resta in sede un tronco dipendente
dalla duplicazione bassa della safena.
Ancora, sono frequenti le duplicazioni SE (non necessariamente alla radice) anche a una
certa distanza dall' arco. Spesso alla duplicazione segue una riunificazione, cioè
la SE puó essere duplice al III medio di gamba, ma si presenta unica piú in basso.
Inoltre, la variabilità del punto di passaggio del tronco della SE dalla posizione
extra-fasciale in basso alla posizione intra-fasciale in alto (PUNTO GASTROCNEMIO) puó
essere osservata agevolemte mediante esame ecografico. Esso puó
situarsi in tutta vicinanza del cavo popliteo oppure a diversi livelli della gamba.
È un punto estremamente variabile e riferito nei trattati come punto di minore resistenza del
tessuto esterno alla parete venosa. L' improvviso venir meno della funzione di contenimento della
fascia determina la maggiore frequenza dello sfiancamento dovuto alla pressione venosa.
In realtà, in molti casi il passaggio avviene gradualmente, per l' inglobamento per breve tratto
del tronco safenico in uno sdoppiamento della fascia della gamba. (osservazione questa
appannaggio del solo esame ecografico). (FIG. 6) Il punto gastrocnemio convive spesso con
una perforante.
Sempre riguardo il tronco della SE, esiste un andamento particolare delle comunicanti,
cioè di quei vasi che si portano dalla SI alla SE, come la vena del Giacomini,
che normalmente collega la SI a metà coscia con la SE all' arco. Però
per molte altre comunicanti alla gamba, il loro punto di entrata nella SE coincide in
genere con il punto di aggetto di una perforante, direttamente in SE o nella stessa
comunicante, a pochi millimetri dallo sbocco in SE.