ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTA 
"3 FEBBRAIO"
Via La Spezia, 28 - Roma
tel 0677203052 fax 0677261996
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BASTA CON LA SOFFERENZA DEGLI IMMIGRATI E DEI ROM DEL 
 CAMPO DI CASILINO ‘700 

MANIFESTIAMO PER LA DIGNITA’ E LA LIBERTA’ DI TUTTI E TUTTE 

Casilino ‘700 è un campo che da anni è popolato da centinaia di fratelli e sorelle immigrati e Rom.

Le condizioni di vita in questo campo sono da sempre vergognose, oltre i limiti della stessa sopravvivenza. Numerosi sono stati i bambini morti per il freddo o le malattie. Ma la situazione si è aggravata in questi anni e negli ultimi mesi con una deportazione di decine di persone, fogli di via  e per centinaia di fratelli e sorelle con permessi di soggiorno nessuna soluzione alternativa ad uno sgombero in atto e alla distruzione di tutte le baracche del campo. Sono gravi le responsabilità in questa triste vicenda del campo di Casilino ‘700, sia delle istituzioni locali che nazionali.

Letteralmente la vicenda del campo di Casilino ‘700 rappresenta un pesante attacco alla vita e alla dignità umane. Per questo ancora una volta decidiamo di mobilitarci, per la libertà, per la piena dignità e per l’ottenimento di dirittti fondamentali.

Basta alle deportazioni e ai fogli di via!

Soggiorno per tutti i fratelli e le sorelle immigrate e Rom

Casa e campi attrezzati per tutti gli abitanti di casilino ‘700

 

MERCOLEDI 30 AGOSTO PRESIDIO ORE 10.00 
PIAZZA SS.APOSTOLI
(vicino Piazza Venezia)

a cui seguirà l’incontro con il prefetto di Roma e il Comune 

Facciamo appello alla solidarietà di tutte le comunità degli immigrati e delle immigrate, a tutte le organizzazioni democratiche e di solidarietà, a tutti gli antirazzisti.

Uniamoci per affermare la civiltà e la libertà di tutti e tutte.

 IMMIGRATI E ROM DI CASILINO ‘700

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTA “3 FEBBRAIO”-Roma

Per adesioni e informazioni:

Sede nazionale dell’Associazione “3 Febbraio”, Via La Spezia 28 - Roma
Tel 06 77203052 ; fax 06 77261996 ; SOS cell. 03394442843 ; 03391100217
Ciclinprop. via La Spezia, 28 – Roma – 29 agosto 2000


SOLIDARIETA’ CON LA LOTTA DEGLI ABITANTI DEL “CASILINO 700”

Venerdì mattina, 1° settembre, alle ore 9.30 si terrà un presidio di solidarietà con gli abitanti del Casilino 700 organizzato dall’Associazione Antirazzista “3 febbraio” di Roma, al quale aderiscono Socialismo Rivoluzionario, AIASP, Democrazia Popolare.

Dopo la manifestazione di circa trecento persone di mercoledì 30 agosto e gli incontri con la Prefettura di Roma ed il Ministero degli Interni, la Associazione “3 febbraio” ed i residenti del campo “Casilino 700” denunciano la il silenzio da parte delle Istituzioni e la continuazione delle operazioni di demolizione della baraccopoli di Casilino 700, senza nessuna alternativa abitativa per le centinaia di persone presenti nel campo e chiedono la immediata apertura di una trattativa per ottenere una soluzione abitativa dignitosa per tutti e il rilascio dei permessi di soggiorno per tutti e delle richieste di asilo politico già presentate.

 

Roma, lì 31/08/2000           Associazione Antirazzista “3 febbraio” Roma

V° FESTIVAL INTERETNICO

Promuove: Associazione Nazionale Antirazzista “3febbraio”

 Adesioni al 31/08/2000

      1.      Indian Association in Italy
2.      Associazione PACRARI
3.      Comunità Senegal del Lazio
4.      Comunità di Accoglienza Arcivescovo Wagner
5.      Cultural Association IMO STATE – Nigeria
6.      Comunità ERITREA
7.      Alcuni esponenti della Comunità del Bangaldesh
8.      Sardigna Natzione
9.      Circolo anti-colonialista Su Populu Sardu
10.  Circolo anti-colonialista Su Concordu
11.  Redazione di Su Entu


ALL’ESECUTIVO NAZIONALE E A TUTTA L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTA “3 FEBBRAIO” 

All’indomani del II Congresso nazionale che si è tenuto a Roma nei giorni 1 e 2 aprile ci avviamo nella fase costruttiva secondo il mandato che il congresso ha dato a noi tutti.

