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DANZANDO E CANTANDO PER LE VIE DEL SOLE PRIMERA BIENAL NACIONAL DE CINE Y VIDEO El jueves 26 de febrero se llevará a cabo la conferencia de prensa de convocatoria a la PRIMERA BIENAL NACIONAL DE CINE Y VIDEO,
La Primera Bienal Nacional de Cine y Vídeo es un evento pensado para la exhibición, difusión, promoción, valoración, crítica y debate del cine nacional, considerando sus diversas propuestas temáticas;
modos, usos y lugares de realización; problemática y oportunidad; e involucrando a los diferentes actores del proceso cinematográfico.
Día: 26 de febrero del 2004 11:30 a.m. Lugar: Salón Dorado del Teatro Municipal
Oficina de la Primera Bienal de Cine y Video
LA MUNICIPALIDAD DISTRITAL DE LINCE Y EL INSTITUTO NACIONAL DE CULTURA - CONCIERTO DE EXTENSION" A CARGO DE LA ORQUESTA SINFONICA NACIONAL (COMPLETA); A DESARROLLARSE EL MARTES 24 DE FEBRERO DEL 2004 A LAS 8:00 P. M. EN LA PARROQUIA SANTA BEATRIZ (AV. MILITAR Nº 1812 - LINCE) EL INGRESO ES GRATUITO. Sistema Nacional de Museos del Estado El Seminario “Nuevos temas en la Historia del Perú y enfoques didácticos” tiene por finalidad brindar a los docentes, estudiantes y público interesado en los temas de Historia, una oportunidad para encontrarse con los diferentes investigadores y académicos que se encuentran realizando importantes estudios en sus respectivas especialidades. Los distintos temas serán ordenados secuencialmente desde la época hispánica hasta la actualidad, de esta manera serán difundidas las últimas investigaciones de aspectos poco conocidos pero muy importantes en el desarrollo histórico de nuestro país.
El 13 de marzo Inauguran importante muestra de
Fernando de Szyszlo Una importante muestra dedicada a uno de los grandes maestros del arte abstracto en América Latina, nuestro compatriota Fernando de Szyszlo, se inaugura hoy en Roma, en la sede del Instituto Latinoamericano (IILA).
Associazione Gheroartè
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Jueves de Vals - música tradicional"Jueves de Vals" es el nombre de los recitales de valses criollos que
los días 12, 19 y 26 de Febrero del 2004 ofrece el vocalista Domingo Giribaldi en junto a Alo Ugarriza, Mauricio Bermúdez y Nico Larrea, en la guitarra, el cajón y el kabaquinho
respectivamente. Gianfranco Ormezzano |
Nota de Gianfranco Ormezzano
NOCHE DE TALENTOS EN EL SATCHMO
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espectáculo donde cantará temas de conocidos interpretes como Mariah Carey, Christina Aguilera, Donna Summer, Ann Murray, Abba, Tina Charles, Toto, Shakira, Air Supply, Barbra Streisand entre otros. Única presentación este Sábado 14 de Febrero Hora: 10.30 PM Entrada: 20.00 nuevos soles. Consumo Mínimo 20.00 nuevos soles por persona. Reservaciones: 4444957 / 4444964 Arturo Paredes Administraciónsatchmo@terra.com.pe Cel. 99483361 arturoparedes@terra.com.pe
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Intervengono
Roberto Speciale, presidente Fondazione Casa America ,Marco Ferrari, presidente Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia-
Giuliano Carlini, Sociologia dei Processi culturali, Facoltà di Scienze Politiche - Università di Genova
-Luciano Cortesogno, Mineralogia, Petrografia, Pedologia presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Genova
-Sarà presente l’autore Marco Bonatti Zbudil
La mostra fotografica sul tema della deforestazione della Foresta Amazzonica, resterà aperta sino al 27 febbraio - dal lunedì al venerdì - dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30
Fondazione Casa America villa Rosazza - piazza Dinegro, 3 – Genova tel. 010 2518368 – fax 010 2544101
info@casamerica.it - www.casamerica.it
La prefazione di Marco Ferrari al libro di Marco Bonatti Zbudil.
Servono occhi che guardano nel fondo delle cose, orecchie che sentono, narici che assorbono gli odori, ma in fondo non è poi tanto difficile: chiunque può scovare “il mondo alla fine del mondo”. Luis Sepulveda, come sapete, l’ha individuato a Puerto Nuevo, nella Terra del Fuoco, il luogo estremo del pianeta che diventa il simbolo della moderna apocalisse.
Ormai non c’è neppure bisogno di andare sino in Patagonia per rintracciare una delle tante fine del mondo: basta passare una notte alla Stazione Centrale di Milano o in Galleria Mazzini a Genova, fare un giretto a Baggio, nell’hinterland milanese o passare un fine settimana in Campania durante la raccolta dei pomodori. Per chi ama ancora viaggiare si può consigliare di navigare nel canale di Sicilia, andare al cimitero di Lampedusa, fare un salto tra i fili spinati delle enclave spagnole di Ceuta e Melilla, in Nord Africa, oppure dare un’occhiata alla Bosnia e alla Cecenia, all’Iraq o alla Guinea Bissau. C’è l’imbarazzo della
scelta.
Marco Bonatti ha trovato il suo “mondo alla fine del mondo” al chilometro 861 della ferrovia transamazzonica. Tra qualche anno la fine del mondo si sposterà avanti e presto raggiungerá il chilometro mille. Il libro di Bonatti si chiude con un drammatico appello: “Un altro pezzo di Amazzonia grande come mezza Europa scomparirà nel giro di pochi anni”. Difficile pensare che George W. Bush raccolga l’appello di Bonatti. Altri devono accoglierlo: chi leggerà questo libro, chi lo sbircerà, chi non ha bisogno di leggerlo perché sa che l’80% delle risorse del mondo sono nelle mani del 20% della popolazione. Trincerati nelle nostre frontiere sempre più ferree e nelle nostre certezze sempre più economiche, non ci accorgiamo che il pianeta è uno e unico e che se perdiamo pezzi di mondo - entro il 2020 sarà distrutto il 70% della foresta vergine - è come se perdessimo una gamba o il
cervello.
