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Volume 16/ Gennaio-Aprile 1999 / N° 25

Pag. 3
A cura di
Gaudieri Massimo
Titolo Editoriale


Pag. 6
Autore
Laudi Lucia
Titolo L'alleanza terapeutica
Campo di applicazione
Argomento generale di tipo
Argomento specifico

Abstract

L'autrice di questo articolo non vuole solo sottolineare l'importanza dell'alleanza terapeutica e come si instaura tra il terapeuta e il paziente, ma mette a confronto, attraverso l'analisi di una breve parte di un primo colloquio, l'Analisi Transazionale con lo Psicodramma Analitico, due psicoterapie tra loro diverse e allo stesso tempo con delle analogie.
Inoltre la terapeuta vuole mettere in evidenza il fatto che affrontare una problematica da due fronti differenti può agevolare un raggiungimento della soluzione in modo più soddisfacente e soprattutto se la conclusione viene accettata da entrambe le teorie ha un maggior valore. La necessità di scrivere un articolo che mette in relazione due psicoterapie differenti, come l'Analisi Transazionale e lo Psicodramma Analitico, è nata dal fatto che la terapeuta oltre ad avere una formazione in Analisi Transazionale ha fatto del volontariato presso un Day Hospital di Torino. Questo è il motivo per cui quando la terapeuta si pone un problema, come quello dell'alleanza terapeutica, la sua tendenza è quella di affrontarlo con entrambe le teorie.


Pag. 12
Autore
Ventriglia Salvatore
Titolo Il setting di gruppo
Campo di applicazione Generale
Argomento generale di tipo Teorico
Argomento specifico Inconscio e AT

Abstract

Sommario
Come in tutti i campi della Medicina, anche in Riabilitazione, ci si sta rendendo conto di quanto sia necessario considerare la persona come una unità di corpo e psiche. L'obiettivo del presente articolo è: a) mettere in evidenza quanto sia utile, perchè il trattamento riabilitativo abbia esito positivo, prendersi cura anche dei vissuti psicologici della persona; b) sottolineare come il setting Berniano di gruppo rappresenti un rapido ed efficace strumento per aiutare persone di varia età e cultura, affette da malattie che ne limitano l'autonomia.


Pag.17
Autore
Bottino Maria Cristina - Santagostino Mariolina
Titolo I disagi degli studenti universitari
Campo di applicazione
Argomento generale di tipo
Argomento specifico

Abstract

La Società multietnica e multirazziale che si va delineando nel nostro Paese in questo scorcio di secolo, presenterà all'inizio del nuovo millennio nuovi problemi e nuove opportunità.
Certo è che presenterà anche problemi non risolti ed opportunità non colte negli ultimi decenni di questo secolo.
Uno dei problemi non risolti è rappresentato sicuramente dal disagio giovanile in tutte le sue forme.
L'aspetto del disagio giovanile che noi abbiamo voluto approfondire è quello del cosiddetto PARADOSSO UNIVERSITARIO: ad elevate percentuali di immatricolazioni all'università corrispondono spesso, almeno in Italia, basse percentuali di laureati.
Noi riteniamo che l'elevata "mortalità" ed i frequenti ritardi che contraddistinguono la vita degli universitari siano sintomo, in taluni casi, di un profondo disagio psicologico, specifico della condizione di "studente universitario". Riteniamo, inoltre, che tale disagio possa essere curato grazie ad un intervento formativo rivolto specificamente agli studenti stessi, che può prevenire ritardi ed abbandoni.
L'ambito scolastico rappresenta un'area tradizionale di applicazione per l'Analisi Transazionale. Con gli obiettivi di prevenire la "mortalità" scolastica, contenendo ritardi ed abbandoni, e di ridurre i comportamenti asociali, si fa riferimento, di solito, ad attività di formazione rivolte ai docenti, ai genitori ed agli studenti stessi, ma limitatamente alla fascia scolastica che va dalle scuole elementari al termine delle scuole superiori (almeno in letteratura).
Meno diffusi sono gli approcci A. T. che si riferiscano all'ambito universitario.
Anzi, unica esperienza che ci è dato di conoscere oltre la nostra, è quella dei prof. Marco Sambin al SAP di Padova (AA. W., 1997) e Fabio Ricardi all'Università di Castellanza.
In fase di progettazione, si è effettuato un attento esame dei bisogni degli studenti, attraverso una ricerca in due fasi (qualitativa e quantitativa)1.
Si è successivamente formulato un modello di intervento formativo, che è stato dapprima realizzato in forma sperimentale, mirata a mettere a punto alcuni aspetti strutturali (con particolare riferimento alla sequenza degli argomenti trattati ed alla tipologia di materiali predisposti)2.
Il progetto è successivamente diventato operativo a tutti gli effetti, ed è già stato realizzato in ripetute edizioni.
In questa sede vogliamo riprendere brevemente:
- le problematiche proposte dagli utenti;
- il tipo di intervento effettuato;
- i risultati ottenuti;
all'interno di quattro edizioni del nostro "Corso" (per un totale di 27 studenti).


