Macomer: crocevia della Sardegna

Macomer, capoluogo del Marghine, è situata a 556 m di altitudine ed ha una popolazione di circa 12000 abitanti. La cittadina è un nodo di raccordo tra la catena del Marghine e quella del M.Ferru e si affaccia sull'altopiano basaltico di Abbasanta. Nelle giornate limpide non è difficile scorgere i monti del Gennargentu innevati. Rappresenta un punto fondamentale di transito da un capo all'altro della Sardegna, costituendo così uno snodo importante per le comunicazioni, i trasporti, i servizi del terziario, nonché luogo di incontro e di scambi  culturali. Il grande sviluppo urbano di Macomer risale al secondo dopoguerra, 
ma già dal secolo precedente, grazie alla costruzione delle ferrovie reali, nella cittadina si trovavano diverse industrie di trasformazione di prodotti agro-alimentari e zootecnici, in particolar modo caseifici. La nascita dell'ALAS, il Gruppo Lanario Sardo, rappresentò poi un avvenimento importante per lo sviluppo dell'industria manifatturiera: oggi a Macomer hanno sede la Legler (ex Tirsotex), la Texal, la Eurfashion, il Calzificio Queen. Sono presenti gli uffici della pretura, che funziona da sezione staccata del Tribunale di Oristano e il 45° Reggimento Regio, oltre che l'unico Centro Addestramento Reclute della Regione Militare Sardegna. E ancora, importanti uffici finanziari e commerciali per la grande distribuzione alimentare e uno stabilimento di imbottigliamento di acque oligominerali (FRIA). La cittadina ospita il Consorzio Nazionale per la tutela del formaggio pecorino romano, la sede della Comunità Montana n° 8 e del Consorzio Industriale di Tossilo.
Per la centralità della sua posizione geografica, Macomer dispone di due stazioni ferroviarie e di una autostazione in cui transitano pullman per tutte le direzioni.


 
 
 
 






 

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