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REGOLAMENTO DEL VERDE Il diffondersi dell’attività edilizia fa indubbiamente sorgere una serie di problemi legati alle nuove urbanizzazioni. In tali aree il verde deve trovare il suo posto dignitoso, e soprattutto nei nuovi interventi residenziali deve essere prevista la realizzazione di un adeguato arredo. E’ importante inoltre e che le Amministrazioni ”esigano” che il verde venga realizzato sulla base di un progetto approvato dall’Ufficio comunale del verde, senza stravolgimenti in fase di esecuzione delle opere. Nel nostro Paese, sulla scorta di cio che da tempo si verifica all’estero, sta prendendo piede presso sempre più numerosi Comuni la previsione di un Regolamento del Verde, che suggerisca al privato cittadino i criteri per la realizzazione del verde ornamentale. Certamente gli indirizzi del verde pubblico spesso vengono, di riflesso, seguiti anche dal privato, per cui un miglioramento d’immagine del verde urbano trova indubbiamente un riscontro graduale a livello di verde privato.
Si tratta perciò di lavorare in più
direzioni. Aspetti come: la salvaguardia delle alberature dalle avversità, le
cure degli alberi esistenti, l’utilizzo di materiale vivaistico di qualità,
l’attenzione per il sito d’impianto delle alberature vanno organicamente visti
attraverso dettagliati piani di gestione regolamentato del verde. La prevenzione
rappresenta in questo campo il metodo più efficace su cui impostare i programmi
volti alla conservazione e sviluppo del patrimonio arboreo. Evitando i traumi e
le ferite siamo in grado di mantenere sane e staticamente stabili le alberate
riducendo al minimo gli oneri manutentivi. I casi più recenti di schianti di
alberi che hanno provocato eventi luttuosi hanno messo in evidenza la necessità
di una strategia complessiva per risolvere i numerosi problemi che affliggono
gli alberi .
Per non vanificare la gestione del
verde pubblico e privato, l'adozione di un regolamento del verde deve
necessariamente prevedere: VERDE PRIVATO Molte abitazioni civili private ed edifici istituzionali hanno grandi spazi verdi o orti urbani dove dimorano alberi, arbusti, prati, auiole, ecc. Il ruolo del paesaggista è fondamentale nella gestione nelle diverse fasi di progettazione, scelta varietale, manutenzione, cura delle piante, dei fiori e dei giardini, di questi spazi verdi. Molto spesso, infatti, nascono questioni giuridiche (distanza di piantagione, cadute di rami, pigne, resine, melasse, ecc) nella gestione del verde privato e/o condominiale. In particolare è molto sentito il tema della sicurezza da schianto soprattutto quando ci troviamo in presenza di vecchi alberi che hanno problemi di equilibrio e sono a rischio di schianto e/o rottura di rami. La scelta di alberi non adatti nel giardino condominiale o privato crea grandi problemi nella fase di manutentiva (difficoltà di operate potature correttive e/o spostarla). In questo caso il paesaggista oltre a una funzione tecnica progettuale ha una funzione economica in quanto deve valutare, anche, quelli che sono i costi di impianto e di manutenzione ordinaria/straordinaria. La manutenzione delle aree verdi condominiali richiede operazioni che hanno un costo ripagato solo dal punto di vista morale/estetico. L'Amministratore oltre a soddisfare le esigenze espresse dall'assemblea dei condomini, ha l'obbligo/dovere di porre l'accento su questioni di carattere morale che si potrebbero trasformare in questioni giuridiche. |
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