GLI AFFRESCHI DELLA CHIESA DELL'ANNUNZIATA

 
 

Percorrendo la strada Provinciale Dragoni - Riardo, nei pressi dell’abitato di Latina, si incontra sulla destra della stra­da, la chiesetta dell’Annunziata, risalente al trecento e ristruttura­ta in epoca barocca.

La Chiesa, preceduta da una lunga e alta scalinata, presenta paraste lisce che ne scandiscono la facciata, superiormente è ornata con un frontone triangolare.

Tutti gli affreschi della Chiesa

L’interno è suddiviso in tre navate, senza transetto, con tre pilastri per navata sormontati da arconi a pieno centro. Lungo le pareti delle navate laterali che delimitano lo spazio della Chiesa sono venuti alla luce recentemente (1995) degli affreschi in seguito ad un inter­vento di restauro ad opera di personale specializzato del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Essi sono stati dipin­ti in epoche diverse; i più antichi risalgono circa al XIV sec.. men­tre quelli più recenti sono del XVIII sec.

L’affresco più antico, risalente al 1300, circa, occupa lo spazio di una nicchia nella navata sini­stra ed è coperto con volta a sesto acuto, riproduce la Madonna in trono con Bambino tra due Santi, le figure, a loro volta sono racchiuse in tre spazi suddivisi da esili colonnine tortili, sormontate da archi a pieno centro.

     
   

Ricomincia

La composizione risulta molto suggestiva,  benché il colore sia molto sbiadito, ed una cornice in stucco, di epoca suc­cessiva, che ora è stata asporta­ta, ne abbia alterato l’equilibrata armonia compositiva.

Appena entrando a sinistra il primo affresco che si nota è una Madonna in trono con Bambino, con a destra, S. Francesco e a sinistra un altro Santo non iden­tificabile, essendo. l’affresco, molto rimaneggiato. Nella parte superiore, diviso da quella infe­riore da una fascia riportante un elegante motivo decorativo clas­sico, è rappresentato Cristo alla colonna fustigato da due carne­fici in tipico abbigliamento quat­trocentesco, epoca alla quale si può attribuire l’affresco.

Avvalora tale ipotesi anche la soluzione prospettica, sia dello spazio in cui agiscono Cristo e i suoi  carnefici, che il trono della Madonna, in forte scorcio pro­spettico.

Sulla stessa parete di Sinistra, in una succes­siva nicchia ogivale è dipinta la Madonna della Grazia, in monu­mentale posizione eret­ta e con il Bambino in braccio, fra due pilastri rettangolari con ele­ganti motivi decorativi di carattere floreale; i due pilastri sono sor­montati da una trave decorata con altrettanti motivi floreali, supe­riormente ad essa è rappresentata una scena figurata rimaneggiata. Alle spalle della Madonna in. posizione eretta, è dipin­to un paesaggio popolato da anime del purgatorio. Si fa risalire l’affresco al XVI sec.

Proseguendo sulla stessa parete, subito dopo un muro divisorio è dipinto S. Francesco inginocchia­to, in atto di ricevere le stimmate, inserito in un paesaggio pietroso con a sinistra una chiesetta che si erge su di un colle. L’affresco dai bei toni pastel­lo, risulta danneggiato e incompleto nella parte destra per la presenza di una finestra che ne detur­pa purtroppo la visione, in basso a sinistra, sulla cornice si legge la data in lettere latine e numeri arabi, A. D. MCCCCCIV (1514), allo stesso modo una finestra realizzata malauguratamente in epoca successiva deturpa una magnifica crocifissione con il Cristo tra l’Addolorata e la Maddalena, di epoca cinquecentesca.

Dietro l’altare maggiore in stile barocco, in marmo di Dragoni, è dipinta l’Annunciazione, dove alla perfetta soluzione prospettica, valorizza­ta da un soffitto dipinto a cassettoni, di ambito rinascimentale, di forte ispirazione umbra, dell’ambiente che ospita l’Angelo annunciante, con in mano un candido giglio, e la Madonna, che legge un libro, fa da riscontro negativo l’inginocchiatoio dipinto con evidente errore di prospettiva.

Anche la parete della navata di destra della Chiesa della SS. Annunziata è ricoperta di nume­rosi affreschi, essi però a differenza della parete di sinistra sono molto meno leggibili.

Infine il soffitto ligneo della chiesa è anch’esso dipinto con belle figurazioni allegoriche e scene mistiche, risalenti al XVIII secolo.

Allo stato attuale gli autori dei vari affreschi, rea­lizzati in diverse epoche risultano ignoti, occorre­rebbe uno studio specifico e più approfondito, per trovarne le tracce, così come sarebbe oppor­tuno far conoscere ad un pubblico più vasto, la bellezza di questo ciclo di affreschi che la piccola Chiesa dell’Annunziata in Baia e Latina racchiude come tesori di inestimabile valore, in questa terra impregnata di storia, di arte e cultura, che il tempo ha conservato miracolosamente.

 Gianni Paris.

 

per contatti

landolfiantonio@tiscali.it

Home Page