Sommario
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Indice cronologico
Indice per autori


Volume 1/ Giugno 1983 / N° 1

Pag.4
Autore
Ravasini Carlo
Titolo Le frontiere della psicoanalisi
Campo di applicazione
Clinico
Argomento generale di tipo
Teorico
Argomento specifico
Psicoanalisi

Abstract

Nell'ottobre e novembre 1982 si sono svolti presso il centro Berne di Milano degli incontri sul tema 'Le frontiere della psicoanalisi'. Relatore il Prof.C. Ravasini, Professore di ruolo di Psicologia Clinica alla Facoltà di Medicina dell'Università Statale di Milano, psicoanalista membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, autore di numerose pubblicazioni scientifiche, direttore della collana di Psicologia Clinica e Psicoterapia presso l'Editore Raffaello di Cortina. Scopo degli incontri era quello di gettare un ponte che desse una visione del cammino della psicoanalisi fino alle sue nuove frontiere in modo da avere una visione più unitaria dei nuovi sviluppi e delle tendenze innovative che hanno poi portato alle più recenti metodiche psicoterapiche che, pur essendosi staccate dalla tradizione psicoanalitica, riconoscono in essa una matrice di origine.Il Prof.Ravasini ha articolato le sue esposizioni in 3 temi:


Pag. 9
Autore
Del Casale Francesco e collaboratori
Titolo Genitorizzazione difettosa e rigenitorizzazione
Campo di applicazione
Clinico
Argomento generale di tipo
Applicativo
Argomento specifico
Rigenitorizzazione

Abstract

NO


Pag. 14
Autore
Moiso Carlo
Titolo L'analisi strutturale delle relazioni transferali
Campo di applicazione
Clinico
Argomento generale di tipo
Applicativo
Argomento specifico
Transfert e controtransfert

Abstract

Viene presentata l'analisi strutturale di 3 tipi di relazione transferale seguita da esempi clinici. Il transfert di tipo I è presente sotto forma di riproposta dei ricatti e dei giochi effettivamente impiegati con i genitori per come furono percepiti e registrati dal paziente tramite il processo secondario. I transfert di tipo II, A e B, sono presenti come proiezione di un dialogo interno tra B1 e un oggetto buono (G1+) (tipo IIA) o un oggetto cattivo (G1-) (tipo IIB), per come questi oggetti furono incorporati nelle fasi evolutive più precoci attraverso il processo primario. Si sottolinea come i tre tipi di transfert sono tutti presenti e manifestati nel corso dell'A T di ogni paziente, come la predominanza di uno rispetto agli altri può essere usata come strumento diagnostico e come la guarigione di copione comporti un lavoro specifico sul materiale transferale.


Pag. 20
Autore
Castagna Giovanni
Titolo A.T. e fenomeni di gruppo
Campo di applicazione
Generale
Argomento generale di tipo
Applicativo
Argomento specifico
Gruppo

Abstract

Nel sistema di riferimento dei membri, il gruppo si configura come se avesse la struttura di una persona, modellata sull'immagine materna: la personalità virtuale del gruppo. La dinamica di gruppo è pertanto la competizione per il prevalere del quadro di riferimento del singolo, compresa l'immagine della personalità virtuale che verrà condivisa in quel gruppo. La cultura di gruppo è una struttura di dinamiche tipica. Fra i contenuti degli Stati dell'Io del Gruppo riconosciamo: Dichiarato, Effettivo, Auspica bile, Presunto, Genitoriale, e Presunto-Bambino (realtà gruppale). Funzione del Leader: decontaminare ed integrare questi aspetti della Personalità Virtuale del Gruppo condivisa dai suoi membri. Alcuni concetti/definizioni sono originali dell'Autore, altri rielaborazione di concetti della Psicologia Sociale. L'approccio proposto consente, secondo l'esperienza dell'Autore, una lettura dei fenomeni e modalità di intervento Di Gruppo anziché In Gruppo su base concettuale integrata e non soltanto empirica.


Pag. 27
Autore
Novellino Michele
Titolo L'analisi della controtraslazione nell'alleanza psicoterapeuta- paziente
Campo di applicazione
Clinico
Argomento generale di tipo
Applicativo
Argomento specifico
Transfert e controtransfert

Abstract

Questo articolo illustra l'importanza teorica e l'utilità clinica che può avere il rivalutare la componente controtraslazione nell'alleanza terapeuta-paziente. Dopo una definizione del fenomeno controtransazionale, l'autore passa a considerare quale possa essere una metodologia utile a far fruttare il materiale controtransazionale al servizio del paziente. Vengono sottolineati quali siano i segnali a cui deve prestare attenzione il terapeuta, sia provenienti da quest'ultimo che dal paziente stesso (sindromi iatrogene). Viene proposto un metodo di autoanalisi dei fenomeni controtraslazionali, e inoltre a quali problemi può portare la mancata analisi della controtraslazione da parte del terapeuta.


