ACHARYA S

Le origini del Cristianesimo e la ricerca sulla storicita' di Gesu Cristo

PARTE III di III


La creazione di un mito

I cristiani, con la loro foja censoria, hanno cercato di distruggere la conoscenza del mondo antico, per nascondere i loro segreti alle masse(64), ma molti studiosi non hanno mai abbandonato le loro ricerche storiche sulle piu' antiche vicende mitologiche. Oggi si considerano come perduti gli studi di molti ricercatori dissidenti in quanto i cristiani hanno cancellato qualsiasi traccia dei loro lavori. Nondimeno i cristiani non hanno cancellato le traccie delle polemiche intercorse, a suo tempo, con i loro contestatori. Per esempio, uno dei primi padri della chiesa, Tertulliano,(160-220 d.C.) un ex pagano, vecovo di Cartagine, ammetteva con ironia le vere origini della storia del Cristo da altre storie similari e contraddiceva i suoi critici dichiarando: "Voi dite che noi adoriamo il sole; orbene fatelo anche voi."(65) E' interessante notare che poi Tertulliano, questo credente e strenuo difensore della fede, rinuncio' piu' tardi al cristianesimo.(66)



Il figlio (son) di Dio e' il sole (sun) di Dio(67)

Il motivo per cui tutti i precedenti racconti mitici sono cosi' simili tra di loro come, ad esempio, l'uomo-dio crocifisso e risorto, che opera miracoli e che ha 12 apostoli, dipende dal fatto che tutte queste narrazioni sono basate sul moto del sole attraverso il cielo, e quindi su uno sviluppo di idee astrologiche/teologiche, avvenute in ogni parte del mondo, in quanto i 12 segni dello zodiaco possono essere ovunque osservati. In altre parole, Gesu Cristo e tutti gli altri miti di analoga struttura, sono soltanto personificazioni dell'entita' solare e, tra questi, la favola evengelica e' soltanto una piatta ripetizione di una comune ricetta mitologica, (i miti come precedentemente indicati) basata sul movimento del sole intorno alla terra.(68) Per esempio, molti degli uomini-dio crocifissi, in ogni parte del mondo, hanno in comune la data di nascita fissata al 25 Dicembre. (Natale)(69) Questo e' dovuto al fatto che i nostri antenati avevano notato (da una prospettiva geocentrica) che il sole si abbassa, annualmente, verso il sud sino alle date del 21/22 Dicembre, solstizio d'inverno, dove sembra stia fermo per circa tre giorni, per poi riprendere nuovamente il suo movimento ascendente. Durante questo periodo gli antenati credevano che il sole morisse per tre giorni per poi risuscitare il 25 Dicembre.

Gli antichi erano ben consci della necessita' vitale che il sole sorgesse regolarmente ogni giorno, che interrompesse la sua caduta stagionale e che riprendesse il suo movimento ascensionale. Fu cosi' che culture, fra di loro differenti e distanti, celebrassero la rinascita del dio sole il 25 Dicembre.(70) Qui di seguito elenchiamo alcune caratteristiche del dio sole:

  • Il sole muore per tre giorni a partire dal 22 Dicembre, solstizio d'inverno, quando arresta il suo movimento discendente, per poi ritornare a nascere, o risuscitare, il 25 Dicembre, riprendendo il suo movimento ascendente.
  • In alcune zone della terra, il calendario, in origine, iniziava nella costellazione della vergine ed il sole risulterebbe quindi partorito da una vergine.
  • Il sole e' la Luce del Mondo.
  • Il sole cammina sopra le nubi e tutti lo possono vedere.
  • Il sole che si alza al mattino e' il salvatore del genere umano.
  • Il sole porta una corona, corona di spine, o aureola.(71)
  • Il sole cammina sulle acque.
  • I seguaci del sole, apostoli o discepoli sono i 12 mesi dell'anno, i 12 segni dello zodiaco, delle costellazioni, attraverso i quali il sole stesso dovra' passare.
  • Il sole, a mezzogiorno, si trova nella casa, o meglio nel tempio dell'altissimo; cosi' egli inizia il lavoro del padre suo al dodicesimo tempo.
  • Il sole entra in ciascun segno dello zodiaco ogni 30 gradi sull'orizzonte; quidi il sole di dio inizia il suo ministero al trentesimo anno.
  • Il sole e' appeso ad una croce (crocifisso) il che simboleggia il suo passaggio attraverso gli equinozi e, cadendo a Pasqua l'equinozio primaverile, a quel tempo risorge.(72)

Contrariamente a cio' che la gente ritiene, gli antichi non erano una massa di ignoranti superstiziosi che credevano che i loro dei fossero delle mere leggende. Questa caluniosa propaganda rientra in quella cospirazione che vuol fare apparire gli antichi muti e ciechi, assolutamente bisognosi della luce di Gesu.(73) La realta' e' che gli antichi non erano meno arretrati di noi per pratiche morali e spirituali, anzi in alcuni casi, erano molto piu' avanti dei cristiani con la loro pretestuosa moralita' ed ideologia, le quali, se si ripetta la storia, sono attualmente delle degradazioni degli antichi miti. Indubbiamente, al contrario del superiore cristianesimo, tra gli antichi, le vere persone intelligenti erano ben coscienti che le loro credenze erano di natura astronomica ed atmosferica. Socrate, Platone ed Aristotile (74) sapevano perfettamente che Zeus, il dio padre del cielo, era una figura importata in Grecia dall'India e/o dall'Egitto, e non era certamente una persona reale, malgrado il fatto che i greci avessero voluto individuare a Creta la caverna dove era nato e dove era morto. In tutte le parti del mondo, sono stati individuati luoghi dove qualche presunto dio, o qualcosa di simile, nacque, cammino', soffri' e mori', ecc. Questo e' un fatto comune e rilevante che non puo' essere monopolizzato o considerato come originato dal cristianesimo.(74a)



L'etimologia supporta la storia

Zeus o anche Zeus Pateras, di cui oggi nessuno dubita essere un mito e non un personaggio storico, prende il suo nome dalla versione indiana Dyaus Pitar.Dyaus Pitar e', a sua volta, correlato all'egiziano Ptah e da entrambi i termini Pitar e Ptah deriva la parola padre o pater. Zeus equivale a Dyaus il quale divenne Deos, Deus, Dios e Dio. Zeus Pateras, similmente a Dyaus Pitar, significa Dio Padre e questo e' un concetto molto antico, in nessun modo originato con Gesu o con il cristianesimo. Non esiste quindi il problema se Zeus era o meno un personaggio storico. Dyaus Pitar divenne lo Jupiter della mitologia romana dove, naturalmente anche qui', non rappresentava un personaggio storico.

