PROFILO
DEL RELATORE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sistema Thermafil nelle otturazioni canalari: valutazioni cliniche

Canonica M., Favatà M.

Introduzione

L’Obbiettivo finale della terapia endodontica è rappresentato dall’otturazione tridimensionale e completa del sistema canalare.

Tutti gli Autori concordano nel ritenere che la completa obliterazione del sistema canalare ed il perfetto sigillo del forame apicale rappresentino un requisito indispensabile per la validità dei risultati a lungo termine (1,2,3).

Una corretta otturazione del sistema canalare deve essere tridimensionale, ermetica, biocompatibile, eseguibile con sufficiente rapidità e facilità, deve poter permettere il posizionamento di un perno endocanalare e rendere possibile un eventuale ritrattamento canalare (1,4 ).

Molte sono le tecniche di otturazione canalare ed i materiali impiegati per questo specifico scopo.

Diverse tecniche hanno utilizzato la guttaperca calda quale materiale da otturazione.

La guttaperca è un polimero dell’isoprene in forma trans. La molecola della guttaperca tende a formare lunghe catene policarboniose:la proprietà della guttaperca dipende proprio da questa particolare struttura. Come è noto  la guttaperca è caratterizzata dalla presenza di due forme cristalline stereoisomeriche, alfa e beta. La guttaperca alfa presenta una disposizione ordinata delle catene con ottime caratteristiche di flusso e di viscosità, mentre la guttaperca beta presenta ottima plasticità e deformabilità ma minore viscosità e scorrevolezza. La guttaperca con comportamento di tipo alfa è dura e friabile allo stato solido mentre se termoplasticizzata si presenta viscosa, appiccicosa, con eccellenti proprietà di fluidità e di bagnabilità (1).


Il sistema Thermafil (Dentsply Maillefer Baillagues,Svizzera) è stato messo a punto agli inizi degli anni ‘90 negli Stati Uniti e risale a studi effettuati da B.Johnson nel 1978 (5). Esso è un metodo per l’otturazione tridimensionale del canale radicolare che utilizza guttaperca termoplasticizzata di tipo alfa,che circonda uniformemente un carrier centrale. 

La guttaperca Thermafil viene sottoposta dalla casa ad una serie di trattamenti termici e meccanici capaci di farle assumere le seguenti vantaggiose caratteristiche (6):

·        fusione a temperatura inferiore a 70°C

·        aumento di volume

·        viscosità maggiore

·        effetto bagnante

·        limitata contrazione

Il sistema richiede l’utilizzo del forno Thermaprep

che serve a riscaldare la guttaperca che riveste il carrier in modo da farle raggiungere la temperatura di fusione.

La tecnica richiede l’utilizzo di una minima quantità di cemento canalare il quale facilita lo scorrimento della guttaperca termoplasticizzata. Il cemento inoltre crea un microfilm adesivo tra guttaperca e pareti canalari.

L’otturazione si effettua inserendo l’otturatore nel canale con una pressione leggera fino al raggiungimento della lunghezza di lavoro. La guttaperca preriscaldata e condensata contro le pareti canalari dal carrrier che ne costituisce l’anima interna , tende a formare un ibrido con il cemento detto cementoperca. Successivamente il manico dello strumento ed il carrier vengono sezionati mediante una fresa. I carriers, sezionati a vari livelli,rimangono nel canale come parte integrante dell’otturazione.

L’anima centrale attualmente in materiale plastico risulta biocompatibile, radiopaca, stabile nel tempo e flessibile.

I Thermafil in plastica presentano una superficie liscia, una lunghezza totale di 32 mm ed anellini di calibro a 18 19 20 22 24 27 29 mm, sono provvisti di uno stop in gomma e mostrano una flessibilità tale da potersi adattare alle curvature più severe (1).

Secondo la casa produttrice è possibile ottenere una chiusura tridimensionale dello spazio endodontico con tempi di lavoro rapidi,con relativa facilità di esecuzione,e con un valido controllo della lunghezza di lavoro (4).

Recentemente sono apparsi sul mercato gli otturatori Soft-Core (Soft-Core Dental Production Aps Copenhagen,Denmark).


