Il
Parco di Aguzzano (circa 60
ettari) è un lembo di terra sottratto
all'espansione della città testimonianza delle
trasformazioni avvenute nella campagna romana. Si trova
nel settore nord-est di Roma (V° municipio)
nell'area compresa tra via Nomentana, il G.R.A.,
via Tiburtina e fiume Aniene, al centro di
quartieri densamente abitati costruiti in una
delle tante tenute agricole dell'Agro Romano
urbanizzate dagli anni '50 in poi.
E'
nato ufficialmente l'8 agosto del 1989 con
l'approvazione della legge regionale n.55 "Istituzione
del Parco Regionale Urbano di Aguzzano"
in seguito a lunghe battaglie condotte da
comitati di quartiere e associazioni
ambientaliste che sono riuscite ad impedirne
l'edificazione prevista nel Piano Regolatore di
Roma del 1962.
Aguzzano è una delle 13 Aree Naturali Protette
del Comune di Roma gestite dall'Ente RomaNatura.
I casali
oggi presenti all'interno del Parco
sono stati costruiti all'inizio del secolo appena
trascorso, in seguito all'emanazione di
provvedimenti per avviare l'opera di bonifica
dell'Agro Romano, per eliminare i terreni
paludosi infestati dalle zanzare della malaria e
riconvertire i terreni all'attività agricola.
La stessa legge permise la costruzione di
fabbricati utili al lavoro agricolo e in
particolar modo per allevamento del bestiame
"in stalla".
In quel periodo, molte tenute fondiarie si
trasformarono in vere e proprie ville di campagna
circondate da piccole residenze per i coloni che
vi risiedevano per lavorare la terra e allevare
bestiame.
Nella tenuta di Aguzzano furono costruiti, dalla
società ALBA (Anonima Laziale Bonifiche
Agrarie), tre casali con il nome di Casale
ALBA1 (2), Casale
ALBA2 (3), Casali
ALBA3 (4), situati
nella parte 'alta' del parco, in una posizione
più salubre rispetto al punto di confluenza
delle acque superficiali visibile nel parco per
la presenza del Fosso di San Basilio.
Questi casali si aggiungono al presistente Casale
Nuovo di Aguzzano.
il Casale ALBA3-Le Vaccherie
Per dotare il Parco delle prime
strutture di servizio, è stata acquisita nel
2001 un'area di circa 10.000mq che comprende il
Casale ALBA 3, con le due vaccherie, il fienile e
la relativa area di pertinenza, destinati dal
'Piano di Assetto' ad ospitare il Centro
Informativo-Didattico e il Punto di Ristoro.
Quest'area si aggiunge ai 13 ettari sistemati a
parco pubblico e già in possesso del Comune di
Roma. I lavori di restauro del primo casale,
ultimati nel luglio 2002, sono stati finanziati
con fondi statali (Programma di interventi per
Roma Capitale), regionali e comunali. Il
Casale ALBA3-Le vaccherie è oggi sede della Casa
del Parco di Aguzzano e del Centro di Cultura
Ecologica e Archivio Ambientalista.
Il restauro
è consistito nel ripristino delle linee
architettoniche originali del casale e della
vaccheria agli anni '40 con eliminazione degli
elementi che erano stati aggiunti nel corso degli
anni, il rifacimento delle coperture di legno e
uso di materiali tradizionali ed ecocompatibili,
come le integrazioni in laterizio, e gli intonaci
e pitture a base di calce. All'interno della
vaccheria sono state restaurate le mangiatoie
originali.
Il casale è stato dotato di un impianto
fotovoltaico (4,2kW di potenza di picco)
integrato nella copertura del portico laterale
orientato a sud-est. L'impianto che trasforma la
radiazione solare in energia elettrica è
collegato direttamente alla rete cittadina e
soddisfa il fabbisogno energetico della
struttura. E' stato realizzato da Roma Energia
(Agenzia Energetica del Comune di Roma)
nell'ambito del programma "Tetti
Fotovoltaici" del Ministero per l'Ambiente.
Il Casale
ALBA3 è costituito da un gruppo
di costruzioni rurali ognuna con una sua funzione
all'interno dello svolgimento delle attività
agricole: il casale con le vaccherie annesse, la
stalla piccola, il fienile e altre piccole
costruzioni di servizio.
Il Casale ALBA3-Le Vaccherie è
riportato nella carta aerofotogrammetria del 1924
e all'epoca era di proprietà della società ALBA
(Anonima Laziale Bonifica Agraria), che con
rogito del 23 aprile 1923 l'aveva acquistato dal
principe Sigismondo Chigi, mentre, la seconda
vaccheria, fu realizzata successivamente negli
anni '40. Fu utilizzato per l'allevamento di
vacche fino a metà degli anni '70,
successivamente fu trasformato in allevamento di
ovini con scarso successo, per poi diventare una
sorta di magazzino per deposito di materiali
edilizi. La proprietà nel 1984 è passata alla
Società Atlantico s.a.s., per poi essere
acquisita nel 2001 dal Comune di Roma.