Nella mitologia egizia Ptah, il Padre, era ritenuto come l'invisibile forza di dio, ed il sole fu considerato come la parte visibile di Ptah, che dona la vita eterna alla terra; quindi il figlio di dio (son of god) potrebbe in realta' essere visto come sole di dio (sun of god). Secondo Hotema, certamente il nome Crist deriva dalla parola della lingua hindi Kris (come in Krishna) che era anche il nome dato al sole.(75) Inoltre poiche' Horus era pure chiamato Iusa, Iao, Iesu il Krst (76) e a sua volta Krishna/Christna era anche chiamato Jezeus, secoli prima che un qualsiasi personaggio ebraico assumesse questo nome, e' naturale dedurre che Jesus Christ sia una banale ripetizione dei precedenti nomi di Horus e di Krishna. Secondo il Rev. Taylor: "L'appellativo Chris, che nella sua primitiva forma ebraica significava unto (masiah), (77) era assegnato a tutti i re d'Israele, ma era anche comunemente attribuito a tutta una serie di impostori, stregoni e pretesi intermediari sovranaturali, tanto che il fatto di volerlo inserire nei vangeli e' di per se stesso indice di impostura..."(78) Hotema afferma che il nome Jesus Christ fu formalmente adottato, nel suo presente significato, dopo il primo concilio di Nicea e cioe' dopo il 325 d.C.(79)

In realta', anche i nomi di luoghi e di molti altri personaggi, che compaiono nel Nuovo Testamento, possono essere considerati come versioni ebraiche di termini provenienti da testi egizi. Ad esempio, nella leggenda di Lazarus (Lazzaro), il morto resuscitato da Gesu, i copisti cristiani non si sono preoccupati di cambiare piu' di tanto il suo nome originale El-Azar-Us, che era poi lo stesso morto risuscitato da Horus, almeno 1000 anni prima della versione ebraica.(80) Questa storia e' solo una allegoria del sole che rinasce dopo essere invecchiato.(81) Il principale avversario di Horus, ovvero il suo lato oscuro, era Set o anche Sata da cui deriva Satana.(82) Horus combatte contro Set, esattamente come Gesu si batte contro Satana, per 40 giorni, nel deserto: un'altra significativa somiglianza.(83) Questo mito rappresenta nella sua essenza il trionfo della luce sulle tenebre, ovvero il ritorno del sole che libera dalle paure della notte.

Gerusalemme significa Citta' della Pace e questa di Israele venne cosi' chiamata a posteriori ed in analogia all'altra Citta della Pace in Egitto che, secondo i sacri testi, era stata tempo prima fondata. Analogamente Betania, luogo dove avvenne la moltiplicazione dei pani e dei pesci, significa Casa di Dio ed e' una allegoria della precedente moltiplicazione dei molti dall'Uno (84)Alcune altre citta' derivarono la loro designazione da luoghi allegorici citati nei testi esistenti prima della loro fondazione. La precedente controparte egizia di Betania e'Bethanu.(85)



Il Libro della Rivelazione Egizio e Zoroastriano

Certi nomi di luoghi allegorici, come Gerusalemme e Israele, si possono rintracciare nel Libro della Rivelazione. Massey ha stabilito che la Rivelazione e' un testo estremamente antico che risale ai primordi della nostra storia, cioe' a circa 4000 anni fa (86) e quindi, di certo, non scritto da un qualsiasi apostolo chiamato Giovanni, durante il primo secolo d.C.. Massey asserisce che la Rivelazione si riferisce alla leggenda mitraica di Zarathustra.(87) Hotema afferma che questo libro misterioso, che ha sconcertato il genere umano per secoli, "si esprime in termini di fenomeni creativi; il suo eroe non e' Gesu ma il Sole dell'Universo, la sua eroina e' la Luna e tutti gli altri personaggi sono i Pianeti, le Stelle e le Costellazioni; nello stesso tempo la sua scenografia comprende anche il Cielo, la Terra, i Fiumi ed il Mare." La forma comune e primitiva di questo testo e' stata attribuita, da Churchward, ad Aan, scriba di Horus, il nome del quale e' giunto sino a noi come Giovanni.(John)(88) La stessa parola Israele, molto prima di diventare un termine ebraico, e' stata probabilmente coniata dalla combinazione dei nomi di tre differenti divinita': (89)

  • Iside, la dea della Madre Terra, riverita in tutto il mondo antico;
  • Ra, il Dio-Sole egiziano;
  • El, la divinita' semitica, giunta a noi con la specificazione di Saturno.(90)

El fu uno dei primi nomi attribuito a dio dagli antichi ebrei (da cui sono derivati Emmanu-el, Micha-el, Gabri-el, Samu-el, ecc.) ed il suo primitivo culto si riflette ancora oggi nel fatto che gli ebrei considerano il Sabato (Saturday) come il giorno del Signore.(91) In effetti, il fatto che i cristiani ritengano sacra la domenica (Sunday) la dice lunga sulle vere origini del loro dio e del loro uomo-dio. Il loro salvatore e' in relta' il sole, che e' la luce del mondo che ogni occhio puo' vedere. Il sole e' stato costantemente considerato, attraverso la storia, come il salvatore del genere umano, per motivi ormai scontati; senza il sole il pianeta non vivrebbe un giorno. Il sole era cosi' importante per gli antichi che essi scrissero il Libro del Sole, ovvero la Helio Biblia, che divenne poi la Santa Bibbia (Holy Bible).(91a)



Patriarchi e Santi: dei di altre culture.

Quando si studia la formazione dei miti, si puo' facilmente distinguere e trattegiare un modello, che si e' ripetuto attraverso la storia. Quando una cultura si sovrappone ad un'altra precedente, gli dei esistenti vengono sviliti e trasformati in divinita' minori quali i patriarchi o, nel caso della cristianita', in santi. Un esempio di questo processo e' stato l'adozione, da parte degli ebrei, del dio induista Brahma come Abramo. (92)

Un'altra scuola di pensiero ritiene che il patriarca Giosue sia derivato da Horus Iusa, essendo il culto di Horus giunto, in quel periodo, nel Levante. Il culto di Giosue, che era localizzato esattamente nel territorio dove poi si svolse il presunto dramma del Cristo, potrebbe essere stato introdotto nella storia cristiana con Giosue trasformato in Gesu.(93) Robertson afferma: "Il libro di Giosue ci induce a pensare che egli abbia parecchi collegamenti con il dio-sole e che, come accadde per Sansone e Mose, egli fosse originariamente una divinita' successivamente ridotta allo stato umano."

Senza dubbio la leggenda di Mose, ben lontano dall'essere un personaggio storico ebraico, la si ritrova nell'antico medio ed estremo oriente e sotto le spoglie di altri differenti uomini e razze, secondo il luogo. Manou e' il legislatore indiano; Nemo il legislatore che porto' giu' le tavole della legge dalla Montagna di Dio, lo troviamo a Babilonia; Mises e' stato rintracciato in Siria ed in Egitto, dove compare pure Manes il Legislatore; Minos (Minosse) e' il riformatore cretese; i dieci comandamenti sono solo una ripetizione del codice babilonese di Hammurabi e dei Veda induisti.(94) Come Mose, anche Krisna fu collocato dalla madre in un canestro di giunchi e mandato alla deriva su di un fiume dove fu ritrovato da un'altra donna.(95) Un secolo fa Massey ha scritto, e Graham lo ha recentemente ribadito, che lo stesso Esodo non e' stato un evento storico. La storicita' dell'esodo e' stata messa in discussione per il semplice motivo che manca di esso qualsiasi reperto archeologico, stante quanto riportato nella Biblical Archeology Review (B.A.R.) del Settembre/Ottobre 1994.(96)

Come molti altri personaggi biblici, anche Noe e' un mito,(97) derivato dal tempo degli egizi, dei sumeri e di altri popoli, come qualsiasi studioso preparato potrebbe dimostrare; malgrado cio' si continua ad assistere al proliferare di libri che riportano le ultime novita', cianciando del Noe storico, delle sue straordinarie avventure e del Diluvio Universale.(98) Si puo' ancora ricordare Ester, dal Libro di Ester del Vecchio Testamento, che e' un rifacimento della storia della dea Ishtar, Astarte, Astarot o Iside, (99) del cui regno lungo ed onnipresente, l'infallibile parola di dio ci dice ben poco.(100)