Fig.5

 Tali strumenti,basati sullo stesso principio,presentano alcune differenze,quali manico con anima metallica,carrier a sezione rotonda,verificatori del diametro in plastica monouso.

Fig.6

Limiti presunti e difficoltà operative del sistema Thermafil

La tecnica Thermafil è stata oggetto di numerosi studi in relazione alle capacità sigillanti nei confronti delle pareti canalari e dell’apice radicolare. Alcuni di essi hanno osservato frequentemente un contatto tra il carrier in metallo (non più utilizzato) e le pareti canalari nel terzo medio e nel terzo coronale ed una distribuzione asimmetrica dei diversi componenti nel terzo apicale. Il carrier metallico,in alcune condizioni è risultato denudato della guttaperca e privo di cemento endodontico.

Rapisarda et al. (7 )hanno osservato sezioni trasversali  mediante microscopio ottico di denti otturati con sistema Thermafil.

L’analisi al microscopio ha permesso di rilevare alcune disomogeneità nel riempimento canalare:a livello del terzo coronale e medio si osserva un ottimo adattamento del materiale alle pareti canalari,a livello apicale si apprezza un intimo contatto del carrier con le pareti canalari ed una conseguente assenza di guttaperca e cemento endodontico. In alcune condizioni infatti la guttaperca si può arrestare ad un livello più coronale rispetto al carrier stesso. Il carrier in plastica comunque consente alla guttaperca di spingersi e di otturare architetture canalari complesse, canali laterali ed accessori, nella maggior parte delle situazioni.

Micalizzi et al. (4 )hanno studiato i risultati di otturazioni effettuate con il sistema Thermafil: in questo studio condotto al SEM si osserva una fessura tra le pareti dentinali ed il materiale da otturazione. Come probabile causa viene indicata la contrazione della guttaperca durante la fase di raffreddamento.

Goracci et al. (6 )hanno condotto  una ricerca sperimentale in vitro eseguita su 100 denti campione. Nella ricerca vengono valutati alcuni importanti aspetti della tecnica Thermafil:

·        qualità dell’otturazione canalare(compattezza,eventuale presenza di vuoti,interfacies guttaperca-cemento-pareti radicolari,ermeticità del sigillo apicale);

·        fuoriuscita del carrier o di cemento o di guttaperca dall’apice durante la sequenza operativa;

·        eventuale stripping della guttaperca dal carrier durante la condensazione.

 

L’osservazione al microscopio ottico delle sezioni ha permesso di osservare una chiusura ermetica dello spazio canalare senza bolle d’aria o vuoti, con una minima quantità di cemento endodontico, anche a livello della complessa zona apicale.

L’osservazione dei denti diafanizzati confermerebbe i dati: anche i canali sottili mostrano un’otturazione composta quasi integralmente in guttaperca, con minime aree in cui è evidenziabile il cemento. In alcuni casi gli Autori hanno evidenziato una sovraotturazione in guttaperca, ma il forame apicale è apparso ugualmente ermeticamente sigillato. In un solo caso si è potuto rivelare uno stripping della guttaperca dal carrier ed una leggera fuoriuscita di quest’ultimo dall’apice. Gli Autori sostengono che la presenza di vuoti all’apice è sempre segno di un errore di procedura o del mancato raggiungimento della lunghezza di lavoro.

Alcuni Autori da essi indicati individuano una possibile alterazione del sigillo apicale.

Tale fenomeno pare legato alle vibrazioni createsi durante il sezionamento degli otturatori. Non si verifica con gli otturatori in plastica.

McMurtrey et al. (8)hanno condotto uno studio comparativo sull’infiltrazione apicale di colorante in denti otturati in vitro mediante tecnica Thermafil e condensazione laterale in canali radicolari con grado di curvatura elevato. L’analisi di elementi dentari diafanizzati dimostra che con la tecnica Thermafil si ottiene un’infiltrazione lineare di colorante a livello apicale, sovrapponibile ai risultati ottenuti con condensazione laterale.

Analogamente Dalat e Spangberg (9)dimostrano che non vi sono differenze significative nell’infiltrazione di colorante valutato sotto vuoto con la tecnica del vuoto controllato, tra i diversi metodi di otturazione con guttaperca (cono singolo, condensazione laterale, condensazione verticale, Thermafil, Ultrafil).