Abbiamo vissuto un momento importante perché nel congresso si è sviluppata una discussione viva anche se non priva di contraddizioni. Abbiamo approvato un documento impegnativo che avvia una nuova fase di costruzione per un’Associazione che può diventare una vera organizzazione, di massa, plurale e laboratorio vivo d’interetnicità. L’Esecutivo nazionale eletto dal Congresso ha un grande compito di fronte a sè e cioè avviare concretamente l’applicazione delle linee costruttive che abbiamo deciso. In attesa della prima riunione dell’Esecutivo Nazionale che si sta consultando per convocarsi al più presto, è necessario che nelle città i coordinamenti cittadini che esistono come tali fino alle assemblee di ritornao dal congresso, si riuniscano. Il compito importantissimo dei coordinamenti cittadini è di preparare assemblee cittadine nelle quali si comincerà ad attuare il Congresso. Questa assemblee eleggeranno i nuovi coordinamenti cittadini, con il coinvolgimento di nuove forze, comunità, fratelli e sorelle immigrate, antirazzisti. E’ importante che cogliamo sin da subito una grande opportunità costruttiva per tutta l’A3F: la preparazione del 1° Maggio, come la più grande manifestazione che abbiamo mai costruito, risposta concreta e di civiltà in primo luogo al principale nemico dei nostri fratelli  e delle nostre sorelle, le destre e la loro violenza razzista e al razzismo democratico del governo. Lo abbiamo detto e votato nel nostro II Congresso, vogliamo costruire un grande fronte con tutte le forze democratiche, l’associazionismo, le realtà del volontariato, le sinistra . E in primo luogo vogliamo coinvolgere tutte le comunità degli immigrati e delle immigrate e le loro associazioni, tutte le forze che abbiamo conosciuto in questi anni e che conosceremo per proporre loro di unirsi a noi e costruire l’A3F come la propria organizzazione, non dissolvendo le diverse identità, ma rafforzandole in un processo comune di costruzione. Possiamo e vogliamo battere il razzismo e il salto di qualità della xenofobia e della violenza che le destre in primo luogo stanno portando avanti. Per farlo dobbiamo essere determinati nella costruzione. I coordinamenti cittadini, fissando la data delle assemblee che dovranno svolgersi al più presto, possibilmente prima del 1° maggio, devono già da ora fare un piano per raggiungere tutti i tesserati all’A3F, per coinvolgere tutte le comunità degli immigrati e i fratelli e sorelle nei quartieri, nelle case, nei luoghi di lavoro per preparare insieme il 1° maggio.  Devono attrezzarsi per coinvolgere nelle diverse città sulla base dell’appello per il 1 Maggio, tutte le forze, le associazioni, i collettivi e i coordinamenti giovanili, femministi, le realtà del sindacalismo, le forze di sinistra, le associazioni religiose e laiche del volontariato, le comunità cristiane di base, e così via. Il miglior modo per avviare una nuova fase costruttiva dell’A3F è fare di questo 1° maggio una grande occasione di scambio, di costruzione, di coinvolgimento.  Ritesseriamoci tutti per l’anno 2000 e tesseriamo costruendo il primo maggio. l’offensiva costruttiva in ogni città è tutt’uno con una delle voci dell’autofinanziamento che l’EN dovrà affrontare più organicamente.  Per i trasporti per la manifestazione del 1° Maggio come lo scorso anno Maurizio Buzi sta aprendo una contrattazione con le ferrovie per ottenere treni e vagoni speciali. Entro pochi giorni Maurizio informerà tutta l’A3F  su quello che siamo riusciti ad ottenere, per permetterci al più presto di organizzare le partenze. Attrezziamoci comunque sin da subito per fare dei biglietti ed iscrivere al 1 Maggio.