L'idea della Vergine Madre, della Dea, della Regina del Cielo, si ritrova in tutto il mondo, assai prima dell'era cristiana, come ad esempio Iside che era chiamata Mata-Meri (Madre Maria). Secondo Walker: "Maria era il nome primitivo della dea conosciuta dai Caldei come Marratu, dai Giudei come Marah, dai Persiani come Mariham e dai cristiani come Maria..... e la combinazione androgina di Dea e Dio, chiamata Mari-El (Maria-Dio) corrisponde all'egiziano Meri-Ra che riuniva in se il principio femminino dell'acqua con quello mascolino del sole." Anche il nome ebraico di Dio Yahweh e' stato derivato dall'egiziano Iad.(101) In uno dei piu' noti imbrogli cristiani, perpetrato al fine di convertire alcuni seguaci del Budda, la chiesa lo canonizzo' come San Giosafatte che non e' altro che la corruzione cristiana del titolo buddista di Bodhisatta.(102)



I Discepoli sono i segni dello Zodiaco

Non e' un caso che siano stati contati 12 patriarchi e 12 discepoli, essendo 12 il numero dei segni dello zodiaco. Similmente alle 12 fatiche di Ercole e ai 12 apostoli di Horus, i 12 apostoli di Gesu sono solo un riferimento simbolico ai segni zodiacali e non possono essere correlati a personaggi effettivi che abbiano avuto un ruolo negli avvenimenti accaduti intorno al 30 d.C. Gli apostoli possono al piu' rammentare esempi di precedenti divinita', eroi mitici e/o costellazioni. (103)

Pietro puo' essere facilmente individuato in un personaggio mitologico (104), mentre Giuda, che rappresenta il tradimento, puo' essere riferito allo scorpione, il segno di quel periodo dell'anno durante il quale i raggi del sole si indeboliscono ed il sole stesso sembra morire.(105) Giacomo, fratello di Gesu e fratello del Signore, e' l'equivalente di Amset, fratello di Osiride ed anche lui fratello del Signore.(106) Massey afferma che: "Taht-Matiu era lo scriba degli dei e nella iconografia cristiana, Matteo viene ritratto come uno scriba divino con accanto un angelo che gli detta il vangelo."(107) Anche l'apostolo Paolo e' il risultato della fusione di parecchi personaggi: il Saulo del Vecchio Testamento, l'Apollonio di Tyana ed il semidio greco Orfeo.(108)



Gesu era un maestro esseno? (109)

In merito all'ipotesi che Gesu potesse essere un esseno, secondo quanto supponibile dopo la scoperta dei manoscritti segreti del Mar Morto, occorre rammentare che, anche prima di questa scoperta, nei secoli scorsi, ci sono state molte illazioni su questo argomento. Massey ha pero' abilmente osservato che molti dei presunti insegnamenti di Gesu sono in contraddizione o non sono neanche esitenti in seno alla filosofia essena.(110) Gli esseni non credevano nella resurrezione corporale e neanche credevano nella possibile reincarnazione di un messia; essi non hanno rilevato la storicita' di Gesu. Gli esseni non erano seguaci della Bibbia ebraica e dei suoi profeti; non accettavano neanche il concetto di peccato originale, che presuppone la venuta di un salvatore. Entrando nei particolari, Massey afferma che gli esseni erano astemi e mangiavano per vivere e non viceversa; alla luce di queste abitudini il presunto Gesu esseno sembra essere un ghiottone ed un incallito bevitore. Inoltre, secondo lo storico Giuseppe Flavio, gli esseni si astenevano da qualsiasi tipo di giuramento contrariamente a quanto avvenuto tra Gesu ed i suoi apostoli.(111) Anche se molto della dottrina essena e' stato poi incluso nel Nuovo Testamento, i punti di disparita' tra il presunto maestro Gesu ed il contenuto dei rotoli del Mar Morto restano parecchi.(112)



Qumran non era una comunita' essena

Occorre subito rammentare che esiste anche un altro dibattito sul fatto che Qumran, tradizionalmente associata al ritrovamento dei rotoli del Mar Morto, fosse una comunita' essena. Nella rivista B.A.R., precedentemente citata, e' stato pubblicato che i reperti archeologici indicano che Qumran non era una comunita' essena, ma presumibilmente un luogo di sosta per i viaggiatori ed i mercanti che attraversavano il Mar Morto. In B.A.R. e' stato anche ipotizzato che i toni bellicosi e guerreschi, contenuti in alcuni dei rotoli ritrovati presso Qumran, smentiscono una possibile estrazione essena e lasciano supporre una loro probabile attribuzione ad ebrei zeloti. Nel suo libro "Chi ha scritto i Rotoli del Mar Morto?" Noman Golb, con intelligente argomentazione, sostiene che i rotoli non siano stati scritti da scribi esseni, ma che essi siano una raccolta di scritti provenienti da varie biblioteche, sepolti nelle caverne, da ebrei fuggiaschi verso oriente per sfuggire all'esercito romano, durante la prima grande rivolta del 70 d.C.. Golb ha anche ipotizzato che la stessa localita' di Qumran fosse una fortezza e non un monastero. In ogni caso non e' possibile attribuire a Gesu Cristo la figura del Maestro di Giustizia indicata nei rotoli.



Il Nuovo Testamento e' opera dei Terapeuti?

Nel 1829, il Rev. Taylor ipotizzo' che tutta la storia contenuta negli evangeli, fosse gia' esistente, molto tempo prima dell'era volgare, e che, probabilmente, fu composta ad Alessandria, da alcuni monaci chiamati, in greco "Terapeuti", ed "Esseni" in egiziano; in entrambe le lingue questo termine assume il significato di "guaritori".(113) Questa teoria e' stata derivata, in parte, da uno dei primi padri della chiesa, Eusebio, il quale, in un raro momento di apparente onesta', ammise: "....che i vangeli canonici cristiani e le epistole erano antichi scritti esseni o terapeuti rielaborati in nome di Gesu."(114) Taylor inoltre ipotizza che: " gruppi di terapeuti egiziani itineranti abbiano riportato l'intera storia, dall'India ai loro monasteri in Egitto, dove, qualche tempo dopo l'inizio della occupazione romana, furono adattati al cristianesimo."(115) Inoltre Wheless rileva che si puo' ritrovare molto della leggenda di Gesu Cristo nel libro di Enoch,(116) che ha preceduto il supposto avvento del maestro ebraico di centinaia di anni.(117)

Secondo Massey, furono dei pagani gnostici, che comprendevano tra l'altro membri delle confraternite Esseno/Terapeute e Nazarena,(118) che trasportarono a Roma i testi esoterici (gnostici), contenenti i miti sui quali furono poi basati numerosi vangeli, inclusi i quattro canonici. Wheless afferma: "Ovviamente i vangeli ed altri documenti del Nuovo Testamento, scritti in greco citando la versione greca dei Settanta e altri autori pagani greci come Aratus e Cleante, furono scritti non da illetterati contadini ebrei, ma da ex pagani di lingua greca, provenienti e lontani dalla Terra Santa degli Ebrei."(119) Mead conferma: "Possiamo concludere che i testi originali dei quattro vangeli sono stati, molto probabilmente, scritti in Egitto, durante il regno di Adriano."(120)



Conclusioni

Come dice Walker: "Gli sforzi degli studiosi per eliminare il paganesimo dai vangeli al fine di individuare un Gesu storico, si sono dimostrati essere senza speranza, come cercare un ago in un pagliaio." La storia evangelica di Gesu non puo' essere un ritratto puntuale di un maestro storico che visse e cammino' sulla terra 2000 anni or sono. Essa e' un mito costruito sopra altri miti ed altre divinita' che a loro volta erano personificazioni del mito ovunque diffuso del dio sole.