Clark ed El Deeb (10),studiando il sigillo apicale ottenuto con tecnica Thermafil affermano che non è stato possibile riscontrare infiltrazione di colorante a livello apicale. Il riempimento dei canali accessori e laterali a livello apicale con guttaperca è più frequente con la tecnica Thermafil se paragonata alla condensazione laterale.

DuLac et al. (11 )hanno valutato la capacità di otturare i canali laterali in vitro utilizzando diverse tecniche di otturazione canalare. La compattazione della guttaperca a caldo, il sistema Thermafil, l’onda continua di condensazione (System B,Kerr,Analytic Technology) sigillano i canali laterali significativamente meglio in presenza di cemento canalare. L’onda continua di condensazione ed il sistema Thermafil sigillano i canali laterali apicali con guttaperca significativamente meglio rispetto alle altre tecniche. Utilizzando il Thermafil si è osservata guttaperca in tutti i canali laterali.

Cantatore et al. (12 ) occupandosi del trattamento endodontico in presenza di apici immaturi o rimaneggiati,sconsigliano il sistema della condensazione verticale a caldo ed i sistemi con guttaperca sciolta a vari gradi di viscosità tipo il sistema Obtura in quanto esiste una difficoltà nel controllo del flusso di guttaperca. Gli Autori sostengono che gli otturatori Thermafil rappresentano una valida alternativa per il buon controllo della lunghezza di lavoro,la qualità dei risultati e la facilità di esecuzione riscontrati. In denti con lumi canalari ampi come quelli con apici immaturi la guttaperca fluisce con facilità fino al livello desiderato senza staccarsi dal carrier con minimo rischi di eccessi e ottime capacità sigillanti.

Alcuni Autori hanno riscontrato difficoltà nel rimuovere il carrier qualora sia necessario eseguire un perno moncone o un ritrattamento del canale radicolare.

La preparazione dello spazio per un perno endocanalare o la rimozione del carrier in caso di ritrattamento  non presentano in realtà particolari difficoltà.

Bertrand et al. (13) hanno dimostrato che la rimozione può essere eseguita utilizzando banali solventi endodontici abbinati a strumenti manuali o rotanti al Ni-Ti generanti calore per attrito, o frese adeguatamente conformate.

Zuolo et al. (14) dimostrano che i carrier di plastica sono facilmente rimossi durante la preparazione della sede del perno radicolare e nel corso dei ritrattamenti.

Procedure cliniche

Sulla base di queste premesse abbiamo deciso di valutare l’efficacia delle procedure cliniche da noi adottate.

Vantaggi e svantaggi riscontrati durante l’otturazione canalare effetuata con sistema Thermafil o Soft-Core vengono discussi attraverso la presentazione di una succinta casistica clinica.

La tecnica di otturazione canalare mediante otturatori in plastica rivestiti di guttaperca prevede una sagomatura del canale uniformemente tronco-conica,con conicità non inferiore a .04.

Infatti gli otturatori Thermafil/Soft-Core presentano una conicità .04.

La sagomatura del sistema canalare deve essere conservativa e rispettare l’anatomia originale specialmente a livello apicale.

Attualmente per la strumentazione canalare utilizziamo strumenti canalari rotanti della serie Profile .04-06 Tapers e Orifice Shapers (Maillefer,Baillagues,Svizzera).

L’uso degli strumenti NI-TI a conicità aumentata ci permette di creare sagomature standardizzate.

Questa caratteristica facilita enormemente l’utilizzo del sistema di otturazione Thermafil.

La sequenza di strumentazione da noi utilizzata prevede un allargamento precoce del terzo coronale e medio del canale mediante Orifice Shapers del n.2-3-4,con approccio crown-down dal diametro maggiore al minore.

Solo a questo punto effettuiamo una precisa misurazione della lunghezza di lavoro e del diametro del forame apicale.

La strumentazione del terzo apicale e medio ed il raccordo apico-coronale vengono effettuati con Profile .06 mantenuti ad un mm.dalla lunghezza di lavoro rilevata.

La pervietà apicale viene mantenuta mediante un K-file manuale di piccolo diametro.

