LETTERA APERTA
A
PADRE SALVATORE RUZZA

 

Nel volume di P. Girolamo Moretti ripubblicato nell'anno 2003 ?GRAFOLOGIA DIFFERENZIALE PASSIONE PREDOMINANTE?, viene sostituita l'introduzione di P. Giovanni Luisetto con una Sua introduzione.

Nella versione originale anno 1962, con una mirabile introduzione di P. Giovanni Luisetto, Moretti gli riserva la seguente dedica: ? A P. Giovanni Luisetto da più di quindici anni discepolo fedele instancabilmente operoso e fattivo?.

La Sua introduzione, mi consenta, stravolge il pensiero di P. Girolamo Moretti, soffermandosi su aspetti filosofici che nulla dimostrano deviando il pensiero e l'insegnamento del Moretti.

Mentre Moretti afferma che l'istinto partecipa al temperamento, non al sentimento e non all'intelligenza, dimostrando con esempi come si vedrà, Lei sostiene il contrario.

La Sua è una introduzione complessa, contraddittoria, Lei dimostra frequentemente di non applicare interamente il pensiero del Moretti.

Non mi meraviglio, quindi, quando Moretti in ?PERIZIE GRAFICHE PAG. 48? afferma che in merito agli ?Angoli C?, ecc. i suoi discepoli tra cui Lei, HANNO FATTO TUTTI NAUFRAGIO, ad eccezione naturalmente di P. Giovanni Luisetto, che come da carta intestata della nostra scuola, così si legge:

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"Padre GIOVANNI LUISETTO nel suo spirito infaticabile mi ha reso un servizio prezioso per cui tutti gli studiosi di grafologia gli dovranno essere grati. Fu talmente affascinato dalla mia grafologia che, nonostante tutte le altre occupazioni, se ne occupò intensamente e con ogni ragione può essere considerato oggi il più grande fautore e cultore di essa". Dall'Opera autobiografica "Chi lo avrebbe mai pensato" pag. 172 di P.Girolamo Moretti.

Riferendosi a Padre GIOVANNI LUISETTO Padre Girolamo Moretti dall'Opera "P. Moretti e la sua grafologia"pag. 51-52 """I miei discepoli (lei è a capo di tutti) ne raccoglieranno i frutti... " - "...So che non ci tiene, ma ci tengo io a farlo spiccare come mio principale discepolo per competenza e per tutto quello che ha fatto a favore della mia grafologia... "

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  La genialità del Moretti a cui Lei critica lo stile incalzante poetico, rivela invece sempre la scientificità pratica, tant'è che per stabilire la spontaneità della scrittura ci ha insegnato la regola per rilevare la statura.

A pag. 15 della Sua introduzione facendo riferimento al pensiero del Moretti non lo completa deviandone il senso.
P. Ruzza: ?...con la grafologia l'esame della passione predominante diventa un lavoro semplice quanto mai? (pensiero non completato); a cui fa seguire un commento con parole sue: ?che non si può non sorridere per l'ingenuità nel leggere tale frase?.
Andando a pag. 59 di questo libro e a pag. 46 del testo originale si legge correttamente:
Moretti: ?...Con la grafologia l'esame della passione predominante diventa un lavoro semplice quanto mai e potrà essere assolto senza il concorso personale dell'esaminando e senza bisogno del suo assentimento?.
Chiarimento: l'individuo sa riconoscere solo ciò che è esposto alla superficie del suo essere psichico e somatico. La passione predominante sta in un reparto quasi inaccessibile pertanto la scrittura diventa un mezzo semplice, non intrigante e senza condizionamenti o giustificazioni. Moretti stesso afferma a pag. 44 (dell'edizione originale): "Nonostante tutto lo studio psichico e somatico di me stesso non sono riuscito ancora a trovare la mia passione predominante". (1° specie: a cui appartengono gli intelligenti. 2° specie: i mediocri, si meravigliano di conoscere se stessi. 3° specie: i privi di autocritica, credono di conoscere se stessi sfidando la Grafologia).