Il Cristo dei vangeli non e' in alcun senso un personaggio storico o un modello supremo di umanita', un eroe che lotto', soffri' e si sacrifico' per salvare il mondo con la sua morte. E' impossibile provare l'esistenza di tale personaggio storico, "anche come impostore". Solo testimonianze come quella della mitologia astronomica e del gnosticismo, possono fornire un alibi a tutto questo. Il Cristo e' un fantoccio popolare che non e' mai vissuto ed e' un fantoccio di origini pagane; un fantoccio a volte carne ed a volte pesce; un fantoccio, che nella sua forma umana, fu il ritratto e l'immagine di una dozzina di differenti divinita'. (Gerald Massey)


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(64) "Per sbarazzarsi dell'incoveniente della mancanza di basi storiche per la loro finzione teologica, il clero cristiano si e' reso colpevole di odiosi crimini distruggendo, sin dall'inizio, tutte le tracce di storie concorrenti, note nei primi due secoli dell'era cristiana. Quel poco che hanno permesso giungesse sino a noi, lo hanno talmente alterato e modificato da distruggerne qualsiasi valore storico."(JM Roberts, Esq.) "In alcuni antichi templi egiziani, gli iconoclasti cristiani, quando erano stanchi di mutilare e di abbattere le figure simboliche incise nelle stanze decorate, o stanchi di rovinare i caratteri piu' significativi dei monumenti, visto che non potevano tirare via tutti i geroglifici, stabilirono di coprirli con dell'intonaco; questo intonaco, usato per annullare i significati e rendere mute le parole incise sulla pietra, e' servito invece a preservare gli antichi scritti, con tutta la loro freschezza di tinta e di sfumatura, che essi avevano quando furono incisi e colorati. Fu in questo modo che i templi di una antica religione furono invasi ed il loro possesso fu ottenuto con la connivenza del potere romano; alcune durature fortezze, non costruite ma scavate nella roccia, furono stuccate sopra i frontoni, rese bianche di calce e marchiate con i segni di una nuova dottrina, ricoperte con i caratteri di una altro nome, quello del Cristo incarnato."(Massey,MC)
(65) Wheless, p. 147.
(66) Ibid., p. 144.
(67) Mangasarian: "L'idea del Figlio di Dio e' vecchia quanto il piu' vecchio dei culti. Il Sole, nelle primitive credenze, e' il figlio del Cielo. Il Sole, come entita' fisica, divenne, nel corso della evoluzione, il Figlio della Giustizia, o il Figlio di Dio ed il Cielo viene personificato come il Padre dell'Altissimo. L'aureola intorno alla testa di Gesu, le corna di alcune vecchie divinita', i raggi luminosi irradiati dalle teste degli dei pagani o Indu, sono evidenze inoppugnabili che tutti questi dei furono ad un tempo, il sole in cielo.
(68) Jordan Maxwell, The Book Your Church Doesn't Want You Read, Pagan and Christian Creeds, by Carpenter, The Diegesis by Taylor. Vedere anche Massey, Churchward, Hotema, Graves ed altri.
(69) Qui si profila un problema logico: se Gesu e' un personaggio storico perche' ci sono due date sia per il Natale che per la Pasqua? Questo ben noto ma ipotetico personaggio, che ha incendiato il mondo, non ha una qualsiasi data di nascita ed i riferimenti storici e le genealogie che si trovano nei resoconti evangelici differiscono l'un l'altro. I vangeli non sono affatto storia ma solo una ripetizione di miti. Il Gesu storico e' solo un fantasma. "Questi vangeli che non possono essere per nulla storici, si basano sulle due date di nascita stabilite per il doppio dio Horus egiziano." (Massey, come riportato da Jackson) Inoltre, i primi dottori cristiani furono sempre in contraddizione, fra di loro, su quando esattamente il Signore mori' o quando ascese in cielo, dopo la sua resurrezione. Due dei primi prestigiosi vescovi, Ireneo e Papia, erano dell'opinione che il Cristo sia vissuto sino a raggiungere la vecchiaia, negando quindi nettamente, come eresia, la storia dei vangeli sulla sua crocifissione all'eta' di circa 30 anni." (Wheless)
(70) Vedere sopra. In The Truth About Jesus M. Mangasarian dice: "La scelta del 25 Dicembre, come sua data di nascita, non solo e' arbitraria, ma da questa data, essendo da tempo immemorabile dedicata al sole, risulta che il Figlio di Dio" ed il Sole dei Cieli godono della stessa data di nascita, essendo, in fondo, la stessa cosa. Il fatto che la morte di Gesu sia stata accompagnata dall'oscurarsi del sole e che la data della sua resurrezione sia nuovamente associata alla posizione del sole, nel tempo dell'equinozio di primavera, e' una ulteriore conferma che nella storia della nascita, della morte e della resurrezione di Gesu, si rivela un antico e rinnovato mito del sole, invece di un evento storico documentabile.
(71) Molti dei solari, inclusi Horus, Budda e Krishna, erano rappresentati con aureole, centinaia e migliaia di anni prima che questo diventasse un uso del cristianesimo.
(71a) Jordan Maxwell, The Naked Truth.
(72) Mangasarian: "Per cio' che riguarda i dogmi della trinita', della nascita verginale e della resurrezione, il segno della croce o la stessa croce presa come simbolo emblematico, sono stati ricavati dalle piu' antiche credenze dell'Asia." Walker: "I primi cristiani hanno anche ripudiato la croce perche' era pagana....Le prime immagini di Gesu lo rappresentano, non sulla croce, ma nel modo consueto dei Pastori di Dio di Osiride, con un agnello sulle spalle." Nel cristianesimo, il primo ad essere raffigurato in croce fu un agnello e non un uomo. L'uomo appeso alla croce non apparve che verso il settimo secolo d.C. "La traversa, il palo, il sostegno del sole sofferente fu lo Stauros, che fu, inizialmente, un supporto a foggia di croce." (Massey, MC) Questa figura puo' essere ritrovata in alcune croci che portano su di esse anche un cerchio. Taylor: " Su di una medaglia fenicia, trovata nelle rovine di Citium, riportata in Dr. Clarke's Travels e dimostrata essere sicuramente fenicia, sono riprodotte non solo la croce ma anche il rosario, una fila di grani attaccati alla croce, unitamente all'identico Agnello di Dio che togle i peccati del mondo. Graves: "Il giorno consacrato del 25 Marzo e' anche il giorno segnato sul nostro calendario come la data della annunciazione e del concepimento della santa Vergine Maria." Il 25 Marzo era considerato come la fine del passaggio del sole attraverso l'equinozio di primavera, dopo che il sole e' risorto; e' il momento in cui giorno e notte sono nuovamente uguali.
(73) "L'immagine del Nuovo Principio, come comunemente rappresentata, sembra una immagine tratta da Rembrandt. L'intero mondo, intorno alla Giudea giaceva nell'ombra delle tenebre esterne quando, improvvisamente, fu vista una gran luce al centro del tutto e la faccia del trepidante universo fu illuminata dall'apparizione del Cristo Bambino, giacente sul manto di Maria. Questa fu l'alba del cristianesimo, in cui la luce del mondo alla fine apparve. Questa spegazione e' meravigliosamente semplice per i sempliciotti, ma l'immagine in se e' puramente falsa o, in parole chiare, totalmente falsa." (Massey, G&HC) Jacolliot: "Noi abbiamo ripudiato con disdegno le mitologie greca e romana. Perche' allora ammettiamo con rispetto la mitologia degli ebrei? Forse che i miracoli di Jehovah ci impressionano di piu' di quelli di Giove?....Io ho molto piu' rispetto per il Giove dei Greci (Zeus) che per il dio di Mose; anche se egli ci da alcuni esempi di non ortodossa moralita' per lo meno non innafia il suo altare con fiotti di sangue umano".
