ti ringraziamo moltissimo per aver
partecipato
alla campagna di marzo, inviando
ai politici brasiliani l'appello per la demarcazione e omologazione della
Terra Indigena Raposa/Serra do Sol in Roraima (Brasile), e per avercene
trasmesso una copia.
Tutte le volte che rilanciamo la
campagna per la demarcazione e omologazione della Terra Indigena Raposa/Serra
do Sol speriamo che sia l'ultima volta, mentre sul fondo del cuore rimane il
dubbio che il cammino per raggiungere tale fine sia ancora lungo.
Purtroppo anche questa volta,
nonostante le rinnovate promesse, il presidente Fernando Henrique
Cardoso non ha firmato il decreto di omologazione. Per giorni al
Palazzo del Planalto, dove ha sede il governo del Brasile, è stata discussa
l'ipotesi di emanare il decreto di omologazione della Terra Indigena Raposa/Serra
do Sol insieme ad altri decreti analoghi per la Giornata dell'Indio del 19
aprile 2000, pochi giorni prima della gran festa dell'anniversario dei
"500 anni del Brasile" previsto per il 22 aprile 2000.
Se l'intenzione del
governo era quella di fare bella figura
davanti al mondo intero, la
presenza dei circa novemila poliziotti che blindavano Porto Seguro/Bahia e il
luogo dei festeggiamenti, e l'intervento delle truppe antisommossa la
mattinata del 22 aprile, contro il pacifico corteo del movimento negro prima e
indigeno poi (decine di arresti e feriti, tra i quali anche personaggi del
mondo della politica, della Chiesa, giornalisti) non ha certo contribuito in
tal senso.
Il governo federale
riteneva le proteste popolari e indigene del tutto inconvenienti
in
quanto rovinavano il trionfalismo della solennità dei 500 anni della
"scoperta" del Brasile denunciando al mondo intero quanta
repressione, schiavitù e genocidio hanno subito i gruppi popolari ed indigeni
durante questi cinque secoli.
Il governo ha tentato di strumentalizzare
l'Assemblea dei circa 3.000 indios convenuti da tutto il Brasile ma
si è visto negare la richiesta di essere invitato alla Conferenza Indigena
(18-21aprile). Sono stati
respinti dall'Assemblea anche i tentativi di modificare e rendere meno
offensivi i programmi della Conferenza e della Marcia compiuti da alcuni
indigeni istruiti dal governo di Brasilia. Insomma, per il governo una
manipolazione non riuscita e per gli indios un occasione per rafforzare la
loro unità e dimostrare il senso di responsabilità e determinazione nella
lotto per i propri diritti.
In Roraima la situazione è sempre tesa,
dopo che il 3 maggio u.s. il settimanale "Isto é" ha pubblicato un
articolo pieno di false accuse contro padre Giorgio Dal Ben, da 30 anni a
fianco degli indios della Raposa/Serra do Sol.
Nel tentativo di dividere le comunità indigene,
ogni mezzo è ritenuto lecito e si fa propaganda affermando tra l'altro che la
maggior parte degli indios della Terra Indigena Raposa/Serra do Sol non vuole
la demarcazione continua in area unica.
Ci hanno comunicato da Roraima che i
rapporti tra fazendeiros (proprietari terrieri) e indios stanno
peggiorando ancora. Alleghiamo l'info n. 414 del CIMI che spiega come
il fazendeiro Luiz Laranjeira nega il passaggio alla mandria degli
indios e come gli indios non possono andare al posto di salute e i bambini non
possono più frequentare la scuola, perché queste strutture si trovano
all'interno della fazenda. Questi erano metodi usati contro gli indios molti
anni fa che vengono ripristinati oggi perché i fazendeiros di nuovo
sanno di essere protetti dal governo locale e da parlamentari federali e di
godere dell'impunità. Figuriamoci cosa potrebbe accadere se il governo
federale dovesse cedere alle pressioni dei settori anti-indigeni e predisporre
la demarcazione della "Raposa/Serra do Sol" ad isole e non, come
richiedono gli indios, in area unica e continua!
Se vuoi protestare contro questa
situazione facendo capire ai politici responsabili che molte persone
li stanno "monitorando", puoi spedire il testo allegato (attachment
in word 7), anche in versione modificata, se vuoi. Per favore: anche questa
volta sii gentile e manda "copia nascosta/Ccn" a indiosdiroraima@pelagus.it.
Ti ringraziamo in anticipo.
Stiamo preparando un numero
speciale della nostra Newsletter "RORAIMA" sulla
Marcia e la Conferenza indigena. Se desideri ricevere questo numero, per
favore comunica il tuo indirizzo postale.
Grazie ancora per la tua disponibilità e cordiali
saluti
Ingeborg Zoppritz
P.S. La presente lettera è
destinata soprattutto alle persone con cui non siamo costantemente in
contatto. Se invece ti abbiamo già informata/o degli ultimi sviluppi in altro
modo, scusaci per la doppia informazione.