LA MAPPA DEI RESISTENTI NEL MONDO
(CLICCA SULL'IMMAGINE E LEGGI)


TESSERAMENTO AIASP 2003
SIAMO MIGLIAIA E ABBIAMO CONSEGNATO LA TESSERA A PERSONALITA' DI OGNI CONTINENTE: RINNOVA LA TUA ISCRIZIONE O ADERISCI PER PORTARE AVANTI LE TANTE INIZIATIVE CONTRO L'INGIUSTIZIA E LE DISUGUAGLIANZE


IL COLORE DELLA TERRA 
di menene

 

LETTERA DI MICHAEL MOORE 
(documentarista premio Oscar) A Mr. BUSH

Venezuela
la Rivoluzione Bolivariana in Italia

PATTO CIVILE DI SOLIDARIETA': ARCIGAY

 

POESIE PER LA PACE

SALVIAMO LA TERRA

A PROPOSITO DI PALESTINA

Fórum Social Mundial:
La voce dei SEMTERRA

Gli U.S.A. e le multinazionali del Biotech 
intendono imporre gli OGM al mondo 
con le sanzioni della WTO

AIUTI UMANITARI???
39.000 TONNELLATE DI RISO ITALIANO
DA OGGI ALL'ASTA PER USO ZOOTECNICO

Contro la globalizzazione neoliberista
globalizziamo la solidarietà

Appello di don Luigi Ciotti

LA STRADA onlus: "P R O G E T T O A F R I C A"

OGGETTO: SENTENZA PETROLCHIMICO 
DI PORTO MARGHERA

"CARPINO FOLK FESTIVAL"

LE MINACCE DI MORTE NON FERMANO LA CAMPAGNA
DI GREENPEACE PER PROTEGGERE L'AMAZONIA

TESI SULLA VIOLENZA: Peppe Sini

ASSOPACE: PALESTINA

GRUPPO ABELE: Comunicato Stampa

CIAO, Sono un attore...

FONDAZIONE ITALIANA
PER IL VOLONTARIATO

CARTA DEI VALORI DEL VOLONTARIATO


A TUTTE LE ISCRITTE E GLI ISCRITTI DELL'AIASP

  Volevo scrivervi questa breve lettera, che precede il numero di fine anno del nostro giornalino (ancora più ricco e interessante), per ringraziarvi tutte e tutti dei contributi, e-mail, fax, adesioni che arrivano numerose e per ringraziare i circoli (a Vignanello o ai Castelli Romano, a Mosciano Sant'Angelo o in Calabria) che hanno affrontato iniziative culturali impegnative, di grande spesa e di grande fatica ma non prive di soddisfazioni: la partecipazione della gente, il fare ed il vivere la solidarietà e l'amicizia con i popoli attraverso la cultura, un banchetto, un dibattito, un'iniziativa concreta di lotta.

Siamo felici che migliaia di cittadini abbiano partecipato, nel trascorso settembre  a Roma, alla rassegna "Parole Visive": un appuntamento ragionato con il cinema di qualità, i registi, gli autori, le nuove tecnologie… E la Casa dei Popoli ha in programma tante novità, oltre ad essere sede aperta per comunità e battaglie per i diritti umani e contro le ingiustizie: rassegne tematiche di cinema, scuole di ballo, consulenze legali e per il mondo del lavoro, corsi di lingua, appuntamenti contro l'attuale organizzazione mondiale delle disuguaglianze.

Tra i nostri neo tesserati c'è Ugo GREGORETTI (uno dei protagonisti più coerenti per porre tutti come uguali dinanzi ai fatti di cultura: un pezzo della nostra stessa storia), Antonio CAPUANO (il regista di "polvere di Napoli" e di pellicole che restituiscono dignità alla nostra stessa intelligenza), il direttore della fotografia Marcello GATTI che con Gillo PONTECORVO ha firmato capolavori come "la battaglia di Algeri" o "Queimada", Antonino IUORIO (artista polivalente e nella nostra memoria protagonista del bel film di Cabrera "Ilona viene dalla pioggia"), il compagno, l'amico di Che Guevara che con lui ha condiviso tante avventure, lotte e speranze: ALBERTO GRANADO: lo hanno incontrato i nostri compagni a Cuba mentre eravamo al seguito dell'iniziativa che ci ha coinvolto con Emilio Lambiase che ha percorso tutta l'isola in bicicletta rinnovando la nostra solidarietà al popolo cubano contro il "bloqueo" e l'arroganza USA. E, ancora, tanti ragazzi e ragazze (a Sermoneta proprio in questi giorni si è realizzata la prima festa della gioventù antagonista), cittadini e cittadine che hanno collaborato con noi all'impegno contro le guerre, per i diritti del popolo palestinese e curdo, ancora per la libertà di Silvia Baraldini, nelle campagne di solidarietà per il Mozambico e negli aiuti umanitari che quotidianamente realizziamo anche in Italia nelle condizioni dei migranti e del disagio sociale. In questo mese ci hanno scritto da Cuba per contribuire alla ricerca universitaria, prosegue la nostra attività per la riunificazione della Corea, contro lo sfruttamento minorile e le evidenti ingiustizie in America Latina o in Africa, in Asia, di cui un cinico neoliberalismo è consapevolmente colpevole. Le battaglie ambientaliste, contro la pena di morte o l'avanzare di una nuova barbarie continuano a vederci in prima fila. 
Il 21 gennaio
 abbiamo partecipato, aderendo, all'incontro internazionale che si è tenuto all'Alpheus di Roma, ci sono state delegazioni da diversi continenti dei "resistenti della Terra" e tanti artisti (Tony Esposito,  Manola Colangeli, Enrico Capuano, Antonino Iuorio, Remo Remotti, Maurizio Carlini, 'E Zezi, Rua Port'Alba...