(74) Come aveva fatto con altre precedenti fonti di saggezza e di ideologie, la chiesa aggredi' anche Aristotile e Platone, particolarmente per i loro noti talenti filosofici. Il Logo che e' di derivazione platonica ridefinisce il Verbo degli antichi miti; il Logo in Grecia e' Ermete (Hermes) e trova il suo analogo in Egitto come Trismegisto. Il cardinale Pallavicino viene ricordato per aver detto: "Senza Aristotile noi saremmo senza articoli di fede." E' divertente pensare che l'onnisciente Signore venuto a portarci una nuova dottrina, debba necessitare degli scritti di Aristotile per definire la dottrina stessa della sua chiesa.
(74a) Per quanto riguarda la teoria di Kersten Jesus Lived in India, ed altre, si e' detto che in Kashmir esiste la tomba di un profeta itinerante chiamato Yus Asaf, che e' un nome arabo che alcuni hanno cercato di collegare con Gesu. Notovich afferma di aver trovato, in Tibet, un testo sulla vita di Saint Issa. Egli ha anche sostenuto che le tombe di Mose e di Tommaso sono in India. Esistono anche parecchi posti dove la Vergine Maria si suppone sia vissuta e/o morta. Occorre rammentare che, nel mondo antico, ci sono stati innumerevoli profeti itineranti, tutti quanti predicatori delle stesse parabole e delle stesse banalita' finendo poi per generare un bagaglio standard di trucchi magici; analogamente fanno oggi innumerevoli yogi indiani. E' difficile credere che indiani e tibetani possano essere stati colpiti o impressionati da simili storie, tanto piu' che essi disponevano gia', per conto loro, di numerosi e miracolosi uomini-dio. Anche gli ateniesi affermavano che l'ulivo che oggi vive sull'Acropoli, era stato piantato dalla dea Atena, un fatto, per il quale essa venne onorata con l'attribuzione del suo nome alla citta'; e ci sono innumerevoli impronte del piede del Budda, in tutti i paesi di religione buddista. In aggiunta, nel testo di Notovich, riguardante la vita di Saint Issa, che risale a tarda epoca, egli dice al principio: questo e' cio' che e' stato riferito dai mercanti che sono venuti da Israele, dimostrando cosi' sia che non ci sono testimonianze oculari della visita dell'uomo-dio ebraico, sia che c'era allora un esteso commercio ed una estesa rete di confraternite che avrebbero potuto diffondere tale storia, se vera. Per finire, esistono in tutto il mondo storie su dove questo o quel dio ha lasciato impronte, e' nato od e' morto; questo e' solo uno standard mondiale per la formazione dei miti ma non puo' essere una indicazione di evidenza storica.
(75) The Egyptian Book of the Dead di Massey, pp.1-2. Morals and Dogma of Freemasonry, p.78; Taylor: "Chrishna in irlandese significa il Sole."
(76) "IES e' il nome fenicio del dio Bacco o del sole personificato; nel significato etimologico di questo nome la I e' l'Uno e la ES e' il fuoco o la luce; quindi ne deriva l'Uno Luminoso. Questa non e' altro che la luce del vangelo di Giovanni e questo nome si trova ovunque, sugli altari cristiani, sia protestanti che cattolici, mostrando cosi, chiaramente, che la religione cristiana e' solo una estrapolazione della devozione orientale per il sole, attribuita a Zoroastro. Le stesse lettere IHS, che si trovano nei testi greci, erano pronunciate dai cristiani come Jes, ed i preti cristiani di Roma aggiunsero poi il finale US......" (Roberts)
(77) Dujardin dice: "Il titolo di Messia era raramente usato dai rabbini nel senso di Salvatore; sono stati principalmente i cristiani a far credere che gli ebrei attendessero il messia."
(78) The Diegesis, p.7.
(79) Introduzione a The Egyptian Book of the Dead di Massey, p. 9.
(80) Deception and Myths of the Bible, di Lloyd Graham, p. 338.
(81) Massey, Gnostic and Historic Christianity, p. 3.
(82) Vedere Walker, Massey, Churchward.
(83) Ibid.
(84) Vedere Massey, Churchward e Graham.
(85) Ibid.
(86) Massey, Mythical Christ, pp. 3-6 Wheless cita dall'Encyclopedia Biblica: "L'autore della Rivelazione chiama se stesso Giovanni l'Apostolo. Se egli non era Giovanni l'Apostolo che, forse e' morto nel 66 in Palestina, allora era un falsario. Il termine forse e' tassativo in quanto Giovanni potrebbe anche non essere esistito."
(87) Jacolliot dice che Zoroastro e' una versione persiana del piu' antico Zuryastara indiano (che ripristino' il culto del sole) da cui deriva appunto il Zoroastro, che e' di per se stesso un titolo assegnato ai legislatori politici e religiosi.
(88) Churchward, 399.
(89) Ibid., p. 397. Ci sono due interpretazioni astro-teologiche di Giovanni-Anup il Battista, senza per questo escluderne altre, in quanto i miti erano in continua evoluzione e cambiamento. Come detto sopra, Giovanni Battista corrispondeva al mese dell'Acquario, il tempo iniziale del sole, che era nato nel precedente mese. Altre interpretazioni, tra le quali la Bibbia e altre tradizioni cristiano-pagane che le citano come prove, vertono intorno al giorno di San Giovanni, il 25 Giugno, che e' precisamente l'opposto del 25 Dicembre; in altre parole, se il sole e' nuovamente nato il 25 Dicembre, al culmine del solstizio d'inverno, e la sua forza continua a crescere, sino al 25 Giugno, dal culmine del solstizio d'estate la sua forza comincia nuovamente a diminuire. Questo concetto si riflette nella fase enigmatica di Giovanni Battista a Giovanni Evangelista 3:30: "Egli deve aumentare ed egli deve diminuire." Questa frase singolare ha un senso solo in termini astro-teologici, nel mito del dio sole.
(90) Walker.
(91) Vedere l'IRES's The Naked Truth video serie ottenibile al PO BOX 7536, Newport Beach, CA 92658-7536 o mediante Lightworks.
(91a) Hotema, Intro, Egyptian Book of the Dead di Massey. Come il Nuovo Testamento, anche il Vecchio e' pieno di storie del dio sole, come la favola di Sansone, che significa Sole i cui capelli (raggi) furono tagliati da Dalila. Sol-om-on si riferisce al sole in tre diversi linguaggi. Nel Libro dei Re 23:11 e' evidente l'adorazione degli ebrei per il sole, in quanto il re Giosue rimuove i cavalli che i re di Giuda avevano dedicato al sole...." Riferimenti piu' oscuri come quelli che riguardano la luce esterna o tutta un'altra varieta' di nomi che significano 'sole', e che sono sparsi ovunque nella Bibbia Giudeo-Cristiana.
(92) Walker, p. 5. Dujardin: "Molti dei vecchi Baals della Palestina furono assorbiti dal giudaismo il quale li converti in eroi della causa di Jahveh, ed infatti parecchi studiosi concordano sul fatto che molti patriarchi della Bibbia erano gli antichi dei della Palestina.