Sabato 8 Aprile alle ore 15.00 presso la Sala Borromini ,in Piazza della Chiesa Nuova (proseguire per Corso Vittorio Emanuele, dopo Largo Argentina ) a Roma si terrà una riunione nazionale con tutte le forze che sono interessate a costruire un 1° Maggio unitario, a cui sarà presente una nostra delegazione.

Roma, lì 06/04/2000 

Antonella Pelillo   (dell’Esecutivo nazionale dell’A3F)


APPELLO PER UN GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

PER UN 1° MAGGIO DI LIBERTA’, DI LOTTA E SOLIDARIETA’ INTERETNICA

PER FERMARE LE DESTRE E LA VIOLENZA RAZZISTA

LIBERTA’ E SANATORIA PER TUTTI E TUTTE

 In queste settimane la violenza razzista dello stato e delle forze repressive sta colpendo migliaia di sorelle e di fratelli immigrati. La violenza assassina delle bande razziste si sta sommando alle espulsioni e alle deportazioni per mano del governo D’Alema. Una persecuzione quotidiana fatta di soprusi, di prepotenze e di violenza che è necessario contrastare e fermare subito.

 

Le destre di Berlusconi, Bossi e Fini sono ancora una volta scese in campo dichiarando una nuova offensiva razzista contro tutti gli immigrati. Propongono una legge ancora più razzista che prevede l’espulsione immediata per tutti gli immigrati che non hanno il permesso di soggiorno, che prevede il carcere per i clandestini e l’uso delle armi contro gli immigrati da parte dell’esercito e delle forze dell’ordine.

 

Siamo di fronte ad un salto di qualità. Violenza, repressione e altre stragi di immigrati: questo è il volto del razzismo e della prepotenza di tutte le destre.

 

Rispondere a questo più furioso attacco e alla violenza razzista è necessario ed urgente. E’ necessaria una risposta di mobilitazione in primo luogo delle comunità e delle associazioni degli immigrati e delle immigrate. Vogliamo scendere in campo a fianco delle centinaia di migliaia dei fratelli e delle sorelle immigrate, insieme al mondo dell’associazionismo, del volontariato e di tutte le forze democratiche e antirazziste, al sindacalismo di base e alle forze dei lavoratori e delle lavoratrici, alla gente democratica e di sinistra, e a tutti coloro che si ispirano ai valori della fratellanza e dei diritti umani contro le guerre, al mondo della cultura e della solidarietà, di costruire finalmente insieme un grande fronte unitario contro il razzismo delle destre, contro la violenza e la legislazione razzista.

 

L’Associazione  nazionale antirazzista “3 Febbraio” fa appello a tutte le sorelle immigrate e a tutti i fratelli immigrati, a tutte le comunità e alle forze dell’antirazzismo di questo paese a reagire e a mobilitarsi con la massima unità per ottenere una sanatoria generalizzata per tutti e per tutte per compiere un primo passo verso una prospettiva di libertà e di civiltà.

Vogliamo costruire insieme una grande mobilitazione nazionale per il 1° maggio a Roma, una manifestazione plurale e di massa, di lotta e di solidarietà interetnica, con decine di migliaia di immigrate e di immigrati per la libertà, i diritti, la cultura e la civiltà.

IL SECONDO CONGRESSO
DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTA “3 FEBBRAIO”

Roma, lì 02 aprile 2000


 

 

 

 

 


Ai fratelli e alle sorelle marocchine in lotta in Andalusia

Alla Coordinadora Antirazzista a Madrid

 

L’Associazione Nazionale Antirazzista “3Febbraio” esprime tutta la solidarietà ed il sostegno ai fratelli ed alle sorelle maghrebine in sciopero ad oltranza in Andalusia.

La vostra lotta è la nostra lotta, contro la xenofobia ed il razzismo per affermare pieni diritti e libertà per tutti e tutte.

Sosteniamo con forza la mobilitazione indetta dalla Coordinadora Antiracista a Madrid per domenica 13 febbraio in solidarietà alla lotta dei fratelli e delle sorelle in Andalusia, e ci impegniamo in Italia a far crescere la solidarietà e l’autorganizzazione degli immigrati e immigrate e degli antirazzisti, perché gli uomini e le donne del mondo possano fortemente unirsi cominciando a costruire una nuova civiltà.

Un caro saluto.