Il Brasile, oggi presieduto da Lula, è lo specchio di queste contraddizioni con il 50% della popolazione - dagli indios della foresta ai Sem terra, dai braccianti poveri ai meticci delle metropoli - esclusa da ogni processo sociale. Ora dobbiamo affidare la speranza di salvare questo pianeta a loro che hanno raggiunto finalmente la consapevolezza politica e la dignità umana.
Ci sono ancora 215 etnie indios che fanno della foresta amazzonica la loro casa. Erano cinque milioni di individui, sono ridotti a 330 mila. Sono morti e caduti, come i loro alberi, fatti fuori da garimpeiros, siringueros, madeireiros e fanatici religiosi. L’Amazzonia spogliata ha costretto molte tribù a isolarsi. Gruppi di Korubo, Kulina, Marubo e Matsés, già costretti in una morsa letale dall’espansione del primo ciclo della raccolta della gomma, in perenne conflitto con i bianchi e con altre tribù per la conquista dei terreni di caccia e pesca, sono definiti “irriducibili”. Si sono invece salvati dall’estinzione gli ultimi uomini Giaguaro, cento Matis, gli ultimi trentadue indios Barbudos. Il loro dramma si sposta adesso in aree di contaminazione dove è in agguato la morte lenta e dove le donne indios smettono di procreare, come è avvenuto per gli Arara.
Così va “il mondo alla fine della mondo”, quel mondo toccato con mano da Bonatti, giunto all’ultima stazione dove ha trovato l’ultima motosega, l’ultimo caterpillar e l’ultimo capo dei peones, con la faccia da galera, che obbedisce agli ordini di signori in smoking che non incontrerà mai. Il romanzo-reportage e le fotografie di Bonatti testimoniano l’esecuzione del cuore pulsante del pianeta. E’ come assistere ad una esecuzione capitale. Lo spettacolo, purtroppo, va tristemente
avanti.
MARCO FERRARI - Presidente Istituzione Servizi Culturali Comune della Spezia
FEBBRAIO 2004
COLORS OF BOOK - TUTTI I COLORI E I GENERI DEL LIBRO
Con l'iniziativa COLORS OF BOOK Tikkun vuole far assaporare il piacere di
leggere attraverso l'universo policromatico dei suoi libri. Per 15 giorni, ogni mese, la libreria si tingerà di giallo, di nero, di
rosso e sarà un caleidoscopio attraverso il quale guardare diversamente il
mondo dei libri. Si comincia con un febbraio tutto in rosa in occasione di San Valentino, poi
seguirà il noir.tutti i clienti avranno uno sconto del 10% sui libri in promozione
acquistati.
BREAKFAST AND BOOK
Ogni sabato e domenica mattina, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, Tikkun offre
la colazione ad ogni lettore che acquisti libri per almeno 15 euro.
Da MARTEDì 3 E PER TUTTO IL MESE
UROBURO espone in Tikkun i suoi PENSIERI DA INDOSSARE gioielli preziosi per singolarità e
ricercatezza. Uroburo è l'atelier della Cooperativa Città e Salute dove si lavorano
metalli nuovi e di riciclo per creare gioielli in esemplari unici o in piccola serie.
MERCOLEDì 4 H 18.00 Workshop GUARIGIONE SPIRITUALE - UN MIRACOLO ALLA PORTATA DI TUTTI
Verrà presentato il best-seller SCIENZA E SALUTE CON CHIAVE DELLE SCRITTURE di Mary Baker Eddy.
Conduce il Dr. Marino Parodi, giornalista, scrittore, ricercatore. Intervengono Sara Conteddu, terapeuta spirituale e Sofia
Roda, rappresentante per l'Italia dell'editore "The Writings of Mary Baker Eddy"
di Boston.
GIOVEDì 5 E PER TUTTI I GIOVEDì DEL MESE
Il pittore Claudio Jaccarino presenta RITRATTI DI(S)TRATTI
ritratti eseguiti rapidamente, con un'apparente scioltezza e una tecnica che
passa dall'acquerello al carboncino, dall'acrilico su carta a alla tela. Sono esposte in Tikkun due tele con una folla di personaggi teatrali che
faranno da sfondo ai ritratti che il pittore realizzerà per i clienti della
libreria nel corso della serata.
VENERDI 6 H 18.00 Mauro Baroni Editore presenta il libro
POCO FA, ALTROVE di Francesco Saba Sardi
"Un libro è una tentazione, una curiosità verso l'ignoto, un viaggio verso lande inesplorate, il piacere della lettura. Un libro è anche un libro di
bottega, scrive l'esperienza, narra peccati di lussuria, inventa favole,
gioca, tesse tele oniriche e oblii, svolge ragionamenti, cerca e trova, disegna svolte e ghiribizzi ed è essenzialmente il magazzino dove si
sedimenta la scrittura, quell'atto imprescindibile dal nostro esistere"
Interverranno Gabriella Landini, Mauro Silvera e Ugo Ronfani.
Sarà presente l'autore.
SABATO 7 H 18.30 La Casa Editrice Eleuthera presenta il libro
LA CUCINA DELLA FILIBUSTA di Melani Le Bris
Il libro che propone Melani Le Bris, con la collaborazione del padre Michel,
il più noto storico francese della pirateria, è un mélange di arte culinaria
e storia, in cui le ricette si alternano alla narrazione in un'armonica composizione di sapori e vicende. Un centinaio di ricette e altrettanti
gustosi aneddoti faranno rivivere insieme le gesta della filibusta caraibica
e la sua misconosciuta epopea gourmande.Seguirà APERITIVO CORSARO a base di rum e ricette
originali. Intervengono Andrea Perin, cuoco e studioso di cucina storica e Luciano
Lanza, giornalista e direttore della rivista Libertaria. Il duo Cienfuegos proporrà brani di
MUSICA CARAIBICA.
GIOVEDì 12 H 21.00 Spettacolo di cabaret ANIMALE DA PALCO di e con Arnaldo
Mangini.
C'è molta gente che passa tutta la via operando costruzioni più o meno complesse per non incontrare l'altra parte di
sé: quella che fa ridere i olli. Fare i conti con i propri fantasmi inconsci significa mettere in crisi le proprie
convinzioni: Arnaldo non si vergogna ad intraprendere
questo viaggio risultando essere a tratti spiazzante ma sempre esilarante. Ingresso 6 euro.