Ci auguriamo che rinnoviate la tessera mentre "ci" ricordiamo che il piccolo contributo (anche economico) di ognuno e di ognuna è per tutti e tutte la condizione per continuare a credere al nostro sogno di liberazione al plurale anche se mai ci hanno spaventato le tante difficoltà economiche, e non solo, che abbiamo incontrato coscienti che il nostro impegno da protagonisti per un mondo migliore intendiamo portarcelo di qua e di là, come i bagagli senza mai attendere o rinunciare.

Saluti Fraterni
Il presidente nazionale
Ines Venturi


Proyecto de Defensa Integral de los Derechos Humanos 
PLAN COLOMBIA 

: UNA FARSA CONTRA EL NARCOTRÁFICO

DOCUMENTO ATTAC ITALIA

Garantita l'impiccagione di Ocalan

e.z.l.n.: LA MARCIA DEL COLORE DELLA TERRA

LA MORTE DI KORDA

SALUTO DELL'AIASP  A CUBA
al
Secondo incontro mondiale della solidarietà

   INTERESSI BANCARI: che fare

BACHECA NON PROFIT ON LINE
Comunicato di Isole nella Rete sulla Censura di Romacivica.net

PUNTO ROSSO: INIZIATIVE IN PROGRAMMA (clicca e leggi)

NUOVO ACCAMPAMENTO SEM TERRA   (clicca e leggi)

ITALIA NICARAGUA: SOLIDARIETA' (clicca e leggi)

29 siti per dire No al nazifascismo

 

1. Forza Nuova: cos'è?

L'organizzazione Forza Nuova è un movimento politico con un ventaglio di penetrazione che va da Avanguardia nazionale ai naziskin: essa fa capo a due dirigenti, Roberto Fiore e Massimo Morsello condannati  in contumacia per la strage di Bologna. Attualmente vivono a Londra e gestiscono una serie di ostelli denominati "Meeting Point", una rete di agenzie di viaggi presenti in Italia con la denominazione "Easy London", case discografiche, una colonia estiva per ragazzi diretta da un esponente di AN che ha ricevuto denunce dai genitori per maltrattamenti (Il servizio d'ordine è costituito da naziskin) e esibizione di svastiche, strutture sportive e una casa editrice.
"Forza nuova" è in contatto con associazioni culturali, come ad esempio il circolo culturale Guido Cavalcanti di Bergamo che si occupa di studi su un tema apparentemente innocuo come il Medio Evo, interpretato nella chiave di lettura del fascismo storico. Questo circolo propaganda l'ideologia e le pubblicazioni di Forza Nuova ed ha recentemente organizzato un convegno su Julius Evola.  con il finanziamento dalla Regione Lombardia.
"Forza Nuova" gestisce inoltre un sito Internet sfruttando con competenza il potenziale di impatto che la nuova forma di comunicazione offre in forma di scatole cinesi, dove un'organizzazione rimanda all'altra (http://www.forzanuova.org. http://www.rsociale20.co.uk). Questo movimento è legato a sua volta ad un'associazione, "Il revisionismo storico", che sostiene che la camere a gas avevano la funzione di eliminare la propagazione di malattie fra gli ebrei.
Elementi di AN, fra i quali il deputato e presidente della regione Lazio Francesco Storace
 e rappresentante della destra storica all'interno del partito, hanno partecipato a un incontro organizzato da Forza Nuova. Questa organizzazione è presente non solo su scala nazionale, ma è collegata ad una struttura europea denominata Gilda che si rivolge ad insegnanti. Forza Nuova si è data come ideologo di riferimento lo stesso della Repubblica Sociale Italiana, Julius Evola, sul quale ha organizzato una mostra in Lombardia. La stampa alla quale si appoggia è rappresentata dal Borghese di Feltri, l'università è Monteridolfo, presso Rimini. Anche sul piano politico “Forza Nuova” si muove all’insegna di una certa duttilità, non disdegnando la politica delle alleanze: offre a Padova, nelle ultime elezioni comunali i propri voti al Polo nel turno di ballottaggio,  partecipa con propri banchetti alla raccolta delle firme promosse dalla Lega per indire il referendum abrogativo della legge Turco-Napolitano sull’immigrazione. Sempre con la Lega occupa il Consiglio Comunale di Venezia nel giugno scorso in occasione di una discussione sul diritto di asilo per i  profughi Rom.

Non limitandosi al “rituale “ scontato ( per un’organizzazione neofascista ) della “celebrazione” della “marcia su Roma”,  protesta all’insegna di un Europa “cristiana, indipendente ed armata”  contro gli Stati Uniti per la strage alla teleferica del Cermis,  contro-manifesta in occasione del   Gay Pride,  promuove presidi contro la “droga di stato” e la  “società multinazionale”. Si fa denunciare per l’affissione di alcuni manifesti antiaboristi che ritraggono dei feti.

Nelle ultime elezioni europee ha tentato la carta elettorale  presentando  propri candidati nella “Lista Cito”.

Un risultato deludente controbilanciato però  da alcune affermazioni ( dato preoccupante ) conseguite invece  con la presentazione di liste autonome ad elezioni provinciali e comunali: Provincia di Lodi 1,6% ( con punte del 14% a Somaglia e Salerano ),  Comune di Padova 1,15%, Comune di Metaponto 8%, Comune di Bernalda ( Matera ) 2%.