Pag. 32
Autore
Galliano Wilfredo
Titolo La formazione degli infermieri psichiatrici: analisi di un'esperienza
Campo di applicazione Psicopedagogico
Argomento generale di tipo
Esperienziale
Argomento specifico
Formazione

Abstract

Si presenta il resoconto di un'esperienza di formazione di un gruppo di infermieri di un Servizio di Igiene Mentale. Di questa esperienza vengono presentati gli scopi, i contenuti, i metodi. Gli aspetti principali che l'articolo sottolinea sono: la scelta e l'utilizzazione dell'Analisi Transazionale come sistema di riferimento teorico e il metodo pratico-induttivo utilizzato.
Rotondo Anna Uso dell'A.T. in una scuola media superiore di Milano: storia di un'esperienza Psicopedagogico Esperienziale Scuola e AT Anno 1/Giugno 1983 01 SI 36 Questa esperienza inizia nel '78: il Collegio dei docenti di un Istituto Professionale per il Turismo chiede un intervento 'per migliorare la comunicazione e facilitare l'inserimento dei ragazzi in situazioni difficili'. La prima fase dell'intervento ha queste caratteristiche: non dare input teorici e curare il processo di gruppo. Prendendo spunto dal 'setting' si passa al momento centrale del lavoro, ossia all'analisi delle comunicazioni nel gruppo, per giungere ad una comunicazione 'sana, diretta e libera dai giochi'.I risultati -e i problemi-di questa prima fase evidenziano la necessità di approfondire l'intervento con una seconda fase formativa e coinvolgente anche gli insegnanti: si danno informazioni teoriche sulla comunicazione, sui 'giochi' e si lavora sulla base di un preciso 'contratto', che definisce le aspettative e rassicura conduttori, insegnanti e alunni. Si ottiene così un consapevole coinvolgimento di tutti gli stati dell'Io nel processo scolastico assieme ad una definizione 'scientifica' del ruolo dell'insegnante.


Pag. 36
Autore
Rotondo Maggiora Anna
Titolo L'uso dell'AT in una scuola media superiore di Milano. Storia di una esperienza
Campo di applicazione Psicopedagogico
Argomento generale di tipo
Esperienziale
Argomento specifico
Scuola e AT

Abstract

Questa esperienza inizia nel '78: il Collegio dei docenti di un Istituto Professionale per il Turismo chiede un intervento 'per migliorare la comunicazione e facilitare l'inserimento dei ragazzi in situazioni difficili'. La prima fase dell'intervento ha queste caratteristiche: non dare input teorici e curare il processo di gruppo. Prendendo spunto dal 'setting' si passa al momento centrale del lavoro, ossia all'analisi delle comunicazioni nel gruppo, per giungere ad una comunicazione 'sana, diretta e libera dai giochi'.I risultati -e i problemi-di questa prima fase evidenziano la necessità di approfondire l'intervento con una seconda fase formativa e coinvolgente anche gli insegnanti: si danno informazioni teoriche sulla comunicazione, sui 'giochi' e si lavora sulla base di un preciso 'contratto', che definisce le aspettative e rassicura conduttori, insegnanti e alunni. Si ottiene così un consapevole coinvolgimento di tutti gli stati dell'Io nel processo scolastico assieme ad una definizione 'scientifica' del ruolo dell'insegnante.


Pag. 41
Autore
Priarone Lorenzo
Titolo L'intervento di formazione in banca
Campo di applicazione Aziendale/Organizzativo
Argomento generale di tipo
Applicativo
Argomento specifico Formazione

Abstract

L'AT applicata ad un problema di marketing della banca: il contatto con il pubblico che si rivolge allo sportello d'agenzia. Partendo dai bisogni del cliente medio che si presenta operando generalmente dal suo Bambino Adattato, si é messa a punto una modalità semplice e praticabile per fare in modo che il rapporto diventi soddisfacente per le due parti: la banca e i suoi utenti. Per giungere a questo risultato la consulenza ha dovuto chiarificare e aumentare la consapevolezza , come prima cosa, nel rapporto di committenza che risultava transazionalmente caratterizzato da una cultura contaminata rispetto al problema del contatto e alla sua soluzione. L'intervento costituito da una ricerca preliminare finalizzata a definire i vantaggi oggettivi e quantificati d i un rapporto di sportello ben condotto, da un seminario, da un lavoro su campo guidato, da riunioni e incontri di feed-back ha messo in luce alcuni aspetti di transazioni caratteristici del ruolo e del lavoro di contatto.

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