Sommario
Indice generale
Indice cronologico
Indice per autori
Indice di Neopsiche Anno 2 / N° 3 / Giugno 1984


Trascritto dalla Dott.ssa Claudia Carrato

Programmazione neurolinguistica
e disturbi fisici (1)

Gianni Fortunato

RIASSUNTO
L'autore descrive alcuni casi di disturbi fisici trattati con successo in tempi brevi con tecniche di PNL e invita ad approfondire la ricerca in questo campo.

ABSTRACT
The author describes cases of physical problems treated quickly and successfully with NLP techniques and invites.further research in this fìefd.

CENNI SULLA PNL (2)

Il sistema disciplinare che oggi è definito col nome di PNL è nato e si è sviluppato negli ultimi 10 anni. All'origine c'è stato l'incontro all'Università di Santa Cruz, California, tra un linguista, John Grinder. e un matematico, Richard Bandler, interessati ai problemi della comunicazione.
Grazie alla loro formazione scientifica essi hanno privilegiato il metodo sperimentale, osservando senza preconcetti il comportamento di coloro che passavano come i migliori "comunicatori" degli Stati Uniti in campo terapeutico (M. Erickson, E Perls, V. Satir, ecc.).
Applicando al comportamento comunicativo le scoperte della linguistica e della cibernetica e attenendosi strettamente ai dati osservabili e riproducibili, essi, coadiuvati dai primi allievi, sono riusciti ad estrarre le caratteristiche significative delle varie interazioni umane, prima nel campo del linguaggio verbale, poi in quello del linguaggio non verbale, corporeo e mimico. Va tenuto ben presente, per valutare l'importanza della ricerca, che quando Bandler e Grinder parlano di "comunicazione" si riferiscono globalmente alla capacità di influenzare gli altri, così come appunto sanno fare gli esperti presi a modello, e di ottenere esattamente lo scopo comunicativo desiderato.
Intanto si faceva strada un'ipotesi: le operazioni mentali possono essere ricondotte ad alcune operazioni fondamentali, messe in una sequenza (come una "flow-chart" di un programma per computer) per un certo risultato? Se si, è possibile ricostruirle e trasferire questi "programmi" da una persona all'altra? La risposta positiva a queste domande ha permesso di dischiudere enormi possibilità in tutti i campi.
In particolare era nata la tematica dell'eccellenza: è possibile estrarre i programmi di coloro che eccellono in qualche attività e usarli per insegnare ad altri come fare, oppure analizzare le migliori performances di un soggetto e insegnargli a riprodurre sistematicamente questo suo "stato di grazia".
Oggi la PNL si è sviluppata in due grandi filoni, uno applicato alla terapia, uno che si occupa di interventi nel mondo del lavoro.
Si calcola che negli Stati Uniti circa 100.000 persone abbiano avuto almeno un primo contatto con questa disciplina e 2.000 abbiano conseguito il primo livello di certificazione.

I CONCETTI BASE

Si possono così sintetizzare i concetti - base della PNL, molti dei quali sono strettamente collegati all'approccio sistemico.

PRESENTAZIONE DEL LAVORO

Uno degli aforismi preferiti da John Grinder, cofondatore della PNL con Richard Bandler, è che non esistono un "corpo" e una "mente" , ma un'unica entità: il corpo ("all is body" dice John).
Durante il mio lavoro con la PNL ho avuto occasione di fare alcune scoperte e alcune esperienze abbastanza "strane" che mi hanno spinto a domandarmi quali siano i limiti alle capacità del corpo di "autocurarsi", e dove sia il confine tra malattie "organiche" e "psicosomatiche". Se scelgo di renderle pubbliche è
solo perché altri possano da un lato arricchire la casistica, dall'altro prendere il permesso di "osare" esplorare là dove "ci sono i leoni", fatte salve tutte le prudenze del buon senso.
Ho scelto la forma della descrizione di casi. Una buona esposizione delle tecniche citate si trova in Bandler e Grinder, 1979.

