"CARPINO FOLK FESTIVAL"
Il Festival della Musica Popolare e delle sue Contaminazioni Da Francesco
Mastropaolo - Gazzetta della Capitanata Carpino. Compleanno del più anziano dei
Cantori, anima della musica folk garganica. I novant’anni di «zio Andrea»
Presto una tournee a Parigi e il primo maggio romano Carpino - Festa grande per
i novant’anni del decano dei Cantori di Carpino, zio Andrea Sacco, al quale,
con una lunga telefonata, sono arrivati gli auguri di Eugenio Bennato. Al
momento dello spegnimento delle candeline, tra i tanti amici c’erano anche i
Rosapaeda, la nota cantante folk che fa parte dell’omonimo gruppo barese, e
<
> di Roma. Ma l’attenzione era tutta per il capostipite dei Cantori, Andrei
Sacco, al quale si deve, tra l’altro, il merito di aver inventato la chitarra
battente (a cinque corde tutte uguali) da accompagnamento, tornata ad essere
nuovamente prodotta dagli artigiani locali, vista la richiesta, abbastanza
sostenuta, sull’onda lunga del successo dei Cantori di Carpino. Andrei Sacco,
Antonimo Piccininno e Antonimo Maccarone rappresentano il gruppo storico dei
cantori, sodalizio canoro nato negli anni quaranta e letteralmente esploso in
termini di notorietà meno di un decennio fa, grazie soprattutto alla intuizione
di Rocco Draicchio, scomparso qualch e anno fa in un incidente stradale, al
quale si deve parte del merito di aver operato il recupero di un patrimonio
musicale,operazione naturalmente anche di notevole spessore culturale che ha
fatto si che fossero valorizzati suoni e poesia della terra garganica. E a Rocco
Draicchio si deve riconoscere un altro grande merito, quello di aver inventato
una rassegna musicale che in agosto viene organizzata a Carpino, comune
dell’entroterra garganico ormai noto come l’ombelico della musica folk
internazionale, avendo sicuramente aperto la strada alla contaminazione
musicale, pur conservando una forte matrice popolare e scientifica. E
l’edizione del 2002 avrà una più marcata caratterizzazione internazionale
perché spiega il presidente dell’associazione <
>, Michele Ortore, si pensa ad un festival europeo della musica popolare, con
spettacoli in Inghilterra, Francia, Olanda e Spagna e naturalmente, ospitando in
agosto, gruppi provenienti da questi Paesi. E i programmi sono senz’ombra di
dubbio ambiziosi, <
>. Ancora i Cantori di Carpino e Eugenio bennato si esibiranno a Roma in
occasione delle manifestazioni per il primo maggio. Dicevamo del gruppo storico
che vide la luce oltre quaranta anni fa per cantare di amori nascenti, storie
che si intrecciavano in quelle realtà contadina, soltanto immaginabili, tanto
era lontana dalle cadenze temporali di una civiltà che aveva imparato a correre
troppo in fretta per fermarsi, anche se soltanto per pochi minuti ad ascoltare
quei canti che, ogni sera, Sacco, Piccininno e Maccarone ma anche Gaetano
Basanisi Gaetano Bernardini, riempivano i percorsi dell’anima. Festa di
compleanno anche come occasione di riappacificazione. Si erano aperte delle
crepe infatti all’interno dei Cantori : da una parte Sacco e dall’altra il
gruppo dei giovani (Nico Gentile, i fratelli Di Mauro, Gallo e Menonna),
dissapori che avevano portato l’anziano cantore a lasciare il gruppo per
ritirarsi, come suole dirsi, a vita privata, determinato a chiudere,
definitivamente, la sua carriera artistica. Grazie alla mediazione del sindaco,
Nicola Maria Trombetta, del direttore artistico e del president e
dell’associazione del Carpino folk festival, Luciano Castelluccia e Michele
Ortore, la polemica è rientrata. Festeggiamenti in piena regola, addirittura
con banda musicale e… botti di champagne. Commozione trattenuta a stento da
Andrea Sacco mentre gli amici di sempre, i compagni di mille avventure se lo
coccolavano. Francesco Mastropaolo Ora collegati al sito http://213.88.99.10