2. La politica di FN

Il programma di Forza Nuova si articola sui seguenti punti:

           -abrogazione delle leggi abortiste famiglia come fulcro della crescita demografica per superare l'espansione dei musulmani e creare una razza italica;
- blocco delle immigrazioni;
- principale nemico il "mondialismo" (la globalizzazione) e all'interno di questo la barbarie musulmana che avanza verso l'Europa;
- azzeramento del debito pubblico come rifiuto di un sistema bancario in mano agli ebrei;
- abrogazione delle leggi liberticide Mancino e Scelba perché applicano l'articolo della Costituzione che vieta la ricostituzione del partito fascista;
- rivendicazione di uno stato forte con un unico partito al potere;
- ricostituzione delle corporazioni che imponevano l'iscrizione obbligatoria di dirigenti e dipendenti in un unico organismo, per abolire la conflittualità. La soluzione dei problemi è demandata allo Stato imprenditore;
- uscita dalla democrazia formale;
- l'Italia è proclamata "eletta dal cielo all'impero radioso sull'umanità".

3. Estrema destra in Europa

Si chiama Euro-nat, è la rete europea dei gruppi della destra estrema e a cui, oltre quelli italiani, aderiscono il Partito Nazionalista Slovacco, il Vlaas Block belga, il Fronte Ellenico e Democracia Nacional (gli eredi della falange spagnola). In questo circuito sono presenti anche il Movimento Pattriottico Popolare Finlandese, il Partito della Grande Romania, il Partito Svedese Democratico, Aliancia Nacional portoghese, il Deutsche Volksunion e il Partito Nazionalista serbo.
Per consolidare questi contatti, nello scorso agosto, a Villa Umbra (Perugia), la rivista Orion di cui è editore Maurizio Murelli (condannato per l'uccisione del poliziotto Antonio Marino, avvenuta durante una manifestazione tenuta dall'MSI a Milano nel 1973), con la sigla Sinergie Europee, ha organizzato un convegno dal titolo innocuo, Università Estate, dove si sono dati appuntamento diversi esponenti della destra radicale europea.
L'articolazione delle presenze dà le dimensioni del fenomeno, che non può essere sottovalutato, sia per la capacità di mobilitazione che nei loro paesi alcune di queste sigle hanno, sia perché il successo avuto da Haider in Austria ha dimostrato che possono esistere, per queste frange neo-fasciste e neo-naziste, prospettive diverse da quelle che le hanno viste fin ad ora relegate al minoritarismo.

 

4. Far finta di niente?

Puntualmente, a chi protesta contro le adunate dei neofascisti, viene posta la solita questione: non siete democratici, tutti hanno il diritto di manifestare le idee in cui credono. Alla base di quest'accusa vi è una concezione mistificata della democrazia come contenitore universale. In effetti la democrazia deve favorire il libero sviluppo di qualsiasi tendenza, tranne di quelle che negano la democrazia, in particolare se lo fanno o progettano di farlo con mezzi violenti.
Un esempio interessante arriva dalla Germania, dove per anni Helmut Kohl, pressato dalle componenti più integraliste del suo partito (abbagliate dal cattolicesimo estremo propinato dai movimenti neonazisti, in risposta alla presunta islamizzazione della società tedesca) ha lasciato che neonazisti e simpatizzanti hitleriani sfilassero con i loro simboli bene in vista.
Adesso in Germania dopo l'escalation di violenze neo-naziste cominciano a dare le prime risposte (ricordiamo l'esemplare condanna di qualche settimana fa), ben coscienti della seria minaccia rappresentata da movimenti che fanno presa nelle classi sociali più emarginate. Fromm asserì che Hitler senza la necessaria dose di fortuna sarebbe stato un ottimo burocrate, lo vedeva dietro lo sportello di un ufficio postale, chiudere la porticina alle dodici in punto davanti ad una vecchietta pronta a ritirare la pensione. Così il nazifascismo oggi come ieri rappresenta l'unione tra diritto esasperato e la violenza. Ed oggi come ieri gli stati democratici non sanno rispondere, non  sanno arginare la prepotente forza della violenza in nome del diritto. Gli esponenti di spicco delle forze nazifasciste europee (e non solo)  si prodigano a costruire una fitta rete di odio, che  fa presa sulle  classi sociali più emarginate, poiché i concetti espressi sono drammaticamente semplici e di facile applicazione, dato che la "selezione sociale" non è basata sulla competitività o sullo status socio-economico (sistema capitalistico) né sull'imperitura  ed estremamente complicata lotta di classe, quanto piuttosto sul fenotipo dell'individuo.
 

 

5. Da noi che facciamo?

    Mentre in Germania si sta lavorando per mettere fuori legge l'NPD, dunque, in Italia FN sta             organizzando un'adunata a Trieste. È difficile ritenere che Trieste sia stata scelta a caso: la presenza della Risiera di San Sabba, unico lager nazista in Italia, riconosciuto come Monumento Nazionale, fa pensare che il luogo sia stato scelto ad hoc per sfidare l'opinione pubblica e le forze democratiche del nostro paese. Ad una sfida così palese bisogna rispondere fermamente: il Comune di Trieste, la Questura e la Prefettura non possono e non devono chiudere gli occhi di fronte a tutto questo; i partiti politici che si dimostrano democratici a parole devono dimostrare con i fatti che non sono disposti a permettere che venga offesa la memoria dei Martiri del Nazi-fascismo. Non vogliamo mai più sentire il nefasto grido "JUDEN RAUS" in Italia, non lo vogliamo sentire nella città della Risiera di San Sabba, dove troppi ebrei innocenti hanno visto la fine dei loro giorni. Non permettiamolo: se il buon senso esiste ancora, è arrivato il momento di dimostrarlo. Facendo appello alle istituzioni locali del comune di Trieste ci auguriamo che i responsabili sospendano il raduno nazifascista, tenendo conto tra l'altro che anche esporre una sola svastica in Italia costituisce, per fortuna, ancora un reato. Se gli appelli e le pressioni che ci auguriamo numerose, non dovessero sortire alcun effetto, e verrà dunque concesso ai neofascisti di manifestare le proprie idee, abbiamo più che il diritto, il dovere di sfilare per le vie di Trieste  in nome della democrazia, sia che l'assemblea comunale autorizzi una manifestazione  per il mantenimento della democrazia nel nostro paese e contro ogni alito di regime nazifascista, sia che , per evitare scontri, ci venga assurdamente impedito di bloccare il raduno di FN (cosa che non speriamo si ripeta come a Bologna il 13 maggio 2000). Non possiamo permettere che accada in Italia ciò che è avvenuto in Germania, una folla ben più numerosa non può che far sentire alta la sua voce affinché non risorgano i vecchi fantasmi che appena cinquant'anni fa distrussero nel profondo l'Europa tutta.

