La straordinaria
partecipazione alla prima assemblea nazionale di Attac Italia è una
dichiarazione di intenti: nella geografia sociale e politica del nostro paese
vi è, da oggi, una nuova presenza, con una sua personalità e le sue proposte
da avanzare a tutti coloro che si oppongono al neoliberismo, e da proporre
all’insieme del nostro paese. Attac non è un partito, non si presenterà
mai alle elezioni, ma da oggi è convinta di poter contare nella
vita italiana, specialmente ora che al governo vi è la faccia più
esplicita dell’imprenditoria che si è fatta politica.
Attac Italia partecipa
pienamente al Genoa Social Forum, sarà alla manifestazione del 19 luglio dei
migranti e nelle azioni di disobbedienza civile della giornata del 20 luglio,
con una propria iniziativa rispettando lo stile che il Gsf si è
dato: nessuno colpirà persona anche in divisa, nessuno recherà danni
alla città di Genova, ma nessuno accetterà alcuna mortificazione dei propri
diritti. Il 21 luglio, giorno della grande manifestazione contro i G8, Attac
Italia sarà presente con i propri colori, insieme alle delegazioni di Attac
che arriveranno da tutti i paesi europei, dal Brasile, dall’Argentina,
dall’Africa.
Attac Italia appoggia
la pressione, da parte del Genoa Social Forum e di tutti coloro che vogliono
che la convivenza civile non degeneri, affinché nelle giornate genovesi siano
rispettati i diritti democratici che la Costituzione garantisce.
Tutti coloro che
intendono partecipare in futuro alla vita dell’associazione Attac
potranno farlo, già da ora, attraverso le commissioni di lavoro
tematiche che i laboratori dei due giorni di assemblea hanno consentito di far
nascere e i cui documenti potranno essere consultati e discussi nel nostro
sito internet e sui giornali che partecipano alla costruzione di Attac. Tutti
sono invitati a far parte o promuovere i gruppi locali, il cui numero, già
rilevante, contiamo di raddoppiare entro l’inizio dell’autunno. Sarà
allora che si terrà l’assemblea costituente dell’associazione, che
discuterà il suo modo di esistere, il suo statuto, il modo in cui
parteciperemo alla rete internazionale di Attac e al processo che ci porterà
al secondo Forum sociale mondiale di Porto Alegre. E, soprattutto,
l’assemblea sceglierà le
campagne attorno alle quali impegnare il lavoro e l’intelligenza di tutti
noi.
L’assemblea nazionale
di Bologna, la sua riuscita, la qualità e varietà dei partecipanti ci
consegna infine una speranza fondata: che non solo Genova sarà il luogo in
cui il potere neoliberista troverà una opposizione sociale ampia,
ormai in grado di proporre una alternativa, ma che dal giorno dopo, in
tutto il paese, molti, tra i quali noi di Attac, sapranno iniziare a costruire
l’altro mondo possibile che tutti desideriamo.