Mi perdonerà mai J. Sebastian per essermi troppo avvicinato alla
sua opera ?
L'intento è chiaro. Con l'uso della scala temperata Bach rese
possibile la trasposizione della partitura da una tonalità all'altra,
compito invece impossibile nel temperamento non equabile.
Allo stesso modo, oggi un orientamento clinico unitario sulla malattia
cerebrovascolare dovrebbe essere trasferibile da una specialità
all'altra, indipendentemente dalla struttura e dal clinico al quale è
affidato il paziente.
Fin qui deve spingersi l'analogia, ma non oltre per evitare di cadere
nella banalità.
L'analogia comunque riecheggia nella coralità dell'opera, nel
suo voler toccare e far vibrare tutte le tonalità non privilegiandone
alcuna, con una multidisciplinarietà specifica dell'argomento affrontato.
Il tema del volume tende alla ricomposizione, almeno sul piano della
divulgazione, della frattura ideale tra gli studi di fisiopatologia e diagnostica
da un lato e la pratica terapeutica dall'altro, la quale spesso elude sistematicamente
considerazioni di fisiopatologia.
L'accento è posto principalmente sulla multidisciplinarietà
dell'approccio al paziente, perché nel trattamento della Insufficienza
Cerebro Vascolare (ICV) acuta o cronica confluiscono competenze diverse:
reparti di Neurologia, NeuroChirurgia, Medicina Interna, Pronto Soccorso,
Chirurgia Vascolare, Cardiologia, Angiologia, Rianimazione e Servizi di
Neuro e AngioRadiologia, di Diagnostica Ultrasonora, di Diagnostica per
Immagini.
Questa molteplicità di figure professionali dà origine
a un trattamento frammentato e non integrato con disparità di indirizzo
in dipendenza della strada percorsa.
L'obiettivo è allora stimolare l'adozione di metodi clinici
e diagnostici comuni.
Il volume si sviluppa su più sezioni:
PRELUDIO - Messa a punto dei metodi attuali per la valutazione del
compenso (diagnostica Doppler e Ecografica dei tronchi sovraortici, Doppler
Transcranico, Radiologia).
SUITE - Un accostamento insolito tra temi di Fisiopatologia e Biofisica
del Circolo Cerebrale per l'indagine clinica e di Diagnostica differenziale
multidisciplinare basata sulla strumentazione.
FUGA - Aspetti terapeutici, centrati sulla terapia medica e/o chirurgica
della ICV acuta.
DISSONANZE - Il libro si conclude sul tema importantissimo del coordinamento
tra tutti questi metodi terapeutici.
Il coordinamento è importante, perché oggi esiste una
disomogeneità di vedute, che coesiste talvolta con una posizione
attendista a priori, quasi di rassegnazione nei confronti del risultato
terapeutico, tesa più al recupero funzionale a lungo termine che
all'azione rapida durante l'accidente ischemico acuto.
In ultimo, l'I.S.V.B. è stata la fucina nella quale è
effettivamente maturata questa iniziativa, che ben illustra il carattere
pratico in ogni senso di una sana utopia, mentre il Centro Diagnostico
celebra così il tredicesimo anno della sua attività.
Un ringraziamento va alla EdiSES che ha reso possibile la realizzazione
di questa opera, curandone la pubblicazione con attenzione, nonché
alla E.A.S.S. per la disponibilità del sito Internet.
Fausto Passariello
Napoli, 31 luglio 1997, 13.11 ora estiva