 

A Sinistra - http://asinistra.cjb.net

ADERISCE DP http://dpsu.cjb.net

A.I.A.S.P. 

ANPI MARASSI Sez.Arzani - http://web.tiscalinet.it/ilribelle/

Associazione Reds - http://www.ecn.org/reds/reds1.html

Circolo Prc di Arzano - http://prcarzano.interfree.it

Circolo del Prc di Bussero - http://www.go.to/rifobussero

Circolo Cavallotti P.R.C. zona 7 Milano - http://digilander.iol.it/mgbmir/pagina.htm

Circolo Prc Rosa Luxemburg - http://digilander.iol.it/prcluxemburg

Circolo PRC Mario Cianca - http://www.freeweb.org/politica/prc-roma/cianca/index.htm

Circolo Prc di Scandicci - http://www.geocities.com/prc_scandicci

Circolo PRC Seregno - http://digilander.iol.it/PRCseregno

Cobas per l'Autorganizzazione - http://cobasperautorganizza.freeweb.org

Comitato regionale Prc Toscana - http://www.rifondazione.it/toscana

Controcorrente - http://web.tiscalinet.it/Controcorrente

Coordinamento romano obiettori di coscienza - www.obiezione.it

Disorganizzazione - http://www.disorganizzazione.cjb.net

Federazione provinciale del PRC di Brescia - http://utenti.tripod.it/rifondazionebrescia/

Federazione provinciale del PRC di Como - http://www.geocities.com/sincarpio/como/

Federazione provinciale di Milano - http://www.rifondazione.it/milano

Gang - http://digilander.iol.it/igang/

Hasta Siempre Comandante - http://web.tiscalinet.it/filozapata

L'avvelenata - http://thiery.freeweb.org

Linea Rossa genovese - http://digilander.iol.it/linearossage/index.html

Mondogiovani - http://www.geocities.com/sercaprioli/

Sito della Mondialità - http://www.geocities.com/capitolhill/senate/3120

Tapiri Rossi - http://go.to/tapirirossi

The Gang - http://www.the-gang.it

Ultima Bandiera - http://digilander.iol.it/marced


IN NOME DEL PROFITTO SI STACCA UN SERVIZIO PUBBLICO PER DISABILI

 L'AIASP è l'Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli che ha al suo attivo decine di campagne umanitarie internazionali in collaborazione con oltre sessanta associazioni italiane ed estere, l'ONU per il Mozambico, la Caritas Diocesana In Italia e nelle zone di guerra e via elencando. È stata consegnata la tessera dell'associazione a Carlo Palermo e al filosofo Enrique Dussell, alla scrittrice Isabel Allende e al regista Emil Kusturica, a Grenado e alla cantante Grazia Di Michele: sono migliaia gli aderenti e i frequentatori e tra questi non pochi i disabili. Contro il problema di barriere architettoniche (scale per accedere alle stanze) in una sede comunale che ci ospita pagando un affitto e che è nota come Casa dei Popoli, dopo aver richiesto al Comune interventi di sanatoria ancora inevasi compreso l'impianto di riscaldamento, abbiamo richiesto ed ottenuto un telefono pubblico solo ricevente. Evviva! Un disabile ha un servizio a volte necessario. Macchè! La Telecom ci toglie il servizio pur sapendo il motivo per il quale è stato richiesto e scrive, a firma dell'ingegnere Alberto Peracchio:

"… siamo spiacenti doverLe confermare il distacco… Le evidenziamo che Telecom Italia ha avviato un programma di adeguamento del proprio parco impianto a disposizione del pubblico nel rispetto delle regole dettate dalla normativa in materia circa la disciplina delle telecomunicazione e la liberalizzazione del mercato… Questo si è reso necessario… anche dalla sensibile crescita del numero di abbonati alla telefonia cellulare… il telefono da Voi gestito non riesce a soddisfare i criteri di redditività imposti dal mercato… Talora riteniate utile mantenere tale apparecchio VI proponiamo di concorrere alle spese di gestione sottoscrivendo un contratto minimo garantito per una somma di £ 2.800.000 anno per singolo impianto… Vi invitiamo a contattarci al numero 134 entro 5gg. e Vi ringraziamo per la collaborazione prestataci fino ad oggi…"

Premesso che siamo buoni clienti avendo, oltre il telefono per chi ha difficoltà oggettive, più linee telefoniche con bollette milionarie in conseguenza dei rapporti nazionali ed internazionali per le campagne umanitarie (ISDN) è davvero sconvolgente verificare la fine di un servizio "pubblico" immolato, durante i governi di centrosinistra, unicamente alla logica del profitto. 2.800.000 li investiremo, attraverso il contributo volontario, per contrastare l'attuale organizzazione mondiale delle disuguaglianze, l'arroganza del profitto e dei profittatori, la morte del rispetto dell'uomo e a maggior ragione se questa è lesiva degli ultimi o dei più sfortunati.

Domani ci diranno la stessa cosa per la luce, il gas, i trasporti, la sanità? Se non hai un parente che è a rischio mortale con possibilità di investimenti per la rendita di pochi deve morire!

