Comunicato stampa
CITTADINANZA ATTIVA SU INTERESSI BANCARI: UTILE SOLO IL RICORSO AL
TRIBUNALE.
VI SPIEGHIAMO COME FARLO E QUANTO COSTA.
Consumatori attenti: non è vero che presentando una domanda alla Banca vi
verranno restituiti gli importi versati sulla base di tassi usurari. L¹allarme
viene da Giustino Trincia, procuratore nazionale dei cittadini di
Cittadinanzattiva, che spiega che ³l¹unico strumento possibile è una azione
legale nei confronti del singolo istituto di credito². (maggiori dettagli sono
contenuti nell¹allegato)
Le due recenti sentenze della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione
(restituzione degli interessi attivi arretrati e l¹annullamento dei contratti
di mutuo con interessi troppo elevati), continua Trincia, costituiscono l¹ennesima
conferma di un sistema creditizio ancora imbevuto di una cultura monopolista
del tutto impermeabile alle legittime istanze di tutela dei propri diritti dei
consumatori italiani. Molti dei commenti e delle prese di posizione della stessa
ABI sembrano ispirati ad un principio molto chiaro: il tempo passa e il mondo
cambia, ma le nostre posizioni rimangono quelle e non possono essere messe in
discussione da parte di nessuno.
In occasione di un recente incontro l'ABI ha proposto la firma di un
accordo (sottoscritto poi da altre organizzazioni dei cittadini) che ha di fatto
prodotto un arretramento rispetto a una sentenza del Tribunale di Roma, e per
questo motivo non sottoscritto da Cittadinanzattiva. Il Tribunale di Roma lo
scorso ottobre aveva infatti riconosciuto come vessatorie ben 32 clausole,
tra cui quella riguardante l'anatocismo, contenute nei contratti
bancari. La causa, promossa da Cittadinanzattiva con il sostegno della Unione
Europea era l¹unico tentativo sino ad allora fatto per porre un freno ai
comportamenti monopolistici dgli istituti bancari.
Alla luce delle recenti sentenze della Corte Costituzionale e della Corte
di Cassazione, Cittadinanzattiva ritiene ora opportuno promuovere forme di
assistenza legale diretta e facilitata per tutelare il diritto dei consumatori
alla restituzione delle somme indebitamente pagate oltre al dovuto, o al
recupero degli interessi attivi maturati e non riconosciuti.
I consumatori potranno entrare in contatto con gli avvocati
aderenti a Cittadinanzattiva per impostare azioni legali nei confronti delle
banche rivolgendosi al servizio gratuito d¹informazione e di assistenza
per i consumatori, PIT Servizi, allo 06/36718555, fax 06/36718333, email pit.servizi@cittadinanzattiva.it.
La sentenza integrale del Tribunale di Roma, nonché una breve scheda sui
risultati e altre informazioni sulle assicurazioni sono disponibili al nostro
indirizzo web: www.cittadinanzattiva.it
Cittadinanzattiva onlus - Ufficio stampa
Alessandro Cossu 06.36718.302 (0348-3347608)
Vittorino Ferla 06.36718.303 (0348-3147292)
http://www.cittadinanzattiva.it/stampa/comun.html
email: stampa@cittadinanzattiva.it
Una guida per i consumatori per la restituzione degli interessi
sui mutui e sui conti correnti bancari
A COSA FARE ATTENZIONE
1. Non illudiamoci. Presentare la domanda di richiesta alle banche di
ricalcolo delle competenze dovute dall'inizio del rapporto, è praticamente
inutile (il loro unico effetto potrebbe essere solo quello d¹interrompere la
prescrizione del diritto alla restituzione). Infatti, queste domande non
comportano per le banche né l¹obbligo di risposta, né, tanto meno, l¹obbligo
di adeguarsi alla recente pronuncia della Corte di Cassazione che è vincolante
solo per il singolo caso esaminato.
2. Non sottoscrivere moduli o dichiarazioni o accordi eventualmente
proposti da un istituto di credito, senza averli prima fatte esaminare da un
esperto oda una persona competente.
COME AGIRE
1. C'è una sola cosa da fare: avviare una causa, cioè un'azione
legale, nei confronti del singolo istituto di credito che, ad oggi, è la vera
controparte. E' solo a partire da questo tipo di azione che si può
costringere l'istituto di credito ad aprire una trattativa seria e vantaggiosa per i
legittimi diritti dei consumatori.
2. Mettetevi in contatto con altri clienti della vostra banca. Infatti, l¹azione
legale che ha più peso e quindi maggiori possibilità di successo, è quella di
tipo cumulativo, in cui i clienti di un singolo istituto si associano per
fare valere i propri diritti.
3. E¹ importante avviare questi giudizi entro la fine del 2000 e questo
per contenere i costi delle spese vive da sostenere. Dal gennaio 2001,
infatti, con l¹entrata in vigore del contributo unificato per le iscrizioni
delle cause a ruolo (ovvero le nuove regole di tassazione), si dovrà pagare
in misura crescente in relazione al valore della causa. Questo tipo di
meccanismo, inoltre, farà venire meno il beneficio economico di avviare una
causa collettiva.
4. I costi da sostenere: un acconto di lit. 612.000 per le spese vive
iniziali (notifica atto di citazione e iscrizione a ruolo) e, nel caso dei
legali di Cittadinanzattiva, l¹applicazione dei minimi tariffari previsti dalle
tabelle forense i cui importi variano in relazione ai valori della causa.
5. Per facilitare le cose, raccogliete tutta la documentazione
di cui siete in possesso come il contratto di mutuo, di conto corrente
bancario, o gli estratti conto periodici.
A CHI RIVOLGERSI
Cittadinanzattiva attiverà su questo tema tutti i legali
aderenti a Giustizia per i Diritti, l¹assistenza per l¹impostazione e la
promozione collettiva di tali tipi di azioni legali. Per informazioni: Pit
Servizi: 06.36718.555, fax 06.36718.333, email: pit.servizi@cittadinanzattiva.it