Pag. 21
Autore
Cavanna Graziella - Tortolone Gianmichele
Titolo Corpo e pregiudizio
Campo di applicazione
Argomento generale di tipo
Argomento specifico

Abstract

NO


Pag. 25
Autore
Giovannoli Vercellino Carla
Titolo La paura del diverso
Campo di applicazione
Argomento generale di tipo
Argomento specifico

Abstract

NO


Pag. 30
Autore
Pernigotti Paolo
Titolo Prevenire a scuola
Campo di applicazione
Argomento generale di tipo
Argomento specifico

Abstract

NO


Pag. 34
Autore
Savoia Stefania
Titolo Leggere il corpo
Campo di applicazione
Argomento generale di tipo
Argomento specifico

Abstract

L'introduzione dei "concetti corporei" in psicologia non è certamente un fenomeno recente, tuttavia soprattutto in questi ultimi decenni essi hanno ricevuto una formulazione teorica più soddisfacente ed una effettiva e comprovata attendibilità dal punto di vista applicativo.
Questo, sicuramente, anche come effetto della pratica e della ricerca psicomotoria che ha ampliato le basi di osservazione e di discussione. La ricerca Psicomotoria si è concentrata sulla dimensione evolutiva dell'esperienza corporea nell'ambito dello sviluppo. Studiato nel suo divenire in rapporto alle dinamiche emozionali, cognitive, relazionali, il corpo appare sempre più come punto centrale di riferimento, per capire non solo il significato del vissuto corporeo attuale ed i disturbi specifici ad esso collegati, ma più in generale la genesi stessa e l'organizzazione della personalità.
Questo articolo vuole fornire elementi di lettura corporea e relazionale per individuare soggetti a rischio da indirizzare alla diagnosi e ad eventuali trattamenti. A questo proposito sono state prese in considerazione quattro differenti patologie neuropsichiatriche infantili:
1) autismo infantile - 2) psicosi simbiotica - 3) psicosi (non altrimenti specificate) - 4) nevrosi.
Per ognuna sono stati scelti sette criteri valutativi:1) motricità globale - 2) organizzazione spazio-temporale - 3) linguaggio - 4) comportamento sociale - 5) stati dell'Io - 6) apprendimento - 7) reazioni dell'ambiente.
Si sono inoltre ricercati interventi di orientamento psicomotorio attraverso i quali si può cominciare a proporre un cambiamento a prescindere dal trattamento terapeutico.


Pag. 46
Autore
Traversa Bardesono Anna
Titolo Proggetto e copione
Campo di applicazione
Argomento generale di tipo
Argomento specifico

Abstract

NO


 Pag. 49
Autore
Ventre Antonio
Titolo Conoscere il disagio per prevenirlo
Campo di applicazione
Argomento generale di tipo
Argomento specifico

Abstract

Una delle difficoltà presenti nella ricerca in psicoterapia, è l'utilizzo di strumenti di rilevazione dati che siano obiettivi e che allo stesso tempo non snaturino il setting. Inoltre si pensi alle difficoltà nello stabilire criteri di individuazione dei sentimenti, dei vissuti personali, ecc... Tenendo conto dei limiti esistenti ho pianificato una strategia che mi permettesse di quantificare in modo standardizzato, l'area problematica esplicitata in prima battuta dal cliente.
L'attenzione è focalizzata al problema "reale": la persona ne è consapevole, rappresenta la motivazione alla seduta di psicoterapia. Viene tralasciato il problema "autentico", cioè quello sottostante e molte volte inconsapevole, che ha a che fare con i vantaggi secondari relativi al copione. (Per quanto riguarda la dicotomia "reale - autentico" faccio riferimento a "L'Analisi Transazionale" di lan Stewart e Vann Joines, ed. Garzanti 1990). La scelta è risultata obbligata per le ovvie difficoltà di registrazione.

 

 

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