Siamo, caro Peracchio e cara Telecom, non nell'epoca di sviluppo moderno ma dinanzi ad una nuova barbarie, al disfacimento di ogni diritto umano, alla negazione dei valori e della qualità della vita.

Comitato Nazionale AIASP

Solidarietà:
Rete Associazioni Popolari
Casa dei popoli di Roma

aiasp@tiscalinet.it - fax 06.2752439

PER LEGGERE L'ORIGINALE DELLA RACCOMANDATA TELECOM CLICCA QUI




Negli ultimi anni si sta diffondendo nelle organizzazioni italiane una metodologia di formazione particolarmente innovativa e coinvolgente che si è sviluppata  e diffusa negli anni scorsi in USA nel terzo settore, mirata specificatamente all'integrazione sociale ed interculturale e fondata sui meccanismi della fiducia, dell'affidarsi e del riconoscimento dell'altro.

PRATEO OUTDOOR EDUCATION srl utilizza e promuove per i propri interventi di formazione e di l’OUTDOOR TRAINING:questa metodologia di formazione, che ruota intorno all'apprendimento dall'esperienza,  si svolge all’aperto ed è basata sul coinvolgimento fisico ed emotivo dei partecipanti. La sua erogazione avviene attraverso una serie di attivazioni e sequenze progettate in funzione dell'obiettivo  che si intende perseguire.  E allora..

F    Avete già la proposta di partecipare ad una attività di formazione all’aperto e non vi è ancora chiaro di cosa si tratta?

F    La parola  outdoor training vi suscita più dubbi che certezze?

F    Temete di trovarvi ad un corso di sopravvivenza dagli esiti fantozziani?

  Note organizzative

·        La partecipazione è a titolo gratuito.

·       Si Sconsigliano vivamente giacche, cravatte e tacchi alti.

Per informazioni e conferme: tel. 06 8840688  fax 06 8848896


CONTINUA LA RACCOLTA DI VESTIARIO NUOVO O USATO, SCARPE, ALIMENTI, COPERTE E QUANTO POSSA ESSERE DISTRIBUITO A FAMIGLIE ITALIANE E STRANIERE.

IN QUESTI GIORNI SIAMO IMPEGNATI NEL PORTARE AIUTI A CENTINAIA DI KURDI (anche donne e bambini) CHE DORMONO NEI GIARDINI DELLA STAZIONE TERMINI

IL MATERIALE PUO' ESSERE CONSEGNATO OGNI GIORNO PRESSO LA CASA DEI POPOLI DI ROMA
VIALE IRPINIA 50

L'AIASP STA CONSEGNANDO AIUTI UMANITARI ALLE ASSOCIAZIONI CARCERE E SOCIETA' E ALLA COOPERATIVA DISABILI MOBI.DI. ATTRAVERSO LA CARITAS PROSEGUE LA CAMPAGNA DI AIUTI INTERNAZIONALI.

L'AIASP STA ORGANIZZANDO UNA SPEDIZIONE DI SOLIDARIETA' VERSO LA COOPERATIVA INVERTA PER LE FAVELAS DELLA ZONA DI RIO DE JANEIRO, SERVE IL VOSTRO CONTRIBUTO ECONOMICO PER LE SPESE DI TRASPORTO MATERIALI


 ELETTROSMOG 

No  grazie !

Cosa occorre conoscere

Come ci si può difendere 

Opuscolo di informazione

A cura del FORUM AMBIENTALISTA  

INTRODUZIONE

1.   IL PRINCIPIO DI CAUTELA 

Il principio di cautela afferma “occorre usare con prudenza e cautela quelle tecnologie che non risultano completamente e sicuramente innocue, superando il criterio corrente secondo il quale va ammesso l'utilizzo di processi e prodotti finché non sia dimostrata la loro nocività.”

Infatti, agire solo su prova certa, cioè su verifica del danno subito, vuol dire, di fatto, consentire una sperimentazione su cavie umane.

Non è vero, inoltre, che  non esistano prove della correlazione tra esposizione a campi elettromagnetici e insorgenza di patologie, di cui alcune molto gravi, come la leucemia infantile. Gli istituti scientifici del Ministero della Sanità, l’Istituto Superiore di Sanità e l’Istituto  Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, affermano, infatti come l’indagine scientifica e la ricerca epidemiologica, sebbene non conclusive, mostrino un’evidenza di aumento di determinate patologie in relazione al livello di esposizione. Essi così concludono: “gli studi epidemiologici suggeriscono un’associazione fra esposizione a campi magnetici a 50 Hz (gli elettrodotti)  e la leucemia infantile.”

Anche per le cosiddette radiofrequenze (ripetitori per telefonia cellulare, impianti di trasmissione radiotelevisivi, radar), pur essendo tecnologie nuove e, quindi, la ricerca scientifica  più recente, viene affermata la necessità di adottare il principio di cautela. Scrive, infatti, l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro: “indicazioni provenienti dall’epidemiologia e dalla sperimentazione, tra cui quella di grande rilievo dovuta al recente studio australiano, spingono ad assumere valori di guida più cautelativi rispetto ai valori limite vigenti per gli effetti acuti. Conforta in questa direzione il fatto che, per l’esposizione alle radiofrequenze, è tecnologicamente ed economicamente possibile raggiungere una riduzione degli attuali tetti massimi di esposizione, soprattutto nelle aree residenziali e destinate all’infanzia o alle strutture sanitarie.”

Secondo noi, quindi, una legislazione moderna di tutela ambientale e della salute, di prevenzione del rischio, rovescia il dovere della prova. Secondo noi, quindi, la legislazione deve essere rivolta ad impedire o limitare l’esposizione delle persone finché non sia dimostrata l’innocuità degli elettrodotti o delle antenne. 