L’anatomia endodontica originaria ci guida nella standardizzazione della conicità della sagomatura finale.

E’importante mantenere il forame apicale il più piccolo possibile,allargandolo pochissimo o rilevandone solamente il diametro.

Durante l’otturazione mediante sistema Thermafil la guttaperca fluidificata precede il carrier ed è spinta in senso apicale in modo tale da sigillare l’apice e gli eventuali canali del delta apicale.

Solamente una corretta scelta ed adattamento dell’otturatore al termine della sagomatura ci permette di ottenere un’otturazione tridimensionale valida del sistema canalare.

Abbiamo utilizzato gli otturatori del sistema Thermafil ed i più recenti Soft-Core.

La prova dell’adattamento del carrier viene effettuata manualmente e mediante Rx intraoperatoria,utilizzando gli appositi verificatori nella metodica Soft-Core e carriers da noi

Fig 7

appositamente denudati della guttaperca nella metodica Thermafil.

 Riteniamo imprecisi nel rispetto del diametro apicale e della conicità i verificatori metallici appositamente forniti dalla casa nella sistematica Thermafil e ne sconsigliamo l’utilizzo.

Fig.8

Dobbiamo ricercare uno stop apicale del carrier netto e preciso a circa un mm.dall’apice radicolare,a livello del termine della preparazione effettuata con i Profile.

In questo modo il sigillo del forame apicale viene ottenuto dalla guttaperca sospinta anteriormente al carrier.

Tale accorgimento riduce la possibile estrusione di cemento o guttaperca dal canale radicolare.

Dobbiamo considerare che il riscaldamento dell’otturatore nel fornelletto provoca un aumento di temperatura a livello del carrier ed una sua pur lieve termoplasticizzazione.

Tale modificazione morfologica associata all’effetto lubrificante del cemento endodontico e della guttaperca tende a far scivolare in misura maggiore l’otturatore in direzione apicale rispetto allo stop determinato con il verificatore.

Fig.9

Ci pare di poter affermare che il carrier Thermafil,con sezione a V,quando sottoposto a riscaldamento,modifichi la sua forma in maniera maggiore rispetto al carrier Soft-Core,con sezione rotonda.

Se la tronco-conicità ottenuta nella fase di sagomatura è nota e predeterminata sarà possibile scegliere un otturatore in grado di occupare completamente il volume del canale sagomato,minimizzando il rischio di vuoti nell’otturazione.

Fig.10

Come precedentemente visto,tra gli svantaggi del sistema Thermafil citati in Letteratura vi sono la presunta difficoltà a posizionare un perno endocanalare o ad effettuare un ritrattamento endodontico.

In base all’esperienza acquisita,eseguiamo la preparazione per un perno in una seduta successiva a quella dell’otturazione canalare per permettere il completo indurimento della guttaperca e del cemento.

Il complesso carrier-guttaperca viene rimosso mediante una fresa Thermafil modificata.

Utilizziamo una fresa a fiamma  perfettamente liscia, a gambo lungo per turbina a punta non lavorante,ottenuta modificando la punta della fresa liscia, a palla,fornita dalla casa per sezionare il carrier all’imbocco del canale.

Fig.11

La fresa,utilizzata a secco,genera calore per attrito e rimuove il complesso carrier-guttaperca a livello coronale e medio;successivamente,come di consueto,possiamo utilizzare frese Largo (Maillefer,Baillagues,Svizzera)o frese calibrate con il diametro del perno stesso,con spray d’acqua.  

Analogamente non presenta particolari problemi il ritrattamento di un canale precedentemente trattato con tecnica Thermafil.

Il complesso carrier-guttaperca viene rimosso a secco mediante orifice-shaper n.3.

Lo strumento rotante scalda la guttaperca e nella sua progressione si crea una strada a lato del carrier,fino a che per azione di avvitamento è in grado di asportare il carrier in toto.

Terminata questa fase il ritrattamento procede come di consueto mediante strumenti a mano e opportuni solventi.

 

 

CASI CLINICI

Caso clinico n°1

 


Fig.12 Paziente di anni 16 .All’osservazione riscontriamo elemento dentario 46 con fistola vestibolare in corrispondenza della radice distale ed otturazione in resina.Il Paziente lamenta dolore alla masticazione ed ipersensibilità agli stimoli termici.


