Hanno detto:

Il Prof. Avv. Alberto Ravazzoni dell'Università di Parma: "Si tratta di un libro denso di nozioni, in cui Giovanna Pettazzoni si propone di trattare diverse discipline relazionandole fra loro. Si propone di tracciare un disegno multidisciplinare a cui ciascuno potrà attingere a seconda delle proprie competenze e conoscenze. Parlando di questo libro il Professore si è complimentato per la grande capacità di sintesi ed analisi dell'Autrice, paragonandola a quella di importanti professori universitari".

 

PREFAZIONE
di Giovanna Pettazzoni

Questo libro trae origine dalle lezioni nei 13 anni della mia scuola di Grafologia rispettivamente sull'indagine esplorativa e sulla Dottrina di P. Girolamo Moretti: lezioni che piano piano rientravano in un più ampio ciclo, che mi proponevo di svolgere sulle principali patologie a cui Moretti fa spesso riferimento senza tuttavia quell'approfondimento specifico cui lo studioso sente la necessità di inoltrarvisi.

Le mie precedenti pubblicazioni pur nella stretta cerchia degli studenti, propongono di esporre ricerche e metodi, dando rilievi agli elementi più caratteristici, e di esaminare con la massima chiarezza possibile e con la maggior cautela, come i "punti di vista" siano sorti soprattutto sulla base dei fatti, potendo risalire pertanto a studi statistici nella conferma e validità delle leggi scoperte dal nostro Maestro, Caposcuola della Grafologia Italiana.

A seguire un tale criterio ero tratta dalla mia stessa formazione scientifica grafologica giacché mi sono interessata attivamente alla Grafologia Morettiana che abbraccia tutte le discipline fisiologiche compreso la Medicina, la Psicologia, la Psichiatria che sanno mettere in evidenza le dimensioni umane. Non intendo fare qui un'opera di "volgarizzazione": non è possibile farlo in una scienza così difficilmente comunicabile. Per altro tale disciplina cosi vasta, profonda indaga l'individuo e la società, come tale deve essere messa alla portata di tutti, in modo che ognuno vi attinga quello che può secondo ciò che egli è o desidera diventare.

Attraverso questo libro, noi vedremo l'uomo alla scoperta di se stesso. Con fraternità e rispetto vedremo come l'uomo si distrugge, come si ritrova e anche come nella vita per la prima volta possa incontrare se stesso. Lo vedremo attraverso le sue aggressività, le sue sottomissioni, il suo 'senso di colpa o di inferiorità, i suoi fallimenti, i suoi orgogli, i suoi masochismi.

Constateremo quali giganteschi mezzi egli adopera per cercare talvolta disperatamente di adattarsi alla realtà. A chi si rivolge quest'opera?

A tutti coloro che cercano, soffrono, educano, si sforzano di conoscersi, di andare incontro a se stessi e agli altri. Questo libro, come dicevo, è nato dalla pratica ed è destinato anche a soddisfare esigenze essenzialmente pratiche nella quotidiana attività istruttoria e giudicante dei Magistrati e defensionale degli Avvocati.

Nella mia esperienza di Grafologa ho avuto modo di constatare come ben spesso il Giurista possa venire a trovarsi nella necessità di interpretare e valutare relazioni peritali; o di istituire raffronti critici fra osservazioni di Periti d'Ufficio e di Consulenti di Parte nelle varie discipline, pertanto il mio intento è stato anche quello di offrire agli operatori una informazione sicura sui vari problemi psichiatrici e neuropsichiatrici di interesse forense, traducendo in linguaggio facilmente intelleggibile i concetti e la terminologia scientifica.

L'opera presenta alcune ipotesi sia sotto l'aspetto psichiatrico in generale che psichiatrico-forense e psico-fisio-grafologico necessariamente sui soggetti criminali di cui la cronaca si è già occupata.

Si rendono necessarie però alcune doverose considerazioni per giustificare quello che a prima vista potrebbe apparire un imperdonabile eccesso di presunzione.

A tal fine penso siano sufficienti la dignità ed il rigore scientifico dell'opera che sono garantiti da citazioni dei più noti ed illustri Autori.

Ho scritto questo libro per i Grafologi che vogliono avvicinarsi alla Psichiatria e alla Psicologia, per gli Psichiatri e gli Psicologi che ignorano la Grafologia del Moretti, per i Giuristi, i Criminologi nel loro delicato compito di imputabilità e di non imputabilità, per gli Educatori e gli Operatori nel sociale, perché per dovere professionale non possono ignorare le leggi che guidano la condotta umana ed i fenomeni che la fanno deviare verso il delitto o comunque verso manifestazioni che l'ordine sociale non può ammettere e riconoscere.

Già nella Premessa introduco il procedimento alla tecnica esplorativa, alle forme di interpretazioni sulla dottrina degli istinti e delle nevrosi nonché all'entourage familiare ed ambientale. Mantenendo inalterato il complessivo carattere, mi occuperò di rilevare con le tendenze innate su cui la Grafologia Morettiana fonda la sua disciplina, qualcosa di più esauriente e completo che possa servire di solida base a tutti gli operatori in campo medico, legale, sociale, ecc, desiderosi eventualmente di farne uso nella loro pratica professionale e comunque per puro interesse culturale.

I casi illustrati nel corso del libro, saranno anche visti sotto l'aspetto della Terapeutica Morale e della Prognosi secondo le applicazioni cui fa riferimento il "Trattato" del Moretti del 1935; argomento da tenere in alta considerazione ai fini di una efficace prevenzione.