2.   I DATI DEL PROBLEMA 

Le principali fonti di inquinamento risultano essere le tecnologie usate per il trasporto e la distribuzione dell’energia elettrica (elettrodotti), per le radio telecomunicazioni (emittenti radio – TV, ripetitori per telefonia cellulare, radar), per le applicazioni in campo industriale e nei servizi, nonché, infine, per le apparecchiature elettrodomestiche.

E’ chiaro come lo sviluppo tecnologico abbia fatto crescere notevolmente il livello dell’inquinamento elettromagnetico e che, a tale eccezionale aumento di livelli di inquinamento non abbia fatto riscontro un corrispondente diffondersi di normative di protezione della salute.

Gli effetti nocivi degli elettrodotti sono da tempo presi in esame anche dalla legislazione italiana con il DPCM del 23.4.1992 ma solo per gli effetti acuti. Il limite di esposizione esistente, infatti, è di 100 micro tesla, mentre l’Istituto Superiore di Sanità e l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, propongono un limite di cautela, per la protezione dai possibili effetti a lungo termine dell’esposizione, di 0,2 micro tesla, 500 volte inferiore al limite attuale.

Rifondazione Comunista si batte affinché venga approvata subito una norma di legge che introduca per gli elettrodotti il limite di esposizione al campo magnetico di 0,2 micro tesla e che si attui un piano di risanamento per tutte le tratte che fanno superare quel limite rispetto ad abitazioni, scuole, ospedali, luoghi di lavoro, ovunque la popolazione risiede per oltre 4 ore al giorno. 

 La preoccupazione è molto aumentata anche per quanto riguarda i possibili rischi per l’esposizione prolungata a campi elettromagnetici prodotti dalle cosiddette radio frequenze (ripetitori per telefonia ecc.).

Rispetto a queste tecnologie, si è introdotto recentemente, nel novembre del 1998, un decreto interministeriale che ha fissato limiti di protezione anche per i possibili effetti a lungo termine e obiettivi di qualità per minimizzare l’esposizione.

Questo decreto è ancora insufficiente e inadeguato in quanto non comprende tutte le sorgenti fisse che producono campi elettromagnetici in alta frequenza (esclude, per esempio, i radar militari), fissa un limite di cautela ancora troppo elevato (6 volt metro, mentre l’ISPESL proponeva un valore di 3 volt metro),  non fissa con precisione gli obiettivi di qualità da raggiungere per minimizzzare l’esposizione della popolazione. Per questi motivi, Rifondazione Comunista chiede una modifica di questo decreto affinché venga migliorato. Ciò nonostante, questo decreto è molto importante perché per la prima volta introduce il principio di cautela nella nostra legge e da precisi compiti e responsabilità ai Comuni e alle Regioni. Noi riteniamo che questo decreto non venga  applicato correttamente e che sia fondamentale conoscerlo per   farlo rispettare in tutte le sue parti, in particolare quelle che introducono il concetto di minimizzazione dell’esposizione. 

IL DECRETO INTERMINISTERIALE N. 381 DEL 1998 

A CHI E A COSA SI APPLICA 

1.     Il decreto interministeriale n. 381 del 1998 (“Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenze compatibili con la salute umana”) ha introdotto norme di tutela per la salute della popolazione dai campi elettromagnetici prodotti da radiofrequenze (ripetitori per telefonia cellulare, impianti di trasmissione radio -–tv, impianti di comunicazioni satellitari, impianti fissi per radioamatori).

Il decreto, però, non interviene su tutte le radiofequenze: rimangono fuori alcune tipologie di impianti: radar, varchi elettromagnetici.

Il PRC chiede che, anche questi impianti vengano ricompresi nelle norme di regolamentazione.

 2.     Sono esclusi dal campo di applicazione del decreto i lavoratori esposti per motivi professionali (quelli che operano nel settore della costruzione, esercizio e manutenzione degli impianti).

Va sottolineato come tutti gli altri lavoratori, non professionalmente esposti, sono inclusi nel campo di applicazione della legge (per loro valgono i limiti di esposizione, i valori di cautela e gli obiettivi di qualità stabiliti dal decreto). 

LIMITI DI ESPOSIZIONE, VALORI DI CAUTELA, OBIETTIVI DI QUALITA’

 1.     Il decreto stabilisce, innanzitutto, limiti di esposizione. Si tratta di limiti sanitari, ovvero limiti da non superare in qualsiasi forma di esposizione. Il valore che fissa il decreto (e che riguarda tutta la popolazione,  compresi i lavoratori non professionalmente) è stabilito in 20 V/m;

 2.     Le misure di cautela introducono un concetto nuovo: nel decreto vengono stabiliti interventi più cautelativi per tutelare da possibili effetti a lungo termine ovunque la popolazione risiede per oltre 4 ore al giorno (case, scuole, ospedali, luoghi di lavoro, ecc.).

Il comma 2 dell’articolo 4 del decreto fissa tale limite in 6 V/m.

Tale misura di cautela è un vero e proprio limite prescrittivo, ovvero non deve essere superato. Il valore di 6 V/m, inoltre, è un limite di immissione, ovvero deve tenere conto di tutti gli impianti che insistono nella medesima zona. 

Questo limite di 6 V/m è ancora troppo alto. L’ISPESL, che è un Istituto scientifico del Ministero della Sanità, per esempio, aveva proposto un limite di 3 V/m. Rifondazione Comunista chiede che il limite di cautela di 6 volt metro sia ulteriormente ridotto secondo quanto suggerisce la più recente e avveduta ricerca epidemiologica sui rischi derivanti dall’esposizione ai campi elettromagnetici generati da questi impianti.