Fig.13 Radiografia diagnostica che evidenzia una estesa lesione osteolitica periapicale e latero-radicolare a livello della radice distale e periapicale a livello della radice mesiale.


Fig.14  Determinazione della lunghezza di lavoro del canale distale con un k-file di diametro 10.

Fig.15  Prova del verificatore Soft-Core di diametro 35.


Fig.16  Verifica dell’otturazione del canale distale. Il carrier dell’otturatore Soft-Core non è stato ancora tagliato: in caso di otturazione inadeguata è ancora possibile in questa fase estrarre  in toto l’otturatore.Determinazione della lunghezza di lavoro dei canali mesiali.

Fig.17  Determinazione della lunghezza di lavoro dei canali mesiali con k-file 10. Il carrier utilizzato per la chiusura del canale distale è stato tagliato.

 


Fig.18  Prova dei verificatori nei canali mesiali. Soft-Core 20 sia nel canale mesiolinguale che mesiovestibolare.

 


Fig.19  Radiografia di controllo dell’otturazione del sistema canalare.

 


Fig.20 Radiografia di controllo a distanza di tre mesi dalla chiusura. Si noti una riduzione dell’area di radiotrasparenza.

 

Caso clinico nº 2


Fig.21 Radiografia diagnostica dell’elemento 14 in necrosi con una estesa lesione periapicale radiotrasparente.

 


Fig.22 Determinazione della lunghezza di lavoro dei canali vestibolare e palatino con k-file 10. La radiografia è stata sproiettata.

 


Fig.23 Verifica della lunghezza di lavoro con i verificatori  Soft-Core.

 


Fig.24 Radiografia di controllo dell’otturazione tridimensionale del sistema canalare principale.

 

Caso clinico n°3 :

 


Fig.25 Radiografia diagnostica di un 36.Paziente di 22 anni che giunge alla nostra osservazione con sintomatologia pulpitica del 36. Si nota la presenza di una profonda lesione cariosa distale. Non si rilevano segni di radiotrasparenza periapicale.

Fig.26 Radiografia intraoperatoria in cui si verifica la corretta chiusura dei canali distali con i carriers dei Soft-Core di diametro 30 ancora da sezionare. La strumentazione dei canali distali è stata eseguita con la tecnica crown-down utilizzando gli strumenti rotanti NI-TI Orifice Shapers e Profile .06.

 


Fig.27  Radiografia intraoperatoria per la verifica della lunghezza di lavoro del canale mesio-vestibolare con un k-file di diametro 10.I Soft-Core distali sono stati sezionati a livello dell’imbocco dei canali.

 


Fig.28 Radiografia intraoperatoria per la rilevazione della lunghezza di lavoro del canale mesio-linguale con k-file 10. I canali mesiali non confluiscono a livello apicale (prova del cono di guttaperca).


Fig.29 Radiografia di controllo della chiusura dei canali mesiali con Soft-Core di diametro 25 per il canale mv e 20 per il ml.


Fig.30 Radiografia post-operatoria in cui si evidenzia la completa otturazione del sistema canalare principale.Si apprezza la corretta sagomatura con una forma uniformemente tronco-conica,il mantenimento dell’anatomia originale ed il rispetto della costrizione apicale.

 

Caso clinico n°4

Fig.31 Elemento dentario 17 con otturazione canalare effettuata con metodica Thermafil.L’otturazione risulta insufficiente nei canali disto vestibolare e palatino.

 

 
Fig.32 Adistanza di due mesi,dopo rimozione dei carriers e della guttaperca con l’utilizzo di strumenti rotanti,si è provveduto ad effettuare una più congrua otturazione mediante otturatori Soft-Core.

 

Conclusioni

 

Nel complesso i sistemi di otturazione che utilizzano otturatori in plastica rivestiti di guttaperca si dimostrano interessanti per la facilità di esecuzione,il tempo ragionevole richiesto per ottenere un’otturazione tridimensionale , per le interessanti proprietà della guttaperca alfa termoplasticizzata dal calore e per il buon rapporto costi benefici (6).