Roma, 11/02/2000


Interrogazione 

Ai Ministri dell’Interno, di Grazia e Giustizia, della Sanità e Solidarietà sociale

Per sapere, premesso che  

Sabato 11 settembre 1999, dopo le numerose denunce pervenute presso l’Associazione Nazionale Antirazzista “3 Febbraio” da parte di soci immigrati extracomunitari della suddetta Associazione rinchiusi nel Campo di Ponte Galeria a Fiumicino (Roma), ho ritenuto opportuno fare un sopralluogo per poter verificare le condizioni degli ospiti. L’Associazione Nazionale Antirazzista “3 Febbraio” ha cercato precedentemente, allarmata dalle dichiarazioni avute, di mettersi in contatto con i funzionari che gestiscono il campo, possibilità che gli è stata negata più volte. La stessa Associazione si è recata poi alla Prefettura di Roma per presentare una domanda di visita per un incontro con i propri soci nello stesso campo, la domamda è stata prima accolta ma poi negata adducendo come motivazione che per le associazioni di volontariato non è mai stata concessa l’opportunità d’entrare  in un campo  di detenzione. Alle preoccupazioni della presidente dell’Associazione Antonella Pelillo, il Capo di Gabinetto della Prefettura di Roma dott. De Meo ha risposto con toni rassicuranti definendo il campo di Ponte Galeria il più moderno e il più attrezzato a livello europeo. Cosa smentita molto rapidamente perché è stato sufficiente un temporale dopo pochi giorni dal 1 settembre, giorno dell’inaugurazione della nuova struttura per mettere fuori uso questo campo modello di recentissima costruzione.

Nel campo ci sono tra le 100 e le 150 persone, tra cui bambini anche di tenera età, donne e uomini che vivono in condizioni penose e indicibili. Ogni giorno vengono distribuite dosi di Valium - così mi è stato detto dagli ospiti - perché prima di essere espulsi dall’Italia vengono narcotizzati affinché non diano fastidio durante il viaggio. Nel campo sono frequenti i maltrattamenti, violenze, ci sono persone con tagli sul corpo o con segni di percosse e si parla anche di possibili stupri.

La struttura ha raggiunto un degrado inimmaginabile, i servizi igienici sono tutti inagibili ed allagati, la presenza di infezioni e malattie di diverso genere è molto diffusa. Ci sono stati casi di scabbia, inoltre piaghe sono presenti sul corpo di molte persone le quali si lamentano della presenza di parassiti come pidocchi e pulci. Ho incontrato un bambino con dei segni di morsi probabilmente di topi, sui muri si vedono tracce di sangue raggrumato, i materassi sono vecchi e sudici, pieni di parassiti, con lenzuola nere.

Ho incontrato una madre con un bambino di un anno che ha un’altra figlia di cinque anni a Roma di cui, però, non ha alcuna notizia. I reclusi non possono ricevere dall’esterno beni di prima necessità di qualunque genere. Questo è il quadro generale della triste esperienza che ho avuto facendo questa visita al campo di Ponte Galeria.

Ma ci troviamo di fronte ad un paradosso. Il responsabile romano della Croce Rossa Italiana, il signor Ungaro rispondendo alle mie denuncie e a quella dell’Associazione “3 febbraio” dichiara, a mezzo stampa, che quello che sto descrivendo non esiste, che sto affermando il falso perché da quando gestiscono il campo di Ponte Galeria hanno ricevuto le visite di rappresentanti di qualsiasi partito e tutti si sono complimentati per il lavoro svolto. A questo punto sarebbe interessante sapere chi sono questi parlamentari, che cosa hanno realmente visto, se hanno girato effettivamente per il campo incontrando la gente rinchiusa, perché se veramente hanno visto le stesse cose che ho visto con i miei occhi e hanno avuto il coraggio di elogiare la gestione del campo hanno semplicemente nascosto la verità. Altrimenti se così non fosse è il signor Ungaro che sta mentendo.

