Davide Restelli
Voce
La parola, la voce, che strano!
Canto perché non amo parlare e tanto meno di me, se non con chi conosce e comprende quello che dico e anche con loro parlo poco.
Non per un senso di superiorità o snobismo ma per l’importanza che do alle parole, per non sprecarle o trasformarle in quel tipico mostro da zitella moralista che sono le chiacchiere.
Per fortuna in questa sede conta la musica, e le parole, quelle sentite, nelle canzoni.
Dall’infanzia con i miei genitori, P.F.M. e Banco e i cantautori italiani come Guggini, De Andrè, Bertoli e Lolli; alla scoperta, durante l’adolescenza e i primi anni di liceo, del rock, anche quello più cattivo, i primi due album comprati con “i miei soldi” sono stati “Live after death” degli Irone Maiden ed “Alive II” dei Kiss; per poi passare alla malinconia alle atmosfere dei Blues e all’immenso mondo del rock anni settanta dove sto tutt’ora annegando.
Ho sempre amato la musica suonata, quella che comunica energia, sensazioni e voglia di fare.
Con tutta questa musica non mi restava che aggrapparmici e provare a scrivere e cantare canzoni.
Pagina creata il 4 marzo 2001
Pagina aggiornata il 4 marzo 2001