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  P. Ruzza citando invece le illuminazioni di Crepieux-Jamin il quale definisce il suo metodo grafologico lacunoso (vedasi ?Il carattere dalla scrittura pag. 191) e che spera che un giorno si potrà mettere un numero su un fenomeno psicologico basandosi sulla misurazione di un fenomeno fisiologico, sarà creata la grafologia matematica, apprezzando quindi ciò che Moretti avrebbe scoperto nel tempo a divenire.
Ruzza, invece definisce con incoscienza o con ardito coraggio "empirico" il metodo Moretti.

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A pag. 16-17 Padre Ruzza continua nello stravolgere un pensiero non compiuto che appartiene a P. Giovanni Luisetto e facendo riferimento al volume ?P. MORETTI E LA SUA GRAFOLOGIA? a cura di P. Giovanni Luisetto e a pag. 352:

Ruzza: ?...Noi sappiamo che la grafologia è l'unico mezzo per individualizzare l'uomo fin dalla sua concezione nel seno materno, in modo che tutto quello che emerge in più (in melius) o in meno (in deterius) costituisce l'acquisito. Affermazione questa senza dubbio ardita, ma affatto gratuita dopo esperimenti grafologici di più di mezzo secolo?. A cui fa seguire un commento con parole sue : ?Formulazione certo infelice della sua tesi sull'origine genetica della potenzialità modale, ma incontrovertibile?.
P. Giovanni Luisetto: ?...Noi sappiamo che la grafologia è l'unico mezzo per individualizzare l'uomo fin dalla sua concezione nel seno materno, in modo che tutto quello che emerge in più (in melius) o in meno (in deterius) costituisce l'acquisito. Affermazione questa senza dubbio ardita, ma affatto gratuita dopo esperimenti grafologici di più di mezzo secolo. Tutto quanto emergerà dalla presente trattazione?.
Chiarimento: segue quindi la specificazione sull'esempio della grafologia agiografica. La scrittura dei Santi è un esempio molto chiaro che dimostra come l'acquisito nella scrittura non si rilevi e Moretti puntualmente nel suo libro originale ?FACOLTA' INTELLETTIVE ATTITUDINI PROFESSIONALI DALLA GRAFOLOGIA? afferma: ?...La grafologia non vi sa dire quale sia stata la modifica portata dall'individuo dall'ambiente, dall'educazione attiva e passiva, ma vi sa dire quale modifica prenderebbe l'individuo, quel dato individuo se fosse cresciuto in quel determinato ambiente e avesse avuto quella data educazione. La grafologia non vede la modifica che è avvenuta nell'individuo apportata a lui dall'educazione attiva e passiva, ma ne vede le tendenze quali sono venute da natura: il punto di termine ce lo dice la storia?.

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A pag. 20 P. Ruzza scrive: ?Moretti non è stato purtroppo indotto a presentarci una breve casistica che illustri la sua tesi. Questo vuoto riflette la forte identificazione di Giovanni Luisetto con il suo maestro?.