D’altra parte la denuncia della drammatica e inacettabile realtà del campo di Ponte Galeria fatta di degrado e di violenza nonché di disprezzo dei più elementari diritti umani è contenuta nella stessa denuncia presentata alla procura della Repubblica di Roma, depositata dall’Associazione nazionale antirazzista “3 Febbraio” nella persona della sua presidentessa Antonella Pelillo e sottoscritta da decine di immigrati e immigrate attualmente rinchiuse nel campo. In questo senso allego a questa interrogazione l’elenco di tutti coloro che hanno sottoscritto questa denuncia in qualità di testimoni e denuncio nello stesso tempo il tentativo delle autorità che gestiscono il campo di sottrarre queste testimonianze avendo deciso di trasferire non si sa dove oppure di espellere dall’Italia - nel giorno di Domenica 12 settembre, ossia il giorno successivo alla presentazione della denuncia - alcuni/e degli stessi testimoni. 

Quali immediate misure si intendono prendere: a) per accertare la verità difendendo in primo luogo i diritti dei testimoni e dei denuncianti e di tutti i reclusi nel campo; b) per mettere fine ai maltrattamenti, ai soprusi e alle violenze all’interno del campo individuando e punendo immediatamente i responsabili; c) per stabilire i più elementari diritti umani all’nterno di una struttura che viene presentata come un luogo di accoglienza; d) infine per decidere la completa e immediata chiusura di una struttura come quella di Ponte Galeria nel momento in cui vengano accertate le condizioni disumane e di barbarie denunciate. 

Roma, 12/9/1999 

On. Mara Malavenda

Allegato: 

Si indicano quali testimoni ai fatti sopra descritti i sig.ri: 

1   Sezrai Habibd 3-3-76 Marocco

2   Annaguazi Mohammed 23-2-62 Tunisia

3   Aounasser Mohammed 20-11-62

4   Samba Babian 30-5-60 Senegal

5   Adrafa Noredine 26-10-72 Palestina

6   Fadded Rani 1-1-71 Algeria

7   Kalid Riahai 30-5-77 Marocco

8   Mohammed Ali 21-10-75 Tunisia

9   Oirtani Monir 24-12-75

10 Girmay Tzheaye 6-5-73 Eritrea

11 Ahar Mohamed 1-6-76 Marocco

12 Masi Hadid 4-4-66 Marocco

13 Mnari Salah 23-1-69

14 Boihali Sabri 7-4-81 Libia

15 Anis Atain 10-4-78 Tunisia

16 Ehada Abderrahim 1977 Marocco

17 Mohammed Fezi 4-8-76 Tunisia

18 Bughanni Mohammed 5-7-79 Marocco

19 Omar Ben Haben 25-11-75 Tunisia

20 Fers Cesci 5-5-76 Tunisia

21 Ben Alif Murad 17-12-68 Algeria

22 KerimAttya 1-1-80 Marocco

23 Mustafa Ben Brahim 7-10-77 Marocco

24 Abasi Munir 7-7-80 Marocco

25 Jelel Baniy 3-10-81 Algeria

26 Medi Salhi 9-30-70 Tunisia

27 Ben Ali Abib 29-11-70 Tunisia

28 Abdel Hamid Said 2-6-56 Tunisia

29 Ali Nehdi 15-5-80 Tunisia

30 Chaker Abassi 22-4-74 Marocco

31 Charni Negib 15-7-79 Marocco

32 Adel Edei 22-7-78 Marocco

33 Nefti Abderr Ahmen 17-7-62 Tunisia

34 Harbaoui Jamal 11-7-78 Tunisia

35 Ahmed Kamel Karim 9-3-66 Egitto

36 Asmusi Tarik 9-11-77 Marocco

37 Bidhiafi Makram 1-3-76 Tunisia

38 Ouajnati Omar 22-11-68 Tunisia

39 Archach Abdelhak 15 11 70 Marocco

40 Sabiatorijal Abdel Hadi 1973 Marocco

41 Julius Arul Kathiravan 17-3-81 Sry Lanka 

Successivamente si sono aggiunti: 

1   Ali Hussain 26-7-1977

2   Ethige Ruwan -1-29-1965

3   Asanka Weerasuriya 17-5-1970 

4   Abshsi Aigme 1-19-1964

5   Heliyagudgeda Danitha Niaoshana 3-6-1973

6   Sunath Hiran 7-11-1980

7   Kiriam Timda 23-3-1965

8   Dickson George Chetty 4-9-1976

9   FirndeNani

10 Gupes Gaile Alexande Antony 2-28-1961

11 Nixsom Sabamalai Ratnam 11-2-1974

12 Okrsnam Umasthan 3-4-1963

13 Aighn Swan 16-6-72

14 Koina Kksrhii 10-5-61

15 Kuriasiagc Suraj Samatt 1-1-1977

16 Rosta Bata 20-6-1971

17 Warnakulasuriya Wasantha 6-8-1978

18 Gindas Ka 25-1-1965

19 Mal Kimiy 17-5-1978


L'associazione antirazzista "3 Febbraio", con la sua partecipazione, ha contribuito fortemente al successo della manifestazione del 19 dicembre, promossa da varie realtà dell'immigrazione e dell'antirazzismo.

