I continui progressi dei materiali compositi e delle tecniche adesive
hanno portato ad ottimi risultati funzionali ed estetici nel restauro conservativo
con tecniche dirette.
Tuttavia nei casi in cui la perdita di sostanza è notevole tali
tecniche possono non essere sufficienti per un successo a lungo termine.
Denti vitali in cui residuano solo pareti molto sottili o denti trattati
endodonticamente vengono abitualmente ricostruiti con ricoperture totali
o parziali in oro, ceramica o materiali compositi, integrali o su oro.
A fronte di casi in cui è indispensabile il ricorso a ricoperture
totali
in cui la ceramica cotta su oro elettrodepositato permette di unire i ben noti vantaggi di estetica e non adesività della placca batterica alla precisione e versatilità delle cappette aurogalvaniche, utilizzabili sui margini di finitura più disparati, la grande maggioranza dei casi può essere vantaggiosamente risolta con restauri ad onlay.
Soprattutto i casi di restauro di denti estremamente compromessi devono
essere impostati in maniera più conservativa possibile con lo scopo
di utilizzare tutta la struttura dentale residua dotata di robustezza intrinseca
o ripristinabile con appropriato build up con tecniche adesive.
Nel caso illustrato, 1.6 è stato ricostruito con vite e composito
(tecnica di scelta).
Essendo impossibile mantenere il campo asciutto, 1.7 è stato
ricostruito con un perno moncone parziale, non composto, con appoggio stabile
sulla parete vestibolare, quindi è stato preparato per una
corona 7/8. In questo modo buona parte delle forze si scaricano sulla parete
vestibolare conservata per tutto il suo spessore.
Un perno moncone tradizionale finalizzato con una corona totale, assottigliando
la parete vestibolare residua, comporterebbe una trasmissione delle forze
su pareti sottilissime, in particolare alla triforcazione, con quasi certa
frattura della radice.
La radiografia di controllo è a sei anni dalla finalizzazione.
Mentre è in costante evoluzione l'impostazione tecnico-clinica
delle restaurazioni ad onlay, soprattutto per il continuo progresso dei
materiali a nostra disposizione, sono noti i presupposti teorici di tale
impostazione.
Shillinburg (Fundamentals of tooth preparations for cast metal and
porcelain restorations) afferma che la preparazione del dente è
governata da cinque principi:
- rispetto della struttura del dentePameijer (Periodontal and occlusal factors in crown and bridge procedures) ricorda che, se possibile la ricopertura parziale è sempre preferibile.
- morfologia ritentiva e resistente
- prognosi del restauro
- integrità dei margini
- rispetto del parodonto
A fronte del "problema" estetico, l'oro presenta molteplici vantaggi:
- può essere lavorato nelle forme più insolite ed in spessori molto ridotti
- permette di conservare pareti anche molto sottili
- è agevole il controllo dei margini (e la loro rifinitura e brunitura)
- leghe adatte presentano valori di durezza e resistenza all'usura ottimali, soprattutto in casi su pazienti bruxisti
- con un corretto build up con tecnica adesiva e materiale composito il dente riacquista in parte la sua intrinseca elasticità e robustezza (parametro da considerare collegato ai primi due punti presi in considerazione)
Nei due casi presentati in seguito la restaurazione con onlay in oro
ha permesso una restitutio ad integrum dell'elemento dentario con la conservazione
della vitalità pulpare nonostante l'esiguità delle pareti
rimaste.
Le caratteristiche di lavorabilità e resistenza dell'oro rendono
in casi simili tale opzione più affidabile delle ricostruzioni ad
onlay metal-free, che restano per ora indicati per casi di distruzione
meno estesa e con adeguato smalto per la mordenzatura a livello cervicale.
Il bisello cervicale garantisce un'elevata precisione marginale e concorre
alla forma di resistenza.
rendono la ricustruzione ad onlay in oro una metodica estremamente affidabile e versatile, anche in protesi fisse (tutti i casi sono stati finalizzati con oro del 4° tipo).
Soprattutto le resturazioni ad onlay in metallo, metallo-ceramica (ceramica
cotta su cappette in oro elettrodepositato) o metal-free, entrando della
routine dello studio, migliorano il servizio reso al paziente superando
la dicotomia
otturazione/ricostruzione | corona |
e permettendo un approccio terapeutico personalizzato e conservativo.
Dott. Giorgio Rattalino
ODONTOIATRA Via Germanasca, 36 10138 - TORINO |