VENERDì 13 H 18.00 La Casa Editrice Meridiano Zero presenta l'antologia di racconti
GLI INTEMPERANTI Racconterai loro qualcosa che non hanno già sentito milioni di
volte? Diciotto giovani voci della narrativa italiana d'avanguardia, i cui tratti
comuni sono la sperimentazione tematica, linguistica o d'ambientazione e, dietro a tutto
questo, una giovinezza che ancora nega l'indifferenza, che si
oppone alla noia. Saranno presenti gli Intemperanti Alessandro Gelso, Alberto
Milazzo, Francesca Genti, Marco Archetti, Maristella Bonomo, Marco Peano, Angelo
Formica e Giulia Belloni, direttrice della collana.
SABATO 14 SAN VALENTINO.L'AMORE E'...Un bicchiere di
vino, musica di sottofondo e romantiche pagine per festeggiare la più rosa delle serate dell'anno in Tikkun.
LUNEDì 16 E FINO A FINE FEBBRAIO Tikkun si veste di NERO e offre si suoi lettori il
10% di sconto su ogni titolo noir acquistato durante le due settimane di
promozione.
GIOVEDì 19 H 21.00 Serata di musica, poesia e tango argentini
DONNE DI TANGO di e con Paola Dell'Erba e Mariana Bevacqua.
Una performance cameristica che unisce la poesia e la musica del tango
tradizionale per portare ad un viaggio dall'anima dei sobborghi di Buenos
Aires alla poesia del tango come filosofia esorcizzante delle miserie umane.
Ingresso 5 euro.
VENERDì 20 H 18.00 Periplo Edizioni presenta il volume ARTISTI DI STRADA
di Daniela Ray. Assistere ad uno spettacolo di artisti di strada proietta lo spettatore in
una situazione anticonvenzionale: le splendide immagini che illustrano il volume sono il frutto della ricerca pluriennale della fotografa Daniela Ray,
amore per un'arte che rende più colorate e vivibili le nostre città.La presentazione sarà accompagnata dall'esposizione delle immagini più belle
del volume- che rimarranno in Tikkun per tutta la settimana di Carnevale- e
dalla performance di artisti di strada.
SABATO 21 H 21.00 Serata poetico-musicale ALLUCINAZIONI SPARSE
Un punto di incontro per tutti coloro che cercano di fare poesia e musica in
modo diverso, un salotto letterario che raccoglie idee nuove e rinnovate speranze per una cultura
d'avanguardia.Ingresso 5 euro
VENERDì 27 e PER TUTTI I VENERDì H 18.30 TIKKUN presenta WINE WAVES - ONDE DI VINO
Le nostre onde vogliono sfruttare tutto il fascino evocativo del vino per
lasciare che le storie di Tikkun, scritte, suonate, raccontate avvolgano chiunque cerchi un angolo caldo nella notte di
Milano.
Wine Waves- Onde di vino è una degustazione colloquiale dove la presentazione di particolari prodotti vinicoli avverrà in modo informale per
consentire a tutti di esprimersi sul vino affinando, grazie alla presenza di
un esperto, le proprie conoscenze e le proprie sensazioni.
Coop Soc. Studio 3R di Mediazione Linguistica Culturale
& Peruan-Ità con radio Meneghina
presentano
Ven a mi encuentro ....SI TE ATREVES
Tutte le domeniche Rassegna di musica,cultura e gastronomia dal Mondo
Tutte le domeniche dalle 13,00 -
inaugurazione l'8 febbraio ore 14.00
Quartiere Isola via Confalonieri, 10 Milano
( Metro 2 - fermata GIOIA ) costo di adesione € 3,50
Canto Shipibo, Danza Shipibo, Ana Charun- Cantico della Schiavitù-
Ritmi Creoli- Ospiti interbazionali e italiani- Danze- -Poemi-Festejo
CON PERU-DANZA GRUPPO DI DANZA FOLKLORISTICA PERUVIANA
El grupo nace en en mes de agosto del 2000 al interno de la Congregaciòn de las religiosas de Maria Inmaculada con sede in via Feltre 73 Milan.
Esta formado por peruanos residentes en Milan, es una organizaciòn sin fines de lucro cuyo objetivo principal es la difusiòn de la cultura peruana a traves de sus danzas
tradicionales. Originariamente nace con el nombre de Tahuantinsuyo, nombre oficial del famoso imperio Inca, realizando exclusivamente danzas andinas (catalogadas netamente tipicas del Peru antiguo) como el huayno y diversos carnavales
andinos. En octubre del 2002 el grupo amplia notoriamente su repertorio incluyendo danzas de otras regiones (no andinas) como la selva y sobre todo la costa en donde la influencia africana y europea se refleja aun en nuestros dias. En enero del 2003 cambia de nombre y de esta fecha en adelante se llama
PERU-DANZA. En este corto tiempo de vida artistica el grupo ha participado en diferentes eventos en diversas localidades de Milan como en Vigevano, Magenta, Monza, Ciniselllo Balsamo, y en la fiesta tradicional del Señor de los Milagros en el mes de
octubre. Cuenta con 14 bailarines, la mayoria de los cuales ha participado en años precedentes en otros grupos folckloristicos en el Peru. Actualmente el grupo cuenta con un repertorio de 10 danzas, a saber:
Las virges del Sol, Carnaval de Tinta, Huaylarsh, Tuntuna, Danza de los Shipibos, Danza afro-peruana, Marinera norteña, etc.
Yemanjá, Dea del Mare
Domenica 1 febbraio ore 14 - "Arrastão" - Corteo di pace in omaggio alla madre di tutte le
divinità afro-brasiliane. Con l'orchestra di percussioni e gruppo di danza
dell'Associazione Mitoka Samba e l'Associazione Culturale Capoeira da
Angola di Mestre Baixinho.
Partenza da Via Forcella 7 e arrivo alla Darsena. ore 22 - Festa - con il Quartetto Guarany, partecipazione speciale di
Ana Flora.
