L'INGEGNER CASCIABALL

 

La commedia in tre atti "L'INGEGNER CASCIABALL" di Emerico Valentinetti, adattata in dialetto milanese da Emilio Maderna e Franco Mariani, ci presenta uno spaccato di vita meneghina nel quale il filo conduttore sono le "spiritose invenzioni" del protagonista. Guido Peragallo è Fingegner Cascia-bali, figura scoppiettante attorno alla quale ruota la vicenda, che è ambientata in una pensione, gestita dalla vivace signora Clotilde, ammirata e corteggiata anche per la sua solida posizione economica.

La signorina Ines è una ragazza che a-bita temporaneamente nella pensione e si trova al centro di una serie infinita di equivoci e di colpi di scena. il comandante Tagliavacche, amico di Peragallo, viene coinvolto sempre più in intricate acrobazie verbali, definite in gergo milanese "bali", di cui fa le spese anche il figlio di Guido, Silvio trascinato in un vortice di "spiritose invenzioni" ma anche animato da una sincera passione amorosa. Olga è la cameriera tuttofare della pensione, curiosa e intrigante controlla il via vai, in cui spicca il ragionier Conti ospite da molto tempo della signora Clotilde e avversario dichiarato di Guido Peragallo.

L’ingegner Casciaball viene anche cercato da una persona che periodica-mente è costretto a vedere: il signor Trucchi, che cerca di risolvere a suo favore una situazione che appare senza via d'uscita.

L'arrivo della moglie di Guido, Teresa, sconvolge ancora di più il delicato intrico di bugie ed allusioni che Pera-gallo sta costruendo, richiamando una realtà a volte amara. Da Rinasco giunge anche la signora Lucia, complicando ancora di più l'ingarbugliata situazione.

Un colpo di scena finale rimette in discussione le ipotesi, le congetture, le previsioni fatte, e conduce la commedia verso l'epilogo, che ci lascia un chiaro messaggio: meglio lasciar perdere le bugie, affrontando la realtà a viso aperto e perseguendo l'amore per la verità.