ASSOCIAZIONE
TEATRO METECO
sono
lieti di presentare
PER
GIOCO E PER AMORE
da
un canovaccio di Tiberio Fiorilli riscritto da Gian Maria Cominetti
rielaborazione
drammaturgica andrea camilleri
REGIA
SILVANO TORRIERI
con
PERSONAGGI | INTERPRETI |
Capitan Spavento da Valle Inferna | Orazio Di Vito |
Mascarillo (suo servo) | Maurizio Sborgia |
Messer Babio | Giuseppe D'Addario |
Leandro | Luca Ruggieri |
Pierotto (suo servo) | Gianluca Viola |
Lucinda | Viola Carboni |
Pasquella (sua fantesca) | Nadia Tortora |
Mamma Marotta (nutrice) | Federica Rogato |
Notaio | Gianluca Viola |
Ostessa | Federica Rogato |
hanno
inoltre collaborato…
assistente regia nadia
tortora musiche Silvano
Torrieri. scene Pierpaolo
bislieri,monica chiavarini,antonella agostinone.
costumi
nunzio
fazzini. luci andrea
di tonto allestimento scene luigi
assetta. foto di scena maurizio
leonzio amministrazione gianluca
troiano organizzazione giada
trebeschi.
repliche : 1 luglio 2000 CEPAGATTI (pe) - 9 luglio 2000 CASOLI di ATRI 13 luglio 2000 ATRI (te) - 19 luglio 2000 FONTANELLE (te) - 21 luglio 2000 SILVI (te) - 23 luglio 2000 PINETO (te) - 26 luglio 2000 NOCCIANO (pe) - 1 agosto 2000 GUARDIAGRELE (ch) - 4 agosto 2000 PESCINA (aq) – 5 agosto 2000 SCAFA (pe) – 7 agosto 2000 COLLECORVINO (pe) - 9 agosto 2000 LETTOMANOPPELLO (pe) – 12 agosto 2000 FARA S.MARTINO (ch) – 16 agosto 2000 FOSSACESIA (ch) - 26 agosto 2000 BUSSI SUL TIRINO (pe) - 28 dicembre 2000 PESCARA
Nei piccoli borghi, nelle contrade, nei paesi arroccati sulle montagne, il quieto scorrere della vita veniva a volte squarciato dall’arrivo della Compagnia dei Comici dell’Arte. Canti, lazzi, urla e sconcezze, invadevano le strade che, d’un tratto si popolavano di gente accorsa a vedere quegli attori e quelle attrici che viaggiavano su carretti scassati, in groppa a cavalli azzoppati, se non addirittura sui muli. Molto spesso non erano neanche attori, ma semplici cerretani, manigoldi e furfanti che tentavano di sbarcare il lunario vendendo, con la scusa di uno spettacolo, false pozioni e innocui rimedi ad ogni specie di male. Questo era il fantastico universo popolato d’uomini e donne che, senza saperlo, davano inizio a quella che è stata una grande stagione per l’Arte Teatrale, soprattutto italiana. Da questo momento specifico, dall’arrivo inaspettato nel borgo, da quest’irruzione imprevista e straordinariamente vitale, parte il progetto “ Per Gioco e Per Amore “ della Compagnia dei Guasconi. Lo spettacolo è tratto da un canovaccio seicentesco di uno dei maggiori esponenti della Commedia dell’Arte italiana, Tiberio Fiorilli. Il testo del canovaccio andato perduto, fu riportato alla luce da G.M. Cominetti all’inizio del secolo che ne fece una propria rielaborazione, dal titolo “ Quando amor comanda “ successivamente pubblicata su Scenario, gloriosa rivista teatrale. Solo qualche anno fa, l’Accademia D’Arte Drammatica Silvio D’Amico, commissionò allo scrittore Andrea Camilleri, un ulteriore rielaborazione drammaturgica, che partiva dal testo di G.M. Cominetti, dal titolo questa volta di “Per Gioco e Per Amore“. La Compagnia dei Guasconi porta in scena quest’ultima versione con la regia di Silvano Torrieri. La riconosciuta competenza del regista sull’argomento Commedia dell’Arte e sulle moderne tecniche di messinscena di questo genere, ha lavorato tra gli altri con G. Strelher e F. Soleri, ha dato la possibilità alla Compagnia di allestire uno spettacolo che si muove sulle orme dei Comici dell’Arte. Il Progetto “Per Gioco e Per Amore“ non è, infatti, finalizzato alla sola rappresentazione teatrale, ma include al suo interno, innanzi tutto una ricerca iconografica, dalla quale sono poi nati i costumi, le caratterizzazioni dei personaggi e le coreografie stesse dello spettacolo. Questa ricerca si è basata sullo studio delle acqueforti seicentesche “I Balli di Sfessania (clicca qui)” di Jacques Callot. La ricerca da parte della Compagnia proseguirà in futuro con l’organizzazione di un Seminario-studio, che svilupperà le linee essenziali alle quali si è arrivati durante la lavorazione dello spettacolo. Dicevamo all’inizio del punto di partenza del nostro Progetto, che può essere assimilato al momento dell’arrivo nel borgo dei Comici. Per questa ragione la Compagnia ha scelto di presentarsi in ogni paese con una parata, attraverso quelle vie antiche, ricalcando quei passi claudicanti, per richiamare a raccolta la gente, per presentarsi e presentare lo spettacolo e perché no per elemosinare qualcosa da poter divorare dopo, a rappresentazione conclusa. Un altro elemento qualificante del Progetto è dato dalla scelta di tentare una ricostruzione, quanto meno nelle atmosfere, di uno spettacolo così come avveniva in quel periodo, all’aperto, in una piazza popolata da una moltitudine varia d’umanità, pronta a sbeffeggiarti a deriderti ma anche a seguire con attenzione e trasporto. Per questo motivo la Compagnia dei Guasconi ha scelto di girovagare con il suo spettacolo nelle piazze dei Comuni abruzzesi, nelle piccole piazze, preoccupandosi di preferire sempre per le messinscene, angoli caratteristici e non particolarmente capienti. Da qui la scelta inoltre di non usare nessun’amplificazione e di sviluppare tutta la Commedia su un piccolo palchetto attrezzato ad immagine di quelli, appunto, dei Comici dell’Arte.