Il
Punto su ...
Editoriale
di Liusella
de Cataldo
"Martina
e la decisione presa nel suo interesse"
di Gustavo Sergio
Recensioni
Esame
e controesame nel processo penale
di Luisella de Cataldo Neuburger
Diritto e Psicologia
CEDAM Editore
- Padova, 2000
a cura di Anita
Lanotte
Dall'Estero
Difesa
del Rorschach in tribunale:
un'analisi
dell'ammissibilità attraverso l'uso di Standard Legali e professionali
di E. Longano
e S. Mandressi
Notizie dalla
Associazione
Convegni e Seminari
Siracusa: 22-23-24 settembre 2000
Milano: 5-6
ottobre 2000
Roma: 30 ottobre
2000
Parere dell'Esperto
Opponibilità
del segreto professionale
di A. Forza.
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Validità
genitoriale in senso psicolo-
gico e giuridico.
di M. Adamo, T. Liverani,
E. Tomeo
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Utile e brillante
impresa è stata per l'Autrice affrontare il tema relativo all'arduo
compito della raccolta della prova testimoniale al dibattimento attraverso
il controllo dei requisiti di scientificità degli strumenti utilizzati
in ambito peritale.
Utile in quanto mancava in letteratura un'analisi così
puntuale e rigorosa del funzionamento del processo penale nei suoi aspetti
tecnici, in particolar modo nella fase del controesame e della testimonianza
in genere. Brillante in quanto, il saper accettare la complessità
dei fenomeni trattati, regola che l'Autrice ha adottato per affrontare
questo libro, presuppone il fatto di riconoscerne tale complessità.
Il riconoscimento di ciò ha permesso l'espressione
di una delle più creative integrazioni tra il diritto e la psicologia:
il capire del giurista e il comprendere dello psicologo.
La duplice competenza presente nella formazione e nell'attività
professionale dell'Autrice permette di evidenziare la particolare sensibilità
nel processo di formalizzazione di teorie, attraverso modelli strategici
attivati in contesti e fasi specifiche del processo penale, sempre estremamente
coerenti, dal punto di vista tecnico, metodologico e strumentale, con l'obiettivo
da raggiungere: accertare la conoscenza e la coscienza della verità.
L'analisi descrittiva, interpretativa ed esplicativa
dell'esame testimoniale, dei testimoni e quindi della certezza della prova
testimoniale mostrano come la struttura comunicativa e comunicazionale
degli strumenti tecnici utilizzati tenda continuamente a correggere le
possibili distorsioni che possono inficiare la certezza di un fatto/reato
fondata sulle prove.
Il giudice deve acquisire la certezza, attraverso le
prove raccolte, per ricostruire il fatto/reato nel processo penale.
Al fine di accertare i fatti il giudice utilizza, come
strumenti del suo giudizio, altri giudizi o meglio giudizi di altri oltre
che del proprio; per cui un'impostazione del controesame, così come
è proposta dall'Autrice, attraverso modelli scientificamente attendibili
in quanto sperimentati e concretamente utilizzabili per un contesto critico
come quello processuale, può sempre più garantire elementi
di prova che, per il loro valore rappresentativo, necessitano di massima
garanzia di veridicità.
Anita Lanotte
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