ON MARI' PER LA MIA TOSA
A volte, pur di soddisfare qualche nostro desiderio, si attivano
strani sotterfugi che portano a situazioni strane ed incontrollabili. Nella
commedia "ON MARI' PER LA MIA TOSA" la timida Maria pur
di riuscire a liberarsi dalla sottomissione che, secondo lei, la costringono i
genitori, inventa una stravagante messa in scena che scatena euforia,
desolazione, attesa, preoccupazione in tutte le persone che la circondano. A
cominciare dai genitori Palmira e Bastian che pur di trovarle un
marito si lasciano trascinare, senza
troppa serietà, in continui cambiamenti e corteggiamenti ai probabili
mariti per la loro figlia. Con pochi scrupoli promettono ora all'uno ora
all'altro le loro sostanze economiche pur di raggiungere il loro scopo e soddisfare
il capriccio di Maria. In casa dei coniugi Bergamotti si aggirano
una serie di persone che per un motivo o per un altro sono tutte interessate a
qualcosa. In modo particolare al denaro, gioielli, matrimoni facoltosi. Ogni
qualvolta che queste persone sembrano sul punto di ottenere quanto desiderato,
accade qualcosa che sconvolge i loro piani. Si innescano così complicazioni che
portano a momenti davvero divertenti, ma anche di preoccupazione; gli incontri
inaspettati fanno emergere ancor di più difficoltà per trovare un marito per Maria.
Da corollario alle vicende di casa Bergamotti si alternano la cameriera Cicci
che ad un tratto prende una decisione memorabile; il contabile e furbo Carletto,
impiegato di fiducia, che pur commettendo diverse ruberie rimane nelle simpatie
per ovvi motivi; il massaggiatore Filippo che inconsciamente cade in un
vortice poco gradevole; la domestica Carla che ritornando nella casa
nella quale per tanti anni ha servito crea la sua parte di scompiglio; Pinela
che repentinamente cambia idea diventando giramondo incontrollabile; Nerina che
si intromette con temeraria sicurezza movimentando da par suo la situazione. "ON MARI' PER LA MIA
TOSA" diventa
così una commedia piena di colpi di scena e d'imprevisti che divertono e fanno
sorridere; altresì fa riflettere che l'avidità, gli imbrogli, i sotterfugi a
volte meschini, l'imposizione di decisioni proprie agli altri per interessi
personali pur di far bella figura, non servono a nulla. Tanto vale affrontare
la vita nella sua semplicità accettando, con serenità, onestà e serietà, gli
eventi riportandoli alle nostre capacità di risoluzione senza tante angustie e
tante preoccupazioni.