Artaud ovvero il Trionfo della pura messa in scena

Il 4 settembre 1896 nella città di Marsiglia, il Signor Antoine-Roi Artaud e la Signora Euphrasie Nalpas videro nascere il loro figluolo Antonin, la storia del Teatro si preparava ad accogliere una delle personalità più ricche e controverse, che ad oggi non ha ancora trovato eguali. Della sua infanzia ci rimane solo la figura di nonna Neneka ed una terribile malattia, la meningite, che lo colpì a soli cinque anni. Al Còllege de Sacrè-Coeur di Marsiglia a 14 anni diede vita ad una piccola rivista letteraria, attraverso questa Antonin Artaud fece conoscere le sue prime poesie con lo pseudonimo di Louis Des Attides. All'età di 17 anni venne colto dalla malattia nervosa, che lo accompagnò poi, per tutta la sua esistenza. Dopo aver girovagato per diverse case di cura e quando le sue condizioni migliorarono, approdò a Parigi dal professor Toulouse che lo incoraggiò nella scrittura. A Parigi ebbe modo di stringere i primi rapporti con il Teatro, iniziò occasionalmente con una parte ne " Les scrupules de Sganarelle " di Henrì De Regnier. Successivamente conobbe Duillin e con lui lavorò nel Thèatre de l'Atelier. In quegli anni (1921-1923) conobbe intellettuali ed artisti dell'epoca e vide pubblicate diverse sue poesie su varie riviste francesi, fino al noto " Mercure de France ". Nel maggio del 1923 ebbe luogo una fitta corrispondenza epistolare tra Antonin Artaud e l'allora direttore della prestigiosa "Nuovelle revue Francaise ", Francoise Riviere, circa il diniego opposto da quest'ultimo ad un eventuale pubblicazione di poesie di Artaud. Questo momento a parere di alcuni, ed anche nostro, costituisce il punto nodale di tutta la poetica e la teoria artaudiana che si formò negli anni a seguire. A partire dalla fine dello stesso anno,  Artaud colleziona una serie di esperienze importanti nel Teatro, con Pitoeff, e nell Cinema, quello di una volta, verrebbe da dire, con il grande Dreyer. L'anno dopo conobbe Breton, Aragon, Desnos, Vitrac ovvero il gruppo fondatore del movimento surrealista, ed aderì con loro alla più importante, quanto meno per il fatto di costituire ancor oggi, riferimento per molti, corrente delle Avanguardie Storiche. Ma successivamente la passione per il Teatro lo portò ad allontanarsi con Vitrac, dal movimento suddetto. Dal quale venne espulso con lo stesso Vitrac nel 1927. Nello stesso anno ebbe inizio la grande esperienza teatrale di Artaud ossia il Theatre Alfred Jarry. Tra i suoi spettacoli ricordiamo: " Le Songe ou jeu de reves " di Strindberg " Partage de midi " da Paul Claudel. Alla fine del 1928 si conclude l'attività del Theatre Alfred Jarry. Artaud si dedicherà per un breve periodo alla stesura di soggetti cinematografici, pubblicandone uno anche sulla "Nuovelle revue Francaise ". In quegli anni partecipò anche al film di Dreyer " Passion de Jeanne D'Arc ". Questo periodo della vita di Antonin Artaud è caratterizzato anche da un forte disagio fisico e da uno uso esagerato di oppiacei. Nel 1931 iniziò una collaborazione, brevissima, con Louis Jouvet, ma in quest'anno si ebbe la svolta di Artaud. Nel 1931 vide all'Exposition Coloniale, una rappresentazione di Teatro balinese, da qui prese vita una nuova concezione nel nostro, di un Teatro nuovo, in quel accadimento, che anni dopo Grotowski descrisse come un "...grosso malinteso...". Artaud si scagliò ferocemente contro il Teatro discorsivo, succube del testo e dell'autore, a favore di un Teatro mistico, evocativo. Due anni dopo nel ottobre del 1933 scrisse il suo primo manifesto " Le Theatre de la crautè ". Nel 1935 andò in scena il primo spettacolo, che doveva costituire nelle intenzioni il battesimo del Teatro della Crudeltà, teorizzato da Artaud, " Les Cenci " tragediamin quattro atti e dieci quadri tratta da Shelley e Stendhal. Purtroppo lo spettacolo non venne accolto benevolmente dalla critica e questo complicò ancor i più l'esistenza di Artaud. L'anno dopo s'imbarcò destinazione Messico, alla ricerca di una svolta decisiva. Tenne alcune conferenze all'Università di Citta del Messico e pubblicò alcuni articoli per il giornale " Nacional ". In Messico conobbe anche l'esperienza dei riti legati all'uso del peytol. Questa esperienza è splendidamente raccontata in " Au pays des Tarahumaras ". Qualche mese dopo venne rimpatriato. Tornato in Francia si fece attento studioso dell'esoterismo e dell'astrologia, del 1937 è lo scritto che testimonia questa ricerca " Les nouvelles revelations de l'etre ". In quel periodo, travolto da crisi di misticismo, Artaud girava, dicendo di possedere il bastone che era stato di S. Patrizio, e così il 14 agosto del 1937 sbarcò in Irlanda. Qui ha inizio la fine di Antonin Artaud, nel viaggio di ritorno, dopo un soggiorno di cui si sa poco, rimpatriato di forza, Artaud ebbe delle crisi fortissime ed una volta sbarcato venne internato. Ha inizio il calvario che lo porterà come da giovane a girovagare per nove anni da clinica a clinica. In quella di Rodez, cinque anni dopo tornò a scrivere come testimonia il testo " " Lettres de Rodez " . La guerra che imperversava in quegli anni, aggravò di molto la situazione degli ospiti di Rodez e dello stesso Artaud. Nel 1946 lasciò Rodez e si trasferì ad Ivry, qui godendo di piena libertà, tornò a condurre una vita "normale". Partecipò a conferenze ed eventi organizzati in suo onore a Parigi e scrisse e pubblico tra gli altri " Van Gogh le suicidè de la sociètè ". Artaud soffriva di una grave malattia che lo aveva colpito al retto, e per placare i dolori faceva uso di oppio. Alla fine del 1947 partì un progetto di emissione radiofonica, formato da urla, suoni e rumori, che sarebbe dovuto andare in onda trasmesso dalla Radio di Stato francese, dal titolo " Pour en finir avec le jugement de Dieu ". Lo stesso Artaud dichiarò che si sarebbe trattato del primo vero esempio di Teatro della Crudeltà. Ma tutto venne vanificato solo il giorno prima della messa in onda, dal direttore della Radio francese, che si dopo aver ascoltato un anteprima si oppose, alla trasmissione. Venne concesse solo un audizione privata ad inviti. Partecipavano a quel progetto Roger Blin, Maria Casarès, Paule Thèvenin oltre lo stesso Artaud. Trenta giorni dopo la data fissata per l'emissione radiofonica, in preda a dolori fortissimi Artaud spirò ad Ivry, seduto ai piedi del letto. Era il 4 marzo 1948, nasceva una figura importante e scomoda, nella Storia del Teatro. La sua morte nascondeva una nascita, lasciava in eredità un idea, che ancora oggi molti, purtroppo, faticano a comprendere.

 

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