Cibi tradizionali preparati da Elen dos Santos e Vera Santos. Via Forcella 7 (P.ta
Genova)
All' IBRIT - via Borgogna, 3 ingresso libero a tutte le manifestazioni
Lunedi 2 febbraio ore 19,30 - "Il regalo di Yemanjá, la sirena degli
oceani", conferenza dell'antropologa Susanna Barbara, dottoressa in sociologia presso l'Università di São Paulo.
Martedì 3 febbraio ore 19,30 - "Tocar a Terra" - Le origini religiose delle
danze popolari con la professoressa Maria Rosa De Freitas. Conferenza e danze con la partecipazione del
pubblico.
Venerdì 6 ore 20,30 - CINE BRASIL - "O Auto da
Compadecida". Basato sull'omonimo spettacolo teatrale di Ariano Suassuna. Regia di
Guel Arraes, con Fernanda Montenegro. In portoghese. Prima parte.
Sabato 7 ore 17,30 - Inaugurazione della mostra fotografica
"Brasile, la speranza di un popolo che non ha smesso di sognare" del fotografo Doriano
Alziati. La mostra rimane fino al 22 febbraio. Spazio Contemporaneo Villa Visconti
D'Aragona, Via Dante 6, Sesto San Giovanni
Martedì 10 ore 19,30 - Inaugurazione della mostra "Por amor à arte e
ao meu Brasil", personale di Jair Gabriel da Costa. Con lettura di testi di
scrittori brasiliani. La mostra rimane fino al 27 febbraio.
Venerdì 13 ore 20,30 - CINE BRASIL - "O Auto da
Compadecida". Seconda parte.
Venerdì 20 ore 19,30 - REDESCOBRINDO O BRASIL - Mario de Andrade.
Cortometraggio prodotto dalla TV Senado, regia di Maria Maia.
Introduzione e commenti di Maria Senatore.>
Venerdì 27 ore 19,30 - "O cavalo marinho da Paraíba" - conferenza
sulla tradizionale danza teatralizzata, con ascolto della raccolta "A viagem dos sons". A cura dell'etnomusicologa Orietta
Fossati.
Sabato 28 ore 19 - CINE BRASIL - "Cidade de Deus" - regia di Fernando
Meirelles, candidato a quattro Oscar 2004. In portoghese con sottotitoli in
inglese.
Domenica 29 ore 16 - "Curupira, il protettore della foresta" -
racconti, danze e giochi per bambini dai 4 anni in su con Eliane Piccardi, Stefano
Buongiorno, Margherita Lago e Stefania De Gasperi "Brasile, la speranza di un popolo che non ha smesso di
sognare"
Martedì 17, ore 21 - Conferenza "Brasile: solo un grande
sogno?" Intervengono: Luigi Vimercati, Presidente dell'Agenzia Sviluppo Nord
Milano; Marco Antonio Ribeiro, direttore Istituto Brasile Italia, Alberto
Tridente, ideatore del progetto "100 città per 100 progetti". Spazio
Contemporaneo Villa Visconti, Via Dante 6, Sesto San Giovanni
Sabato 21 ore 15,30 - Parata musicale con l'Orchestra di percussioni
Mitoka Samba e Accademia Italiana di Capoeira di Mestre Baixinho per le vie del centro di Sesto San Giovanni. Partenza da Piazza Petazzi e
arrivo a Villa Visconti D'Aragona.
Organizzazione: Comune di Sesto San Giovanni, Associazione Umanisti nel Mondo onlus e Istituto Brasile Italia. Info 022423032 -
www.sestosg.net
- www.umanistinelmondo.org
Ingresso libero a tutte le manifestazioni
Mexicanos en Italia
La Comunidad Mexicana de Roma
La emigración de los mexicanos en Roma es muy antigua.
Segun el ultimo estudio de la Caritas 2002 los mexicanos "legales" en Italia son 4.095 y en la provincia de Roma los mexicanos domiciliados son 2.301 (1.065 son mujeres); los mexicanos son los primeros absolutos en Italia por motivos religiosos, seguidos por los permisos de estudio. Son 152 los permisos por motivos familiares concedidos, aunque estan en aumento las bodas mixtas entre chicas mexicanas y hombres
italianos.
( http://www.comunidad-mexicana.com/it/Progetti/caritas.htm
)
La Comunidad Católica Méxicana de Roma ha sido fundada por iniciativa de un misionero scalabriniano mexicano y de un grupo de laicos mexicanos y italianos el 28 de octubre del 2000; es una comunidad de inspiración católica, reconocida directamente y oficialmente del Vicariato de Roma y de la Mision Permanente
Latinoamericana.
Nuestro fundador es el Padre Misionero Fernando Cuevas Preciado, originario de Guadalajara, Jalisco (México), de la Congregacion Misionera de San Carlo Borromeo Scalabriniani (http://www.scalabrini.org) congregacion oficialmente reconocida del Vicariato de Roma.
P. Fernando Cuevas Preciado desde el 2002 se encuentra trabajando como misionero en San José (California-EE
UU).
En su lugar fué nombrado del Vicariato de Roma, en el mes de agosto 2002, como coordinador de nuestra Comunidad Católica, el Padre Misionero Oscar Gil Garcia, originario de Guadalajara – Jalisco (México), de la Congregacion Misionera de San Carlo Borromeo
Scalabriniani.
La Comunidad trabaja en todo el territorio nacional italiano y en parte de la Union Europea desde hace tres años, reúne a todos los Mexicanos residentes en Italia que se encuentran en este país por motivos de trabajo, estudio o por cualquier otra necesidad; reúne, tambien, a todos los católicos que quieren seguir las actividades de la Comunidad, como a lo que se sienten cercanos a las tradiciones y a la cultura
mexicana.
La Comunidad entre sus participantes cuenta con 400 personas de nacionalidades diferentes que frecuentan regularmente las actividades organizadas por la Comunidad y además 3.500 miembros registrados al boletin semanal del sitio oficial; fundamentalmente de nacionalidad mexicana, esta comunidad esta abierta a quien la quiera frecuentar, sin distinción de raza o de
nacionalidad.
Tenemos una sede central en la Iglesia de Sant' Ignacio de Loyola en Roma, y otros lugares de encuentro, como la Iglesia de Ns. Señora de Guadalupe, tambièn contamos con un sitio internet (www.comunidad-mexicana.com), continuamente
actualizado.
