Carnet di Marcia

Guardo nei campi brulli le stoppie aride
e nel canneto osservo levarsi un vol.
Mi chiedo che fanno queste cose intorno
è un sogno o un inganno
questa vita accanto a me.
Sei tu Signor che ti nascondi cercano Te.
La mia tendina chiara spicca tra gli alberi
nella radura erbosa declina il dì.
trattiene il respiro ogni cosa intorno
il fuoco che miro raccoglie tutto in sè.
Marcio con zaino in spalla per valli insolite
divido il pane e l'acqua con il fratel.
La gente che vedo mi ridà il saluto
le cose in cui credo son concrete accanto a me.
Dolci ricordi tornano
Ah io vorrei tornare anche solo per un dì
lassù nella valle alpina,
lassù tra gli alti abeti ed i rododendri in fior
distendermi a terra e sognar.

Portami tu lassù, Signor
dove meglio ti veda!
Oh portami tra il verde
dei tuoi pascoli lassù
per non farmi scendere mai più.
Là, sotto il pino antico noi lasciammo nel partir
la croce del nostro altare
là, sotto il pino antico con la croce là restò
un poco del nostro cuor.
E quando quest'inverno qui la neve scenderà
bianca sarà la valle,
ma sopra quella croce un bel giglio fiorirà
il giglio dell'esplorator.