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Surviving Roots of Trauma: Prevalence of Silent Signs of Sex Abuse in Patients Who Recover Memories of Childhood Sex Abuse as Adult Sopravvivere alle cause del trauma: prevalenza di segni nascosti di abuso sessuale in soggetti che da adulti rievocano ricordi di abuso sessuale nell'infanzia di
Psicologo
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Il Punto su ... Mala tempora currunt La perizia ieri e oggi Editoriale
Parere dell'Esperto "A proposito della riforma della legge sull'adozione: quale funzione è riservata ai tribunali per i minorenni?" di Gustavo Sergio Recensioni Proposte di criminologia applicata 2000 di Carlo Serra Giufrrè Editore - Milano 2000 a cura di Barbara Giambra Dall'Estero Sopravvivere alle cause del trauma: prevalenza di segni silenti di abuso sessuale in soggetti che da adulti rievocavano ricordi di abuso sessuale nell'infanzia. di E. Musso e P. Nardi Notizie dalla Associazione Convegni e Seminari Siracusa: 8-9-10 novembre 2001 Affidamento bi-familiare: implicazioni psicologiche di M. A. Occulto <Torna alla Newsletter 4> |
Ciò che verrà esposto di seguito è tratto da un articolo del Journal of Personality Assessment (Volume 74, numero 2 - Aprile 2000) che spiega come negli ultimi anni si è assistito ad un incremento di rassegne che riportano abusi sessuali subìti durante l'infanzia, basati su ricordi che emergono in età adulta (Melchert e Parker, 1997). L'origine di questi ricordi è classificata sotto contrapposte categorie (ricordi rievocati e falsi ricordi); e serve come spunto ad un acceso dibattito che si avverte sia nell'ambiente accademico che in quello giuridico. Il dibattito si cristallizza attorno ai problemi fondamentali della fallibilità della memoria e dell'amnesia traumatica. Così, da una parte abbiamo coloro che sostengono come alcuni traumi sessuali infantili possano essere dimenticati e riemergere in seguito nei ricordi (Elliot & Briere, 1995; Frederickson, 1992; Herman & Schatzow, 1987; William, 1994a), dall'altra, coloro che affermano che i casi di recupero mnestico ritardato dal trauma sono costituiti da eventi mai verificatisi (Loftus, 1993; Ofshe & Watters, 1994; Wakefield & Underwager, 1992). Ciò comporta che i ricordi possono essere errate ricostruzioni di avvenimenti passati, oppure il frutto delle condizioni attuali del paziente. Questa ultima considerazione si riscontra nei lavori di Goldstein e Farmer (1993); Lindsay e Poole (1995); Lindsay e Read (1994); e di Poole, Lindsay, Memon e Bull (1995). Seguendo questo filone, l'autore ricorda come il terapeuta e la seduta di psicoterapia siano visti come origine causale di ricordi di abuso sessuale infantile. Tutto ciò ha portato alcuni autori a sostenere che in questo caso il trattamento psicoterapeutico è il luogo dove si possono fabbricare falsi ricordi di abuso. Riguardo a questo argomento, le ultime ricerche di Leavitt e Labott (1996) evidenziano come alcuni segni caratteristici di pazienti con una storia di abuso sessuale si manifestano con una notevole frequenza nei protocolli (al Test di Rorschach) di soggetti mnesici per l'abuso sessuale subìto, il quale emergeva sotto forma di reminiscenze in età adulta. E in particolare, nell'ultima ricerca non si è riscontrata una correlazione statisticamente significativa tra il ricordo emerso, i segni di abuso, e il trattamento psicoterapeutico intrapreso dal soggetto; esso era correlato all'innesco del ricordo soltanto nel 14% dei casi. Gli otto segni di abuso sessuale basati sul test erano i seguenti:
Dal punto di vista metodologico, i soggetti partecipanti al presente studio erano 265 donne (età 19-62) selezionate attraverso prove psicodiagnostiche e una intervista clinica strutturata; esse non differivano per il grado di cultura (educazione). Erano suddivise in tre gruppi basati su una storia sessuale: donne con ricordo continuo di abuso CM (36 ss); donne che riportavano reminiscenze in età adulta di abuso subìto nell'infanzia RM (114 ss); donne senza una storia di abuso (115 ss). Gli otto segni di abuso sessuale (vittimizzazione nel proprio immaginario) furono rilevati nel 83% dei pazienti CM; nel 52% di casi RM; e nel 3,5% dei non abusati. Per quanto riguarda la valutazione degli effetti del trattamento terapeutico sulla rievocazione dei ricordi, i segni di abuso sessuale basati sul test di Rorschach erano ugualmente prevalenti nei gruppi che sviluppavano la certezza di abuso prima o in seguito al trattamento. Pertanto, secondo l'autore, l'idea che le reminiscenze di abuso sessuale nascano principalmente in terapia è falsa. La maggior parte delle donne che riportavano un ritardo nella rievocazione del trauma , non era mai stata in terapia. I ricordi affioravano attraverso diverse vie. Fra le più importanti cause di innesto vi erano "film" e "show televisivi"; che incidevano più del 54%. Il gruppo con storia di abuso sessuale e il gruppo dei non abusati, avevano condotto una vita simile fino a circa i 30 anni. Questa era l'età media in cui emergevano le reminiscenze nel gruppo RM. Prima del recupero mnestico (rimuovendo il trauma) i pazienti non avevano ricordi di presunte molestie sessuali. Ma se i ricordi rievocati RM sono l'illusione della memoria, come è stato sostenuto da alcuni autori, come mai molti dei soggetti RM mostravano lo stesso pattern di risposta che li collega ai pazienti con una effettiva storia di abuso infantile? Forse i segni di abuso sono veramente le finestre dentro un lontano passato. Tuttavia, una ragione cautelare nell'interpretare queste ricerche riguarda il possibile rischio, che la "vittima sessuale" venga rilevata sulla base di un test proiettivo e non attraverso indicatori di un'esperienza reale. Ovviamente, i segni che emergono dal Test di Rorschach non stabiliscono, tutt'oggi, con assoluta certezza, che un abuso sessuale sia veramente avvenuto. |