Gli otturatori si dimostrano adatti sia nei canali dritti sia in quelli curvi per l’estrema flessibilità dei carrier.

Il metodo richiede una scrupolosa osservazione di tutti i passaggi,soprattutto in fase di sagomatura.

Se la guttaperca è scaldata alla giusta temperatura e se la conicità del canale preparato risulta armonica progressiva  e sovrapponibile a quella dell’otturatore ,non si verificano stripping della guttaperca dal carrier stesso,vuoti nell’otturazione o estrusioni del carrier o della guttaperca.

Gli strumenti Soft-Core,recentemente presentati sul mercato,possiedono un manico, costruito con un anima metallica,il quale dovrebbe essere sfilato dal carrier dopo averlo posizionato nel canale. In pratica però questa caratteristica non può essere sfruttata, o meglio viene da noi sconsigliata, in quanto durante l’estrazione del manico dal carrier,a guttaperca ancora non perfettamente indurita, si sono verificati dei movimenti del carrier stesso e quindi presumibilmente possibili alterazione del sigillo apicale.

Analogamente al sistema Thermafil il carrier viene tagliato a livello del pavimento della camera pulpare con una fresa a fiamma diamantata senza irrigazione.

I reali vantaggi del sistema Soft-Core rispetto agli strumenti Thermafil che a noi paiono significativi sono:

·        Confezionamento singolo dello strumento

·        Presenza del verificatore monouso per ogni strumento

·        Forma del carrier rotonda per un migliore controllo della lunghezza di lavoro

·        Possibilità di avere la prolunga per il manico per l’utilizzo in canali particolarmente lunghi

Bibliografia

 

1)G.Goracci,G.Cantatore,P.Maviglia.

Thermafil un nuovo sistema per l’otturazione canalare.

Dental Cadmos 1992;15:13

 

2)G.Cantatore.

L’Endodonzia verso il 2000 La strumentazione canalare.Evoluzione delle tecniche.

Dental Cadmos 1998;18: 11

 

3)G.Cantatore.

Preparazione canalare con strumenti meccanici Ni-Ti.

Dental Cadmos1996;2:11-43

 

4)A.Micalizzi,R.Briguglio,S.Miragliotta.

Otturazione canalare con il sistema Thermafil.

Dental Cadmos 4;1999:31-34

 

5)B.Johnson.A new guttaperca technique.

J. Endodontics 1978;4:184

 

6)G.Goracci,G.Cantatore,P.Maviglia.

System Thermafil nelle otturazioni canalari.Analisi sperimentali.

Dental Cadmos1993;4:11-38

 

7)E.Rapisarda,A.Bonaccorso,T.Tripi,G.Bartoloni.

Cementi endodontici nelle otturazioni con Thermafil.

Dental Cadmos 1998;3:29-37

 

8)L.G.McMurtrey, K.V.Krell,L.R.Wilcox.

A comparison between Thermafil and lateral condensation in highly curved canals.

J. Endodontics 1992;2:68

 

9)D.M. Dalat,L.S.W.Spangberg.

Comparison of apical leakage in root canals obturated with various guttapercha techniques using a dye vacuum tracing method.

J. Endodontics 1994;7:315

 

10)DS Clark,ME El Deeb.

Apical sealing ability of metal versus plastic carrier Thermafil obturators.

J.Endodontics 1993;19:4-9

 

 

11)K.A.DuLac,C.J.Nielsen,T.J.Tomazic,P.J.Ferrillo,J.F.Hatton.

Comparison of the obturation of lateral canals by six techniques.

J. Endodontics 1999;5:376

 

12)G.Cantatore,R.Proietti Piorgo,M.Andreasi-Bassi.

Apice immaturo o rimaneggiato:trattamento endodontico.

Dental Cadmos 1994;3:11

 

13)M.Bertrand,JC Pellegrino,JP Rocca,et al.Rimozione del materiale per otturazione canalare Thermafil.

J.Endodontics 1997;1:31-34.

 

14)M.L.Zuolo,N.Imura,M.O.F.Ferreira.

Endodontic retreatment of Thermafil or lateral condensation obturations in post space prepared teeth.

J. Endodontics 1994;1:9