Sarebbe stato assai opportuno e soprattutto assai utile, per chi voglia esercitarsi, una ordinaria esposizione di tutte le minuzie di cui l'analisi è fatta, e non solo dunque di come essa si inizia e si avvia, e delle sue varie fasi e di come si conclude; dei molti casi particolari che si possono presentare nella pratica, degli inceppi ed incagli che quotidianamente si incontrano e del modo per superarli o girarli, ma ho voluto che la letttura fosse essenziale, agile e accessibile a tutti.

I principii basilari che ritroviamo in Grafologia, in Psicologia e in Psichiatria, furono scoperti tramite un laborioso metodo empirico. E' importante sottolineare però che sarà difficile risalire ciò che avviene in Psichiatria e in Psicologia e come questi principii siano stati distillati lentamente dall'esperienza, e che la futura ricerca scientifica potrà forse mutarli. Nella letteratura scientifica psicologica, avviene che certi studiosi dissidenti verso il loro maestro, vi si allontanino entrando in polemica perché intendono accentuare determinati fattori ritenuti secondari a fattori considerati essenziali, perché privi di quella sistematicità, che si riscontra invece nella Grafologia del Moretti. Al contrario dei dissidenti, che percorrendo nuove strade hanno imposto nuove leggi e nuove teorie (Jung e Adler non sono più in sintonia con Freud), i dissidenti della Grafologia del Moretti non hanno imposto nulla.

Le cose ora dette circa il problema del dissentismo possono tuttavia lasciare una certa perplessità nel lettore. Se tutte le Grafologie sono una scienza, le opinioni dei vari studiosi si dovrebbero fino a prova contraria equivalersi, e tutte aver diritto ad essere prese in considerazione fino a che non venga data la giustificazione ad una teoria sull'altra con un esame comparativo e con un ricorso alla testimonianza dei fatti. Le interpretazioni ognuno le fa a proprio modo, ma lo fa in un modo unico; e non c'è quindi maniera per dire: Bene, ora cominciamo da capo: cambiando il criterio di interpretazione.

Sembrerebbe che io riveli una certa preconcetta parzialità, poco confacente invero a quella mentalità rigorosamente scientifica e non dogmatica. Come persona di laboratorio, però abituata ad andare a caccia di conferme e statistiche, di fatti e connessioni, gli studi riportati nelle mie precedenti pubblicazioni hanno messo in evidenza l'impossibilità di raggiungere gli stessi risultati con altri metodi (ad es. stabilire se la scrittura è o no spontanea tramite il rilevamento della statura dell'individuo). Debbo quindi qualche spiegazione al lettore perché egli sappia con chi ha a che fare: e se cioè con una studiosa che non rinuncia ad esercitare la propria critica, ed è perciò sempre pronta ad accogliere idee nuove ed a vagliarle in base ai dati dell'esperienza, o con una fanatica che si mantiene ligia ad una sua ortodossia. Si rassicuri il lettore. Alla mia indipendenza di giudizio non ho mai rinunciato; e con tutta l'ammirazione che ho per Moretti attendo il tempo in cui apparirà un precursore, ed altri che vadano più a fondo nel campo stesso che egli ha aperto alla vasta ricerca e potrà dire di averlo superato e sorpassato. Ma sono fermamente persuasa che questo tempo non è ancora venuto a distanza di quarantatre anni dalla sua morte. E sono d'opinione che coloro i quali, dopo essersi abbeverati alle idee di altri metodi (alcuni libri del Moretti sono stati ripubblicati dopo circa quarant'anni) hanno creduto per dar prova di una loro indipendenza di pensiero, di enunciare qualcosa di nuovo, di fondare nuovi indirizzi atteggiandosi a capiscuola e facciano in genere gran chiasso per cose di poco conto, e si balocchino spesso con ideuzze e che nel migliore dei casi, non meritano tutto questo strepito. Comunque i dissidenti, oggi consenzienti, hanno dimostrato che per oltrepassare Moretti, bisogna passare attraverso Moretti.

Per consentire al lettore di informarsi con rapidità su tutte le connessioni di un argomento particolare, ci sono nel testo richiami delle varie tipologie e certi argomenti trattati nelle varie discipline esempio "I genitori di soggetti schizofrenici", "Tipo di nevrosi nella nostra società", visti da altri punti di vista oppure ampliati, "Età anagrafica ed età mentale", mentre la Nosografia Psichiatrica richiama il lettore ad una particolare attenzione sia in campo clinico che giuridico: essa stessa ammette di non riuscire a risalire alla tendenza innata, su cui si basa invece la Grafologia del Moretti. E per risalire alla tendenza innata, la scrittura deve essere assolutamente spontanea e, come già detto, per avere prova della sua spontaneità, il mezzo più efficace e geniale è il rilevamento della statura dell'individuo. Non dimentichiamolo che la Grafologia del Moretti è fondata sulle leggi fisiologiche. Grazie allo studio sugli oscillografi catodici ed elettromagnetici che permettono di registrare le onde elettriche del cervello umano e di studiare le loro modificazioni nei diversi processi psichici, Moretti determina il legame tra il fatto fisiologico, manifestazione esterna a cui dà una spiegazione scientifica, e il fatto psicologico, interessando quindi la psico-fisiologia individuale che cerca di definire gli individui dal punto di vista delle correlazioni somato-psichiche, mettendo in evidenza fra certi tipi di intelletti, di temperamenti o di caratteri e certi tipi di sistemi nervosi o di equilibri endocrini, evitando però di classificare in categorie in quanto l'individuo è unico ed irripetibile.

Giovanna Pettazzoni

CRONACA

PRIMA PAGINA e PRIMO PIANO 4 e 5 lunedì 16 gennaio 2006

 
* La scrittura svela i Killer?

Il giornalista ha omesso il punto interrogativo.

 
olindo
 
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