Articoli & Recensioni

Articoli

 

Il problem solving interpersonale

a cura della Dott.ssa Barbara Baldini - psicologa


 

Il problem solving interpersonale rappresenta una competenza complessa di natura cognitiva, emotiva e comportamentale attraverso la quale un individuo o un gruppo identifica efficaci mezzi per fronteggiare i problemi di natura interpersonale, individuando una o più risposte che risultino efficaci nell’alterare la situazione problematica e/o la propria reazione ad essa così che questa non venga più percepita come un problema, massimizzando i benefici e minimizzando le conseguenze negative.

Tale processo include sia la produzione di soluzioni alternative sia la scelta del comportanto e la sua attuazione.

In questo senso, la capacità di risolvere i problemi non implica solo un ragionamento cognitivo sulle diverse possibilità atte a superare la discrepanza tra la situazione attuale e quella desiderata dall’individuo ma, allo stesso tempo, richiede la gestione delle proprie emozioni, il controllo delle eventuali distorsioni cognitive attuate nel momento valutativo, l’acquisizione e l’utilizzo di specifiche abilità e conoscenze procedurali per l’esecuzione della soluzione prescelta.

Il problem solving può essere quindi considerato sia un processo di apprendimento sociale, sia una tecnica di automonitoraggio, sia una strategia trasversale di fronteggiamento delle situazioni stressanti della vita.

In primo luogo, dal momento che la soluzione di un problema può condurre al miglioramento nel funzionamento personale, interpersonale o rispetto a qualsiasi altra area di esperienza, esso è un processo di apprendimento. Inoltre, visto che il problem solving può essere applicato autonomamente da un individuo in una grande varietà di situazioni, esso è una tecnica di autegestione e un’attiva e versatile strategia di fronteggiamento.

Le abilità e le strategie della competenza di problem-solving sono in grado di aumentare la probabilità di attuare un valido fronteggiamento degli eventi stressanti, sia per la possibilità di trovare strategie comportamentali atte a modificare la situazione, sia per la capacità di orientare l’individuo a gestire gli eventi secondo stili di valutazione e fronteggiamento adattivi. I risultati delle ricerche evidenziano, a tale riguardo, che i soggetti valutati come competenti nella soluzione dei problemi presentano più alte aspettative di successo, sono meno impulsivi ed evitanti, mostrano una chiara comprensione dei problemi,possiedono un concetto di sè più positivo, producono minori pensieri disfunzionali (irrazionali), sono più assertivi socialmente e risultano meno intuitivi e dipendenti nell’assumere una decisione.

Il possesso di abilità di soluzione di problemi si correla alla competenza sociale, che costituisce uno degli indicatori più rilevanti di salute e, inoltre, appare negativamente correlata con lo sviluppo di disagio.

La mancanza di abilità di soluzione dei problemi si associa, più spesso, a tratti di personalità di tipo depressivo ed ansioso.

In ultimo, è da rilevare che il possesso di abilità di soluzione di problemi si correla positivamente a più elevata percezione di controllo e aspettative di successo.

Le convinzioni di controllo ottimistiche, a loro volta, sostengono l’assunzione e il mantenimento di comportamenti direttamente connessi con la salute. Specificamente, si è osservato che gli individui più consapevoli e fiduciosi circa le proprie capacità di influenzare e gestire positivamente le situazioni personali, abbiano più facilità a conformare il proprio stile di vita alle abitudini riconosciute come rilevanti per il benessere ( esempio: evitare di fumare, preferire grassi vegetali a quelli animali, fare attività fisica regolare, etc.). Questi soggetti, inoltre, incorrono meno frequentemente in comportamenti direttamente dannosi per la salute come l’abuso di alcool e di altre sostanze psicoattive.

 

 

Home ] Indietro ]

aggiornato il 29/07/2001

a cura del dott. G. Romano