Nuestra Comunidad trabaja conjuntamente con las Congregaciones de los Misioneros Scalabrinianos, con los Jesuitas, con los Legionaros de Cristo, con Los Salesianos y con el Pontificio Colegio Méxicano de Roma.
La Comunidad Católica mexicana nace con el objetivo de conservar las tradiciones y la cultura Mexicana y contextualmente, difundir en Italia las costumbres típicas; ayudar y sustentar los mexicanos en la preparación y en el desarrollo y la permanencia en Roma y en Italia.
Nuestra Comunidad no tiene ningùn fin de lucro es voluntaria, apolítica y nos autofinanciamos la organización de las manifestaciones culturales e iniciativas sociales, con la oferta libre y volontarìa de quièn participa a nuestros eventos
(http://www.comunidad-mexicana.com/it/blog.asp).
Contamos con un grupo de mariachi y su grupo de baile folklorico (www.romatitlan.com).
Cada año son muchas las manifestaciones que nuestra comunidad organiza ("El Dia de la Indipendencia", "Dia de Muertos", "La Posada" , "Dia de reyes", "Dia de la Batalla de Puebla" y participamos a laa anuales "Fiesta de los Pueblos" y “La noche de Pentecoste”) a las que participan con entusiasmo muchissimas personas italianas y extranjeras y que nos hicieron conocer tambien al periodismo local que nos dedicò algunos articulos; todas nuestras manifestaciones son acontecimientos legados a la tradición y a la cultura de México e inspirados al profundo sentido de orgullo nacional y religioso que se respira entre los miembros de la comunidad
misma.
La comunidad se encuentra todos los domingos de cada mes (menos los meses de julio y de agosto) en la Iglesia de Sant' Ignazio di Loyola via del Caravita 8/a (Zona Pantheon) - Roma.
Todos los Domingos se celebra la Santa Misa en espanol, a las 05.00 P.M. en la Iglesia del Caravita- Via del Caravita 7 (Zona Pantheon - Piazza Venezia - Via del Corso) - Roma (Italia).
A las 01.00 P.M., primero de la celebracion de la Santa Misa, la Comunidad se reune en una sala adjunta a la Iglesia para platicar y recibir informacion sobre los proximos eventos que la comunidad tiene que realizar.
Despues de la reunion compartiremos la comida, cada de nosotros lleva algo de comer y de
tomar.
Además de las normales actividades de catequesis en preparación a los sacramentos del Bautismo, de la Confirmación y de la Comunión, la Comunidad organiza muchas actividades que habitualmente son promovidas en el ámbito de la Comunidad Católica Méxicana y de la Mision Permanente Latinoamericana, como por ejemplo ventas de beneficencia, loterías, visitas guiadas para mexicanos a museos, a muestras de arte, etcétera
El clima de amistad y solidaridad establecidas entre los miembros la comunidad les permite de verse y ayudarse también afuera de la comunidad misma.
Entre las actividades de la Comunidad se encuentran:
- la asistencia caritativa a marginados;
- la asistencia a los migrantes en estructuras receptivas;
- la organización de actividades culturales, recreativas y de beneficencia y conciertos;
- la organización de actividades recreativas por el tiempo libre y deportistas;
- la organización de cursos de informática.
La comunidad es sustentada por una estructura sólida, organizada, funcionante y eficaz que utiliza los medios de comunicación más avanzados y modernos como internet.Se encuentran delegaciones de la Comunidad Católica Méxicana de Roma en México (DF, Nuevo Leon, Jalisco, Baja California, Chiapas), Guatemala, Colombia, Espana, Argentina, Alemania, Estados
Unidos.Nuestras referencias estan publicadas y actualizadas a la dirección web:
http://www.comunidadmexicana.com/ref/referenze.asp
Tenemos una estructura eficaz y organizada que podrás consultar a la dirección web:
http://www.comunidad-mexicana.com/
Para completar tu solicitud de inscripcion te pedimos de llenar en todos los Datos Requeridos = * la siguente pagina web:
http://www.comunidad-mexicana.com/it/register.asp
Agradeciendo de antemano todas tus atenciones, quedamos a tus ordenes.
Vicariato di Roma - Missione Permanente Latinoamericana
© W e b M a s t e r
Comunidad Catolica Mexicana de Roma (Italia)
Mexicanos en Italia MSN Groups
La Comunidad Mexicana de Roma (Italia) MSN Groups
http://www.comunidad-mexicana.com
http://groups.msn.com/MexicanosenItalia/
http://groups.msn.com/LaComunidadMexicanadeRomaItalia
EDITORIAL
Un baile democrático
Por: CRISTINA ALVARADO DE CAVA
directora@somosmujeresperu.com
En estos días, Trujillo del Perú vive un ambiente de fiesta, turistas nacionales de las diversas regiones de nuestro ámbito patrio y fuera de él, llegan a esta ciudad para participar o espectar el XLIV Concurso Nacional de la Marinera.
A pesar que estamos viviendo una situación política tan delicada en que el gobierno es atacado de manera inmisericorde, por una oposición que pretende hacernos creer que un temblor causa más estragos que un cataclismo. Sin embargo el pueblo peruano, amante de sus raíces culturales, no pierde su espíritu festivo y disfruta con toda el alma de la Marinera, la danza más popular del país.
La Marinera es el paradigma de la identidad peruana, donde se juntan todas las sangres que fluyen en nuestro suelo patrio; así, rubias y morenos, de la alta alcurnia o del bajo estrato, hombres, mujeres, niños, niñas e infantes, se dan cita en el Coliseo Gran Chimú para avivar, zapatear y coquetear ellas y presumir ellos, dando rienda suelta a su criollismo. Les confieso que jamás me pierdo la gran final de este Concurso, porque entre matracas, vitoreos, la sofocación del verano, el redoble de los tambores, y la música vibrante de la banda, siento intensamente mi patriotismo, haciendo eco el palpitar de mi corazón con cada redoble de los tambores.
