AGORA' - periodico di informazione culturale
Anno II, n. 3 - 2000

Editoriale

pag. 2: Santo Bella


Argomenti

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Un iniziato siciliano: Nicola Giuseppe Spedalieri

Gaetano Lo Monaco

Tra intrecci di sette esoteriche e riti di iniziazione, si colloca questo nobile di Bronte, il quale ha avuto contatti con gli esponenti più autorevoli dell’esoterismo europeo.

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La torre di Empedocle

Orazio Valenti

Il filosofo agrigentino fu una figura poliedrica di grande uomo illuminato di 2500 anni fa. La sua misteriosa morte ha contribuito a creare un alone di mistero attorno alla sua figura, ed il luogo della presunta dipartita, il cratere dell’Etna, nei secoli ha celato un monumento antico che al filosofo si fa risalire. Il rudere della Torre del filosofo ormai giace sotto un paio di metri di lava, e si è persa dunque, l’occasione di dare spiegazioni a questo monumento, ormai in eterna simbiosi col vulcano.

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Lionardo Vigo e il manoscritto del ’48

Ivan Castrogiovanni

Il Vigo a cinquant’anni partecipò ai moti rivoluzionari del ‘48. Già uomo maturo e ricco d’esperienza, queste vicissitudini restarono impresse nel suo animo per tutta la vita, tuttavia solo avanti negli anni, intorno al 1870, cercò di mettere per iscritto la sua esperienza, mediata dalla maturità di dotto e di politico. L’Autore cerca di fare una disamina del manoscritto, poco noto e per certi aspetti inedito.

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Gualtiero di Caltagirone

Fernando Mainenti

In pieno periodo dei Vespri si colloca il nobile Gualtiero, che indomito nella sua idea di libertà, tenta di creare un movimento atto a portare la Sicilia all’indipendenza dalle potenze straniere. Illusioni che puntualmente vengono disattese, anche per il tradimento patito dagli amici e persino dalla propria città. Gualtiero viene giustiziato nel 1283 dopo aver messo a ferro e fuoco Caltagirone che l’aveva tradito.

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La difesa delle marine di Aci

Saro Bella

Pur sconfitti nella battaglia di Lepanto, i turchi non mancarono mai di attaccare le coste siciliane. Per tale motivo furono approntati nell’isola dei sistemi di avvistamento e di difesa. Anche le coste acesi, ricca terra più volte bersaglio dei saraceni, fu dotata di un accurato sistema di difesa. L’Autore, attraverso documenti inediti, ricostruisce la storia e l’ubicazione di tali baluardi difensivi.

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Le vestigia romane sul castello di Aci

Santo Castorina

Pur essendo risaputo che la rupe del castello sia stata fortificata sin dalle età più antiche, si continua a sostenere che in essa non siano presenti tracce di costruzioni anteriori al periodo normanno. L’Autore, previa accurata indagine, dimostra come sul castello di Aci esistano, ben evidenti, strutture importanti di epoca romana.

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Il pianoro di Acquegrandi. Una proposta di lettura archeologica

Margherita M. D. Bottino

La Timpa (Acireale), dall’impareggiabile bellezza dal punto di vista naturalistico, riserva anche sorprese di natura archeologica. Infatti, nel pianoro di Acquegrandi, l’Autrice ipotizza possa esservi sorta una villa romana. L’ipotesi è suffragata da diversi elementi, non ultimo la presenza tangibile di vasellame fine...


Inserto Lucina, a cura del Centro Scientifico per l’Ambiente (CSA)

 

Il degrado e la conservazione dei monumenti antichi

Giuseppe Cultrone

Il degrado dei monumenti antichi è oggetto di studio affinché possano essere restaurati con le tecniche più appropriate. L’Autore, studioso del problema, nell’articolo affronta la questione indicando i vari motivi di degrado e i rimedi messi a punto dagli studiosi.

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I terremoti di fine millennio

Domenico Bella

I terremoti che in rapida sequenza hanno investito varie regioni del mondo, da alcuni sono stati considerati precursori di disastri peggiori. L’Autore spiega le cause geologiche che li hanno determinati...

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Le salinelle di Paternò. Queste sconosciute

Giovanni Cavallaro

Un fenomeno alquanto singolare è quello delle salinelle legate all’antico vulcanesimo della zona etnea. Nell’articolo si spiega come avviene la manifestazione di questo fenomeno.

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Cambi morfologici del litorale. L’esempio del porto di Scoglitti

Giorgio Anfuso

Strutture antropiche modificano la morfologia delle coste, alterando, spesse volte, le esigenze naturali degli sfondi e delle dune sabbiose, degli sfoci fluviali etc. Nell’articolo si prende ad esempio la situazione attorno al Porto di Scoglitti.


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