Obiettivi di qualità 

Tale concetto è fondamentale. Esso può essere definito come l’insieme delle misure assunte al fine di “minimizzare” l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Questo principio è fissato al comma 1 dell’articolo 4 del decreto dove si afferma che “la progettazione e la realizzazione degli impianti deve avvenire in modo da produrre i valori di campo elettromagnetico più bassi possibile”. Tale definizione, come riconosciuto dallo stesso Ministero dell’Ambiente, “può comportare l’introduzione di misure che portano a ridurre l’esposizione della popolazione anche se sono rispettati i limiti di esposizione e le misure di cautela.

Applicando il principio di “minimizzazione” è possibile per le amministrazioni locali assumere atti amministrativi che regolano l’installazione degli impianti, in particolare quelli per telefonia cellulare (stazioni radio base) in modo più cautelativo di quanto previsto dal decreto.

 I COMPITI DELLE REGIONI

 1.      Il decreto prevede (comma 3 dell’articolo 4) che le Regioni disciplinano l’installazione di impianti di radiocomunicazione al fine di garantire il rispetto dei limiti previsti dal decreto, il raggiungimento di eventuali obiettivi di qualità, le attività di controllo e vigilanza. Inoltre (articolo 5, comma 1), le Regioni definiscono le modalità e tempi di risanamento laddove sono violati i limiti (compresi gli obiettivi di qualità).

2.      Le procedure di autorizzazione sono molto importanti. E’ possibile, infatti          stabilire:

-         Norme di autorizzazione urbanistica secondo la procedura della concessione edilizia;

-         Competenze di controllo e vigilanza anche alle strutture sanitarie (ASL – ISPESL);

-         Responsabilità per i comuni di approvare regolamenti che prevedano l’individuazione, all’interno degli strumenti urbanistici, dei siti idonei alle installazioni secondo il principio della minimizzazione dell’esposizione;

-         Creare un catasto degli impianti (mappa degli impianti già installati e programmazione delle nuove autorizzazioni);

-         Dare tempi certi (per es. 1 anno) per il risanamento che è a carico dei gestori.

 Il decreto non prevede sanzioni per chi non rispetta le disposizioni (limiti e risanamenti). Ciò è un fatto grave che Rifondazione Comunista chiede di modificare introducendo sia sanzioni economiche che amministrative (il divieto di nuove autorizzazioni) che, infine, in caso di violazione dei limiti massimi di emissione previsti, penali.

 LE DELIBERE DEGLI ENTI LOCALI

 Occorre una gestione non burocratica del decreto n. 381 del 1998. Il punto fondamentale è il seguente: chi decide le installazioni : le ditte o la Pubblica Amministrazione ?

Va sconfitta la linea che dice: le installazioni si fanno dovunque e l’Amministrazione si limita a controllare che non siano superati i limiti di esposizione e le misure di cautela previste dal decreto.

Applicando il principio di “minimizzazione” che è contenuto nel decreto, è possibile affermare che è l’Amministrazione pubblica che indica i siti idonei oppure condiziona l’autorizzazione al rispetto di ulteriori vincoli (distanze, misure tecnologiche, criteri di autorizzazione, ecc.).

Su questa base, sono state approvate numerose e importanti delibere da parte degli enti locali. A Roma, per esempio, è stato già deciso come gli impianti di radiotrasmissione (trasmettitori radio – tv, stazioni radio base per telefonia cellulare) debbano stare a una distanza di almeno 50 metri da luoghi definiti sensibili (scuole, asili, case di cura). Una nuova delibera che introduce ulteriori vincoli (quale per esempio il pare obbligatorio anche degli inquilini, nel caso di stazione radio base da installare sui palazzi) è attualmente in fase di approvazione.

A Venezia, il Consiglio comunale, con mozione del 21 novembre 1999, ha indicato un obiettivo di qualità per le radiofrequenze di 0,5 V/m. Ciò significa che “al momento della installazione deve essere verificato se lo stesso servizio per i quali gli impianti sono previsti, può essere realizzato attraverso l’impiego di impianti o dispositivi che realizzano condizioni di minore esposizione”. La conseguenza che, in una delibera di gennaio 2000, il Comune di Venezia ha assunto, è la seguente: “sia rispettato il principio di giustificazione e sia accertato, anche la collaborazione dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del lavoro, che l’impianto erigendo costituisca la soluzione che realizza la situazione di minore esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.”

Va garantito, inoltre, il diritto all’informazione della popolazione. Ciò significa che la cittadinanza che abita vicino agli impianti deve essere informata sui livelli di campo elettromagnetico prodotti rispetto alle abitazioni e agli altri luoghi dove si risiede per almeno 4 ore al giorno. Inoltre, devono essere rese pubbliche le richieste di installazioni avanzate dalle imprese in modo tale che sia possibile discutere preventivamente  degli eventuali siti alternativi che è possibile proporre. 

COSA VERIFICARE E COME DIFENDERSI 

1.     La prima cosa da fare è verificare che vi siano tutte le autorizzazioni necessarie.

Dopo, l’approvazione del decreto n. 381 del 1998, nessun impianto di radiotrasmissione (ripetitore per telefonia cellulare, impianto   di trasmissione radio – tv o altro) può essere installato senza che vi sia una autorizzazione edilizia e un nulla osta sanitario che attesti il rispetto dei limiti previsti dal decreto 381, nonché delle eventuali ulteriori norme (gli obiettivi di qualità) decise in sede regionale o comunale.

Attenzione ! Il ripetitore per telefonia cellulare sul tetto di un immobile è possibile solo se tutti i condomini sono d’accordo. Questo è stato stabilito da diverse sentenze. Valga per tutte quella del 9 marzo 1999 del Tribunale civile di Monza nella causa intentata da due condomini che chiedevano fosse dichiarata nulla la delibera, approvata a maggioranza, con cui, in data 30.3.98, era stata decisa a maggioranza la locazione alla “Ericsson” del tetto dell’edificio per l’installazione di una stazione radio base con un contratto rinnovabile di 9 anni. Il giudice, infatti, ha dichiarato illegittima la delibera impugnata.