Si la democracia es una forma de gobierno ideal que tiende a mejorar la condición del pueblo, en un ambiente de equidad, justicia, y alto respeto a los derechos humanos; la que los políticos escépticos creen imposible de sostener y los corruptos hacen lo posible por traerla abajo. Ante este triste panorama, la Marinera peruana no se deja amedrentar, se yergue altiva con su sapiencia política para mostrar cómo es saber vivir bien y en democracia. La única condición que exige para integrar esta comunidad es gustar de la Marinera, así, vemos parejas disparejas hermanadas por su destreza en el baile; y los jugosos premios pueden recaer en una pareja de mocheros de la campiña, de limeños aristocráticos, o de peruanos residentes en USA, todos baten su pañuelo y sacan chispas del suelo, con igual oportunidad, y sin discriminaciones de ninguna naturaleza.
La Marinera hace milagros y bien podríamos pedir a nuestros congresistas, jueces, militares y políticos practicaran nuestro peruanísimo baile, para que luego de este chorro de criollismo sientan que un gobierno democrático se construye con esfuerzo, perseverancia y con mucha generosidad en la acción política y en la acción social.
No dejen de hacerme llegar sus comentarios, para saber si vamos por buen camino, o qué debemos de corregir. Gracias.
Cristina Alvarado
Directora Somos MUJERES
directora@somosmujeresperu.com
NOTICIA INTERNACIONAL
Tráfico de mujeres, tercer negocio más lucrativo del mundo
(Canal Solidario) Detrás de las grandes cifras de los movimientos migratorios mundiales hay miles de tragedias personales y algunas empiezan con la compra de un ser humano.
Cada año, cuatro millones de mujeres y niñas entran en el fenómeno conocido antaño como "tráfico de blancas" y que no es otra cosa que tráfico sexual. Su perfil suele corresponder con el de una joven de 19 a 25 años con estudios primarios o secundario interrumpidos.
Según Naciones Unidas, el tráfico de personas es el tercer negocio más lucrativo del mundo después del tráfico de armas y el de drogas. Nada menos que 12.000 millones de dólares al año. Introducir a las víctimas en un ambiente diferente las convierte en vulnerables, fácilmente manejables al no conocer las leyes, la cultura o el idioma del país en el que son prostituidas. Esto, unido a situación concreta de demanda y legalidad fronteriza han creado un círculo cambiante que lleva a muchas mujeres del Sur al Norte a prostituirse o que, como denuncia ECPAT, genera viajes a primera vista extraños: mujeres de Rumania o Moldavia acaban en Camboya, muchachas tailandesas son traficadas, vía Singapur, hasta la República Sudafricana, niños chinos son prostituidos en Tailandia, mientras que en China lo sean coreanos y vietnamitas, o que chicas filipinas sean enviadas a Papúa Nueva Guinea, África o Guatemala, previo paso para acabar en un prostíbulo estadounidense o canadiense. España, puerta a Europa.-
Según la organización Acción por las Mujeres en Situación Precaria (AFESIP, por sus siglas en francés) dedicada a la lucha contra el tráfico de mujeres, unas 500.000 mujeres pasan cada año por España con destino al mercado sexual. Vienen de Nigeria, de Colombia, Ecuador o de los países del este europeo. Muchas de ellas son protagonistas de un fenómeno que se conoce como la feminización de los flujos migratorios. Tradicionalmente, eran los hombres los que decidían iniciar un proceso migratorio y, si era posible, mediante la reagrupación familial, su mujer entraba en el país receptor siempre en la condición de esposa y/o madre. Ahora son ellas las que comienzan la aventura como sujetos activos del mismo y esto es lo que lleva a muchas a caer en las manos de las redes que, más tarde, las prostituirán para hacerse pagar los gastos del viaje y explotarlas.
La actividad de la prostitución no está regulada oficialmente en España. Ello dificulta el respeto de los derechos de esas mujeres. Además, esto conlleva una doble discriminación legal para ellas. Por un lado, están indocumentadas y por otro son prostitutas. Por lo tanto, acabar con las redes que las esclavizan soluciona sólo en parte los problemas de estas
mujeres.
NOTICIA NACIONAL
Ingeniero italiano podría haber descubierto el sistema de cálculo de los Incas
(EUROPA PRESS, 21-01-2004) Nicolino De Pasquale, un ingeniero aeronáutico y profesor universitario, habría descubierto el misterioso sistema de cálculo que utilizaban los Incas, que se estudia desde hace 500 años, según se informó hoy en Florencia en el marco de la muestra 'Perú, 3.000 años de obras maestras'.
El ingeniero italiano, de 54 años, habría descubierto como funcionaba las 'Yupana', el sistema contable de los incas, uno de los grandes misterios que los científicos y matemáticos intentaban resolver desde el descubrimiento de América.
Desde hace siglos se intenta descifrar el sistema con el que contaban los incas, que usaban unas especies de ábacos llamados 'Yupana' realizados en piedra y en los que se representaba una serie de filas y columnas donde se colocaban piedrecillas.
La noticia ha surgido en el marco de la exposición dedicada a Perú y a los Incas donde se expone una 'Yupana'. El delegado de la muestra, el hispanista Antonio Aimi, que ha realizado algunos libros explicando el cálculo de los, Incas ha reconocido que hasta ahora los descubrimientos realizados estaban equivocados.
Según De Pasquale, el cálculo de los Incas no estaría basado en un sistema decimal como se creía hasta ahora, sino un sistema de 40. Los incas contarían a través de las 'Yupana' de derecha a izquierda y partiendo desde la última fila, que contaría las unidades. Un complejo calculo matemático habría revelado que para los Incas no existía la cifra 0 y que un mismo número se podía representar de varias maneras.
De Pasquale, que reconoce que no sabía nada sobre los Incas, habría descubierto el sistema de cálculo sólo por casualidad después de que alguien le regalase un libro sobre enigmas matemáticos en el que se encontraba el diseño de una 'Yupana' realizado por un español hace 500 años.
HOMENAJE
La Marinera, ayer y hoy
Por: LUZ MARIA PEREZ CISNEROS
luzmaperezc@hotmail.com
Desde los albores de la civilización la danza ha sido un medio de expresión y comunicación del ser humano. Mediante el movimiento del cuerpo y su relación con el entorno, el hombre logró sacar de sí el caudal de emociones que llevaba dentro y que contenían su lucha por conocer, por dominar, por compartir. En fin, por sobrevivir. Su necesidad de dar y recibir afecto, de superar sus frustraciones, resolver sus carencias y compartir sus más profundos anhelos se reflejó en los vaivenes, la agitación y el calculado descontrol de su cuerpo imbuido en una danza, elaborando un mensaje que llegó por este medio a los demás. Y compartió sus sentimientos.