RISTRUTTURAZIONE (REFRAMING)

La ristrutturazione, detto brevemente, è un metodo per sostituire i sintomi con altri comportamenti che ne mantengono le intenzioni positive (i cosiddetti "vantaggi secondari") Tale metodo ha già incorporati i meccanismi di controllo che assicurano che i nuovi comportamenti siano "positivi" e mantengano l'equilibrio dell'insieme. Può essere usato facilmente in congiunzione con l'ipnosi e, nella mia esperienza, si è rivelato il sistema più efficace per intervenire sulle malattie. A volte, in ipnosi profonda uso una tecnica di dialogo con l'inconscio che tiene conto anche delle esperienze di Edelstien (1981) e da lui definito "stati dell'lo".

1° CASO: CALCOLI RENALI

A. è un'amica che condivide il mio interesse per l'ipnosi. Soffre di calcoli renali. I medici da cui è in cura, accertate radiograficamente le dimensioni dei calcoli, decidono che non c'è possibilità di espellerli e che si dovrà operare. Nell'attesa dell'operazione, decidiamo di fare qualcosa con l'ipnosi. Per tre mesi svolgiamo sedute una o due volte la settimana con suggestioni per "sciogliere" i calcoli. L'unico risultato evidente è che A. diventa un ottimo soggetto ipnotico e che le sedute sono molto divertenti. Una sera vengo chiamato d'urgenza: A. è inchiodata al letto con dolori atroci (di solito queste crisi le durano tre o quattro giorni). Indotta la trance, con immediato alleviamento del dolore, decido di farla "parlare" con la "parte" del suo inconscio responsabile dei calcoli. Confesso un certo stupore da parte mia quando la parte risponde e dà una spiegazione molto plausibile del suo operato. A. riconosce la distruttività di certi comportamenti a cui la parte si oppone e fa un contratto per sostituirli con altri, ben specificati e chiari. La "parte" accetta e precisa che impiegherà 3 giorni a liberarla dai calcoli. Il giorno seguente A. sta bene e può andare in gita con gli amici. Puntualmente tre giorni dopo avverte dolori, entra in ospedale e "fa" i calcoli. I medici continuano a sostenere che calcoli di simili dimensioni non si "fanno", nella loro esperienza. A due anni di distanza A. sta bene.
Quando avevo già scritto la prima versione di questo articolo ho ricevuto una comunicazione personale da una collega, allieva in PNL, la quale ha ottenuto il medesimo risultato con una paziente, facendo una normale ristrutturazione da svegli.

2° CASO: CISTI OVARICA

Grossa cisti ovarica, accertata con ecografia, in giovane donna 27enne. Questo caso e stato trattato in ipnosi profonda: la "parte" ha dichiarato che era sua intenzione prevenire gravidanze indesiderate, poiché non si fidava della prudenza della persona stessa. Abbiamo raggiunto un accordo per cui la "parte" produrrà un segnale inequivocabile di "ovulazione in corso", e la persona si è impegnata a prendere tutte le precauzioni. La cisti è scomparsa nel giro di un mese, durante il quale sono state fatte sedute di controllo e nessuna terapia farmacologica.

3° CASO: BARTOLINITE

Si tratta di una infiammazione della ghiandola del Bartolini, spesso recidiva, accompagnata da febbre alta e sintomi secondari, trattata usualmente con antibiotici, con un decorso dai quattro ai sette giorni. Nel caso in oggetto era la quinta recidiva in un anno in giovane di 26 anni. E stato trattato in ipnosi profonda con la tecnica di Edelstien: infatti non è stato necessario trovare comportamenti alternativi in quanto la "parte" interessata era solo spaventata da alcune difficoltà che la persona incontrava nella vita e voleva bloccarla in casa. E stato sufficiente rassicurarla e "aggiornarla" sulle capacità della persona di fare fronte a quei problemi. Tutti i sintomi si sono risolti in due giorni senza alcun farmaco. Nessuna ricaduta a distanza di sei mesi, nessun nuovo sintomo.

