A seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito nei giorni 8, 9 e 10 Settembre tutto il versante Ionico della Calabria, ed in particolare le provincie di Catanzaro e Reggio Calabria, l’AIGA, di concerto con la sezione di Geologia Applicata del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università "La Sapienza” di Roma e l’Istituto di Geologia Applicata dell’Università di Urbino, ha organizzato nei giorni immediatamente successivi all’evento un gruppo di lavoro1, coordinato dal Prof. Alberto Prestininzi, con l’obiettivo di effettuare un rilevamento speditivo degli effetti prodotti dal nubifragio sui principali elementi geomorfologici e infrastrutturali presenti nell'area, con particolare riguardo alla parte terminale degli alvei fluviali.

In linea con le finalità istituzionali dell’AIGA, i risultati dell’indagine, formati per lo più da immagini (riprese nei giorni 12/15 settembre) e dati2 non commentati, sono messi immediatamente a disposizione della comunità scientifica e dei settori amministrativo-professionali interessati.

L'area interessata dai rilievi comprende il settore di costa che va dalla zona di Soverato, teatro della sciagura avvenuta nel camping “Le Giare”, fino all’abitato di Locri, situato poco più di 60 km a SW, lungo la costa Ionica. Nei comuni di Caulonia e Roccella Ionica particolare attenzione è stata riservata anche al rilevamento dei danni presenti nei centri storici, duramente colpiti in termini di movimenti di versante ed allagamenti alle strutture viarie urbane anche se, fortunatamente, senza conseguenze dirette per le persone. Viene quindi riportato di seguito un “reportage” fotografico mirato a riassumere gli effetti più vistosi tra quelli rilevati, accompagnato da brevi didascalie utili inquadrare la collocazione dei luoghi interessati dai fenomeni. Per quanto attiene l’evento meteorologico sono illustrate le immagini del satellite METEOSAT relative ai 3 giorni in cui è avvenuto l’alluvione, riferite alle ore centrali della giornata (l’ora di riferimento è quella di Greenwich (GMT), a cui bisogna aggiungere altre 2 ore per ottenere l’ora locale); vengono riportati inoltre primi dati di piovosità e idrometrici relativi alla zona di Soverato e ad alcuni centri posti nell’entroterra di quel settore di costa, accompagnati dai valori dei livelli idrometrici della fiumara dell'area di Soverato, Ancinale a Rozzano, relativi sempre alle 72 ore dell'evento alluvionale. Per inquadrare l'area di studio è stato inserito l’atlante stradale scala 1:200.000 del Touring Club, comprensivo del settore di costa indagato, in cui sono state evidenziate le ubicazioni dei corsi d'acqua sfocianti nel mar Ionio.

 

 

1 Mario Floris: Dottore di Ricerca in Geologia Applicata

Ilario Larosa e Annamaria Pellegrino: Dottorato di Ricerca Geologia Applicata

Pasquale Denisi, Andrea Guarino: laureandi in Scienze Geologiche, indirizzo geologico-applicativo.

 

2 Dati idrometrici e di piovosità forniti dall' Autorità di Bacino della Regione Calabria;

  Immagini e riprese dall'elicottero fornite dal Centro di cinematografia del CNR di Castiglione Cosentino, Rende (CS).