Nuestro pueblo, indio recio curtido por el sol de los andes, poblador de punas y desiertos, escribió su historia de piedra y adobe escuchando los lamentos de una quena y la dulzura triste de la antara. Pero nada es inmutable en la historia, y el coloso andino no escapó al destino común de los pueblos y entre conquistas y mestizajes, contratos, migraciones, guerras y ambiciones, recibió el aporte vital de grupos culturales totalmente diferentes a él que cambiarían de manera radical sus maneras de hacer, pensar y sentir.
Así, el criollo primero, y el mestizo y el zambo después, iniciaron una larga historia de fusiones culturales que se harían evidentes en las más diversas esferas del quehacer humano. Los usos agrícolas, los hábitos alimenticios, el vestido, la educación, la vivienda, la medicina y el culto, todo se vio afectado por el gran contingente humano que llegaba sin cesar a nuestro suelo, trayendo consigo sus ilusiones y sus tristezas, su gloria y su miseria, sus tradiciones y mitos, sus costumbres y su historia. Nuestra música y nuestro baile son quizás los mejores testimonios de este proceso.
Es difícil remontarse al origen de una manifestación popular, pues su proceso formativo no es otra cosa que la transformación (o deformación) de procesos anteriores. En el caso de la Marinera, refiriéndonos a la primigenia, es hablar de una danza que tiene pocos elementos en común con la que conocemos en la actualidad, pero que si bien ha cambiado mucho en cuanto a los pasos, la vestimenta y la música, se mantiene siempre la esencia, el ser baile de pareja, un cortejo que manifiesta a plenitud su naturaleza como expresión del enamoramiento.
Los entendidos afirman que los ancestros de nuestro peruanísimo baile es la "zamacueca" (zamba clueca)denominada así por los movimientos un tanto "gallináceos" de la zamba pollerona. De un lado la sangre española asoma refinada en la similitud con bailes andaluces y con el fandanguillo español. De otro lado un caudal generoso de sangre africana nos muestra sus raíces al son del cajón, acompañante obligado de la marinera de antaño, y en el hecho de que los bailarines negros destacaban en la ejecución de la zamacueca gracias a su gracia y facilidad para el movimiento.
Parte de nuestra historia cruza, junto al baile, nuestra frontera, y en el siglo XIX, es recibida con entusiasmo en Argentina y Chile, aunque por aquellos lares se le reciba con el nombre de "gato", "samba", "cueca" e incluso "chilena". Esta última denominación tuvo en su momento amargas connotaciones para los peruanos, que después de sufrir la invasión de los chilenos con todos los agravantes económicos, políticos, sociales y militares del caso, no soportaban que su baile más popular tuviera nombre extranjero. Es Abelardo Gamarra "El Tunante" quien legitimiza su condición peruana al bautizarla como Marinera, en justo homenaje a la gloria de Grau, vencedor indiscutible de los mares del Pacífico. Gamarra compone una pieza para que quede preservada en el pentagrama: "La Concheperla" conocida como La Decana por ser la primera marinera con partitura. Gracias a Doña Rosa Mercedes Ayarza, incansable compositora y defensora de nuestros ritmos nacionales, la marinera pisó el teatro Municipal
de Lima, siendo interpretada por la Orquesta Sinfónica Nacional. El tiempo es juez infalible de la evolución humana, y su veredicto nos dice que hay cambios que perduran porque nacen del corazón de los pueblos, mientras que los usos de pequeños grupos o basados en modas pasajeras tienen poca permanencia en la memoria colectiva. La marinera es pues un legado antiguo que nace de nuestras raíces irrenunciables, hispana, india y negra, raíces culturales que le han dado cada una un poco de su sangre transformada en ritmo y sabor. Así la vida de nuestro pueblo con sus siempre impredecibles vaivenes, y la mano del hombre con su participación enérgica aunque limitada en el tiempo y el espacio, siguen forjando al son de un sentimiento una danza que, como nuestra historia, es una síntesis comenzada pero no
concluida.
CONVIVENCIA
Cultivo de valores
Por: MARIA JULIA LUNA DE CIUDAD
Los valores vienen a ser algo así como los parámetros invisibles que miden el grado de armonía y equilibrio en que se desenvuelve una sociedad en su diario trajinar por alcanzar el desarrollo y la paz social.
El origen de los valores humanos es antiquísimo, y su práctica fue conocida con el nombre de virtudes y no constituyen novedad. Los valores fueron cultivados y practicados en las sociedades y culturas muy antiguas, rigiendo los actos humanos como producto de la libertad del hombre y ejercidos dentro de la primera célula social: la familia, que es donde nacen, se desarrollan y crecen. Es la familia la que conserva y preserva los valores.
En la Biblia encontramos "sólo la verdad nos hará libres". Entendemos que la verdad ocupa en la escala de valores el primer puesto, siguiéndole la libertad: "el que quiere que me siga"
La religión de los musulmanes ordena practicar la bondad, la justicia, la obediencia y la caridad.
Los judíos practican el amor a la tierra, la tolerancia, la libertad, la integridad.
Los griegos espartanos cultivaron el arrojo, la valentía, el patriotismo. Los atenienses, la belleza, la rectitud, el arte, las letras; por medio de ellas enseñaron los valores.
Los romanos cultivaron el valor, el coraje, el orden, la justicia. Para griegos, romanos y cristianos la justicia era la virtud perfecta.
La Revolución Francesa proclamó la libertad, la fraternidad y la igualdad como grandes valores.
El catolicismo reclama la fidelidad, la castidad, la fe, la caridad y la humildad.
El cristianismo cultiva el amor, la prudencia y el perdón.
En el Perú los quechuas cultivaron el valor de la verdad, del trabajo, honradez y cooperación.
El cultivo de los valores se justifica porque sirve para acrecentar la sociabilidad del ser humano, manteniendo el equilibrio en el trato con sus semejantes, conservando la armonía y la tranquilidad.
Es justificado el cultivo de valores porque orienta a un comportamiento positivo dentro del medio social.