CONSIDERAZIONI

1) A rigore gli stessi risultati dovrebbero essere possibili anche senza ipnosi; però chi non è particolarmente versato nella PNL e non possiede la necessaria acutezza percettiva se ne può trovare avvantaggiato;
2) spesso non basta una "ristrutturazione" per un problema, se i cosiddetti "vantaggi secondari" (gli scopi positivi della "parte") sono più di uno, per es. se ce n'è un numero "n" occorrono "a" ristrutturazioni;
3) "parlare con le parti" richiede un addestramento e un tipo di comunicazione molto particolare. Chi non è sicuro di saperlo fare e non è stato addestrato a farlo
non lo faccia!

DISSOCIAZIONE V /K E CURA DELL'IPERTENSIONE ARTERIOSA

La dissociazione visivo-cenestesica consiste essenzialmente in una visualizzazione di sé nel qui ed ora e corrisponde a equivalenti verbali quali "guardarsi dal di fuori", "astrarsi dalla situazione per considerarla obiettivamente" ecc. Questa operazione mentale comporta cambiamenti fisiologici osservabili (per es. di respirazione, colore della pelle, tensione muscolare)e permette una dissociazione dalle sensazioni corporee. E' mia esperienza (e dei Neurolinguisti) che molte persone non hanno mai imparato a farla o comunque non la fanno quando sarebbe loro utile. Mi sono convinto intuitivamente dai segnali esterni visibili, e la considero una mia scoperta, che la dissociazione visivo-cenestesica deve comportare un abbassamento della pressione arteriosa. Citerò due casi.

1° CASO:

Non ho mai visto la signora B., che abita in un'altra città. Sua figlia è venuta da me chiedendo una delle mie "magie", perché i medici hanno sentenziato che B. morirà. Ex infartuata, B. ha la pressione altissima da una settimana e nessun farmaco fa effetto.
Sulla base dell'intuizione di cui sopra spiego alla figlia un modo molto semplice di ottenere la dissociazione (essenzialmente quello già descritto) e aggiungo che, poiché B. deve stare a letto, può passare il tempo ad esercitarsi. Dopo un giorno la pressione cala rapidamente, a gradino, mentre l'effetto normale dei farmaci è una graduale diminuzione lineare. E passato un anno, B. sta bene, continua a fare gli esercizi e non ha più avuto ricadute.

2° CASO:

C. è un ragazzo di 16 anni, sveglio e simpatico. A causa della alta pressione (diagnosticata come "ereditaria") i medici gli hanno proibito ogni attività sportiva e C., che è un promettente giocatore di calcio, ne soffre. A un'indagine coi metodi della PNL risulta che C. non sa dissociare (è "ansioso"), quindi traduce cenestesicamente ogni tensione e in particolare mostra una evidentissima reazione alla situazione di misurazione della pressione (basta fargli rivivere la scena in fantasia per "vedere" i cambiamenti).
In due sedute gli insegno a dissociare volontariamente e creo una "catena di ancoraggi" (3) per fare in modo che comunque dissoci quando gli misurano la pressione (l'ecologia dell'intervento è assicurata, oltre che dall'accuratezza della mia indagine, dal fatto ovvio che in caso di disfunzioni organiche il metodo non funzionerebbe). L'ho visto quindi altre due volte per controllo e per estendere il cambiamento ad altre aree della sua vita. I medici l'hanno seguito per due mesi trovando sempre la pressione normale, poi gli hanno ridato il permesso di fare sport. Sono passati due anni e C. sta sempre bene,
Nota bene: in PNL non accettiamo generalizzazioni e ogni persona è un caso singolo, per cui è sempre meglio studiare anche il problema "pressione" caso per caso; tuttavia penso che possa essere utile tenere in mente anche queste mie esperienze.

