Nei giorni 13 e 14 maggio 2002 si è tenuto a Pieve di Cadore un incontro
di studio sul tema "L'Operatore
Socio Sanitario in riferimento all'ipotesi di abuso sessuale di minore e di affidamento
nei casi di separazione genitoriale", organizzato
dall'Unità Locale Socio Sanitaria ULSS n° 1 Belluno e dall'Associazione
Italiana di Psicologia Giuridica AIPG, con il contributo operativo della Dr.ssa Fausta
Del Favero. Nel corso delle due giornate sono stati affrontati i temi dellabuso sessuale di minore e dellaffidamento di minori nella cause di separazione e divorzio. In particolare, Luisella de Cataldo ("La capacità a testimoniare
del minore") ha preso in
esame il momento critico, nei casi di sospetto abuso sessuale, della capacità a
testimoniare del minore e della credibilità da dare alle sue narrazioni. Una particolare
attenzione è stata dedicata ai metodi di valutazione più attuali messi a punto dalla
ricerca. Largomento è stato approfondito nelle relazioni di Germano Bellussi ("L'esame del minore: aspetti normativi") che ha analizzato gli aspetti normativi e operativi dellesame del
minore e di Adele Cavedon ("Come intervistare il minore?
Tecniche di raccolta della testimonianza") che ha
chiarito i meccanismi della memoria in generale e in relazione alle diverse fasi di
sviluppo evolutivo del bambino.
La prima giornata si è chiusa con la
relazione di Anita Lanotte ("La psicopatologia nell'età evolutiva adolescenziale") specificamente finalizzata alla valutazione della capacità di intendere
e di volere nel minore deviante in cui preponderante appare sia il concetto di immaturità
psicologica che la necessità di differenziare tra psicopatologia e devianza.
La seconda giornata è stata aperta da
Gustavo Sergio ("Protezione
dei minori e giusto processo in materia di diritto di famiglia") che ha illustrato le tematiche del rinnovato processo minorile alla luce
delle novità introdotte dallart. 111 della Costituzione in tema di giusto
processo. Particolare attenzione è stata anche data alla legge 119/2001 che delinea
nuovi Istituti riguardanti lattività dellassistente sociale, come quello del
segreto professionale applicato a tutta lattività svolta al di fuori
dellincarico ricevuto dal giudice. Spesso, infatti, le dichiarazioni dei minori
arrivano all'operatore del servizio pubblico in prima battuta; egli, perciò, deve anche
essere in grado di agire ispirandosi alle più accreditate metodologie di raccolta della
testimonianza, per evitare grossolani errori a danno del minore e della ricerca della
verità.
Paolo Capri ("La metodologia psicologica
nella CTU di affidamento minorile") e Maddalena Zucconi
("Il ruolo dell'esperto nelle cause per l'affidamento di
minori") sono infine entrati nel merito della consulenza
psicologica orientata alla valutazione delle attitudini genitoriali in prospettiva di
affidamento, con particolare attenzione alle metodologie ed alle tecniche, ai tipi di
affidamento ed ai quesiti che possono essere posti al consulente.
I
lavori, dopo un dibattito animato dai tanti e pertinenti interventi dei partecipanti, si
sono chiusi con la presentazione di alcune proposte operative utili per meglio operare in
un settore che è di sicuro interesse professionale ma che richiede specifiche competenze
e conoscenze. |
<Torna all' Elenco dei Convegni