(93) Dujardin ed altri dimostrano che la vicenda del Cristo, con la recita della sua Passione, e' indubbiamente una recitazione con le sue specifiche caratteristiche di scansione dei tempi, direzione di scena e filo conduttore ritualistico. Tutta l'intera storia evangelica tende a svolgersi in un periodo di pochi giorni. Nel contenuto e nella forma essa e' chiaramente il dramma di un re consacrato, basata in origine sul sole e su altri elementi, quali i riti di fertilita', che provengono da altri rituali praticati annualmente o con altre cadenze. Questo dramma sacrficale e/o di redenzione fu recitato in numerosi luoghi, per millenni, al di fuori della storia di Gesu, ma con molto della struttura presentata dai vangeli. In una imitazione dei miti primitivi, nei quali questo dramma aveva luogo nei cieli, in cui il sole era il figlio di dio sacrificato, ecc., antichi sacerdoti sacrificavano un sostituto del del dio al fine di assicurare la fecondita' e la prosperita'. Queste vittime sacrificali erano, a volte, umane, generalmente un re od un alto dignitario, oppure animali o semplicemente offerte di grano. Quando il sostituto veniva ucciso, il sangue veniva spruzzato sui presenti che assitevano, i quali gridavano: Che questo sangue ricada su di noi e sui nostri figli; era uno spettacolo/rituale standard che si riteneva assicurasse la fertilita' e la continuazione della vita. Piu' tardi il vino sostitui il sangue. La passione ha un senso solo se fa parte dei rituali mitici. La favola storica degli ebrei che, con la bava alla bocca, chiedevano il sangue di Gesu, non e' soltanto uno spregevole insulto agli ebrei stessi, ma una diffusa credenza che ha generato innumerevoli progroms e molti pregiudizi contro gli stessi per 2000 anni, ed essi sono stati visti come rabbiosi e perversi 'deicidi'. Come dice Dujardin: "E' assurdo immaginare che la folla domandasse la morte di un uomo innocente e desiderasse ricevere il suo sangue sopra le loro teste e su quelle dei loro figli."
(94)Maxwell, Graham, Taylor, Jacolliot. Jacolliot indica l'origine nel nome indiano Manou: "Questo nome, Manou o Manes....non e' un sostantivo attribuibile ad una singola persona; nella sua specificazione sanscrita significa l'uomo per eccellenza, il legislatore. E' un titolo a cui aspiravano tutti i grandi leaders dell'antichita'." Egli dice anche: "Noi possiamo oggi constatare come l'Egitto, la Giudea, la Grecia, Roma e tutta l'antichita' in genere abbiano copiato il modello di societa' braminica, le sue caste, le sue teorie ed i suoi atteggiamenti religiosi; quindi, imitando i suoi bramini, i suoi preti, i suoi leviti essi hanno pure adottato la lingua, le leggi e la filosofia di questa antica societa' vedica, dalla quale i loro antenati erano partiti per il mondo a diffondere le grandi idee della rivelazione primitiva."
(95) Il Mahabharata
(96) L'articolo della B.A.R. cerca di dimostrare che l'Esodo e' un fatto storico. Massey: "L'Esodo, o Uscita dall'Egitto, inizialmente celebrato con la festivita' del Passaggio o del Transito, nell'equinozio di primavera, e' un episodio accaduto nelle sfere celesti prima che fosse trasformato e considerato come storia della migrazione degli ebrei. I 600.000 uomini che uscirono dall'Egitto, indicati come i guerrieri ebrei nel libro dell'Esodo, sarebbero i 600.000 abitanti di Israele che, secondo la Cabbala ebraica, vivono in cielo; gli stessi scenari, eventi e personaggi che appaiono di natura terrena nel Pentateuco, sono in realta' di natura celestiale nel corrispondente Libro di Enoch." Mead: ".....le argomentazioni matematiche del vescovo Colenso, che un'armata di 600.000 uomini non puo' essere stata mobilitata in una sola notte, che tre milioni di persone con le loro greggi e le loro mandrie non possono tirare acqua da un singolo pozzo ed altre comiche buffonate di egual natura, che possono essere apprezzate dalla gente meno preparata, finiscono pero' per stimolare l'ira degli apologisti e dei conservatori."
(97) Vedere Walker, Maxwell, ed altri.
(98) Ci sono state storie di inondazioni e di diluvi in ogni parte del mondo e quindi anche, e non solo, in medio oriente. Il cosidetto diluvio di Noe puo' essere benissimo riferito all'annuale inondazione del Nilo, un evento che e' stato anche incorporato nella mitologia egizia; comunque sia, questa storia e' una parte dell'antica mitologia. Come Walker dice: "La storia della inondazione biblica - il diluvio - e' un tardivo germoglio di un ciclo di miti sulla inondazione, nati ovunque nel mondo antico. Migliaia di anni prima che la Bibbia fosse scritta, un'arca fu costruita dal sumero Ziusudra. In Akkadia il nome dell'eroe del diluvio era Atrakhasis; in Babilonia si chiamava Uta-Napishtin, l'unico mortale divenuto poi immortale. In Grecia fu Deucalione che ripopolo' la terra, dopo che le acque si ritirarono (e dopo che l'arca si areno' sul Monte Parnaso)....In Armenia l'eroe fu Xisuthros - una corruzione del nome sumero Ziusudra - la cui nave si deposito' sul Monte Ararat ....Secondo l'originale racconto caldeo, l'eroe del diluvio fu chiamato dal suo dio che gli disse: "Costruisci una nave e rifiniscila. Con un diluvio io voglio distruggere la sostanza e la vita. Percio' porta sulla nave le speci che hanno vita."
(99) Walker, ed altri, e The Encyclopedia of Religions.
(100) Anche se dichiara di contenere in se la storia dell'universo, la supposta e ben nota Parola di Dio ricorda a malapena le molte migliaia di anni di questo pianeta, quando gli dei erano riconosciuti ed adorati, e se lo fa, lo fa solo al fine di screditarli e allo scopo di convertire i loro seguaci. Negli Atti 19:27, l'autore ammette l'esistenza e la popolarita' della grande Dea Artemide....che tutta l'Asia ed il mondo adoravano." In piu', a dispetto di tutti gli sforzi per cancellare dalla storia la memoria degli dei, nel Vecchio Testamento la verita' sulla loro esistenza affiora sotto la penna del redattore, come nel I Libro dei Re 11:5, dove Salomone venne dopo Astarotte la dea dei simoniani." Senza curarsi della presenza di questi passi e di qualsiasi altra cosa riguardante gli dei, i compilatori della Bibbia non vollero mai riconoscere quanto potenti e diffuse fossero la credenza e le reverenza per il principio divino del femminile. In aggiunta, Wheless, a proposito dei libri del Vecchio Testamento ha detto: "Si puo' stabilire, con certezza, che nessuno di essi indica il nome del suo vero autore, in quanto ogni libro e' un lavoro dovuto a molte mani, che hanno spesso interpolato le materie piu' anacronistiche e contradditorie degli scritti originali, falsando completamente il senso del tempo degli eventi......" Vogliamo ancora aggiungere che, senza dubbio, la maggior parte del Vecchio Testamento e' di natura mitica, come lo e' l'intero Nuovo Testamento.
(101) Taylor, pp. 21-22.
(102) ....il sacro San Giosafatte sotto il cui nome, dovuto ad una eccentrica scivolata di infallibile ispirazione, si cela il grande Signore Budda, la luce dell'Asia, che fu cosi' regolarmente certificato come santo della romana martirologia."(Wheless) Walker: "Confezionatori medioevali di santi adattarono la storia della giovinezza del Budda alle loro particolari bugie, indicando come padre di San Giosafatte un re indiano che tenne il giovane santo prigioniero, per impedirgli di diventare cristiano; egli comunque si converti' e compi' il solito assortimento di miracoli, alcuni dei quali copiati da incidenti occorsi nella storia della vita del Budda. San Giosafatte ebbe grande popolarita' nel medio evo: un ironico diffondersi in Europa dell'aborrito buddismo, opera del diavolo."