METAFORA (Gordon, 1978)

Ho inventato una favola per la cura del mal di testa che finora ha sempre funzionato; di solito la uso alla fine di una seduta, dopo altre tecniche, però anche come "pronto soccorso" si è dimostrata efficace. Per ragioni che preciserò in seguito va raccontata con illustrazioni a colori improvvisate su di una lavagna posta più in alto degli occhi del sofferente, in modo che debba alzare lo sguardo. Si tratta di uno gnomo maligno che vive in una casetta in cima a un grande albero (disegnare la "chioma" dell'albero, e i "piedi" dell'albero -veri piedi, il che suscita di solito l'ilarità degli astanti). Lo gnomo è sempre arrabbiato e possiede una catasta di proiettili con cui impedisce ai bambini della zona di uscire a giocare (i genitori sono al lavoro). (Tutti i personaggi vanno disegnati e dettagliati spiritosamente).
Una notte di luna i bambini depositano ai piedi dell'albero una grande torta con tanto liquore. Lo gnomo si sveglia, scende, si abbuffa, è troppo pesante per risalire e dorme tutto il giorno, permettendo ai bambini di giocare. Da quel giorno, per tacita intesa, si instaura un patto, per cui lo gnomo, senza dover ringraziare o mostrarsi benevolo, riceve una torta alla settimana e
se ne sta in pace. E tutti vissero felici e contenti.
La "favola" funziona a cinque livelli:

a) livello "ipnotico": si suggerisce di far scendere il maligno dalla testa (chioma) ai piedi;
b)
livello emotivo: si suggerisce una equivalenza tra mal di testa e rabbia (il che spesso è vero) e si dà il messaggio di "aver colto il messaggio";
c)
livello PNL: se si porta la persona nel sistema rappresentazionale visivo (i disegni, in alto per favorire anche la visualizzazione interna) non potrà contemporaneamente accedere al cenestetico e "sentire" il male, c'è un apprendimento inconscio per cui è probabile che impari a farlo da sola;
d)
livello conflitti: si suggerisce che, se c'è un conflitto, può essere risolto con beneficio dì entrambe le parti in causa (la vita non è un gioco a somma zero!);
e)
livello AT: tutti i buoni pazienti A.T. sanno che in alto c'è il Genitore che spesso non vuole che il Bambino, in basso, giochi, vale quindi quanto detto in d).

Nota Bene:
Il mal di testa può essere sintomo di qualche cosa di grave:
per questo è utile assicurarsi che la persona veda un medico, in ogni caso.


Note

  1. Parte di questo articolo è stata pubblicata su "The V.A.K., lnternational NLP Newsletter" vol. II, N. 2, Spring 1984.
  2. L'introduzione è riprodotta da materiale scritto per lo "Studio P.O." di Genova, per gentile concessione.
  3. Questa tecnica è un pò complessa per poterla descrivere esaurientemente qui, si tratta di inserire un riflesso condizionato azionato dallo stesso stimolo (visivo, cenestesico o uditivo) che dava il via al comportamento problematico.

BIBLIOGRAFIA

  1. Bandler, R. e Grinder, J., (1979) Frogs into Princes, Real People Press, Moab, Utah (tr. it. di A. Menzio, La metamorfosi terapeutica, Astrolabio, Ubaldini, Roma, 1980).
  2. Edelstien, M. G., (1981) Trauma, Trance and Transformation, Brunner, Mazel Publishers, N. York. (tr. it. Di A. Menzio, Trauma, Trance e Trasformazione Astrolabio, (Ubaldini, Roma, 1982).
  3. Gordon, D. ,(1978) Therapeutic Metaphors, Meta Publications, Cupertino, California.

     

Sommario
Indice generale
Indice cronologico
Indice per autori
Indice di Neopsiche Anno 2 / N° 3 / Giugno 1984
Torna ad inizio pagina