La manifestazione ha rappresentato la prima occasione pubblica per presentare l'appello per il Giubileo lanciato dal "3 Febbraio" e il sostegno fornito a questo percorso di civiltà e libertà, da artisti, giornalisti, rappresentanti di associazioni di vario genere.

Tre sono i risultati importanti da raggiungere insieme a tutti i nostri fratelli e sorelle, alle associazioni del volontariato laico e religioso, dell'antirazzismo, del pacifismo, alla parte più sensibile del mondo religioso cattolico e non, nello spirito di un Giubileo che vogliamo occasione di fratellanza, solidarietà, libertà: SANATORIA GENERALIZZATA E SENZA CONDIZIONI, CHIUSURA DEI "CAMPI LAGER" PER IMMIGRATI, PERDONO E QUINDI AMNISTIA PER TUTTI I PICCOLI REATI COMMESSI DA IMMIGRATI IN SEGUITO A CONDIZIONI DI INDIGENZA.

Sulla base dell'appello, l'A3F incontrerà i credenti durante la notte di Natale, scegliendo in ogni città, di essere presente presso alcune delle chiese più significative


APRIAMO IL MILLENNIO SOTTO IL SEGNO DELLA LIBERTA' E DELLA CIVILTA'

Il terzo Millennio è alle porte e significa, nel sentire dell'umanità, uno sguardo più attento, un riaccendersi di speranze, un pensiero preoccupato ma desideroso di cambiamento per il futuro.

In questo momento la Chiesa Cattolica sta preparando un evento particolare: il Giubileo.

Ci vogliamo inserire in questo Giubileo pensandolo come una straordinaria opportunità, perché per tanta gente possa essere l'occasione di viverlo, tramite la nostra proposta, all'insegna dei valori di una forte solidarietà e di una nuova e vera fratellanza.

E la nostra proposta è quella di uno schieramento con gli immigrati e le immigrate, dalla loro parte e per la loro vita, perché possano restare in questo Paese, se lo scelgono, e possano averne diritto.

Ma facciamo una proposta che va ben oltre lo schieramento con gli immigrati.

Vogliamo che l'evento del Giubileo sia un autentico incontro di fratellanza e sorellanza tra genti le genti del mondo, diverse per cultura, per provenienza e per fede religiosa, ma in primo luogo donne e uomini che vogliono sentirsi uguali nei diritti, nelle opportunità e nella libertà di scegliere la propria vita.

Vogliamo che sia l'anno della sanatoria per tutte le sorelle e i fratelli immigrati che vivono in questo Paese e negli altri paesi del nord dl mondo.

Vogliamo che sia l'anno del perdono, con l'amnistia per tutti i piccoli reati a cui siano stati costretti molti immigrati per fronteggiare la miseria e l'indigenza.

Diritto di restare, diritto quindi a un permesso di soggiorno per tutti gli immigrati e le immigrate, di asilo per tutti i profughi e gli esuli, una vera sanatoria per tutti come segno di un  Giubileo che potrà non esser, grazie a questo, soltanto dei potenti, ma della gente che si unisce e lo fa in nome della solidarietà e della fratellanza.

Ed è anche per questo che sin da ora facciamo appello:

A tutti chiediamo di schierarsi PER LA SANATORIA GENERALIZZATA, per tutti e tutte senza condizioni, per la chiusura dei campi lager, per l'amnistia di tutti i piccoli reati a cui siano stati costretti molti immigrati per fronteggiare la miseria e l'indigenza, di fare cioè un primo passo che vada nel senso di un più grande ambito di solidarietà, di conquista di una prospettiva di dignità, di libertà e di civiltà.