(103) In Antiquities Unveiled, JM Roberts, Esq., ribadisce che il dramma del Cristo rappresenta "....il cammino del sole nella sua annuale corsa attraverso le costellazioni dello Zodiaco; la sua nascita avviene sotto il segno del Capricorno, la stalla....dei greci; il suo battesimo in Acquario: il Giovanni Battista dei cieli; il suo trionfo, quando diventa l'agnello di dio, sotto l'Ariete; la sua massima ascesa a San Giovanni, il 21 Giugno, ritenuto il giorno degli apostoli, sotto il segno dei Gemelli, emblema del duplice potere; la sua tribolazione nell'orto di Getsemani, sotto il segno dell'agreste Vergine; il suo tradimento avviene sotto il segno dello Scorpione, maligno emblema della sua prossima morte che avviene sotto il tempestoso ed avverso segno del Sagittario; la sua resurrezione, o rinnovata nascita, il 25 Dicembre sotto il segno del celestiale Capricorno ...." Walker dice:" I monaci medioevali cercarono di cristianizzare lo Zodiaco, come avevano cristianizzato qualsiasi altra cosa, ribattezandolo Corona....: la Corona del cerchio dei santi apostoli. Essi piazzarono Giovanni Battista al posto dell'Acquario al fine di chiudere il cerchio.
(104) Walker, p. 787: "Il mito di San Pietro fu l'esile filo al quale venne appesa l'intera, pesante struttura del papato romano. Disgraziatamente, per la credibilita' del papato, tutta la storia di Pietro e' un falso. Essa fu deliberatamente inserita nelle scritture, circa nel terzo secolo d.C., come un paletto politico per affermare il primato dei romani contro le chiese rivali d'oriente. Molti vescovi cristiani furono impegnati in straordinarie battaglie, nelle quali le armi dei capi furono la furfanteria, la falsita' e l'intrigo, per elaborare menzogne e mistificazioni da scrivere nei sacri testi, ma anche spietate competizioni, tra parti rivali, per le posizioni piu' lucrose nell'elite di Dio. La maggior parte delle chiese primitive accampo' la pretesa di essere state fondate da qualche apostolo, ben sapendo che gli apostoli stessi non erano altro che i 12 segni dello Zodiaco abbinati alla figura del sacro re.
(105) The Naked Truth video serie di IRES. Antiquities Unveiled, sopra.
(106) Massey, MC.
(107) Ibid. Il leone e' il simbolo di Mattia, e cioe' il segno zodiacale di Taht-Matiu (Thoth). La tradizione considera Mattia come l'ottavo degli apostoli e l'otto (Esmen) e' l'appellativo di Taht-Matiu. Inoltre e' Mattia quello su cui e' caduta la sorte di essere scelto per riempire il posto del traditore tifoniano Giuda. Fu cosi' anche nel mito quando Matiu (Taht) si sostitui' a Sut (Set) e occupo' il suo posto dopo il tradimento di Osiride...."
(108) Deceptions and Myths of the Bible di Graham; Apollonius the Nazarene di Raymomd Bernard, PhD. Come Bernard ed altri, anche Hotema afferma che tra i dettagli storici, aggiunti piu' tardi al mito del dio sole, ce n'erano alcuni sulla vita di Apollonio di Tyana, che era anche chiamato Pol. Secondo questa teoria, il Pol servi come modello sia per il personaggio del Cristo che per quello di Paolo. Si e' sostenuto che Apollonio portasse il Nuovo Testamento dall'India e che disponesse di certi poteri yogi che gli permettevano di fare miracoli. Questa teoria, a ripensarci, non si concilia facilmente con tutto il resto. Pero' puo' essere vero che alcuni storicizzatori, guardando al passato, decidessero di appoggiarsi ad un personaggio quasi-storico, che fosse ancora nella memoria della gente, sul quale basare le loro finzioni; in fondo essi non avevano la necessita' di aggiungere molto agli esistenti miti e rituali del dio sole, mancavano solo di qualche dettaglio storico.
(109) Un'altra popolare illusione, che piace molto agli ignoranti, e' che ci sia stata un'eta' d'oro del cristianesimo primitivo, dove venivano seguiti i precetti del fondatore e le pratiche dei suoi apostoli; questo paradisiaco stato di perfezione primordiale ando' in fallimento quando la chiesa cattolica di Roma passo' a determinate forme di idolatria, paganizzo' e perverti la religione originale, avvelenando la fonte della fede e la sorgente stessa della sua purezza. Questa e' la pia opinione di alcuni Protestanti ortodossi che continuano a gridare che occorre ritornare indietro, fuori dalla chiesa romana, a quella idea di primitiva perfezione che si suppone risieda nei semplici insegnamenti di Gesu e nella vita dei suoi personali seguaci, come vengono raccontati nei quattro vangeli e negli atti degli apostoli. Ma se si penetra abbastanza profondamente nel passato, allo scopo di far chiarezza attraverso e oltre la nuvola di polvere, che fu la causa del grande oscurantismo dei primi due secoli della nostra era, alora ci si accorge che non c'e' niente di nuovo, in quanto i primi giorni del puro cristianesimo risalgono alla preistoria e che la vera eta d'oro della conoscenza e della semplice moralita' non si e' avverata, a causa dell'apostolica romana chiesa, della deificazione del suo fondatore e della umanizzazione dell'agnello di dio...."(Massey,G&HC) "Suona strano udire, in questi tempi, persone esprimere il desiderio di ritornare al cristianesimo primitivo, dove tutto era pace e amore. Questo tempo non e' mai esistito."(Keeler)
(110) Il personaggio di Gesu e molte delle sue azioni furono fondamentalmente contrarie alla tesi che egli fosse un grande leader esseno. Noi possiamo puntualizzare che se Gesu e' venuto unicamente per la cura delle pecorelle smarrite d'Israele, allora lo possiamo tranquillamente ignorare in quanto non siamo pecorelle smarrite e non apparteniamo alla casa d'Israele.
(111) C'e' un altro aspetto del personaggio del Cristo che e' conflittuale. Mentre Gesu si e' impegnato in giuramenti, egli pero' ordina ai suoi seguaci di non giurare affatto. (Mat.5:14;Giac.5:12) Questi sono principi esseno/terapeuti, appropriati al pensiero di una comunita' spirituale; questi principi si rivelarono senza dubbio utili ai copisti cristiani nel loro tentativo di storicizzare questi eventi. E' stata tessuta una favola intricata e grossolana utilizzando tutto cio' che era a portata di mano e questo spiega le piu' eclatanti contraddizioni.
(112) Massey, Gnostic and Historic Christianity. Graves indica numerosi esempi della dottrina essena, come pure le affermazioni dello scrittore Filone: "E' nostro primo dovere perseguire il regno di dio e la sua santita'." (Mat.6:33;Luca 12:31). Potrebbe sembrare che, al fine di sostituire il mito del dio sole con la figura di un personaggio storico, i compilatori del Nuovo testamento si siano pesantemente appoggiati alle caratteristiche della comunita' spirituale essena. (Vedere sotto)