Una installazione ancorata al suolo (per esempio un traliccio su cui sono montati ripetitori per telefonia cellulare) determina una trasformazione del territorio e, quindi, necessita della procedura urbanistica della concessione edilizia. Questo è quanto ha stabilito il Consiglio di Stato – Sezione V, con decisione del 6 aprile 1998, n. 415 in cui si legge: “ Ai sensi dell’articolo 1 della legge 26 gennaio 1977, n. 10, è soggetta al rilascio della concessione edilizia ogni attività che comporti la trasformazione del territorio attraverso l’esecuzione di opere comunque attinenti agli aspetti urbanistici ed edilizi ove il mutamento e l’alterazione abbiano un qualche rilievo ambientale ed estetico o anche solo funzionale, per cui necessita di concessione edilizia la realizzazione di un’antenna saldamente ancorata al suolo e visibile dai luoghi circostanti.”

Chiedete, appena è a vostra conoscenza che si vuole installare un ripetitore sul vostro palazzo o nelle immediate vicinanze, l’applicazione di quanto previsto dalle linee guida applicative del decreto 381 del 1998, pubblicate dal Ministero dell’Ambiente.

Queste dicono: “La valutazione preventiva, anche ai fini della mitigazione dell’impatto paesaggistico, dovrebbe fondarsi su alcune azioni preliminari da parte dell’autorità competente:

-         l’effettuazione di rilevamenti tecnici, comprese le misurazioni simulate o il confronto con  situazioni preesistenti;

-         la valutazione, d’intesa con le Autorità Sanitarie (Dipartimenti di Prevenzione – ASL) e i loro organi di consulenza tecnica (ISPESL) in relazione all’esistenza di ricettori particolarmente sensibili;

-         l’individuazione di soluzioni alternative di localizzazione.

Al fine della valutazione dovrebbero essere richiesti al gestore i dati sulle caratteristiche tecniche dell’impianto. Possono inoltre essere considerate previsioni o richieste di altre installazioni nell’ambito della medesima area urbana o del medesimo territorio al fine di una valutazione integrata degli impatti complessivi.

Tale informazione può consentire anche l’istituzione di un catasto regionale delle sorgenti.

E’ particolarmente importante il riferimento a controindicazioni per ricettori particolarmente sensibili. Occorre verificare se nel palazzo, o in quelli limitrofi, vi siano portatori di stimolatori cardiaci (pace maker) ovvero persone con patologie non compatibili con la vicinanza ad installazioni che producono campi elettromagnetici (occorre predisporre una adeguata documentazione sanitaria da sottoporre alle autorità competenti).

Attenzione ! Ricordate che chiedere che venga effettuata la misurazione dei campi elettromagnetici in casa è un nostro diritto, qualora si sospetti un superamento dei limiti previsti o l’insorgenza di qualche disturbo.

Per gli impianti radio base della telefonia cellulare, la tecnologia offre alcune alternative rispetto ai ripetitori da piazzare sui terrazzi, come avviene oggi. Per esempio :

 le microstazioni o microcelle: piccole stazioni radio base a bassissima potenza e con emissioni di onde elettromagnetiche unidirezionali, che possono coprire tutto il territorio cittadino senza alcun disagio per gli utenti e determinando una minimizzazione dell’esposizione della popolazione a non più di 0,5 V/m (invece che 6, come prevede il decreto);

2.     posizionare tralicci molto alti e lontano dal centro abitato;

3.     accorpare più antenne (di vari gestori della telefonia) su pochi tralicci fuori la città;

4.     posizionare su ogni ripetitore, adeguando quelle già installate, uno strumento tecnico, una sorta di “scatole nera”, che abbia la funzione di lettore delle variazioni dei campi elettromagnetici emessi e che sia in grado di disattivare la stessa antenna, qualora il valore soglia venga superato;

5.     “roaming” (rotazione) degli impianti di emissione per limitare le nuove installazioni, disponendo che più gestori possano servirsi dei medesimi impianti.


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ARGENTINA: APPELLO PRESOS DE LA TABLADA clicca e leggi


IL POPOLO DEL MOZAMBICO RINGRAZIA clicca e leggi

 

Per evitare equivoci, dopo averci riflettuto, sentiamo l'esigenza di comunicare a tutti e a tutte coloro che erano nel 1999 iscritti o iscritte all'associazione e, quindi, alla rete che l'invio della tessera 2000 non implica e non significa essere aderenti.

Oggi siamo diventati tantissimi e tantissime e, pertanto, non c'era un altro modo "fisico" per chiedere un rinnovo ed una adesione e/o partecipazione all'amicizia ed alla solidarietà disinteressata e volontaria ai popoli, agli emarginati, ai disagiati, alle "vittime" dell'attuale organizzazione mondiale delle disuguaglianze, di calamità naturali e nefandezze umane…

Quindi, registrare e considerare ognuno ed ognuna appartenenti anche per il 2000 all'AIASP è consequenziale ad una vostra comunicazione (un fax, un e-mail, una lettera, una semplice telefonata), un contributo economico o d'idee.

Coloro che, invece, per i motivi più diversi e tutti meritevoli di rispetto, che non intendono rimanere iscritti possono ugualmente comunicarlo e, comunque, li considereremo non aderenti in mancanza di qualsiasi informazione.

Ci sembrava, doveroso, inviarvi questa ulteriore nota e cogliamo l'occasione per inviarvi del materiale sulla campagna di aiuti che abbiamo in cantiere in favore del Mozambico con l'Ambasciata di questo Paese colpito da una grande sciagura e su alcuni appuntamenti in programma.

Saluti Fraterni

Il Presidente Nazionale
     
Ines Venturi