En el momento actual, se evidencia el esmero en el cultivo de valores, porque sirven para superar la crisis que atraviesan las instituciones en cuyo seno aparecen nuevos valores, pero también nacen antivalores, los cuales no deben ser aceptados, pues minan y hasta destruyen esas mismas instituciones, acarreando crisis en la sociedad.
La educación, es probablemente el medio más eficaz para el cultivo y afianzamiento de los valores, porque ella, como proceso formativo de la personalidad, es la llamada a conseguir que la persona desarrolle al máximo los valores que la familia y el hogar han sembrado.
Los valores estimulados por la educación, tienen que aflorar en el comportamiento humano, y mejorar con la práctica continua lo cual ha de permitir superar la calidad de vida de las personas y enrumbar a la sociedad por el camino que conduce al bien común.
ENTRE NOS
Cómo surge el amor
Por: NATALIA RODRIGUEZ
natyrood@yahoo.es
El amor surge desde la perspectiva de uno mismo, atraviesa mil pensamientos en la mente y nace así de pronto, cautivando todos nuestros sentidos. La pasión surge del deleite de dos cuerpos que se juran amor eterno, es la alegría de vivir con ímpetu disfrutando cada minuto que se comparte con la persona elegida, es reír y llorar por lo mismo, es enfrentar juntos las tempestades que se presentan. Sin embargo, en toda relación, uno ama más que otro, sin que quiera decir que este desbalance disminuya la felicidad de la pareja.
En fisiología, la química del amor que se conoce como enamoramiento está determinado por una serie de hormonas y neurotransmisores que son de vital importancia para la transmisión de los impulsos nerviosos responsables de casi todas las funciones que realiza el organismo. Cuando surge el amor, se libera una hormona del sistema endocrino que se conoce como oxitocina. Esta sustancia es la que te induce a proteger y acariciar a tu pareja. Entre estos neurotransmisores se encuentran la adrenalina, la epinefrina, la noradrenalina, la dopamina y la serotonina.
Al finalizar el proceso de atracción, el nivel de anfetaminas que se producían baja de manera considerable hasta alcanzar su nivel normal. Para que una verdadera relación perdure, deben comenzar a liberarse endorfinas, sustancias más semejantes a la morfina que dan una sensación de calma, paz, tranquilidad y seguridad.
A veces nos damos cuenta que la costumbre ha ocupado un gran espacio en las vidas que llevamos. Es necesario hacer un paréntesis y dejar en claro qué es lo que realmente queremos. Una relación requiere de sorpresas y desconciertos, buscar la manera de sorprender al otro hace que la pareja adquiera una visión diferente de la realidad. Incomoda decirlo, pero si no ponemos esa dosis de fascinación, ese castillo fantástico se puede echar para atrás en segundos.
La existencia del amor en épocas en que se le da mucha importancia al dinero y a la belleza física más que a la personalidad del ser humano crea una idea equivocada del amor. El mundo ha sido creado para el amor, es imposible huir de nuestro destino, es hora de empezar a creer en los ángeles, en las hadas madrinas, en las suaves fragancias inspiradoras de caricias y besos, en los viajes a las estrellas. Soñar con ser el sétimo sentido de nuestro amado, pintar en su cuerpo un dibujo de acuarela, poseer a veces nudos en la garganta gritando acuéstate en mi pecho y abrázame hasta perder la cuenta. La libertad de amar es, para quien la vive, una magia interna que nace de un impulso, se propaga, nos envenena con dulzura y desaparece en el misterio.
Son tiempos que agitan e incitan a clamar que dentro de esta barbarie que vivimos, hay una explosión interna que pronto va a estallar y no va a parar hasta acabar con el
mundo.
DE CANCIONES Y ARTISTAS
Las Letras de sus favoritos
Por: CAROLINA SANDOVAL
carola_sandoval@hotmail.com
"Hace falta un hombre", "Suerte", "Arrasando", "Usted se me llevó la vida" son algunos de los títulos que usted seguramente cantó en alguna fiesta o en un concierto , hoy hago una remembranza de esos éxitos y lo que implicaron en la vida real de los famosos.
No cabe duda que en el 2003 sí que pasaron cosas y casos. Hubo eventos inolvidables y por supuesto otros no tanto. Se le hizo a la reina de la salsa Celia Cruz un homenaje en vida que desde su transmisión por Telemundo podíamos suponer que efectivamente se trataba de un adiós y como dice su más reciente éxito "Ríe y llora" reímos al ver tantas caras conocidas reunidas interpretando sus temas, y lloramos el día en el que un terrible cáncer se la llevara. Y como diría Alexander Pires "Usted se me llevó la vida" así suponíamos, decía Celia, a la muerte desde el cielo.
Shakira empezó el año gritando a los cuatro vientos "Suerte" y en efecto mejor no le pudo ir : novio casi convertido en esposo, disco en español en pre-producción y miles de copias vendidas de sus discos, ¿suerte? Definitivamente sí, muchísima suerte.
Y una que encontró su papacito como dice su canción "Ay Papacito" fue Alicia Villarreal que se casó primero escondida en Las Vegas y después con todas las de la ley con Cruz Martínez el chico de Kumbia King.
Arjona con sus problemas matrimoniales le hizo honor a una de sus más sonadas canciones de su CD nuevo "El Problema" y pues sin que quede dudas que ahora es cuando le seguirán sobrando problemas porque entre que la esposa intentó en contra de su vida y que la prensa le achacó noviazgo con la ex reina venezolana Alicia Machado imagínense cuantos Problemitasssss no!
Y a pesar que "Arrasando" se tituló su anterior producción así estuvo Thalía durante todo el 2003 porque con su crossover logró interpretar en el idioma de su esposo y ponerse en el top ten de China, USA e Inglaterra.
Ricky Martin con su "Asignatura pendiente" logró retomar su romance con la que ha denominado la mujer de su vida y madre de sus futuros hijos Rebeca de Alba y recuperar todo esos 14 años de amor impedido que tuvieron mientras él vivía su "Vida loca".
Y ya parar cerrar que divertido resultó el tema de Jacky Velásquez quien a pesar de cantar "No hace falta un hombre" contrajo nupcias con su novio de siempre quien la sacó finalmente de su lecho de virginidad
absoluto.
Equipo Somos MUJERES www.somosmujeresperu.com
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