(113) Taylor "....Eusebio ha dichiarato che i monaci terapeuti erano cristiani gia' molto tempo prima del periodo attribuito alla vita del Cristo; e che la Diegesi e la Gnomologia, dalle quali gli evangelisti trassero i loro vangeli, furono scritti da questi visionari egiziani e per molto tempo costituirono i loro sacri testi." Queste presunte origini esseno/terapeute dei testi originali evangelici sembrerebbero contraddire cio' che Massey dice su Jesus che non sarebbe esseno; in realta' e' agli esseni di Giuseppe Flavio ai quali occorre riferirsi, piuttosto che ai terapeuti egiziani/alessandrini. Di questi due differenti gruppi di guaritori, lo storico Filone pensa che le comunita' esistenti in Palestina ed in Arabia non fossero poi tanto evolute ed alla altezza dei traguardi filosofici e mistici perseguiti dai membri della comunita' vicina ad Alessandria....."(Mead,DJL) Nella nostra opinione, gli esseni di Palestina, cioe' quelli che sarebbero vissuti presso il Mar Morto, erano molto piu' semplicemente dei contemplativi, a differenza degli altri menzionati terapeuti che invece erano profondamente impegnati nello studio delle religioni misteriche, delle iniziazioni e dei rituali. Si tratta chiaramente di due differenti sette, probabilmente collegate tra di loro, entrambe chiamate guaritori. Sembra che i terapeuti d'Egitto avessero un peso importante nella rete di confraternite che si estendeva dall'Egitto all'India ed anche all'Europa, mentre gli esseni del Mar Morto, per scelta e per limiti auto imposti erano degli isolazionisti.
(114) Massey, MC.
(115) Taylor: "Il primo abbozzo delle avventure di Chrishna, portato in Egitto dall'India, fu il Diegesis; la prima versione del Diegesis, fatta dagli Egiziani, fu il vangelo; la prima traduzione del testo egiziano in lingua greca, allo scopo di imporlo alle nazioni europee, origino' i vangeli apocrifi; le versioni corrette, censurate ed autorizzate di tali compilazioni apocrife furono i vangeli dei nostri (sic) quattro evangelisti." Esiste pero' anche una leggenda che afferma che il dio egiziano Osiride sia venuto, in tempi molto lontani, dall'India ed abbia stabilito in Egitto la sua religione. Questo riapre l'annoso dibattito sul venuto dall'India contro il venuto dall'Egitto. Si puo' constatare molto facilmente che una cultura estremamente antica e' emigrata, molte migliaia di anni fa, dall'Africa/Egitto verso l'India. In questa teoria l'India sarebbe stata la culla della cultura occidentale/medio orientale, e le successive migrazioni di ritorno, verso l'occidente, avrebbero trasportato anche i mutati liguaggi proto-egiziani/indiani e i miti ancestrali rifiniti i quali sarebbero poi stati ulteriormente adattati o cambiati dagli egiziani. Cio' che e' fuori discussione e' che l'India e l'Egitto hanno entrambi avuto un profondo impatto nella cultura dell'occidente e del medio oriente e che i miti ed i rituali originali furono sviluppati al meglio da entrambe le nazioni.
(116) Massey dice: "Nel libro di Enoch, una particolare forma di messia e' il Figlio della Donna; questo, che era Enoch o Enos, corrispondeva all'egiziano Sut-Anush (Set) che era stato gemello di Horus e poi da lui soppiantato." (MC) Wheless: "Il libro di Enoch, falsificato nel nome del nipote di Adamo, e' una rimanenza frammentaria di una intera letteratura che circolava sotto la pretesa autorita' di quel mitico patriarca....Questo lavoro e' una composizione frutto di almeno cinque sconosciuti scrittori ebrei e fu composto nel corso degli ultimi due secoli a.C.....In questo libro noi ritroviamo anzitutto alcuni singolari titoli: Christ o l'Unto, Figlio dell'Uomo, il Giusto, l'Eletto ognuno dei quali fu in seguito plagiato dai successivi cristiani e attribuiti a Gesu di Nazaret.... Tali dottrine cristiane abbondano anche di termini come Regno Messianico, Inferno, Resurrezione, Demonologia, Sette Cieli, Millenio ecc. che hanno avuto qui', e tutti quanti, la loro apocrifa promulgazione ebraica, dopo essere stati plagiati, a loro volta e per intero, dai miti e dalle superstizioni persiane e babilonesi. Ci sono numerosi riferimenti, frasi, clausole e pensieri derivati da Enoch, o strettamente imparentati con lui, in parecchi punti del Nuovo Testamento, nei Vangeli e nelle epistole..."
(117) Wheless, pp.85-87.
(118) Tra i tanti tentativi di ridurre a fatto storico il suo personaggio mitico, i traduttori della Bibbia hanno cercato di trasformare l'appellativo Gesu Nazareno in Gesu di Nazaret, un villaggio che molti studiosi pensano non esistesse ancora al tempo della supposta nascita di Gesu. "Non esiste un posto chiamato Nazaret nel Vecchio Testamento, o nei lavori di Giuseppe Flavio, o sulle prime mappe della Terra Santa. Il nome e' apparentemente una tardiva invenzione cristiana."(Holley) Come Dujardin dice: "E' universalmente ammesso che Gesu il Nazareno non significa Gesu di Nazaret." Massey e Churchward pensano che il titolo Nazareno sia una parte dei miti, dove Horus/Jesus veniva considerato la Pianta, il Germoglio, il Natzar....il Vero Vino." (Churchward)
(119) Esiste un'altra prova che i vangeli non furono scritti dagli ebrei. Tradizionalmente Gesu e tutti gli apostoli erano ebrei; tutti i loro seguaci e la gente del loro paese con cui venivano a contatto, erano ebrei. Ma nel contesto dei vangeli, testimonianza di quei tempi, gli ebrei sono sovente snobbati come un popolo distinto ed alieno agli scrittori e con un senso di odio razzista e di disprezzo."(Wheless)
(120) Il periodo del regno di Adriano (117-138) precede il periodo che abbiamo indicato per l'apparizione dei vangeli canonici. Inoltre, noi abbiamo supposto che i testi composti dai terapeuti alessandrini siano stati gli originali sui quali furono basati i vangeli cristiani. Questo potrebbe significare che questi testi originari fossero testi gnostici, non storici, composti per affidare al supporto scritto i miti ed i rituali nella loro globalita'. Questi testi sarebbero stati portati a Roma, dove furono rielaborati per storicizzarli ed eventualmente trasformarli in vangeli cristiani.
RIFERIMENTI
  • Ancient History of the God Jesus di Edouard Dujardin
  • Antiquities Unveiled di JM Roberts, Esq.
  • Apollonius the Nazarene di Raymond Bernard,PhD
  • A Short History of the Bible di Bronson C.Keeler
  • Christianity Before Christ di John G. Jackson
  • Christianity: The Last Great Creation of the Pagan World di Vernal Holley
  • Deceptions and Myths of the Bible di Lloyd Graham
  • Did Jesus Exist? di GA Wells
  • Forgery in Christianity di Joseph Wheless, Esq.
  • Gnostic and Historic Cristianity di Gerald Massey
  • Isis Unveiled di Helena Blavatsky
  • Pagan and Christian Creeds di Edward Carpenter
  • Pagan Christs di JM Roberts
  • The Bible in India di Louis Jacolliot
  • The Book Your Church Doesn't Want You Read di Jordan Maxwell
  • The Dead Sea Scrolls and the Christian Myth di John Allegro
  • The Diegesis di Robert Taylor
  • The Egyptian Book of the Dead di Gerald Massey
  • The Great Mith of the Sun-God di Alvin Boyd Kuhn, PhD
  • The Gospels and the Gospel di G.R.S. Mead
  • The Historical Jesus and the Mythical Christ di Gerald Massey
  • The Historical Evidence for Jesus di GA Wells
  • The Naked Truth Video serie
  • The Origin and Evolution of Religion di Albert Churchward
  • The Truth about Jesus Articoli di M. Mangasarian
  • The Woman's Disctionary of Symbols and Sacred Objects di Barbara Walker
  • The Woman's Encyclopedia of Myths and Secrets di Barbara Walker
  • The World's Sixteen Crucified Saviors di Kersey Graves



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