La Provincia di Potenza nell'ambito della propria azione amministrativa per la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico, dopo aver inaugurato la Pinacoteca in un immobile del Quaroni e Piacentini, e ridato alla comunità il Covo degli Arditi, dando corpo con la presenza del Museo, all'ambizioso progetto del Polo della Cultura di Rione Santa Maria, ora fa rivivere anche la Torre Guevara. Grazie ad una convenzione con l'Associazione Lucana di Astronomia e ad un investimento scientifico della Provincia di Potenza, la Torre riapre diventando un luogo di eccellenza, aperto alla comunità, per studi astronomici ed osservazioni del cielo. Consideriamo la Torre uno dei monumenti più significativi della nostra città, che secondo la teoria del Bruno, era il luogo del controllo della sottesa ansa fluviale del Basento dalla sorgente alla stretta di Albano. Le origini della Torre sono completamente sconosciute, potrebbe risalire al IX secolo. La Torre e il castello di cui era parte integrante portano il nome dei Guevara che, nel XVII secolo, donarono il castello ai Cappuccini, riservandosi l'uso della torre. Oggi, lo stato di abbandono interessa l'ambiente urbano che circonda la torre. Si impone un serio intervento di recupero. A tal fine, lo strumento urbanistico prevede la demolizione del vicino istituto scolastico. Tale intervento, se non basterà, per la presenza di altri edifici, a recuperare l'orizzonte visivo originario del sito, sarà almeno sufficiente a garantire alla torre una nuova immagine prospettica a grande vantaggio del centro storico di Potenza. Quanto all'Istituto scolastico di proprietà della Provincia, ha già trovato una nuova collocazione in un immobile in fase di costruzione in altra parte del territorio comunale, la cui utilizzazione è prevedibile entro due anni. Si può quindi immaginare il recupero urbano dell'intera zona, per il quale si prevede un concorso di idee tra i massimi esperti, entro tempi sufficientemente brevi. Come noto, negli ultimi anni, la torre e gli spazi circostanti hanno vissuto momenti di abbandono e di degrado. Oggi, in attesa della definitiva sistemazione urbanistica dell'area, dopo aver stabilito l'utilizzo della torre e vincolata la migliore manutenzione delle aree a verde con inserimento di strutture per il tempo libero e per i bambini, è sembrato opportuno concedere all'Aci spazi per parcheggi, ovviamente controllati, con l'ulteriore vincolo di una piena e libera fruizione di tutta l'area da parte della cittadinanza il sabato e la domenica a partire dal prossimo fine settimana. Si tratta sicuramente di una buona azione di recupero che riporta la torre ad un'importante funzione sociale, scientifica e turistica e offre alla città nuovi spazi verdi e parcheggi nel congestionato centro storico in attesa di quella futura sistemazione, che sola, potrà dare definitiva e organica risposta a questi problemi. Ben vengano l'attenzione, la critica e le opportune osservazioni alle nostre decisioni, ma, pensando al silenzio rispetto al parcheggio abusivo preesistente, alle aree verdi abbandonate e alla mancata fruizione della torre e degli spazi circostanti, era preferibile che le tante sensibilità che oggi avanzano si fossero manifestate in tempi meno sospetti. Nelle prossime settimane, infine, ultimato l'intervento di sistemazione dell'area, provvederemo a riaprire alla comunità, anche il Parco dell'ex-Ospedale ubicato nel Rione Verderuolo. Un altro spazio destinato, non solo a recuperare un'area verde, ma anche a manifestazioni di vario genere che integreranno l'offerta del Polo della Cultura.

Vito Santarsiero

Presidente della Provincia di Potenza