Questo articolo è  a cura di KataWeb News 

 

Omicidi in casa, il 27% avviene in camera da letto

E' la casa, nel 62,9% dei casi, il luogo dove si svolgono gli omicidi tra parenti, di questi il 26,9% avviene in camera da letto. Il dato emerge da un'indagine realizzata dall'Istituto di ricerche economiche e sociali, (Eures) sui delitti in famiglia. Nel solo 2000 le vittime di omicidio domestico sono state 213, di cui 13 figli in età prescolare uccisi dai genitori.

Secondo l'Eures, oltre il 90% dei delitti in famiglia è compiuto da un solo autore, in età compresa tra i 26 ei 45 anni (36,6% dei casi), l'età cioè nella quale trovano realizzazione la maggior parte delle aspettative di ruolo, interno ed esterno alla famiglia.

L'asse critico delle relazioni familiari è quello coniugale, la principale vittima dell'omicidio domestico infatti, è il coniuge, 27,7% dei casi, seguito dall'asse genitori-figli.

Colpisce, secondo l'indagine, l'elevato numero di omicidi al nord Italia, le cui cause appaiono 'non determinabili' o attribuibili a un 'raptus' dell'autore; si tratta cioè di esplosioni improvvise per le quali mancano o sono molto flebili le avvisaglie.

"E' come se in queste regioni - spiegano i ricercatori - nella famiglia in crisi prevalga ancora una eccessiva attenzione all'aspetto privato, 'interno', 'da non condividere', per salvaguardare un'immagine esterna di generale serenità, i cui costi si vanno a sommare a quelli, già molto elevati, del mantenimento di situazioni di profonda insoddisfazione o di crisi".

La maggior parte degli omicidi in ambiente domestico avviene per mezzo di armi da fuoco (40,4%) ma sono molto numerosi anche gli omicidi attraverso un'arma da taglio (24,9%) o un corpo contundente come spranghe o bastoni (9,4%)

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