Chiarimento: Le mie pubblicazioni in particolare ?Psicologia Grafologia Morettiana Criminalità per tendenza innata? (utile nella prevenzione ed educazione dei giovani che si trova presso la Biblioteca Universitaria di Bologna), è una ricerca condotta con rilevazione statistica, su centinaia e centinaia di scritture giunte dal carcere a mio marito presso il suo studio legale) e ?Rapporti tra scrittura e statura e spontaneità dello scrivente? il cui studio è stato condotto su oltre un centinaio di scritture le cui testimonianze (originali) rimangono a disposizione per eventuali accertamenti. Tale ricerca-statistica è risultata utile nella identificazione di scrittura volontaria o involontaria, nell'isteria ed in altre malattie, i cui dati consentono di poter affermare e sottolineare il contributo che si può dare alla Grafologia Medica. Questi testi non sono in libreria, perchè il fine di questo studio è stato il gusto del sapere con Moretti e per avere quelle conferme che con altri metodi non è stato possibile raggiungere. Ciò vuol dire che non mi sono persa a pubblicare manuali per scopi economici e questi libri rimangono al servizio della nostra scuola. Moretti avrebbe avuto il piacere che fossimo noi a riempire quei vuoti (casistica-statistica) in cui Padre Salvatore Ruzza è caduto. P. Girolamo Moretti e P. Giovanni Luisetto, fondando la grafologia sulla Fisiologia si mettono continuamente alla prova. Il nostro Maestro P. Girolamo Moretti ha collaborato con insigni Fisiologi Patrizi, Fechner, Bertelè, delle più prestigiose Università come la Sapienza di Roma e quella di Bologna.

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A pag. 27 P. Ruzza scrive in merito a Fig. 16 pagg. 80-81 : ?...Non mancano certo perplessità o sorprese dove ci aspetteremmo un predominio dell'istinto vitale mentre l'A. (Moretti) opta per l'istinto sessuale?.

Chiarimento: I segni grafologici Discendente, Sciatta nel contesto di questa scrittura con altri segni grafologici non possono indicare certo vitalità, ma torpore psichico; a differenza dell'esempio che si vede più avanti.

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A pag. 27 P. Ruzza in merito a Fig. 84 pagg.159-160 non si spiega il perchè Moretti indica come prioritario l'istinto sessuale e non la natura intellettuale.

Chiarimento: ma P. Ruzza se il Suo concetto sull'istinto come già in apertura di questa lettera è diametralmente opposto a quello affermato da P. Moretti, avrebbe dovuto essere Lei a spiegarne il motivo. Moretti già ce lo ha spiegato che l'istinto non è intelligenza.

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A pag. 27 P. Ruzza in merito alla Fig. 52 pagg.123-124: ?...dove ci aspetteremmo che Moretti parlasse di pretesa invece di semplice tendenza?

Chiarimento: Moretti scrive: ?...tende a voler pretendere?. La pretesa presume atteggiamenti e modalità esteriori che in questa scrittura viene abilmente nascosto.

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A pag. 27 P. Ruzza in merito a Fig. 74 pagg.146-147: ?...Talora il testo assume un chiaro intento di direzione spirituale?.
Moretti scrive: ?...La santità non consiste nel far tacere la lotta, ma nell'umiliarsi quando la lotta è insistente oppure quando è andata male, oppure più facilmente quando sembra sia andata male poichè quando si lotta la sconfitta può essere parziale e mai totale?.

 

  Chiarimento: Moretti con questo profondo e bellissimo esempio ancora una volta vuol far capire che anche nei Santi la radice della passione rimane perchè è parte dell'istinto. Il comportamento può essere modificato in positivo e ci insegna ad avere fiducia e speranza. Il senso spiccato psicologico del Moretti è palese se guardiamo la scrittura.

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A pag. 27 P. Ruzza in merito alla Fig. 99 pagg. 178-179: ?...Moretti non ci offre la spiegazione della passionae predominante?.

Chiarimento: Moretti, invece, non solo dà una spiegazione soffermandosi ancora sulle tendenze, specifica che la passione predominante in questo soggetto sta nella lotta fra la forza intellettiva e le sue pretese. Moretti vi si cimenta poi con i consigli.

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A pag. 27 P. Ruzza in merito alla Fig. 94 pagg. 172-173: ?...Moretti solleva troppi interrogativi.

Chiarimento: Specifichi quali sono questi interrogativi.

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  A pag. 28 P. Ruzza in merito alla Fig. 53 pagg.124-125: ?... Moretti dà una combinazione (veloce, dinamica, sciatta, aste a dx, curva, flessuosa). Procedimento imbarazzante e discutibile, ma di cui non si può tener conto se si vuole seguire l'A. (Moretti).

