Agorà, n. 9, Anno III, aprile-giugno 2002

Editoriale

La Sicilia è luogo eccezionale di miti e realtà che dall'antichità si perpetuano fino ai giorni nostri.

Appaiono così lontani, la realtà Sicana ed il suo mitico re Cocalo, da farli sembrare leggende che ci hanno raggiunto sulle ali di ricordi fantastici, ancestrali.  Invece l'archeologia - lo studio delle pietre, dei segni,  dei graffiti, dei sedimenti, di qualsiasi segno che sia stato apportato da mano umana - tende a dare corposità alle leggende, ai miti, alle origini.

L'articolo di pag. 21 vuole dimostrare ciò: le storie, che si reputano illeggiadrite da eventi fantastici, da gesta eroiche e semidivine, trovano conferma in quei luoghi come S. Angelo Muxaro, ove il più piccolo segno è amplificato ed è da studiare a fondo poiché può nascondere quell'incipit capace di legare i nostri avi con civiltà lontane nel tempo e nello spazio.

Quel senso di mistero che si respira tra i cunicoli di tombe, anfratti ed ipogei non è dato solo dall'atipicità dei luoghi bensì dal profumo del passato che ritorna a noi sotto forma di mistero da svelare, per svelare le origini di ognuno di noi, per svelare il senso dato da accadimenti lontani millenni fa, ma che come un ponte nel tempo vogliono tutt'oggi impartirci delle lezioni che possono significare la nostra stessa esistenza...

Non dimentichiamo anche gli altri servizi che troverete in questo numero di Agorà. Dal dossier che ci parla dei Gladiatori, filone caro alla fantasia popolare e alla cinematografia, alle vicissitudini medievali, con scorci della storia della Sicilia; dalle simpatiche diatribe sfocianti quasi in rivolte che potevano accadere qualche secolo fa per il semplice collocamento di un organo dentro una chiesa, alla distruzione di un discusso monumento catanese quale la Torre Alessi, e tanti altri argomenti che non mancheranno di appassionarVi.

Non ci resta che augurarVi buona lettura e darVi appuntamento al prossimo numero!

La redazione

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