E' stato costruito in più fasi. Intorno agli
anni '10, fu costruita la vaccheria e gli
ambienti al piano terra; il primo piano del
casale con scala di accesso esterna e porticato
con sovrastante terrazzo, furono aggiunti verso
la fine degli anni '20 e i primi anni '30. Il
bassorilievo sul fronte del portico principale
che raffigura la mungitura delle vacche, è
databile a questo periodo. Negli anni '40, fu
realizzato il porticato laterale della vaccheria
con prolungamento parziale della falda del tetto.
Negli anni successivi furono apportate
superfetazioni e tamponature che hanno alterato
le linee originali.
E' costituita da: la grande stalla dove si
svolgevano le attività di governo degli animali
e la costruzione antistante (su due piani) con
vani in parte adibiti ad ambienti utili
all'allevamento e in parte (al piano superiore)
alla residenza della famiglia di agricoltori e
allevatori. Al piano terra, caratterizzato da un
ampio porticato principale dove si svolgevano
gran parte delle attività sia familiari sia di
lavoro, c'erano la stanza del veterinario, i
magazzini degli attrezzi e delle provviste, e
alcune attrezzature per la preparazione del latte
da vendere. Nella stalla furono ospitate fino a
60 vacche da latte che ogni giorno producevano
grandi quantità di latte vendute alla Centrale
del Latte di Roma.
Al piano superiore erano disposte, oltre alla
grande cucina posta all'ingresso e con il
focolare sempre acceso, due stanze per la
residenza della famiglia. Da questi ambienti era
possibile guardare direttamente dentro la stalla
attraverso una finestrella per il controllo del
bestiame anche di notte.
All'esterno c'erano diverse cisterne delle quali
una era dedicata al deposito di erba medica
lasciata a macerare per essere poi usata
mischiata al fieno per curare il bestiame.
le
attività e i progetti in corso
Il Casale ALBA3-Le Vaccherie è la sede
della Casa del Parco di Aguzzano. Al suo
interno è in funzione il Punto Informativo sulle
attività del Parco e informazioni relative alle
protette gestite dall'Ente RomaNatura. Sono
previste attività di Educazione Ambientale per
le scuole, la manutenzione del sentiero natura,
visite guidate tematiche e attività specifiche
educative-didattiche per i bambini frequentatori
del parco, centri estivi, mostre, seminari e
convegni sulle tematiche ambientali, nonchè
attività culturali compatibili con l'uso della
struttura.
La gestione viene rinnovata ogni due anni
attraverso bando pubblico. Dal 1999 la gestione
viene affidata l'ATi LIPU-Casale Podere Rosa che
ha sviluppato in questi anni un progetto per la
realizzazione del Centro di Cultura Ecologica -
Archivio Ambientalista, un progetto volto alla
creazione di una struttura, la prima in Italia,
specificamente dedicata alla produzione e alla
diffusione della cultura ecologica nelle sue
forme più varie e attuali. Il Centro sarà
dunque un luogo di incontro, studio e dialogo in
cui approfondire le tematiche relative alla
conservazione della natura, allo sviluppo
responsabile, all'educazione ambientale, al mondo
dell'arte, della società e del volontariato.
Il progetto del Centro si articola in diversi
settori di intervento attraverso l'organizzazione
di corsi di formazione e workshop, educazione
ambientale (rivolti alle scuole e non solo),
laboratori di approfondimento e di gioco e ancora
attività di educazione dell'età adulta,
ecoterapie, forum, conferenze, convegni,
esposizioni e mostre, nonché attività
ludico-culturali e di socializzazione per i
quartieri limitrofi del parco (videoproiezioni,
musica, teatro, etc.).
Tra le attività, un particolare rilievo assume
la realizzazione dell'Archivio Ambientalista e
della biblioteca ambientale in grado di
costituire un punto di riferimento per il
quartiere e per la città. Un archivio di
importanza nazionale il cui primo nucleo sarà
fondato con una donazione di parte del prezioso
archivio del prof. Giorgio Nebbia, figura di
assoluto primo piano della storia
dell'ambientalismo italiano, che conserva memoria
delle lotte ambientali in Italia dal dopoguerra
ad oggi e al quale saranno aggiunte
successivamente nuove donazioni. L'Archivio e la
biblioteca saranno utilizzati dal pubblico per
ricerche, studi, approfondimenti sulle tematiche
ambientali.
Per queste ragioni, nonché per l'originalità
della proposta, il Centro si candida quindi ad
essere un importantissimo punto di riferimento
per la cultura ecologica italiana e un luogo di
raccordo per le numerose attività che da essa
sono prodotte.
Per la realizzazione di questo progetto sono in
via di ultimazione due Convenzioni tra il Comune
di Roma-Assessorato per le Politiche Ambientali e
per le Politiche delle Periferie Sviluppo Locale,
Lavoro- e l'ATI LIPU - Casale Podere Rosa.
Casale ALBA3-Le Vaccherie -
pianta piano terra con indicazione delle funzioni
previste
Casale ALBA3-Le Vaccherie -
pianta piano primo con indicazione delle funzioni
previste
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