Chiarimento: Questa è una scrittura che discende ma che contiene i segni grafologici veloci, vezzosi dinamici, sinuosi flessuosi, dove la sciatteria diventa un'arte da commedia. Dove la flessuosità, più che fisica è prettamente psicologica.

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Per quarant'anni, Moretti (18.4.1879-24.7.1963) non è stato più studiato, ma è sato confuso insieme ad altri metodi di cui Egli non intendeva farne parte. E' chiaro che la confusione che si è generata, gli errori commessi, portano ad altra confusione e ad altri errori.

La Sua inroduzione non aiuta, e chi ha comprato il libro l'ha probabilmente sorvolata perchè è incomprensibile. Pertanto sarò costretta a diffondere personalmente le introduzioni di P.Giovanni Luisetto, perchè sono un esempio di chiarezza, coerenza, saggezza, preparazione indiscutibili.

La sua vita è stata rigorosa prima con se stesso, ma anche con gli altri. Nei nostri incontri e con gli alunni emanava quella trasparente purezza, ma anche quella energica schiettezza nel pieno della sua missione di Religioso e di Uomo, un esempio della sua partecipazione di intimità trascendentale che ho già avuto modo di descrivere nella commemorazione richiestami. Un esempio raro per i giovani e per i non più giovani, assetati di doveri morali, per giustificare un ideale che rappresenti una motivazione di speranza e di fiducia. Certo, non era un grande oratore, ma il suo sguardo sapeva trascinare e trasmettere, gli alunni percepivano questa santità, capace di cambiamenti interiori.

Quando P. Giovanni Luisetto già Direttore della Biblioteca della Basilica di S. Antonio -Padova vi si ritirò e da solo mandava avanti il Trattato di Grafologia di P. Girolamo Moretti , senza scendere a nessun compromesso, seguendo una via difficile ma esemplare, altri si davano a sperperare ciò che Moretti aveva insegnato; la sua sofferenza era divenuta palpabile, la stessa che hanno riservato a P. Girolamo Moretti quando il Genio insidia nei gretti, gelosie, invidie, odii.

I suoi libri mistici che la casa Editrice Ancilla ancora pubblica, sono l'anima e il pensiero di P. Giovanni Luisetto, emerito scrittore di un'elevazione rara.

Quando nel 2000, stanca delle difficoltà nel portare avanti questa che ritengo una missione, chiesi a P. Giovanni Luisetto (2.5.1917-21.6.2001) se potevo ritirarmi in quanto i libri sapevo che li stavano ripubblicando Egli mi rispose: ?vada avanti non si fidi, non si fidi?.
Dalle attestazioni che mi ha lasciato emerge come occorra spiegare ciò che potrebbe sembrare contraddittorio. Esempio eclatante sono i Segni Grafologici Disordinata e il Disuguale Metodico, appartenenti allo stesso genere, ma a specie diverse (vedasi il Trattato), ritenuto un libro facoltativo! Moretti raramente li mette insieme, e quando avviene, è per indurci all'approfondimento.
E ancora altri esempi, altre riflessioni da cui mai si evince una logica distorta o una logica capovolta.
Moretti ha lasciato traccia dei suoi collegamenti logici da un libro ad un altro libro. Pertanto le Opere di P. Girolamo Moretti vanno valutate nell'interezza originale voluta dall'Autore, reintegrandole nella loro originalità con le introduzioni e presentazioni di Padre Giovanni Luisetto, suo principale discepolo. Termino con l'aforisma di Schopenauer: "E' forse vero che un uomo può fare ciò he vuole, ma è da vedere se possa non volere ciò che vuole".

 

Bologna, 03 maggio 2005.


Giovanna Pettazzoni
Presidente A.G.E.M.
Direttore Corsi di Aggiornamento nelle scuole riconosciuti dai vari Provveditorati agli Studi